Yoshimura Masako è una ragazza grassottella, goffa, trascurata. Non ha amici e sembra non sentirne il bisogno… non si può desiderare una cosa di cui non si conosce l’esistenza. Trascorre le giornate nella sua stanza a rammendare i vestiti della lavanderia di famiglia. Appare tranquilla, senza aspettative, senza ambizioni. I suoi sogni ad occhi aperti sono popolati da distese verdi ed animali che prendono vita dai disegni delle stoffe su cui sta lavorando. La madre la compatisce. La sorella (quella bella, elegante e fidanzata) la disprezza ed umilia in ogni occasione. Rapporti, situazioni, che si ripetono sempre uguali, in un’apparente stato di normalità, come in una sorta di "equilibrio" all’interno dei membri della famiglia. Ma ogni equilibrio è precario. Dopo la morte della madre, all’ennesima umiliazione subita, Masako si ribella con tutta la forza della rabbia repressa, e commette un omicidio.
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