amore e guerra regia di Woody Allen USA 1975
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amore e guerra (1975)

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locandina del film AMORE E GUERRA

Titolo Originale: LOVE AND DEATH

RegiaWoody Allen

InterpretiWoody Allen, Diane Keaton, Harold Gould, Jessica Harper

Durata: h 1.22
NazionalitàUSA 1975
Generecommedia
Al cinema nel Luglio 1975

•  Altri film di Woody Allen

Trama del film Amore e guerra

Storia di un perfetto codardo durante le guerre napoleoniche. Alcune gemme alleniane in mezzo a una rivisitazione del celebre romanzo russo.

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Voto Visitatori:   7,94 / 10 (78 voti)7,94Grafico
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Voti e commenti su Amore e guerra, 78 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

alex94  @  07/07/2024 08:02:39
   8 / 10
Divertente e raffinata opera,diretta ed interpretata da un Allen in piena forma che si diverte ad omaggiare ed allo stesso tempo a dissacrare la letteratura russa in un continuo gioco di battute,citazioni e rimandi ai suoi canoni narrativi.
Irresistibile, meno cerebrale di opere future di Allen, assolutamente imperdibile.

BigHatLogan91  @  29/04/2024 00:30:30
   8 / 10
Geniale rivisitazione comica del romanzo di Tolstoj.

Filman  @  17/04/2022 11:50:01
   9 / 10
Superata la linea di demarcazione della definizione di "parodia", dal momento che si prende beffe degli elementi caratteristici del suo racconto declinando il tutto ad una farsa, LOVE AND DEATH è un film che ha una ricostruzione storica mirabile nonostante faccia ridere anche per i suoi riferimenti al passato, oltre al sarcasmo impacciato di contrattacco di Woody Allen, geniale, divertentissimo e capace con questo capolavoro di parlare di morte e amore in maniera tanto svagata quanto difficile da dimenticare.

Attila 2  @  07/02/2018 11:15:27
   6½ / 10
Questo era il Woody Allen che piaceva a me.Un film,ironico,divertente direi quasi,a tratti "demenziale",mi di una demenzialita' intelligente,con quell'humor fine e tagliente,con un Allen che da' il meglio di se.Con gli anni si e' fatto piu' serio.Queste rimangono le sue "perle"

hghgg  @  08/10/2016 19:32:56
   7½ / 10
Film molto importante per Allen questo, di transizione certamente, ponte tra la pura comicità dei primi film e la commedia matura e più complessa dei grandi film successivi. Non riesce in pieno, come se Allen avesse più o meno capito quale strada intraprendere ma senza capire del tutto come intraprenderla, tuttavia è un film che regala belle cose e ottimi spunti.

Allen comincia sempre di più a rinunciare alla comicità fisica e slapstick che aveva avuto non poco spazio in alcuni dei suoi precedenti lavori e invece dirige il suo stile verso una comicità fatta di dialoghi, ad esaltare la sua nevrotica parlantina e la sua stupenda vena ironica; siamo ben lontani però da quel particolare stile nei dialoghi e nella scrittura che renderà unico il cinema di questo regista (a dire il vero se ne era avuta già una parentesi con "Play it Again, Sam" tre anni prima di questo film).
Qui c'è si una comicità improntata sui dialoghi ma il registro è, diciamo, più basso a volte, più assurdo e grottesco e a mio avviso spesso anche meno divertente e convincente. Poi c'è anche il lato in cui nei dialoghi Allen sfodera il suo lato migliore: ironiche discussioni profonde e intellettuali sulla morte, sulla religione, sull'esistenza di Dio, sulla guerra, sulla vita, tutte inseribili in un contesto citazionista tra omaggio e parodia che ho apprezzato moltissimo.

Oltre a Tolstoj, principale destinatario della parodia proposta da Allen e ad altri autori della grande letteratura russa come Dostoevskij (il memorabile dialogo in carcere tra il protagonista e suo padre) mi preme ricordare le tante citazioni cinematografiche che Allen dissemina in questa sua personale rivisitazione di "Guerra e Pace". In particolar modo in "Love and Death" Allen per la prima volta ci mostra chiaramente la sua grande passione per Ingmar Bergman, quella che poi si tradurrà in un intero "Film-Omaggio" al maestro svedese, il primo vero film drammatico di Allen, quel gioiello di "Interiors". Qui invece si limita a disseminare citazioni e renderle a livello parodistico e grottesco: i vari dialoghi di Boris con la Morte, la danza finale di Boris con la Morte, scene che rimandano ovviamente a "Il Settimo Sigillo", un'altra inquadratura nel finale con i due volti sovrapposti in quel modo rimanda a "Persona" e in generale molti dialoghi "colti" con riflessioni etiche o morali sull'esistenza di Dio, sulla vita e sulla morte a me hanno ricordato una versione buffa e comica dei dialoghi di Bergman. Queste citazioni, del cinema e della letteratura, sono le cose che trovo decisamente più riuscite nel film, al netto di uno stile comico ancora acerbo e poco centrato a volte, con qualche caduta nel banale di una comicità bassa e di poco gusto, lontanissima dalla raffinatezza amara e sarcastica del futuro.

Che poi Allen c'è già tutto eh, lui è già lui, come attore, come regista, come autore, il modo di fare, di scrivere, di ironizzare, ci sono delle battute già qui splendidamente "Allen" che trovo fra le sue più riuscite come, all'inizio "Io dovrò morire questa mattina alle sei. In realtà l'esecuzione era stata programmata per le cinque, ma ho un ottimo avvocato, ha ottenuto clemenza".

