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Affascinante corto della Reiniger, realizzato tutto in silhouette, racconta la ormai famosa fiaba di Cenerentola, è un'opera molto accattivante visivamente, caratterizzata da soli due colori, il nero delle sagome e un blu che varia molto in base alle scene, prendendo tonalità più chiare magari negli interni e avvicinandosi molto al blu notte negli esterni e nelle famose scene notturne, creando una buona suggestione, ad esempio nella scena in cui compare la carrozza che si ingrandisce progressivamente, la narrazione non ci risparmia i particolari più cruenti della storia, mostrando anche le sorellastre che arrivano a tagliarsi metà piede per farlo entrare nella scarpetta così come le didascalie contengono anche del turpiloquio, diciamo che è un film d'animazione riferito principalmente ad un target adulto.
Diverse trovate interessanti visivamente, come le sagome che descrivono benissimo i caratteri, dai lineamenti duri delle sorellastre che fanno percepire la loro acidità e cattiveria, alla silhouette ingombrante della matrigna che sembra sempre sopraffare la povera Cenerentola, momenti che trasmettono anche una certa claustrofobia, specialmente all'inizio, grazie anche alla cornice a zigzag che chiude spesso lo spazio, bel corto d'animazione, eclettico e originale stilisticamente.
Un tipo di animazione molto teatrale tipica del periodo del muto.è la prima volta a cui vi assisto,e devo dire che non mi dispiace.nonostante la mancanza di espressività ricercata nei volti o nei colori tipici dell'animazione classica,risulta comunque un prodotto abbastanza godibile.
Non mi è mai dispiaciuta l'animazione con silhouette. Sono un prodotto tipico del periodo muto del cinema in cui la mancanza di espressività dei volti viene compensata dal linguaggio del corpo. Lotte Reiniger fu una delle migliori esponenti in questo campo dell'animazione e il cortometraggio sulla favola di Cenerentola ne è una prova.