bokassa - echi di un regno oscuro regia di Werner Herzog Germania 1990
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bokassa - echi di un regno oscuro (1990)

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locandina del film BOKASSA - ECHI DI UN REGNO OSCURO

Titolo Originale: ECHOS AUS EINEM DÜSTEREN REICH

RegiaWerner Herzog

InterpretiEchos aus einem düsteren Reich

Durata: h 1.25
NazionalitàGermania 1990
Generedocumentario
Al cinema nel Maggio 1990

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Trama del film Bokassa - echi di un regno oscuro

Michael Goldsmith, inviato nella Repubblica Centrafricana, viene sospettato di spionaggio. Dal sospetto si passa alla reclusione, quindi ai maltrattamenti. Michael esce di galera leccandosi le ferite e pensando che quello è il regime di Bokassa.

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Voto Visitatori:   7,28 / 10 (9 voti)7,28Grafico
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Voti e commenti su Bokassa - echi di un regno oscuro, 9 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/09/2015 10:37:28
   7 / 10
Notoriamente attratto dalle personalità carismatiche, possibilmente contraddittorie e ambiguamente scisse, Werner Herzog con "Echi di un regno oscuro" firma un documentario sul controverso e sanguinario dittatore Jean-Bedel Bokassa.
Ovvero una sorta di lucido pazzoide dapprima divenuto presidente della Repubblica Centroafricana mediante colpo di stato, poi autoproclamatosi imperatore della stessa nel nome dell'idolo Napoleone. Per inquadrare il personaggio e comprendere il delirio di onnipotenza da cui era affetto basti pensare che la sfarzosa cerimonia dissanguò le già misere casse statali spingendo sul lastrico il paese intero.
Si ricostruisce parte della sua storia con l'aiuto del giornalista inglese Michael Goldsmith (finito in galera perchè sospettato di spionaggio durante le riprese, come spiegato da Herzog in persona nell'incipit della pellicola), mediante una serie di interviste a persone che ebbero a che fare con Bokassa in svariati modi. Le voci sono quelle dei suoi avversari politici, delle sue mogli, del popolo vessato, degli avvocati: un coro variegato nel tentativo di inquadrare un personaggio quasi insondabile.
Un uomo che come la maggior parte dei tiranni ha costruito il proprio prestigio sul terrore, uccidendo e torturando, si dice addirittura cibandosi dei cadaveri dei suoi oppositori. Non poi così pazzo come poteva sembrare in quanto capace di dominare sul paese per 13 anni, seppur non senza il benestare della Francia tenuta a cuccia con uranio e concessioni alla caccia grossa in quella che è una vecchia quando distorta alleanza tra Africa e vecchio Continente.
A mancare è l'intervista proprio al protagonista (all'epoca delle registrazioni rinchiuso carcere), dapprima concessa, poi negata, con regista e troupe arrestati e rispediti in patria. Ne esce comunque un mosaico per lo più inquietante, anche se alcune situazioni - come la storia della ballerina rumena- tendono a stemperare la negatività tracimante dal girato. Herzog si nasconde limitandosi a firmare interviste come il più modesto degli operatori in varie location tra cui Venezia, per poi far esplodere solo in isolate circostanze il suo incredibile talento. La scena della migrazione dei granchi e la chiusura emblematica sullo scimpanzè tabagista impressionano.

alex94  @  30/08/2015 17:11:56
   7 / 10
Primo documentario e primo film di Herzog che vedo,devo ammettere che l'argomento trattato è sicuramente interessante,le varie interviste permettono di farsi un idea abbastanza chiara di che tipo fosse questo Bokassa,dittatore e imperatore della Repubblica Centrafricana........ma ho trovato che mancasse qualcosa per essere completo,forse manca proprio un'intervista allo stesso Bokassa......
Resta comunque un lavoro più che dignitoso,nonostante mi abbia soddisfatto solo a metà.

pinhead88  @  16/07/2013 03:59:42
   7 / 10
Documentario Herzoghiano piuttosto sintetico e frettoloso.
Testimonianze varie che raccontano episodi frammentati su quello che fu il regime di Bokassa, spietato e anche cannibale dittatore africano.
Non ci sono particolari scene memorabili ma appunto solo insignificanti testimonianze campate in aria.
L'ultima scena è la più triste, ma allo stesso tempo più significativa dell'intero documentario.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  07/07/2013 17:16:08
   7½ / 10
Scontato da dire ma Bokassa si presta alla perfezione nel tipico cinema Herzoghiano di folli megalomani persi nei loro deliri di conquista.
Bokassa è circondato da leggende perlopiù macabre: quasi certamente cannibale (!), si proclama imperatore, ha 50 mogli, tortura e uccide chi non gli va a genio, taglia le orecchie ai ladri, massacra un giornalista solo per un sospetto ridicolo che sia una spia (a causa di un messaggio scombinato col telex).
Quando fu girato il documentario Bokassa era in prigione ancora vivo, e l'unico che manca in fondo è proprio lui: un'intervista al dittatore africano sarebbe stata la ciliegina sulla torta ma per forza di cose Herzog non poté farla e fu cacciato dal paese prima che gli venisse concessa l'intervista inizialmente accordata.

