evita (1996)

Buonissimo musical diretto da Parker e co-sceneggiato da Oliver Stone; non caratterizzato benissimo il Che (che qui è più osservatore esterno, ben interpretato da Banderas, pure bravo cantante), ottima ******* (all'epoca pure incinta e super dedita al lavoro, con più di 14 ore giornaliere dedicate al film), buone musiche (e ci credo, alla base c'è il teatro di Rice e Webber, con la celeberrima Don't cry for me Argentina)), buone location e ricostruzione storica.
Magari qualche testo è un pò troppo sboccato, ma c'è sostanza e gli interpreti vengono criticati sia nel bene che nel male.
130 minuti che non stancano, assorti giustamente a cult.

L'eccellente musical di Andrew Lloyd Webber & Tim Rice è finalmente portato sul grande schermo vent'anni dopo l'uscita del suo concept album. Essendo abituato a guardare musical appariscenti e colorati, in particolare della Metro Goldwyn Mayer, pieni di melodie orecchiabili e di routine di danza mozzafiato, "Evita" mi ha lasciato piuttosto scioccato. È stato il primo (e l'ultimo) musical "politico" che ho visto. La musica mi ha subito colpito, tuttavia la storia e l'ambientazione non lo hanno fatto a prima vista. È stato solo più tardi, quando ho letto qualcosa sulla storia della vita di Eva Peron, ho davvero apprezzato l'ottimo lavoro svolto da Lloyd Webber e Rice. Anche se non erano fedeli al 100% alla vera storia, il bio-musical ha dato un'immagine piuttosto chiara di che tipo di donna fosse Eva Peron. Il film è stato fantastico con le sue rievocazioni delle elezioni argentine degli anni '40-'50, tuttavia, essendosi il Che esibito personalmente nella versione teatrale (interpretando un descamisado, un cameriere, un poliziotto e uno degli amanti di Eva), non posso che segnalare i diversi inconvenienti che aveva. È vero che i funerali, la campagna elettorale e il terrorismo erano di gran lunga migliori sullo schermo che sul palco, eppure il musical di scena aveva un certo fascino che nel film si perdeva. Potrebbe essere dovuto al fatto che sul palco c'erano delle danze mentre il film non ne aveva nessuna; potrebbe essere perché uno era in diretta e uno era in riproduzione; potrebbe essere perché alcune delle armonie sono andate perse nel film; potrebbe essere semplicemente dovuto al fatto che ad uno ho assistito (Teatro Sistina di Roma, dicembre 2016) mentre nell'altro ero solo uno spettatore. Non lo so, comunque la versione teatrale era più "viva". Tuttavia, per essere onesto, devo ammettere che la versione del film ha avuto alcuni miglioramenti per quanto riguarda la commedia. La più significativa è stata la canzone "You must love me". Oltre a riunire finalmente compositore e paroliere dopo più di 10 anni di guerra fredda, presenta la First Lady dell'Argentina come una donna che ha dei sentimenti, che ha paura di fronte alla sua morte imminente, che non è solo interessata a diventare vicepresidente, come la produzione scenica tende a suggerire. Quanto questo sia storicamente vero è al di là delle mie supposizioni, eppure è bene dare un elemento umano all'eroina. Sono rimasto molto colpito dalle interpretazioni degli attori. La Ciccone ha finalmente mostrato al mondo che è in grado di avere un bell'aspetto anche senza togliersi i vestiti, che è più che solo voce, tette e scandalo. Jonathan Pryce è stato eccellente come presidente argentino...un vero peccato che avesse così poco da cantare, avendo una voce così grande. Antonio Banderas mi ha impressionato: non sapevo che fosse così bravo a cantare. Il ruolo del narratore è stato un vero passo avanti dopo le sue parti da "duro", e lo ha fatto abbastanza bene. Alcuni critici hanno affermato che questo film avrebbe aperto la strada a future versioni cinematografiche dei musical, speravo davvero che avessero ragione! Tuttavia, nonostante la sopraccitata "You must love me" (Andrew Lloyd Webber e Tim Rice) abbia vinto Golden Globe e premio Oscar 1997, la mia preferita rimane "I'd be surprisingly good for you" (per intenderci quella che accompagna il primo incontro tra Eva Duarte e Juan Peron), molto dolce e straziante (in relazione al finale), ogni volta che sento quell'assolo di sax piango sempre, ma in generale è tutta la canzone molto triste e struggente, fa davvero venire voglia di piangere a dirotto (perchè dal testo si percepiscono molto le umili origini e la bontà d'animo della donna, vista sempre male dagli alti ranghi che Peron rappresentava), più di tutte le altre (compresa la famosa "Don't cry for me..."). Pare che l'attrice/cantante si fosse preparata e documentata molto bene prima di interpretare la parte, ma nonostante tutto le riprese furono ultimate solo in Ungheria, evidentemente in Argentina c'erano ancora molti preconcetti nei confronti della Ciccone (Eva Peron è tuttora un monumento nazionale, ha fatto tanta beneficenza per i poveri e non solo). Per quanto riguarda invece la regia, Alan Parker per me è stata una simpatica riconferma, dopo "Fuga di mezzanotte" e "Angel Heart". Da non perdere.