Magari non funziona sempre e non funziona del tutto (credo che qui ci sia la collaborazione meno interessante e riuscita tra Allen e la Keaton) ma ha dei momenti e delle idee stupende, nel complesso è un bel film oltre ad essere un importante spartiacque nella carriera del regista.

Due anni dopo "Annie Hall", il primo vero capolavoro della sua carriera spalancherà le porte ad una serie di grandissimi film giunti in rapida successione l'uno dall'altro, almeno fino alla metà degli anni '80. Fino a "Love and Death" per me è stato soltanto il riscaldamento, con Woody Allen.

fabio57  @  02/02/2016 10:40:32
   8 / 10
Molto divertente questo film di Allen, che in coppia con la Keaton ha fatto le cose migliori. Gag esilaranti a ripetizione, battute argute , insomma commedia della serie: "quando Woddy Allen faceva ancora ridere"

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  28/12/2015 11:16:24
   7½ / 10
Divertente commedia di Allen che con Diane Keaton va a formare una coppia affiatata e spassosa che ci delizia con una lunga sequenza di gag che vanno da quelle più genuine a quelle a sfondo sessuale.
Citazioni a gogò.

Dick  @  27/07/2014 18:54:36
   7½ / 10
E adesso tocca nientepopodimenoche a "Guerra e pace" farsi parodiare da Allen in un film divertente anche se magari anch' esso un po altalenante come "Il dittatore dello stato libero di Bananas" dove comunque non mancano idee e trovate.

topsecret  @  21/06/2014 19:11:47
   6 / 10
Allen filosofeggia tra ironia e dramma in questa farsa che però non mi coinvolge quanto sperato. Lo humor quasi grottesco si limita a suscitare qualche sorriso ma non sembra convincere pienamente pur non mancando di citazioni e vivacità.
Una commedia ben interpretata dalla Keaton che non sembra patire l'ingombrante presenza di Woody ma anzi lo assiste degnamente non disdegnando qualche virtuosismo interpretativo.
Nel complesso non mi è dispiaciuto ma mi aspettavo decisamente qualcosa di più sfizioso e di più divertente.
Di Allen preferisco altro.

4 risposte al commento
Ultima risposta 23/06/2014 09.25.06
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marcogiannelli  @  05/06/2014 19:52:33
   8½ / 10
io mi sono ammazzato dalle risate!

BlueBlaster  @  03/06/2014 16:45:09
   6 / 10
Personalmente non l'ho trovato ne geniale e nemmeno spassoso... semplicemente riesce a divertire in alcuni frangenti e nel complesso è un film carino ed intelligente che fa da parodia ai film in costume, cita di qua e di la ma sopratutto analizza cinicamente ed ironicamente un periodo storico.
Allen simpatico, bellissima Diane Keaton a quell'epoca (attrice che attualmente trovo esteticamente ridicola) anzi oserei dire sexy!
I dialoghi però sono leggermente ripetitivi e come sempre Allen ostenta sesso ed erotismo a profusione...così come eccessivi sono dei momenti di filosofia ed intellettualismo che lascio volentieri ai fan del regista.
Per quel che mi riguarda è una visione carina e nulla di più.

DarkRareMirko  @  12/02/2014 00:59:07
   8 / 10
Un gran bel film di Allen, che sinceramente non ricordavo bene come tanti altri suoi blasonati; proverbiale bel duetto con la Keaton, tante ironie riuscite e lo spessore qui viene dato grazie a profonde riflessioni sulla vita e sulla morte.

Tante citazioni filmiche (io a dire il vero di palese ho riconosciuto solo Bergman, anche grazie ai temi trattati), un pò di malinconia, e i soliti monologhi alla Allen vengono qui resi ancora più pesanti visto i filosofeggiamenti e la portata degli argomenti trattati (peraltro tratti da autori blasonati, tipo Tolstoj) .

Discreta ricostruzione storica; dura solo 80 minuti ed è da vedere.

FranBri  @  10/02/2014 18:08:44
   7 / 10
Tra Bergman e gli scrittori russi ne abbiamo a volontà di citazioni. Cosa che adoro nei film. Che dire?! Quando appare Woody sullo schermo inizio a ridere e riflettere grazie al suo chiedersi di continuo quanto amore e esistenza vadano costantemente analizzati. Si sorride e si riflettere...cosa si può volere di più da un film e da un regista che unisce costantemente alla commedia anche la filosofia?!

Goldust  @  31/10/2013 18:17:03
   9 / 10
La commedia più divertente di un Allen già maturo, che getta le basi per l'imminente svolta nel drammatico. Prima ancora del citazionismo esasperato - dagli scrittori russi a Bergman è un balletto continuo - è un'opera fenomenale perchè manda a segno una quantità spropositata di battute, egualmente efficaci sia che trattino temi nobili quali l'esistenzialismo dell'uomo che altri di più bassa lega, come ad esempio le allusioni sessuali.
Altra genialata, le musiche di Prokof'ev, adattissime. Insomma, una delle vette Alleniane, ed in assoluto il miglior film interpretato dalla Keaton.

