Mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.
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A George Miller che, a 78 anni suonati, continua a girare film con un tale livello di cazzutaggine bisogna solamente fare i complimenti. La strada percorsa, impregnata di sabbia, sangue, metallo e adrenalina, è la stessa già intrapresa con lo straordinario "Fury Road" (che se vogliamo si è ormai allontanata di molto da quella del mitico "Mad Max" del '79) e di cui conserva l'epicità, anche se a voler essere pignoli questo "Fuoriosa" risulta inferiore al già citato "Fury Road" in quasi tutti gli aspetti si voglia andare ad analizzare. Apprezzabile la divisione in capitoli, che ben sancisce la crescita fisica e mentale di Furiosa. Brava Anya Taylor-Joy nell'interpretare il personaggio su cui l'intero film si regge (Charlize Theron è inarrivabile ma con la Taylor-Joy non si può nemmeno rimpiangerla). Bravo Chris Hemsworth, che dimostra di essere un attore anche capace oltre che prestante, nell'interpretare un villain crudele e uomo ridicolo allo stesso tempo.