Come suo solito nei grandiosi documentari che dirige, l'autore tedesco elimina qualsiasi forma di retorica, pomposità e spettacolarizzazione: per questo colpiscono i racconti veri di persone che Bokassa lo hanno conosciuto o ne hanno subìto la violenza sulla propria pelle, o i miracoli inquietanti della natura.
Goldsmith è il nostro Virgilio, giornalista che Herzog ci avverte essere sparito dopo avergli mandato una lettera all'inizio del documentario e che poi ho letto essere stato ritrovato e morto d'infarto qualche mese dopo l'uscita.
In ogni caso, grandioso lavoro del regista tedesco che non ne sbaglia una e resta uno degli sguardi sulla realtà cinematografica (nel senso letterale del termine) più lucidi ed innovativi di sempre.
Direi che il finale con lo scimpanzé/gorilla che si fuma una sigaretta è talmente fuori posto eppure ECCEZIONALMENTE azzeccata da lasciarti dentro una brutta sensazione, un misto tra malinconia, tristezza, malessere.
Goldsmith se n'è accorto e chiede che almeno, se non può eliminarla, che venga messo come finale, Herzog lo accontenta. Ed è un riassunto spietato di ciò che abbiamo visto/ascoltato per un'ora e mezza, una sintesi efficace e folle.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  01/06/2013 13:39:20
   8 / 10
Con la voglia di andare oltre, di esplorare fino al(ll')(im)possibile vicende (in)dimenticabili, Herzog si affida al suo talento visionario e realistico insieme. Conficca la sua enorme curiosità nel fianco di un dittatore assurdo, simbolo di sfarzosità e crudeltà (ine)narrabili. Con "Bokassa - Echi da un regno oscuro", il regista tedesco esplora una bizzarra forma di megalomania che fagocita i tempi, tanto da sembrare a tutt'oggi plausibile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/04/2013 13:41:35
   7 / 10
La figura del dittatore Bokassa vista con gli occhi di Herzog dalla sua auto-incoronazione (anche se sorprende che il Papa si sia rifiutato) al matrimonio delle figlie, tra sfarzo e spreco di denaro pubblico in una terra dove questo non è possibile.
Probabilmente Herzog ha deciso di girare questo documentario incuriosito dalle accuse di cannibalismo rivolte a Bokassa, visti i continui richiami che fa a questo crimine di enorme ferocia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/06/2010 19:37:13
   7½ / 10
Altro bel documentario di Herzog su una delle figure più controverse del continente africano, il dittatore Bokassa. Megalomane e folle, divenuto famoso per le voci quasi certe di cannibalismo nei confronti dei propri nemici. Un ritratto che, attraverso il giornalista Goldsmith e le numerose testimonianze dei suoi parenti, fanno di questo uomo così vicino al suo Aguirre, stessa ambizione sfrenata e sete di potere.
Da brividi sia l'immagine iniziale dell'invasione dei granchi rossi, che l'inquietante chiusura sulla scimmia.

Beefheart  @  21/01/2008 21:00:21
   7 / 10
Film documentario sulla figura di Jean-Bédel Bokassa, dittatore ed imperatore tra i '60 e gli '80, in quella che oggi è la Repubblica Centro Africana. Il personaggio e la sua storia sono senza dubbio discutibili, ma più che la denuncia in sè, si ha l'impressione che ciò che interessasse maggiormente al regista fosse lasciare spazio alle varie testimonianze, senza confutarle. Molte delle efferatezze addebitate a Bokassa sono state poi sconfessate in sede giudiziaria ed, insieme all'alone di misticismo e follia che lo circondava, sono rimaste nel limbo tra realtà e leggenda, forse sfruttate, forse impunite. Probabilmente il fine di questa inchiesta filmata, che alterna svariate interviste che il giornalista Michael Goldsmith fa ai protagonisti degli eventi ad immagini di repertorio delle apparizioni del dittatore, è quello di scoraggiare lo spettatore mettendo in scena il decadimento morale degli uomini e ci riesce benissimo con l'incredibile inquadratura finale sullo scimpanzè tabagista ingabbiato, emblematico della stortura umana. Il taglio stilistico è piuttosto essenziale e la firma di Herzog si evince, oltre che dalla scelta del commento musicale sulla base di brani classici che spesso si sostituisce alle parole, da alcuni passaggi ad effetto come quello della migrazione dei granchi rossi lungo le rotaie del treno. Nel complesso apprezzabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  07/05/2007 23:44:08
   7½ / 10
Un'altro splendido documentario di Herzog sulla figura del controverso e inquietante imperatore Congolese Bokassa, reo di aver trucidato diverse persone (o di averli consumati per un lauto pasto à la Lecter, dicono i più), vita sregolata con 17 mogli e 50 (!!!!!!!!!) figli.
Il film è interessante e ricco di fascino, peccato solo che Herzog sembri particolarmente predisposto a sostenere la tesi del cannibalismo, di cui non si hanno notizie certe: in un certo senso, tutta questa morbosità fa parte dell'humour nero, del gusto parossistico e "macabro", del regista tedesco.
Da antologia la sequenza di migliaia di granchi rossi che attraversano le dune

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