ilmoro88  @  10/09/2013 00:29:23
   9 / 10
Esilarante è l'aggettivo giusto per descrivere questo film. Paradossale e per certi aspetti tragicomico. Sinceramente mi aspettavo la solita commedia un po' piatta, nel vero stile di Woody Allen. Mi sono dovuto ricredere; alcune scene sono vermente divertenti.

marimito  @  23/05/2013 23:53:12
   9 / 10
Esilarante.. geniale.. mai scontato.. è un Woody Allen che ti fa ridere di gusto ma anche riflettere.. Diane Keaton è svampita quanto basta, ma acuta ed intelligente; la sua interpretazione impeccabile, mentre un'ottima sceneggiatura fornisce al quadro uno stile capace renderlo un film quasi perfetto. Bravo Woody

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  06/05/2013 18:47:39
   8½ / 10
I prodromi della 2° fase più filosofeggiante si erano percepiti anche ne 'Il Dormiglione' ma questa pellicola già anticipa gli elementi della commedia sofisticata di Allen, e l'ibrido funziona così bene che la ritengo la più riuscita della fase iniziale. Si ride e di gusto, Allen dalla politica sposta il tiro all'arte russa, disordinatamente la include tutta non solo la classica e più evidente parodizzazione della letteratura ma cita anche quella del novecento di Ejzenštejn mediante il commento musicale di Prokofiev (che per il cineasta russo scrisse proficuamente).Senza dimenticare il sillogismo di Socrate e la 'Morte' di Bergman e nel Napoleone ho rivisto anche un po di Bonito Napoloni di Oakie, e se non fossero usciti contemporaneamente avrei detto che il duello tra Anton Inbedkov e Boris si rifaceva a 'Barry Lyndon', che sia chiaro, pur serbatoio citazionista il film lungi dall'essere un carrozzone intellettualoide autocompiacente anzi alcuni dialoghi lo sono ma in farsa come l'elucubrazione sull'omicidio e la sua immoralità che è soggettiva ma che a sua volta è oggettiva.. XD
Ah.. e la Keaton tiene testa, comicità sulla stessa lunghezza d'onda, dannatamente sensuale e irresistibilmente comica.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  23/04/2013 17:37:13
   8 / 10
Tra raffinante e divertenti citazioni letterarie e cinematografiche, Allen dirige e interpreta questa simpaticissa commedia demenziale che è a tratti irresistibile.

Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  07/02/2013 16:03:11
   7 / 10
Ottima parodia, adoro!

alepr0  @  27/09/2012 13:08:24
   7 / 10
La più bella commedia di Woody Allen che ho visto finora anche se me ne mancano parecchi di suoi film da vedere. Comunque da vedere! Alcune scene sono davvero esilaranti.

baskettaro00  @  13/08/2012 10:57:41
   7 / 10
buona pellicola demenziale con dialoghi eccezionali.allen fantastico,è uno dei pochi che mi fa veramente rider di gusto coi suoi film.

Podo  @  29/01/2012 15:42:01
   8½ / 10
dissacrante e magnifico demenziale e al tempo stesso brillante
dialoghi divertentissimi. che altro dire? anche le commedie demenziali non sono più quelle di una volta !

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  14/01/2012 18:54:02
   10 / 10
Capolavoro di demenziale comicità alleniana, intelligente come sempre, colma di battute ormai leggendarie. Potrebbe sembrare una specie di caricatura del Settimo Sigillo, idea peraltro geniale e perfettamente messa in scena.
Straordinaria la Keaton.

Lillipuzziana  @  07/01/2012 22:17:24
   8 / 10
divertentissimo e geniale. Woody non si smentisce, mi ha fatto davvero ridere... e non credo sia semplicemente un film demenziale, la comicità di Allen non è quasi mai spicciola e fine a sè stessa, spesso ha dei riferimenti colti o spunti filosofici.

Allen non è da oscar come attore ma è bravo, la regia, le inquadrature, le colonne sonore sono sufficientemente decenti ma qui passano in secondo piano, davvero, la storia è davvero esilarante.
Consigliatissimo!!

BrundleFly  @  25/11/2011 10:35:22
   7½ / 10
Davvero molto divertente. Dopo questo film Allen farà un salto verso un cinema meno demenziale e più impegnato.

CitizenKane  @  22/11/2011 09:54:07
   9 / 10
Tra i film di Woody Allen, quelli che apprezzo maggiormente sono i primi. C'è tanta comicità, ma ci sono anche messaggi sociali. Amore e Guerra, nel filone anni '70, è uno dei meno caratterizzati politicamente. Ma la bravura di Allen sta nel rendere comica una situazione qualunque nella Russia minacciata dalle guerre napoleoniche, e d'altronde non poteva trovare location più si addiceva. Bellissimi i riferimenti ad Ejzenstejn,

kako  @  01/09/2011 15:46:25
   9 / 10
tra i film che ho visto di Allen l'ho trovato inferiore (di pochissimo) solo a Harry a pezzi. Non sarà riflessivo come altri suoi lavori, ma è veramente divertentissimo:)

White chicks  @  27/08/2011 17:47:57
   8½ / 10
Il mio film di Woody Allen preferito. Molto divertente, consigliato vivamente.

bucanto  @  06/07/2011 13:56:57
   10 / 10
Non posso fare altro che mettere 10 ad uno dei miei film preferiti.
Da vedere e rivedere che consiglio a tutti!
Allen è da sempre uno dei miei registi preferiti ma questo film mi ha fatto morire dalle risate come pochi!
Inoltre l'ambientazione di una Russia in periodo di Guerra rende tutto fantastico.
Sono morta dalle risate soprattutto quando lui si arruola con i soldati ed è imbranatissimo..quando si nasconde nel cannone degli avversari e fa un volo tremendo rimanendo illeso...e anche il finale è stupendo con le sue solite e speciali perle di saggezza.
Film per nulla scontato...un vero capolavoro di Allen...ribadisco che per me è un film delizioso...non vorrei sbilanciarmi troppo ma è forse il più bel film di Woody Allen.
Ottima intepretazione anche quella della mitica Diane Keaton che è sempre ironica e favolosa.

