exit humanity (2011)

Certamente atipico e particolare questo dramma-western zombesco, ma decisamente lento e verboso in molte punti della storia.
Una storia forse più incentrata a tratteggiare il lato umano e psicologico dei protagonisti che mostrare gore e action zombie, come sarebbe giusto in temi come questo. Non che il risultato sia da disprezzare, solo che un po' di ritmo in più non avrebbe certo fatto male.
Sufficiente se si vuole dare uno sguardo diverso al filone zombie.

quando scopri certi film una sorta di interessamento di torna.. amo la storia e quando la stessa si fonde con il fenomeno degli zombie ha quel certo fascino tra sopravvivenza.. fascino.. mistero ed horror. Trama davvero ottima per esser un film da festival, senza regia nè attori di grande calibro.. lo potranno diventare.
Ho amato molto le location americane e i costumi, realizzati bene e realistici. zombi non male e divertententi parti.. giusta azione e quasi mai banale. Il totale film è in grandi parti lento aimè però sempre spendido ed idealmente meritevole di una visione.

Un bel wester-horror da vedere! Gli auguro carriera al regista e agli attori!

Buona fotografia, buona ambientazione storica, buoni interpreti e regia discreta. Zombies così così.
A tratti lento e un pò noioso... specialmente nell'ultima parte.
Insomma, come "dramma zombesco" non è male, però ormai questo genere di film non spaventa e neanche inquieta più nessuno.

Atipico zombie-movie, sia per l'ambientazione temporale, sia per la tendenza nel portare a galla il malessere del personaggio principale rispetto a scene d'azione esplicitamente violente.
Bravo lo sconosciuto Mark Gibson, soldato reduce dalla guerra di Secessione travolto da terrificanti eventi che condanneranno la sua famiglia. Inizia così una discesa interiore verso un oblio esistenziale dal quale l'uomo si distacca parzialmente per via dell'ultimo scopo rimastogli : quello di tenere fede ad una promessa fatta al figlioletto scomparso.
Durante il viaggio divenuto uno scopo di vita comprenderà che non tutto è perduto, nuove conoscenze risveglieranno in lui la voglia di cancellare il lutto e contrastare quell'orrore regolarmente istituito dall'uomo. "Exit Humanity" ha come colonna portante la bestialità umana sfociante in atrocità belliche che fanno il pari con l'inarrestabile pandemia , non certo procurata da vendicativi voleri divini o bizzarri esperimenti scientifici. E' l'uomo stesso la radice del male, in un'epoca di rabbia e violenza la pellicola dimostra come l'animo più oscuro tenti sempre di avere il sopravvento.
Puntando in minima parte sull'azione il film presenta qualche lungaggine, inoltre appare insoddisfacente la caratterizzazione dei personaggi malvagi. In questo caso John Geddes, regista ma anche sceneggiatore della pellicola, tradisce una certa immaturità messa tuttavia in secondo piano dalla volontà di proporre qualcosa di non proprio usuale.
Interessante la suddivisone in capitoli che anticipa pur non svelando eccessivamente ciò cui assisteremo, altrettanto azzeccati gli inserti animati, mentre ambientazioni naturali e notevole make-up degli zombie dimostrano come si possa fare un buon film anche con pochi soldi.
Nel cast ci sono Dee Wallace e Bill Moseley, chi ama Rob Zombie immagino già li conosca.

Direi il migliore per genere che abbia visto in assoluto...completo di tutto fatto bene storia avvincente , bei tempi....un horror atipico in certi versi ma a me è piaciuto che ci devo fare :)

e anche molto !

Le ambientazioni storico-geografiche fanno tanto in questo cupissimo film, il protagonista anche, è reso bene anche il senso di angoscia e di mancanza di speranza...forse sarebbe stato meglio risparmiare la discutibile spiegazione dell'origine dell'apocalisse e lasciare allo spetattore il dubbio come nella maggior parte dei film del genere, ma in definitiva questo film una visione la merita, anche se dura almeno un quarto d'ora di troppo.

Uno zombie-western movie abbastanza particolare, al punto da sembrare più una ballata dolente sulla perdita e sul recupero della propria umanità. Interessante anche la collocazione temporale subito dopo la guerra di secessione americana, periodo sconvolgente a cui seguirà appunto una altro ben peggiore. Molto bella tutta la parte iniziale con il protagonista solo e disperato, dispensare la morte persino verso i propri cari (straziante la scena in cui uccide il figlio). Certo non è esenti da difetti di sceneggiatura, una durata un po' eccessiva, ma per essere un prodotto a basso budget la fattura è pregevole ed i vari inserti animati sono un espediente per rispettare il tetto economico. Non so se ai puristi del genere può piacere, ma il film è abbastanza interessante da dargli un'occhiata.

Che nel Cinema, specie quello horror, i soldi non fossero tutto lo si sapeva da tempo (lo dimostrarono Romero e Raimi per citarne un paio) e questo prodotto low cost ne è l'ennesima dimostrazione.
Nonostante tutto il regista John Geddes non si fa mancare piacevoli incursioni di famosi attori del genere: la voce narrante è di -Brian Cox e abbiamo pure la sempre in gamba Dee Wallace e Bill Moseley.
Una buona tecnica per ovviare alla mancanza di fondi è stata quella di utilizzare alcune sequenze in graphic novel per le scene altrimenti troppo dispendiose...ovviamente ne risente anche la quantità di zombie e spesso il loro trucco, che a volte (per gli zombie di una certa rilevanza) è molto buono mentre in altre davvero da poco, vedi infatti che il trucco è assente in mani e collo!
Ma per la sceneggiatura è tutta un'altra storia perché è davvero valida e finalmente abbiamo uno zombie-western come si deve e non una cretinata alla Asylum... Anche se non è proprio un western!
Il film ha pochi dialoghi nella parte iniziale e mostra le terre ormai disabitate e marce di morte che camminano. Successivamente verrà spiegata la nascita della pandemia...tra l'altro in una nuova salsa abbastanza interessante.
La regia è strepitosa per quasi tutto il film e la fotografia è pure di livelli che non hanno nulla da invidiare alle grandi produzioni!
Le location, tra boschi e miniere, sono eccezionali e ben utilizzate...
Cupo, teso ed inquietante...anche se a volte un pò lento è sicuramente un filmetto da vedere senza pensarci due volte!