Bello questo musical di Alan Parker, liberamente ispirato alla storia di Evita Duarte in Peron. ******* si è cimentata nel corso della sua lunga e brillante carriera, sia come cantante che come ballerina e attrice. In questo lavoro svolge in modo superbo tutti e tre i ruoli, dimostrando grande professionalità e versatilità. La vera biografia di Evita, è per necessità di regia adattata e piegata ad un film romanzato e dal taglio poco storico e documentaristico. Eva Duarte fu una donna, ambiziosa e arrivista,la cui ascesa al potere fu alquanto ambigua e controversa, molto amata dal popolo argentino che la elesse a propria paladina, tuttavia è d'uopo rammentare che più di uno storico attribuisce sia a lei che al marito, la responsabilità di aver dato ospitalità e rifugio a criminali nazisti, che scappavano dalla Germania in disgrazia, trovando li asilo e riparo.

è vero che l'orario non aiuta (sono le 02.45), ma se su premium mandano solo questo film....il tutto può significare solo una cosa...."è ora di andare a dormire!"

mamma mia che cosa inguardabile e sopratutto insentibile sto Evita...
si sarà salvata solo 1 canzone oltre a "don't cry argentina??"
E se è vero che i musical hanno il loro punto forte nelle musiche, beh, allora questo musical fa più che rabbrividire!!!!!

EVITA-TELO!

Evita, un musical molto particolare, che ahimè o lo si ama o lo si odia. La storia, come si può ben capire, è incentrata sulla vita di Eva Péron, moglie del dittatore Juan Péron, che migliorò tantissimo le condizioni dell'Argentina, diventando la paladina del popolo. Migliorie che durarono giusto il breve periodo della sua vita, dato che fu colpita in giovane età da un tumore che la portò alla morte. Il film segue, in chiave di musical, i vari passaggi di vita di Evita, il funerale del padre a Buenos Aires che la persuade a far qualcosa per la gente povera come lei, il concedersi a uomini di un certo rango per scalare le varie classi sociali, diventando una famosa attrice nazionale, il suo avvicinarsi alla politica sfruttando il promettente Juan Péron, che la porterà ad avere in mano la politica del Paese e, quindi, il raggiungimento dei suoi obiettivi, fino alla morte e il funerale, con un discorso finale, accompagnato dalle note di Don't Cry for Me Argentina, che emozionano e fan rabbrividire. Il film scorre in maniera lenta, in un continuo cantare con l'assenza quasi totale di dialoghi, ma riesce comunque a prendere lo spettatore e non annoiare, anche perchè la colonna sonora è stupenda. Quanto al cast, abbiamo un Antonio Banderas quasi inutile e un bravissimo Jonathan Pryce, ma la nota di merito va, stranamente, a Madonna che riesce a donarci un'interpretazione veramente valida, forse la migliore nella sua "carriera" cinematografica. In conclusione questo film merita sicuramente la visione, la merita perchè allarga i nostri orizzonti culturali, mostrandoci questo grandissimo personaggio, Evita, e un pezzo di storia argentina molto interessante, e la merita perchè ha una colonna sonora stupenda, e l'ultimo comizio di Eva è una scena memorabilissima, carica di emozioni.

musical carino con delle belle canzoni

A me proprio non è piaciuto, non disdegno i musical di solito ma questo proprio non se butta giù... Capisco che è una storia vera, ma è palloso all'inverosimile e anche se pieno di valori, a me ha annoiato da morire e non mi ha catturato per niente la storia...

Mi è piaciuto molto anche se me lo aspettavo nettamente diverso. Ironico nella prima parte, più serio nella seconda, questo film da una visione molto oggettiva di una personalità come quella di Eva Peron e la bravissima ******* sta benissimo nella sua parte. Canzoni molto carine.

