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Sceneggiatura all'acqua di rose, per non dire ingenua, dove non brillano neanche i dialoghi che non sembrano così incisivi. Incisività che invece non difetta a Kinski che lascia sempre il segno, nel bene o nel male, in ogni sua performance. Western leggermente atipico, anche se poi si riduce al solito tema della vendetta, abbastanza scorrevole e vedibile.
Un uomo perde al memoria per una ferita alla testa e scopre di essere il killer assoldato per eliminare il proprio fratello ... Nando Cicero , agli esordi della sua carriera registica che lo porterà ad essere uno dei nomi di punta del nostro cinema sexy , diresse anche tre Spaghetti Western , che a mio giudizio sono anche i suoi film migliori . Questo è il terzo , e sotto certi aspetti ( atmosfera ed eleganza ) fose il più riuscito . Cicero infatti miscela il truce Far West con la tragedia greca e soprattutto con il noir , girando un film in cui non sempre è percepibile la distinzione tra buoni e cattivi . Il ritmo della pellicola è piuttosto lento , ma l' atmosfera densa di tensione ci accompagna sapientemente alla soluzione del mistero ed all' immancabile vendetta finale . Buona la fotografia di Aristide Massaccesi , interessante la colonna sonora di Carlo Pes , che alterna sonorità western ad altre da thriller , e belle le locations spagnole dell' Almeria , con qualche puntata però anche nel Lazio . Il protagonista è il siciliano Antonio Sabato , prestante ma non sempre espressivo protagonista di tanti western e poliziotteschi nostrani . L' antagonista è il solito Klaus Kinski , che in ruoli ambigui di questo genere sguazzava con facilità . Poco noto il resto del cast , in cui si nota solo il vecchio Josè Calvo e si intravede appena Claudia Rivelli , sorellona di Ornella Muti . In conclusione , un western insolito e sfaccettato , che per me si merita una buona sufficienza : 6,5 .
Un lavoro interessante anche se non del tutto riuscito, il regista tenta infatti di mescolare due generi, uno ormai in declino, il Western, con uno in rapida ascesa, il giallo /thriller... Di questa contaminazione ne risente il ritmo anche se bisogna ammettere che l'atmosfera di attesa che si va a creare non è affatto male. Discretamente confezionato considerando anche il fatto che il budget doveva essere piuttosto basso, un po deludente l'interpretazione del cast che si limita al solito compitino senza eccellere. Un opera imperfetta ma anche atipica e tutto sommato non da disprezzare.
Un western da rivedere, non tanto perchè sia un capolavoro del genere, quanto perchè possiede alcune peculiarità aabbstanza anomale per un western. L'escamotage dell'amnesia indubbiamente offre delle tonalità più thriller, il che da una parte non aiuta il ritmo, ma allo stesso tempo immette angoscia e tensione abbastanza costanti. Bravi sia Kinski che Sabato e pur con i suoi limiti, è un film che affronta un genere con una prospettiva diversa dal solito.