giovane e bella regia di François Ozon Francia 2013
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giovane e bella (2013)

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locandina del film GIOVANE E BELLA

Titolo Originale: JEUNE & JOLIE

RegiaFrançois Ozon

InterpretiMarine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédéric Pierrot, Charlotte Rampling, Johan Leysen, Fantin Ravat, Nathalie Richard, Laurent Delbecque

Durata: h 1.34
NazionalitàFrancia 2013
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 2013

•  Altri film di François Ozon

Trama del film Giovane e bella

Il racconto della formazione di una diciassettenne francese - dalla comparsa del desiderio sessuale alla sua prima volta, dall'esplorazione dell'amore alla ricerca di un'identità propria - si sviluppa attraverso il corso di quattro stagioni e quattro canzoni.

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Voto Visitatori:   6,81 / 10 (32 voti)6,81Grafico
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Voti e commenti su Giovane e bella, 32 opinioni inserite

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Burdie  @  18/10/2020 01:17:26
   6½ / 10
...tema difficile e ben affrontato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  29/11/2018 07:40:09
   7 / 10
Film che nasce ,vive e muore totalmente sulla figura di Marine Vacth , così bella ,algide,inafferrabile e sfuggente . Ma proprio queste caratteristiche ne fanno una preda sfuggente che con il suo fare da gattamorta regala silenzi poco interpretabili al film . Sta allo spettatore interpretarli e giudicarne la morale soprattutto . Resta una pellicola comunque abbastanza originale anche se si perde un pò in una fine circolare per così dire , dove la gatta tenta di mordersi la coda..

Buba Smith  @  31/08/2018 00:04:31
   5 / 10

Film piuttosto inutile, triste malinconico inconcludente.

Lei bravissima, ma il film alla fine, superata la follia su cui è basato, rimane banale.

markos  @  11/10/2017 21:22:25
   6 / 10
Un tema delicata quella della prostituzione minorile, ma qui nel film non c'è obbligo e neanche nessun motivo per farlo. Una ragazza minorenne attratta dai soldi, che non li spende nemmeno.

david briar  @  21/08/2017 22:49:12
   10 / 10
Folgorante. Ozon tratta una soggetto che apparentemente , almeno a leggerlo, sarebbe avvicinabile a roba come Melissa P. o 50 sfumature di grigio, ma la raffinatezza del grande autore è un'altra, e "Giovane e bella" finisce per giocare un altro campionato di livello molto più alto, contro "Belle de jour" di Bunuel o, volendo, anche contro Lars Von Trier e Marco Ferreri.
L'inizio con una soggettiva a binocolo contiene già un indizio notevole sull'idea del voyeurismo a distanza degli altri personaggi nei confronti della protagonista, e la costruzione narrativa è piena di ellissi geniali che togliendo lasciano dei sottintesi capaci di superare la superficialità con cui era semplice etichettare una storia del genere. In particolare, uno stacco fra inquadrature che contiene un ellissi è inaspettato , come altre soluzioni molto raffinate, semplici movimenti di macchina o utilizzo del fuori campo, che giocano benissimo con le aspettative dello spettatore nei confronti di quello che ci si aspetterebbe da un film del genere.
L'attrice protagonista è perfetta, come tutti i comprimari che le girano intorno. Geniale anche l'idea di dare un ritmo musicale al film , diviso in 4 parti introdotte da altrettante canzoni. Il finale è geniale e emozionante , e capace di far riflettere per ore e ore.
Ozon si dimostra uno dei più raffinati autori contemporanei, che magari non ha ancora fatto un film perfetto capace di spiccare, ma è solo questione di tempo. Dopo Frantz, i tempi sono maturi..

Oskarsson88  @  08/04/2017 16:21:01
   6½ / 10
Lei è da 10 e vale di per se tutta la visione, con quel visino innocente e quel fisico sodo! Il film tenta di essere raffinato, come li piace tanto fare a Ozon, che però non riesce mai appieno. Non è un regista che mi ha mai veramente convinto. Comunque tematica interessante, soldi facili grazie al dono della bellezza.

