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è assolutamente geniale. Il surreale entra a far parte del reale con tutta naturalezza, senza la minima forzatura, scivola tra di noi e ci fa vedere e comprendere il meraviglioso con tutta tranquillità e naturalezza. E' sorprendente il lavoro che sono riusciti a portare a termine Jonze e Kaufman, tenendo conto del fatto che erano entrambi al loro primo film. La caratterizzazione dei personaggi è infatti eccellente, ognuno con le sue malsane passioni, e i propri intimi drammi, così come i dialoghi, fantastici, surreali, a volte spassosi, a volte drammatici.
Da antologia è la scena in cui Malkovich entra nella sua stessa mente, nel suo inconscio e vede rappresentato il suo ego.
La prova degli attori è poi eccellente, sentita e drammatica. Ma sopra tutti si erge John Malkovich, nell'insolito ruolo di se stesso, riesce a esprimersi con una grande auto-ironia, cambiando due volte personalità, e adattandosi molto bene alla particolare situazione in cui si trova catapultato. L'unica piccola pecca è forse il ritmo, che rallenta un po' nella seconda parte, ma che personalmente a me non ha proprio dato fastidio. Geniale, surreale, ma indubbiamente eccellente, Essere John Malkovich è una piacevolissima sorpresa, che consiglio a tutti perchè porta anche tematiche di psicanalisi di un certo interesse.