Don Camillo e Peppone hanno lasciato il paesello e vivono a Roma: uno è senatore, l'altro monsignore di Curia. Nella Bassa però gli animi dei compaesani non sono cambiati e sono sempre inclini alla rissa politica. Motivo del contendere, questa volta, è la costruzione di nuovi alloggi popolari in un terreno su cui sorge una piccola cappella votiva molto venerata. Dai rispettivi superiori i due vecchi leoni vengono rispediti al paese per tentare la mediazione che si risolve nel più classico dei "compromessi storici".
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