Strano che questo musical abbia una media cosi bassa.
Trovo invece che questo film sia uno dei mgliori musical mai fatti.
Le musiche sono stupende, commoventi e famosissime (tutte firmate Andrew Lloyd Webber), la Ciccone nel ruolo di Eva Duarte è bravissima in questo film, e anche Banderas nel ruolo del Che se la cava discretamente.
Da vedere x gli amanti dei musical.

La Ciccone qui è davvero bravissima, e della storia mi piace venga fuori un ritratto molto ambiguo di Evita, come probabilmente è stato.

Riesco a salvare solo la voce di M adonna per il resto è uno dei musical piu' brutti che abbia mai visto.

Discussa e tribolatissima trasposizione cinematografica di un celebre musical di Andrew Lloyd Webber, stroncata senza pietà alla sua uscita. Alan Parker, però, è uno che in questo genere ci ha sempre saputo fare ed il respiro epico e partecipe è ben riscontrabile in ogni inquadratura. Ovviamente chi non apprezza i musical è bene che si tenga alla larga di grosso: due ore di spettacolo senza neppure una parola di dialogo e con la storia affidata esclusivamente alle canzoni. Stucchevole il personaggio del Ché interpretato dal convincente Banderas, e bravissima Mad.onna checché se ne dica.

A me è piaciuto: è un musical, quindi è chiaro che ha dei limiti in quanto tale...la recitazione è forzata dal fatto che si canta per l'intero film.

E proprio per questo ho trovato che M.a.d.o.n.n.a abbia dimostrato qualità canore e recitative notevoli. Ammetto che lei mi è sempre piaciuta, soprattutto perchè sa mettersi in gioco in tanti campi artistici, mettendoci sempre la faccia..ci vuole coraggio.

La musica è obiettivamente molto bella, alcuni pezzi incredibili (Don't cry for me Argentina, Another suitcase, Lament...), la storia è comunque uno spunto per informarsi in maniera più approfondita di ciò che accadde in Argentina allora e fa riflettere sugli abbagli della fama e la sua luccicante apparenza.

Per amanti di musicals (e di M.a.d.o.n.n.a ovviamente!)

Nessun commento all'interpretazione di *******, da brividi, assolutamente splendida. Il 6 va tutto a lei, alla sua voce, alla sua recitazioen impeccabile. C'è poco da prendere dal film, si regge tutto grazie alla regina del Pop... se si togliesse lei dal cast, cadrebbe come un castello di carta.

Non mi piace per niente il pacchetto che Alan parker ( ma forse chi sta sopra di lui ) ci ha consegnato. Uno dei Musical più brutti che io abbia mai visto. Banderas non vale il biglietto ne tantomeno *******. Purtroppo Alan credeva ancora di essere sul set di "The Wall"...

Veramente magistrale, ottima anche l'interpretazione di ******* e ben congegnata la regia. colonna sonora unica e inimitabile trasposizione storica curata nei minimi dettagli. Solo per intenditori.

SPOILER

Bellissimo!L'unico film dove la Ciccone riesce a recitare.La colonna sonora e tutte le musiche sono straordinarie.

EVITA-TELO... FILM ALQUANTO NOIOSO.CANZONE CELEBERRIMA.

Forse l' unico film bello di ******* . Le canzoni sono stupende , e la voce di ******* imperdibile .

Nel suo genere è davvero un bel film: piacevole e intenso. Non è un'apologia del fascismo, racconta in modo alquanto onesto la breve vita di eva peròn ed ha anche il merito di mostrare l'unica interpretazione decente di *******!

il "musical" non è il mio genere ma questo film ha il merito di proporre delle musiche orecchiabili e con testi inteligenti!
anche la protagonista mette da parte il suo personaggio controverso e ci regala una buona prova,il tutto in una storia di vita realmente accaduta!
carino

Irritante, ridondante, a dir poco insopportabile... a parte l'apologia di un fascista vero e proprio che tanto ha indignato la stampa internazionale, c'è una miniera di stereotipi e manierismi, e tutta l'operazione-Evita (a cominciare dallo scarso carisma della sig.ra M.L. Ceccone come attrice) è proprio da evitare come la peste. Una brutta cartolina che vorrebbe essere storica ed è solo tristemente agiografica: quanti miliardi sprecati nel nulla, e tutto per risentire continuamente la tronfia "don't cry for me, Argentina", sigh