Oskarsson88  @  08/06/2011 00:48:23
   7½ / 10
Meno divertente del solito, ma filosoficamente complesso e ardito, con citazioni a sfare. Un film sicuramente non per tutti, ma per coloro a cui piacciono le tematiche storiche, filosofiche, psicologiche e... Woody Allen. A me, è piaciuto!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  18/03/2011 21:03:33
   8 / 10
"Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire non si deve amare. Però allora si soffre di non amare, pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire e soffrire è soffrire. Essere felici è amare, allora essere felici è soffrire, ma soffrire ci rende infelici, pertanto per essere infelici si deve amare o amare e soffrire o soffrire per troppa felicità."

Clint Eastwood  @  15/12/2010 16:17:42
   6½ / 10
Talmente idiota che non poteva mancare nella filmografia di Allen con alcune scene al limite dell'irrazionale lasciando ampio spazio alla risata sana. Ancora brevi accenni alla letteratura russa, riferimenti al suo regista preferito (Bergman) e in esclusiva una breve scena omaggio al cinema muto ben piazzata. L'unico difetto sta nella realizzazione complessiva poco ispirato e sbrigativo, del resto è più che sufficiente.

Nonostante l'ottimo doppiaggio si fa apprezzare meglio in originale.

Lory_noir  @  15/12/2010 13:02:14
   8½ / 10
Davvero divertentissimo dall'inizio alla fine. Come se la parodia per eccellenza e il meglio dell'ironia di Allen si siano uniti in questo film.

Invia una mail all'autore del commento Mr Mandarino  @  09/12/2010 23:15:26
   5 / 10
Qualche dialogo l'ho trovato simpatico, ma nel complesso mi ha annoiato.
Film demenziale, ma che diverte poco, soprattutto per il fatto che Woody Allen come attore non mi piace un granchè... ad ogni scena pensavo "cacchio, con Leslie Nielsen al suo posto sarebbe di sicuro più divertente"...
Mezzo voto in più per la prima mezz'ora, abbastanza simpatica, mentre l'ora che segue l'ho trovata forzata e assolutamente priva di spunti per una risata.

dobel  @  10/08/2010 16:16:53
   7 / 10
Una delle commedie più divertenti: senza pretese di spiegare l'universo, ma con un umorismo fantasiosissimo nella sua continua parodia del grande romanzo russo ottocentesco.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/07/2010 16:41:41
   8 / 10
Del primo periodo Alleniano è il migliore. Narrativamente non è proprio il massimo,come al solito sono le fantastiche gag a fare da collante alla storia. Comicità dissacrante,demenziale e divertente me che non ha nulla di profondo, anche se per la prima volta Allen comincia a rendere le sue pellicole più esistenzialiste ed amare senza perdere però di leggerezza.
Il cambiamento del suo stile di comicità si nota dalle moltissime gag più verbose che fisiche,gli sketch slapstick sono quasi abbandonati rispetto ai precedenti lavori seppure una scena in particolare è un omaggio chiaro alla comicità fisica da cinema muto.
Le battute sono ottime e alcune fanno spanciare (quando muore il "giovane" promesso sposo di Diane Keaton stavo rotolando per le risate) e non c'è mai un momento di stanca.
Che sia un evoluzione della comicità di Allen si nota anche negli omaggi ai classici russi e a Bergman,nel finale specialmente.
Meglio il titolo originale.

momo  @  11/04/2010 19:03:53
   7½ / 10
Un film divertente, ha senza dubbio un suo humor. Sopratutto riesce a ricreare una parodia di un epoca, molto interessante...

Suskis  @  23/02/2010 22:07:00
   8 / 10
Allen l'ho conosciuto prima dai suoi libri più famosi e forse per questo Amore e Guerra mi è piaciuto più di quasi tutto quel che ha fatto dopo. Certo, non tutte le battute funzionano perfettamente ma è questa la comicità di Allen che mi piace di più. Grande dissacrazione della pesantezza russa, infarcita di gag a volte inaspettate. Ho riso molto più del previsto!

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  15/01/2010 09:34:05
   6½ / 10
Un Allen che si prende meno sul serio. Divertente ma le elucubrazioni finali diventano abbastanza pesanti, se non ripetitive.

Memorabili un paio di scene e qualche battuta.

3 risposte al commento
Ultima risposta 15/01/2010 12.44.28
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Tristano74  @  14/11/2009 02:12:34
   4½ / 10
Amo l'Allen più sofisticato e meno grottesco. Il film non mi è affatto piaciuto, sebbene vi siano passaggi e battute geniali antesignane del W.Allen che sarà.
A tratti stupido, forzatamente ridicolo e per questo talvolta poco comico.
Delusione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  10/11/2009 14:05:28
   8 / 10
L'amore e la morte secondo Allen (inutile la traduzione Italiana che cambia la morte in guerra!).
L'Allen degli inizi è quello piu' grottesco che prende in giro tutto e tutti compreso se stesso!
Sara' magari meno riflessivo di altri film ma lo spasso è comunque assicurato!
Decine e decine di gag riuscitissime in puro stile Allen!
Si ride moltissimo!