7219415  @  02/01/2017 01:08:50
   7½ / 10
Non male, la attrice è da infarto

lukef  @  03/09/2015 21:59:00
   7 / 10
Senza dubbia un film di qualità. La scabrosa tematica è sempre trattata con una certa eleganza e, ciò nonostante, non annoia mai ma anzi ti tiene ben attaccato allo schermo.. quanto preso dalla storia.
Credo tuttavia che non aggiunga molto di nuovo a quanto detto fin'ora. Intendo dire... la critica alla società borghese, l'ipocrisia, lo smarrimento dell'adolescenza.. sono tematiche che oramai abbiamo visto e rivisto, specie nel cinema francese.
Perdonatemi per questo paragone scellerato.. ma mi pare che l'odiatissima Melissa P, pur con mezzi decisamente diversi, sempre lì andasse a parare.
Ritornando al 2013, ai film francesi e alle ragazzine arrapate.. a Isabelle preferisco Adele: forse meno elegante ma come protagonista è più genuina e i contenuti ti arrivano con un'intensità nettamente superiore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  14/06/2015 10:34:22
   7 / 10
Film francese dai toni melanconici, genere dramma psicologico. Nonostante il ritmo cadenzato, Ozon riesce a intrattenere lo spettatore e a mantenere viva l'attenzione con un colpo di scena che lascierebbe interdetto chiunque.
La sua è un'amara riflessione sul sesso in tempi odierni e sul fenomeno delle baby prostitute che vivono in assenza di validi riferimenti nella società o nella famiglia.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  23/05/2015 19:47:16
   6½ / 10
Un buon film che tratta un tema spinoso. Bravo Ozon, bene la protagonista.

Goldust  @  22/05/2015 18:18:53
   7½ / 10
Ho seguito passo passo l'evoluzione registica di Ozon, i suoi miglioramenti continui, le sue storie mai banali. Il suo cinema è lento e contemplativo, è fatto di graffi, di vampate improvvise, di percorsi dolorosi e di alcune certezze: un'abilità rara nel raccontare i fatti e nello scegliere e dirigere i propri attori/ attrici. Qui la devastante bellezza imbronciata di Marine Vacht la fa da padrona e quasi mette in secondo piano la bellezza di una storia difficile come questa; non tutti hanno il tatto per parlare di prostituzione minorile, lui invece ci riesce evitando i facili manierismi e limitando al minimo le scivolate nel voyeurismo ( che per amor di verità qua e là emergono ).
Un piccolo grande film che non è solo un racconto di formazione dallo stile già maturo ma anche uno strumento utile per capire se stessi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  18/04/2015 19:23:55
   7½ / 10
Una maniera sottile per descrivere il disagio giovanile, che conserva il realismo tipico del cinema europeo. Pulito e interessante.

Scuderia2  @  16/03/2015 21:26:27
   7 / 10
Occhi malinconici.
Lentiggini.
Bocca carnosa.
Fisico acerbo.
Passo a far bancomat.

Complimenti a chi ha fatto il casting.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  13/02/2015 19:33:26
   6 / 10
Film con buoni spunti di riflessione che però non convince appieno.

maxi82  @  29/11/2014 15:16:45
   6 / 10
guardabile e interessante..lei molto brava nella parte e il fatto che narra la nuova generazione dove parte dei ragazzi si comportano cosi e davvero inquietante e coinvolgente..sufficientemente carino

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  28/11/2014 13:00:27
   7 / 10
Non posso non fare un paragone con un altro film Francese dello stesso periodo visto di recente, "La vita di Adele"... In entrambi i casi ci si concentra sul passaggio alla vita adulta di una ragazza fragile e taciturna. Personalmente preferisco un tocco piu' dolce come quello di Ozon che tratta con delicatezza un argomento cosi particolare.
La protagonista conosce il sesso per la prima volta in Estate, lo vive come un atto meccanico, senza piacere, e trova il modo, un po' per caso e un po' per curiosita', di trovare profitto dal piacere che riesce a donare agli uomini.
Le stagioni passano come i periodi dell'adolescenza, fino ad arrivare alla consapevolezza (forse) dei propri gesti.
Brava e bella la protagonista, riesce davvero ad essere immagine, per chi la guarda, di un qualcosa da ottenere. Di una forma di piacere infantile legato ai primi ricordi d'amore della nostra adolescenza.

drobny85  @  07/10/2014 00:01:46
   7 / 10
Un viaggio tra adolescenza, sesso e prostituzione ben realizzato e che riesce a far riflettere.
La regia di Ozon è curata, ottima l'idea di sviluppo della storia in quattro capitoli, corrispondenti alle quattro stagioni.
Straordinaria l'interpretazione di Marine Vacth, Lars von Trier prenda appunti.

