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Film slasher molto difficile da interpretare!! La prima parte nn mi piace molto ed è piuttosto noiosa e monotona ,molto inverosimile e nn molto curata ....seconda parte molto movimentata e più curata ,migliora sia in azione che in concretezza ... sicuramente rende il film piacevole al contrario della prima mezz'ora.... Decenti gli attori , c'è anche il grande englund !!!! Film molto strano e poco convenzionale,certo nn fa molta paura ma è interessante e ben girato Il voto poteva essere molto alto perché la seconda parte è fatta molto bene e coinvolge ,il finale è più o meno come ci si aspettava,nulla più nulla Meno!!! Supera la sufficienza e ripeto ,avrebbe potuto essere un gran bel film.... Voto positivo ....do un 7- perché molto diverso dal solito e apprezzo l'idea del regista !!
Prima parte da gran bella comedy-horror,girato come un documentario su un aspirante serial killer,seconda parte da classicissimo slasher-movie.Entrambe le parti sono fatte bene,il finale pero' abbassa notevolmente il voto,troppo classico e spiccio.Mi aspettavo .....
......che essendo iniziato come un documentario,almeno in questo film,il serial killer sopravvivesse e venisse intervistato su come e' andato tutto il piano e come e' stato fare una strage per la prima volta.
perche' visto che nella prima parte la cosa era normale ,doveva rimanere tale anche nel finale allora si che sarebbe stata un bella variante cinematografica di genere,invece , il finale e una variante delta di merd@
Pur essendo due pellicole molto diverse tra loro l'incipit di questo Behind the mask ricalca Il cameraman e l'assassino anche nel presentare la personalità logorroica e debordante di Leslie Vernon. Ovviemente in questo caso è meno destabilizzante della pellicola di riferimento, più venata d'ironia e non certo grottesca, ma offre tanti spunti sia stilistici che narrativi. La parte più mockumentary si assembla a quella più tradizionale, ne costituisce una sorta di dietro le quinte dove vengono sviscerati tutti i luoghi comuni e gli stereotipi del genere slasher. In poche parole l'una è complementare dell'altra per poi confluire nel finale dove la combinazione delle due parti, girata in maniera tradizionale, si diverte a sovvertire o tentare di farlo, la cosidetta "pianificazione" del serial killer e tutte le sue possibili varianti. Non sto tanto a dilungarmi alle svariate citazioni messe in campo e le presenze auterevoli di molti attori conosciutissimi all'interno del genere, ma pur con qualche piccolo difettuccio è un film più raffinato di quanto sembra ed è un peccato che sia poco conosciuto. Meriterebbe un recupero.
Assolutamente da vedere per qualunque appassionato di horror e specie di slasher... la media voti non rende merito all'originalità di questo prodotto un pò metafilmico...mi ha proprio divertito, è geniale e ben fatto!
Veramente bello ed innovativo , bravi gli attori , bella storia e buone location , il tutto è decorato con citazioni nn stop che rimandano ad altri film horror famosi , il genere slasher qua è unito bene con il mockumentary , ciò rende il film originale ed innovativo , consigliato XD
un'idea davvero originale la prospettiva del serial killer che pianifica ogni situazione.... diciamo che non è il solito slasher... anche se lo diventa alla fine praticamente perdendo molto....
Una pellicola sufficiente, ma nulla di più. Il prodotto ha comunque dei pregi, tali da render la visione gradevole. La storia inizia in modo originale e, finchè si mantiene sullo stile dello pseudo-documentario, dimostra di esser degna di interesse, poi però diventa troppo banale e scontata. Lo sviluppo è particolare, ed è caratterizzato da due tipologie narrative distinte ( "tradizionale" e "camera in spalla"), che si alternano, con risultati non sempre buoni. I personaggi sono caratterizzati bene, soprattutto la figura dell'omicida, e rappresentano il pregio migliore dell'opera.
Che voti bassi! Solo perchè è qualcosa di diverso! Un po' di informazione prima di noleggiare un film no, eh?
E' davvero un ottimo film. Tecnicamente grandioso, ben recitato, fantastica idea di base, sceneggiatura ben strutturata, citazionista al punto giusto... E, anche se ammetto che la prima parte possa sembrare un po' lenta, non mi ha annoiato per niente! Anzi, mi ha incuriosito dall'inizio alla fine, e il finale da tipico slasher non scade nel banale nè smorza la tensione. Piacevolissimi, inoltre, i riferimenti ad altre pellicole.