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  16/10/2009 02:49:49
   8½ / 10
Simpatica parodia del romanzo russo, della vita e le opere di Dostoevskij e Tolstoj. Alcune gag scadono nel cabaret più immediato, altre toccano invece grandi picchi di comicità, indice del capolavoro successivo "Io e Annie" .
Leggero e divertente, più semplice di un Monthy Python ma forti affinità di stile, con già in essere la spiccata personalità di woody.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/10/2009 00:43:29
   9 / 10
Adoro questo film... che altro dire??? Forse soltanto gli inglesi Monty Python sono riusciti a fare commedie satiriche di questo livello... la scena dell'esecuzione, con tutti i distinguo sulla divinità, è assolutamente incomparabile... e nel duetto (perfetto) con la Keaton ("Mi hanno fregato", uahahahaha) c'è uno spirito freak che aleggia qua e là. Insomma, anche nelle sue proverbiali ingenuità il "primo" Allen era dotato di una capacità fuori dal comune.
Probabilmente anche Tolstoj si sarebbe divertito a questa dissacrazione

mainoz  @  18/07/2009 11:10:16
   6½ / 10
Una via di mezzo tra il comico ed il grottesco, alcune battute molto forzate...si lascia guardare ma niente di più

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  29/06/2009 19:23:45
   8½ / 10
Questo film per me è stato una folgorazione. Mi sono letteralmente ammazzato dalle risate, con un gusto che raramente avevo provato prima. I tempi comici sono perfetti, e la cerebralità delle battute non pesa mai.
Un gioiello di comicità, da vedere all'infinito.

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Ultima risposta 30/06/2009 23.24.50
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Invia una mail all'autore del commento The BLuEs mAn  @  10/03/2009 20:50:14
   8 / 10
Un Ottimo film. Amore e guerra è sicuramente il film più banale di allen(il che è tutto dire), la battuta è incessante infatti le risa non mancano dall'inizio alla fine. La particolarità dello stile alleniano si vede solo nella tematica della morte più qualche frecciata ai rabbini ritenuti "vedove sarde". Questo film in realtà lo vedo più come un incredibile montaggio di sketch con woody protagonista. L'8 è anche gonfiato come voto(per come la vedo io) ma se lo merita per la quantità di risate che m'ha fatto fare.

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Ultima risposta 04/12/2009 17.13.44
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elmoro87  @  07/02/2009 21:27:56
   6½ / 10
carino si, ma non mi ha entusiasmato piu di tanto... un attimo è intelligente, l'attimo dopo non lo è affatto... allen svolge monologhi seri e passionali, per poi cadere nella sgangheratezza piu totale con battute di per se carine, ma spesso fuori luogo... il film nell'insieme è piu che sufficiente, ma non sono questi i suoi migliori film...

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Ultima risposta 10/06/2009 20.23.09
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Invia una mail all'autore del commento Raging Bull 92  @  24/01/2009 19:02:14
   9½ / 10
"VOGLIAMO DIRE PISTOLA ALL'ALBA? BE DICIAMOLO NON SO CHE VUOL DIRE MA DIACIAMOLO" la coppia Diane Keaton Woody Allen rimane sempre una delle migliori, un film con una trama semplice ma con delle battute molto comiche che ti fanno sdraiare da ridere sino alla fine. Veramente consigliato.

