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I prodromi della 2° fase più filosofeggiante si erano percepiti anche ne 'Il Dormiglione' ma questa pellicola già anticipa gli elementi della commedia sofisticata di Allen, e l'ibrido funziona così bene che la ritengo la più riuscita della fase iniziale. Si ride e di gusto, Allen dalla politica sposta il tiro all'arte russa, disordinatamente la include tutta non solo la classica e più evidente parodizzazione della letteratura ma cita anche quella del novecento di Ejzenštejn mediante il commento musicale di Prokofiev (che per il cineasta russo scrisse proficuamente).Senza dimenticare il sillogismo di Socrate e la 'Morte' di Bergman e nel Napoleone ho rivisto anche un po di Bonito Napoloni di Oakie, e se non fossero usciti contemporaneamente avrei detto che il duello tra Anton Inbedkov e Boris si rifaceva a 'Barry Lyndon', che sia chiaro, pur serbatoio citazionista il film lungi dall'essere un carrozzone intellettualoide autocompiacente anzi alcuni dialoghi lo sono ma in farsa come l'elucubrazione sull'omicidio e la sua immoralità che è soggettiva ma che a sua volta è oggettiva.. XD Ah.. e la Keaton tiene testa, comicità sulla stessa lunghezza d'onda, dannatamente sensuale e irresistibilmente comica.