Izivs  @  20/04/2014 17:15:49
   6 / 10
Guardabile. Fa riflettere sul mondo d'oggi e sul senso di vuoto delle giovani generazioni.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  17/03/2014 22:22:06
   7 / 10
I film di Ozon sono sempre preziosi e ricchi di significato. Questo non è il migliore, ma la sua delicatezza lo rende magnifico. Non era facile fare un film con una tematica così abusata. Una sfida vinta, anche se in parte, dal regista.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  11/03/2014 17:30:51
   8 / 10
Bellissimo e forse non compreso film di Ozon, tanto coerente nell'esposizione della tematica, quanto disinvolto nella sua narrazione. Il cinema è in primo luogo narrazione, di una storia, nei casi migliori di un'idea, ma è sempre e soltanto narrativa. Non esiste decostruzione che possa prescindere dal macroconcetto di narrazione e della sua codificazione di genere. L'opera di Ozon è efficacissima, per quanto semplice, nel presentare una storia di forte impatto emotivo (senza per questo indulgere in patetici sentimentalismi e privilegiando un tono distaccato, ma pur sempre empatico), con spunti di interesse sociologico e psicologico (sarebbe piaciuta a Bazin), e nel dirigere con maestria e professionalità consumate un cast perfetto (la modella francese è del tutto in parte, e chiaramente sublima la sua perfomance con l'arrivo finale dell'angelica e mefistofelica Charlotte Rampling) e un montaggio conferente al film un taglio essenziale e a suo modo profondo. Qualche imprecisione, specialmente nella parte finale (il fidanzato) e nelle musiche (a volte decisamente troppo "francesi"), purtuttavia veniale, per una storia intensa e viva, in cui la fortissima centralità della protagonista non permette lo scioglimento dell'enigma, o, per usare un termine caro a Bazin, dell'ambiguità. Ciò che rimane chiaro - lo diceva bene Roberto Escobar su "L'espresso", è "la negazione della vita che la attende". Rimane chiaro grazie alla bellissima scena della poesia di Rimbaud, nelle sue frequenti docce purificatrici, e nello sguardo, tanto magnetico quanto vuoto.

-Uskebasi-  @  10/02/2014 07:05:36
   7 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

Si, Giovane e bella, e troia.
Le quattro fasi dell'adolescenza bruciata di Isabelle divise nelle quattro stagioni.
Si parte con l'estate degli amori che, forse per delusione, segnerà per sempre la protagonista che non avrà di fatto pià spazio per il sentimento. Si è rotto qualcosa in lei. L'indifferenza per l'atto sessuale la porta paradossalmente a sfruttarlo, più per gioco che per tirare su pile di banconote che forse non saprà mai come spendere né avrà interesse a farlo. Siamo già dentro al suo autunno. La situazione peggiora con l'inverno, dove la verità verrà a galla con un tragico evento spiazzando tutti. La sua vita è a un bivio che pare in realtà avere solo una strada, quella già percorsa. Ma in un finale di gran classe, impreziosito dalla presenza di Charlotte Rampling, Isabelle sembra intuire che quello che cercava e che mancava non era il rapporto fisico, ma un semplice contatto umano. E' primavera, e c'è speranza di rinascita.
Marine Vacht è di un'infinita bellezza genuina e di una bravura disarmante.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  22/01/2014 10:17:24
   6½ / 10
Il fenomeno della prostituzione giovanile (e in questo caso minorile) viene affrontato da François Ozon in maniera distaccata, lasciando allo spettatore la facoltà di giudicare il comportamento della giovane Isabelle. La ragazza, in arte Lea, è una studentessa (interpretata dalla modella Marine Vacht) dai palesi tormenti interiori; ma da cosa siano originati è impossibile affermarlo con certezza, impressione che diventa sgradevole barriera emotiva per "Giovane e bella" .
L'impossibilità di comprendere fino in fondo cosa spinga a vendersi una 17enne senza particolari problemi economici e con una famiglia fatta di affetti, segreti e ipocrisie come tante, lascia un attimo spiazzati. Si percepisce indubbiamente la volontà di crescere in fretta con la verginità "regalata" durante una storiella estiva di poco conto, allo stesso tempo non vi è la folle esigenza del possedere (l'ultima borsa di Prada o il paio di scarpe di grido). Non trattasi quindi di fashion victim, si avvertirebbe una certa necessità di misurare il proprio valore in un mondo sempre più competitivo o, più banalmente, un tentativo di interazione con un surrogato paterno, visto che quello acquisito non ha autorità e quello biologico è tale solo per pochi giorni l'anno, tra l'altro premuroso solo mediante generosi regali in denaro. Non è un caso l'allergia a qualsiasi intromissione maschile nel suo nido famigliare, come a temere che la separazione patita dalla madre possa ripetersi su di lei, al contempo troppo libera e indipendente per incatenarsi a qualcosa (gioielli, abiti, vestiti, ecc..) o a qualcuno.
Le supposizioni possono essere innumerevoli, con Ozon che sottende maliziosamente ad un rapporto quasi incestuoso mentre sviscera l'unica certezza della protagonista, quella donata dal potere che una bellezza così speciale porta in dote; mentre occorre nell'epilogo Charlotte Rampling per per far finalmente vibrare d'emozione quello splendido visetto perennemente imbronciato.