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xanter  @  17/10/2008 23:11:37
   9 / 10
Geniale, divertente ed anche riflessivo, come tutti i film di Allen.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  13/09/2008 10:10:34
   7 / 10
“Amore e Morte” appartiene alla prima fase cinematografica di Woody Allen, e si presenta come una sorta di tributo, in forma di parodia, ai grandi della letteratura russa (Tolstoj e Dostoevskij) ed al cinema di Bergman.
Il protagonista, Boris Grushenko, è una specie di “idiota” che vede nelle vicende umane il lato paradossale ed insensato. Egli, sin da piccolo, rifugge da qualsiasi forma di violenza (mentre i suoi due fratellini giocano ad azzuffarsi, Boris è invece intento a sperimentare il primo aproccio alla morte con una finta crocifissione), e questa sua idiosincrasia lo porterà ad essere visto come un vile quando da grande, in occasione dell’imminente guerra contro la Francia di Napoleone, si mostrerà fortemente recalcitrante. Ma il povero Boris in guerra, suo malgrado, ci andrà e qui avrà modo di toccare con mano l’assurdità del nefasto spettacolo che si inscena sotto il suo sguardo spaesato e sempre più distaccato dalla realtà; assurdità che si acuisce quando Allen, ricalcando in maniera farsesca il contrasto stridente tratteggiato da Tolstoj tra l’immensa tragedia del conflitto russo-francese e la piccola e miserabile figura di Napoleone, presenta quest’ultimo come un grottesco megalomane che si preoccupa di avere il primato, tra le altre cose, anche nel campo culinario.
Anche nei rapporti con le donne, l’esistenza di Boris si rivela in tutta la sua inadeguatezza: egli ama Sonia, decantata inizialmente come donna sensibile, colta, profonda e amante dell’arte; ma l’idealismo di questa si scoprirà subito fittizio quando dichiarerà il suo amore per il rozzo e zotico fratello di Boris e successivamente sposerà, soltanto per una volgare ripicca, uno squallido e fetido commerciante di aringhe. L’ultimo momento in cui si ritrae Sonia è una parodia di “Persona” di Bergman: il discorso nichilista sull’ “amare e il soffrire” che ella fa alla cugina (“amare è soffrire. Se non si vuol soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire. Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità. Io spero che tu prenda appunti”) si chiude, infatti, con un’inquadratura che riprende quest’ultima di lato e Sonia di fronte con metà del volto coperto dal profilo della prima.
L’equivoco e il travisamento in cui l’incompreso Boris si trova sempre invischiato culmineranno quando questi verrà accusato di aver attentato alla vita di Napoleone: così egli, che fino all’ultimo ha cercato invano di dimostrare la amoralità che sta alla base del gesto omicida, si ritroverà –al contrario del Raskolnikov dostoevskijano- beffardamente ad essere giustiziato per un atto che non ha mai commesso e nel quale non ha mai creduto. E questa situazione, allo stesso tempo tragica e grottesca, viene indicata da Allen come simbolo del destino degli uomini, da sempre condannati a scontare colpe che non sono proprie.
Ma come sempre, nel pessimismo “alleniano” c’è un barbaglio, una luce di ottimismo. E questa luce si sostanzia nel vedere il lato positivo nel dramma dell’esistenza: così egli afferma che se un Dio c’è questi non è cattivo ma semplicemente un disadattato; e della morte dice che essa non va vista come la fine di tutto ma come un modo per ridurre le proprie spese.
Il film si chiude con un esilarante ribaltamento del finale de “Il settimo sigillo”, in cui si vedono sfilare danzando la morte (bianca) seguita da Boris.
Benchè narrativamente un po’ sfilacciato e frammentario, “Amore e morte” è comunque buon esempio della verve comica di Woody Allen, che in anche questa occasione riesce a tirare fuori battute memorabili.

“Domattina alle 6 sarò giustiziato per un crimine che non ho commesso. Dovevano giustiziarmi alle 5, ma ho un avvocato in gamba”.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  08/07/2008 00:16:35
   7½ / 10
“a)Socrate è un uomo; b) tutti gli uomini sono mortali; c) tutti gli uomini sono Socrate, quindi tutti gli uomini sono omosessuali. “

Rivisitazione ironica del celebre Guerra e Pace di Tolstoj e tappa preparatoria fondamentale per il suo primo capolavoro ossia Io e Annie.
Amore e guerra è un film particolare. Molto ironico e leggero, quanto riflessivo. E' possibile trovare, anche in questo film tutte le tematiche tanto care ad Allen: la morte, la sofferenza della vita, l'amore e dio.
Allen sovverte molti schemi primo tra tutti la raffigurazione della Morte, antitetica a quella descritta da Bergman nel Settimo Sigillo divenendo così una diretta e originale citazione/omaggio al regista svedese.
Divertente la rappresentazione di un dio burlone e baro che prende in giro il popolo umano con i suoi messaggeri. Matura la riflessione sull'inesistenza del Sommo, grande tema trattato da Allen. Strepitose manco a dirlo le interpretazioni con la sempre bella e bravissima Diane Keaton e ottima anche la regia.
Lo script come sempre è spassoso, intelligente e mai scontato.
Sicuramente un buon film ma non ai livelli dei suoi più grandi capolavori. Un gradino più in basso o forse di più, ma comunque su più che buoni livelli.

“Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire. Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità. Io spero che tu prenda appunti.”

Invia una mail all'autore del commento wega  @  27/05/2008 18:47:58
   7 / 10
Preferisco decisamente l'Allen sottile, qui, anche se ancora intelligente, o meglio già intelligente, si tratta di una commedia ancora un pò sgangherata; nelle battute iniziali si poteva presupporre perfino ad una parodìa di "Il settimo sigillo" in totale.
E' comunque una riflessione sull'amore, D.io e la morte, con inserti di provocanti vene d'adulterio se si pensa al periodo in cui è narrata la storia.

8 risposte al commento
Ultima risposta 20/11/2008 20.09.46
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quaker  @  15/04/2008 23:51:34
   6½ / 10
Non mi è piaciuto!! Amo tanto Woody (a parte i suoi ultimi film) rivedo sempre Io e Annie, ogni tanto Zelig... ma questo film non è nè carne né pesce, non appartiene a nessuna delle due anime alleniane... film davvero strano: non è né troppo divertente, né troppo serio. Insomma, non l'avevo mai visto prima e sono rimasto deluso non poco...

inferiore  @  12/04/2008 13:29:40
   9 / 10
Solita commedia geniale di Woody Allen! Mi ha fatto divertire moltissimo! Da vedere assolutamente!!!

4 risposte al commento
Ultima risposta 26/11/2008 16.35.46
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giax-tommy  @  06/04/2008 12:54:57
   8 / 10
Una commedia che sancirà il passaggio dal Woody Allen quasi clownesco dei primi anni a quello di commedie molto più sofisticate.E' comunque un film divertentissimo,con una serie di situazioni caricaturiali che riescono sempre ad essere incisive e colpire nel segno.Si prende in giro il cinema di Bergman(soprattutto il settimo sigillo),la letteratura russa,le situazioni grottesche alla Chaplin(clownesco),gli improvvisi dialoghi sulla filosofia kantiana,bhè si può dire che ci si diverte anche se mancano comunque tutte quelle situazioni sofisticate declamate poi nelle commedie successive,anche se ci sono alcuni caratteri che riportano alle commedie future come i monologhi lunghissimi e la tendenza a parlare nella telecamera direttamente col pubblico.
Da vedere

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/02/2008 00:09:46
   7 / 10
Gustosa commedia di Allen alle prese con la letteratura classica russa. Un po' altalenante nel ritmo, non così incalzante come Bananas, però tuttavia possiede momenti divertenti come la parte dell'addestramento e la morte del primo marito di Sonja.