Sconsigliato ai non-appassionati, e caldamente consigliato agli appassionati.
Prodotto originale che attraverso un mockumentary mette in scena uno spettacolo tutto sommato divertente e riuscito almeno nella prima parte,decisamente fuori dagli schemi e che non può certo definirsi convenzionale. Si parte dal presupposto che i grandi serial killer della storia cinematografica moderna siano realmente esisti e che un giovane ne voglia ricalcare le orme nell’anniversario della sua presunta dipartita,avvenuta a causa dell’ignoranza dei suoi concittadini rei di averlo gettato da una cascata.Leslie Vernon,questo il nome dell’aspirante assassino,viene seguito,filmato ed intervistato da una troupe televisiva mentre architetta ed illustra il piano più adatto per far fuori la solita banda di teenager e così vendicarsi del presunto torto. Scott Glosserman gioca con i luoghi comuni dello slasher,offrendo buone dosi di humor ed ironia,senza tralasciare qualche approfondimento e ragionamento su metafore e simbolismi tutt’altro che disprezzabili a dimostrazione di una gran preparazione sull’argomento. Funziona poco il cast ad esclusione di Nathan Baesel,l’aspirante nipotino di Freddy,Jason,Michael e compagnia bella. “Behind the mask” purtroppo crolla nell’ultima mezz’ora,andando a proporre tutte le situazioni su cui si era disquisito in precedenza,fornendo così un epilogo probabilmente indispensabile ma molto noioso e visto in centinaia di prodotti simili,oltre che troppo rigido da un punto di vista morale. Abbastanza posticcio anche il finale aggiuntivo,visibile durante lo scorrerre dei titoli di coda.
Tutto sommato si lascia guardare tranquillamente..e mi sento di premiarlo perchè è un po' diverso dai soliti slasher grazie soprattutto all'idea del regista di girarlo come un documentario per 2/3 della pellicola per poi farlo virare in un classico slasher giovanile. Non una rivoluzione nell'ambito horror..ma almeno qualcosina di diverso c'è..la trama è forse un po' troppo surreale..ma stiamo parlando di un horror d'altronde..non si può pretendere il massimo della razionalità da una pellicola del genere. Comunque per quanto mi riguarda più che sufficiente.
Film indubbiamente originale, con una trama che nella prima parte ha una vaga somiglianza con TBWP, la seconda invece non ha nulla di diverso dai slasher anni 80. Insomma mi aspettavo qualcosina di più, però il film si lascia seguire.
Fantastico esordio con un bellissimo film a metà strada tra il mockumentary ed il similslasher; gradita e sempre ottima la presenza e l'interpretazione di Englund, ma anche il resto del cast ci offre una buona prova recitativa.
Film davvero intelligente, originale, che prende in giro bonariamente lo spettattore, anche svelando trucchetti appartenenti al genere horror come fece nel 1996 quel grandissimo film che è Scream.
simpatico horror in stile finto documentario, ricalca gli schemi
degli horror classici da halloween a venerdì 13 (il granaio sembra
uguale), prende anche un pò in giro i clichè e in una sorta di
dialogo ironico con lo spettatore sviscera i perchè dell'horror. Il
risultato è un film non privo di colpi di scena. Niente male.
Il genere slasher fin dai precursori (Bava, Clark, Martino ed altri) e in special modo dopo il successo dell’Halloween Carpenteriano è sempre stato uno dei sotto-generi horror più amati e più abusati nella storia del cinema orrorifico degli ultimi trent’anni… Il successo, e paradossalmente anche il più grosso difetto, del genere sta nella semplicità e nella ripetitività del plot e questo ha portato per forza di cose ad un vistoso calo del livello qualitativo dei film del genere e basti vedere quanti slasher di livello per lo meno decente siano usciti dal 2000 in poi (a me vengono in mente giusto Halloween Killer e il remake di Carpenter firmato Zombie)… Il problema è che lo slasher vive di regole precise difficili da scardinare e chi ne ha visti a decine (se non centinaia) non può che annoiarsi all’ennesima visione di un film del genere… E’ per questo che negli anni si è cominciato a pensare che con un po’ di sano humor si poteva magari rendere più piacevole la visione… E da questo assunto che parte il film d’esordio di Glosserman….
