death sentence (2007)

Terzo film per James Wan a parere mio uno dei registi emergenti più interessanti attualmente in circolazione… E per il terzo film Wan cambia registro: niente più horror (dopo il primo Saw e Dead Silence) e per la prima volta non si cura del soggetto e della sceneggiatura insieme al suo amico Whanell (che comunque fa una piccola parte come attore), sceneggiatura questa volta nelle mani di Ian Mckenzie Jeffers che lavora partendo da un racconto di Garfield…

Questo Death Sentence è un action movie con molte situazioni melodrammatiche e la commistione di questi due generi è indubbiamente interessante anche se forse non dosata in maniera ottimale…
La storia è più o meno sempre la solita solfa, mostra si qualche spunto innovativo (il fatto per esempio di come la vendetta in realtà diventi doppia, cioè un sentimento che nasce da ambo le parti) ma stiamo sempre lì, per fortuna il film funziona perfettamente… Wan mostra di essere un regista tecnicamente notevole ed è cresciuto tantissimo (alla facciaccia di tutti i criticoni che sparavano me.rda sul regista nativo della Malesia ai tempi di Saw), dirige benissimo e si esalta (e ci esalta) con l’impressionante pianosequenza nel parcheggio, scena questa di una bellezza estrema…
Le sparatorie sono gestite ottimamente, frenetiche ma mai eccessive, anche se soffrono dei classici difetti figli del genere (centinaia di colpi sparati ma non riescono mai a beccarlo a Bacon)…
Potente e feroce, tamarro ma anche “tecnico” Death Sentence è una gioia per gli occhi e poteva essere uno dei migliori film del genere dell’ultimo decennio… Bacon è in formissima e perfettamente in parte, e personalmente ho apprezzato tantissimo la sparatoria finale…
Certo proprio sul finale si potrebbe discutere:



SPOILER

Ma sono scelte che visto l’andazzo scelto per il film tutto sommato possono starci…

Purtroppo però c’è qualche difetto di troppo, difetti concentrati per lo più nella sceneggiatura…
Aldilà della storia (come già detto poco originale) penso sia più grave come errore la caratterizzazione psicologica poco sensata di alcuni personaggi… La poliziotta di colore è stereotipata e al limite dell’irritante, e utilizzata così finisce per fare solo del male alla pellicola… Mentre il personaggio di Goodman aveva un suo perché all’interno della storia e poteva aprire qualche spunto di riflessione ma secondo me andava gestito meglio perché buttato lì in mezzo in quella maniera finisce per avere poco senso e non si capisce bene dove si volesse andare a parare… E’ un peccato perché Goodman nelle poche scene in cui compare è semplicemente perfetto e meritava una gestione migliore…
Altro problema è la colonna sonora che piazza canzoncine da squinzie in momenti in cui canzoncine del genere non dovrebbero neanche essere prese in considerazione… Ecco a cosa hanno portato mtv e i telefilm per teenagers…
Senza ingenuità del genere probabilmente staremmo parlando di un piccolo grande capolavoro…

Comunque consigliato a tutti gli amanti del genere… Infatti per quello che deve rappresentare il film funziona alla grande! Ora però qualcuno dovrebbe spiegarmi perché per Wan i nostri cinema sono off-limits…