Invia una mail all'autore del commento lorenzo971  @  06/02/2008 23:38:42
   9½ / 10
Davvero impressionante...Impressionante perchè fa morire dalle risate, ma non chiude il cervello, perchè ci fa ridere ma soprattutto ci fa riflettere, e cavoli, vedermelo oggi, nel 2008, quando ormai commedia corrisponde a demenziale, mi fa riflettere ancora di piu. Ma che fine hanno fatto menti come quella di Allen?
La trama è articolata ma non complessa, ma i vari eventi sono arricchiti da citazioni e frasi, che spaziano dalla politica, alla filosofia, alla logica, all'etica, alla morale, dando vita ad un calderone contenente tutta la poetica del regista. Prima di tutto la paura della morte, che a volte incuriosisce, altre spaventa, altre sembra l'unica soluzione. E come termine ad ogni paura e domanda, Allen ci vabba sù, un duetto memorabile con la morte, a chiusura di scena.
Tratta anche il tema dell'amore, che in effetti è l'unica cosa di cui valga la pena parlare in questa vita, amore visto in tute le sfumature, dal puramente erotico, all'amore vero, anche se quest'ultimo appare sconsigliato dall'ideologia morbosamente cinica del regista.
Infine si parla anche di Dio, Dio che Allen nn riesce ad accettare, benchè lo brami nel profondo, che appare sfuggevole, e che, quando con la comparsa dell'angelo sembra finalmente mostrarsi, si rivela un ingannatore senza scrupoli, donatore di speranze fallaci. Fede tradita dunque, il cui unico merito in definitiva, è di farci presentare al momento della morte con un sorriso sulle labbra.

Insomma non male per una commedia....

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/05/2008 22.00.16
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norah  @  05/01/2008 11:57:15
   7½ / 10
Non ho mai capito l’entusiasmo generale per Vudi,ma và che invece sto film è proprio simpatico.

Marenco  @  14/12/2007 13:56:43
   9 / 10
Beh... e' difficile condensare in 82 minuti di durata battute, gags, trovate che basterebbero per girare almeno sei o sette film... Credo che sia un Woody Allen ai massimi storici, con una freschezza inventiva che da allora non ha piu' trovato soste... Molto divertente, arguto, intelligente, con buone sequenze di cinema alto. Ricostruzione storica, ambienti, tutto ad alti livelli! Imperdibile

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  23/11/2007 13:03:03
   8 / 10
Che ridere, ragazzi miei. Sicuramente Amore e Guerra è una delle commedie più comiche di Allen, non tralasciando il fatto che vi siano molti spunti di riflessione. Il tema della morte, molto caro al vecchio Woody, ricorre anche in quest'opera, ma prendendo spunto, in maniera satirica ovviamente, dal Settimo Sigillo di Bergman. Bellissimi poi i riferimenti alla letteratura russa. La scena dell'attentato a Napoleone poi è una delle più divertenti che abbia visto. Ispirato.

benzo24  @  06/10/2007 19:05:42
   10 / 10
caopolavoro di allen. i dialoghi sono stupendi così come le gag.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  22/06/2007 11:21:58
   8½ / 10
"Come mi sono messo in questa situazione non lo capirò mai. Assolutamente incredibile Essere giustiziato per un crimine che non ho mai commesso. Ma in fondo non siamo tutti nella stessa barca? Non è così per te, l'umanità? Tutti, alla fine, veniamo giustiziati per un crimine mai commesso. La differenza è che nessuno sa precisamente quando se ne va. Ma io me ne vado domani mattina alle 6. Dovevo andare alle 5, ma ho un avvocato in gamba. Ho avuto clemenza...".
Questo è l'incipit, un Woody Allen che gioca con la morte e tutto il film è una sequela formidabile di battute folgoranti e, a volte, assurde.
Lei: "... Questo è il migliore dei mondi possibili" - Lui: "Beh, certo il più costoso. Per me la natura è... sai... i ragni, le cimici e il pesce grosso che mangia il piccolo e le piante che mangiano altre piante e animali che... è un enorme ristorante. Così la vedo".
I suoi dubbi sull'esistenza di Dio, la sua goffaggine, il desiderio di vedere almeno un miracolo, ne fanno una commedia divertente da vedere, con situazioni non prevedibili.
WELLCOME IDIOTS. :-)

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1 risposta al commento
Ultima risposta 04/11/2008 20.34.57
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Napoleone  @  22/04/2007 20:43:44
   8½ / 10
Ennesima chicca di Woody Allen, un vero e proprio spasso. Battute geniali, anche per gli innumerevoli (sfido chiunque a farne un elenco esaustivo) stravolgimenti dei Romanzi Russi, tanto amati da Allen, che infarciscono la trama del film. Ecco a voi signori la comicità esilarante e mai volgare!