Glosserman prende spunto dal lavoro di Bonzel, Poolverde e Belvaux (autori dell’ottimo Il Cameraman e l’Assassino) ci aggiunge un po’ di humor e chiude con un’ultima parte in puro slasher movie per questo suo, tutto sommato, originale horror… La prima parte (quella mockumentaristica) è davvero di buon livello, divertente ed interessante… Si gioca con le regole del genere e lo si fa con grande acume, l’ironia non è mai fuori posto e si vede che dietro il film c’è stato uno studio attento… Viene spiegato tutto quello che gravita intorno ad un slasher-wannabe e il tutto è costruito con attenzione e intelligenza… E tra l’altro non mancano un paio di sorrisi, un paio di battute e un paio di personaggi azzeccati… La pellicola crolla però verticalmente nell’ultima mezz’ora dove diventa il solito slasherino da due soldi condito da un’irritante presa di posizione moralistica (e secondo me per nulla verosimile) della crew… E a nulla valgono i vari “cambi dei piani” o il “colpo di scena” sulla vera identità della survivor girl perché il grosso del buon lavoro fatto precedentemente è già andato perduto… Peccato perché l’idea di base era buona, così come la realizzazione, la prima parte davvero ben girata e molto interessante ed ero convinto di trovarmi di fronte ad una piacevolissima sorpresa… Invece un ultima parte così strutturata aggiunge poco o nulla al genere e in tutta onestà non ne capisco l’utilità… Forse un humor più spiccato avrebbe dato qualcosa di più, o magari si poteva continuare a sfruttare le caratteristiche del mockumentario (alla Rec per dire)… Anche così comunque mi sento di consigliare il film ad ogni appassionato del genere perché nel complesso la pellicola merita…
Molto bene Baesel istrionico schizzato e divertente, male la Goethals fuori parte e davvero poco convincente, negli standard il resto del cast… Abbastanza inutile il cameo di Englund… Guardatevi fino alla fine i pur noiosi titoli di coda perché quando si parla di slasher movie un ultima sorpresa è sempre in agguato!
brillante mockumentary, a cui englund volle partecipare perchè colpito dal soggetto. la pellicola si divide in due parti: nella prima una troupe televisiva segue leslie vernon nella sua vita quotidiana. un ragazzo normale, che colleziona tartarughe, legge molto, fa sport... solo che il suo sogno è diventare la nuova icona slasher. come mike, jason, freddy, di cui vengono spesso ripetuti i nomi durante il film. ci viene presentato il suo mentore, serial killer degli anni '50 e '60, che spiega come il mestiere sia cambiato, come la spettacolarizzazione abbia iconizzato le figure più moderne avvicinandole a semi-divinità e come alla fine tutto si riduca a una questione di business. anzi, di showbusiness. seguiamo poi leslie nella predisposizione della sua grande notte: la classica mattanza nella casa abbandonata e piena di adoloscenti. la preparazione, lo studio della logistica, delle possibili vie di fuga. e a questo punto inizia la seconda parte, si abbandonano le dinamiche del documentario per essere buttati dentro ad uno slasher in piena regola, e che personalmente ho trovato davvero divertente. continuavo a pensare che, se mai roth dovesse realizzare un film dal trailer di thanksgiving, questo a grandi linee avrebbe potuto essere il risultato (mi riferisco solo alla seconda metà del film). guardate i titoli di coda fino alla fine!
Jason, Freddy, Michael. We all need someone to look up to.
Veramente originale questo esordio alla regia di Glosserman! Taylor è una reporter che assieme alla sua piccola troupe inizia a seguire le gesta di Leslie Mancuso, Intenzionato a diventare il prossimo Freddy/Michael/Jason. E assieme a lui la troupe assisterà al momento della scelta de "l'ultima ragazza", la preparazione della casa degli omicidi e ad altri vari trucchi necessari a Leslie per portare a compimento il suo piano, ovvero, diventare il nuovo boogeyman. Metà film è girato esattamente come un surreale documentario (la componente humor si fa spesso sentire) fino al "colpo di scena". E' uno slaher-movie, ma il regista ha saputo trovare un espediente per renderlo assolutamente diverso e quindi apprezzabile. Da vedere.
Da notare due cammei: Robert Englund nelle vesti di Doc Halloran (citazione a Shining) e Zelda Rubinstein che interpretò la medium in Poltergeist.