Mpo1  @  21/04/2007 00:40:07
   8½ / 10
Uno dei film più divertenti di Allen, che questa volta si ispira al romanzo russo ottocentesco e ai film di Bergman (in particolare “Il Settimo Sigillo”). Tante le battute da ricordare. Bellissimo il finale.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  15/04/2007 14:40:37
   8½ / 10
Bellissimo.
Sembra una specie di parodia autonoma del Settimo Sigillo di Bergman. si sa che in quasi tutti i suoi film ci sono citazioni e citazioni delle cose che stanno a cuore ad Allen (vedere solo Manhattan), ma questo film è un omaggio, un'apologia al grandissimo regista svedese. come quest'ultimo altri registi hanno dato le loro visioni della Morte vedi per esempio in larga scala l'eccezionale Tim Burton, ora con questo che è uno dei suoi migliori, Woody Allen riflette molto e con grande capacità intellettuale (la sua cultura è immensa), con grande intelligenza e umorismo, con estrema capacità cinematografica sulla vita e la morte e per sua iniziativa pone per ognuno dei due crucci esistenziali due aspetti: per la prima analizza l'amore, per la seconda la guerra. solo in questo modo è giustificabile il titolo italiano "Amore e Guerra" invece che "Amore e Morte" (decisamente più appropriato).
alla fine l'idea che dà Allen della morte è contradditoria, ma non è un male...alla fine che non ha un idea durante la vita dinamica della morte? se si analizza il percorso di Boris si vede che all'inizio c'era solo curiosità, poi si sviluppa in paura, poi in una paura matura che si pone domande che non guarda con solo irrazionale terrore, poi nella voglia di morte, poi in quella di vita, poi dopo la morte è deluso, ma alla fine ci balla... e voi...?

Invia una mail all'autore del commento martedi  @  21/03/2007 14:00:20
   9 / 10
uno dei film più divertenti del grande woody. c'è di tutto: i classici russi, il cinema di bergman, la filosofia, la paura della morte, insomma ogni scena è un pretesto x far ridere, alla maniera di woody, ovvio. scene cult e dialoghi stra-cult.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  15/03/2007 09:32:17
   7½ / 10
Felicissimo film in cui Allen prende in giro l'eccessiva seriosità dei romanzi russi. Comicissime molte sequenze (danza colla Morte, scena in cui vengono citati tutti i più famosi romanzi russi parafrasando i titoli, scena in cui la Keaton al capezzale del marito mai sopportato non vede l'ora che muore).

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nembroth  @  04/03/2007 21:14:10
   9 / 10
Uno dei suoi film meglio riusciti, certo il più filosofico e lettariamente metafisico.
Alcune scene meravigliose, dialoghi e situazioni surreali.
Da vedere assolutamente

Gruppo REDAZIONE maremare  @  17/02/2007 17:15:40
   7 / 10
Fa parte della prima produzione alleniana, alcune situazioni sono spassosissime

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  21/01/2007 20:48:33
   8½ / 10
Un film divertentissimo in cui Allen omaggia i suoi tanto amati classici russi e anche il cinema di Bergman.
Spunti di riflessione interessanti sul tema della morte.

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doppiak  @  04/01/2007 11:24:30
   6½ / 10
non mi ha entusiasmato molto...

marco86  @  05/12/2006 00:04:20
   7½ / 10
appartiene al primo periodo di Allen,quello in cui i suoi film erano comici e non commedie riflessive e malinconiche come i suoi capolavori.
Amore e guerra è divertentissimo dall'inizio alla fine,forse il più divertente di questo primo periodo della sua filmografia.provengono da qui molte delle sue gag e battute più famose,come il celeberrimo sillogismo su Socrate.
diane keaton come al solito costituisce la spalla ideale per il regista-attore.
pur essendo un film comico,però,Amore e guerra contiene anche tanti elementi di riflessione che woody in seguito affronterà in maniera a volte più seria.uno su tutti:la paura della morte.

enigmista  @  25/09/2006 12:32:18
   8½ / 10
Gran film.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/09/2006 12.39.17
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Exodus  @  15/08/2006 21:44:18
   7½ / 10
Fa semplicemente cappottare dal ridere. é il primo di Woody che vedo, e penso proprio che non sarà l'ultimo.

Betelgeuse  @  25/03/2006 02:32:56
   8½ / 10
Prendete tutta la letteratura russa e stereotipatela, con ironia e ammirazione.

Fatene un film e inseritevi un Groucho Marx meno logorroico e un pochino più nevrotico.

Ecco Amore e Guerra: ho trovato MERAVIGLIOSA !!! la rivisitazione di Woody Allen dei romanzi russi!!

Adorabile la Keaton, come sempre...
Ragazzi: ho scoperto Woody Allen e lo sto adorando!!

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  15/01/2006 19:31:35
   8 / 10
Non tra le cose migliori di Allen, ma incredibilmente divertente e intelligente, stracolmo di momenti e gag memorabili.

Una farsa in piena regola, arricchita anche dalla presenza di una fantastica Diane Keaton.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/04/2007 14.08.18
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  19/07/2005 22:52:37
   10 / 10
Mai riso così tanto. E si riflette anche molto.

Jarvis  @  19/07/2005 20:27:09
   9 / 10
Una delle commedie più divertenti ed intelligenti mai realizzata. Allen percorrendo l'era d'oro della letteratura russa, con riferimenti bergmaniani compie un vero e proprio capolavoro.

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