Invia una mail all'autore del commento RubensB  @  17/01/2014 11:44:52
   5½ / 10
Filmetto. Nessuna analisi introspettiva dei personaggi, tantomeno della protagonista che recita monoespressivamente e che senza ragioni evidenti si dedica alla professione antica.
Nessuna scossa, nessun approfondimento, personaggi minori inseriti qua e là con una sottotraccia che potrebbe essere seguita, ma invece puntualmente smarrita. Banale.

paride_86  @  15/01/2014 03:35:37
   6½ / 10
Storia di una giovane e bellissima adolescente che inizia a prostituirsi. Ozon non dà una spiegazione a tutto ciò e questo rappresenta un punto a favore per il film, ma anche il suo limite maggiore perché impedisce di arrivare a comprendere fino in fondo la protagonista della storia.
Un bel film da guardare, ma lascia un po' d'amaro in bocca.

topsecret  @  03/01/2014 22:00:01
   6½ / 10
Giovane, bella...e putt@na.
Ozon ci fa partecipi della vita di una giovanissima putt@na triste che nel giro di un cambio di stagione decide di sperimentare, trasgredire, punire i propri genitori o semplicemente dare un valore economico al suo corpo. Il regista non spiega e non giudica, e lo spettatore si darà la versione che preferisce.
Personalmente dovrei evitare di vedere storie del genere perchè ogni volta esce fuori la mia grettezza sentimentale, la mia ristretta mentalità e la mia superficialità nei confronti di temi del genere. La stessa superficialità che caratterizza la giovane protagonista del film, prigioniera o semplicemente stufa di una vita agiata e di una famiglia aperta ai suoi bisogni, evidentemente troppo opprimente, perennemente annoiata, delusa o chissà cosa.
Questa confusione di sentimenti che alberga nel film di Ozon non mi provoca sensazioni positive nei confronti della diciassettenne protagonista, anzi finisce con l'irritarmi ma nello stesso tempo mi fa riflettere sulle mie mancanze di vedute.
La storia non è originale, non ha un grande ritmo nè spunti eclatanti, ma riesce a catalizzare l'attenzione del pubblico senza annoiarlo, suscitando emozioni e sensazioni contrastanti che rimangono ben radicate anche dopo la visione. Infatti il mio è un commento a caldo.
A mio parere non un capolavoro ma una pellicola capace di suscitare più reazioni che fanno riflettere.
Niente male Marine Vacht, giovane e brillante attrice/modella francese.

A.L.  @  02/01/2014 14:45:34
   6 / 10
Un malcelato invito di Ozon a prostituirsi almeno una volta nella vita sia per capirne il prezzo sia perché giovani e belli il tempo passa per tutti; nessun mistero questa volta dal regista francese. Film gradevole, di sufficiente analisi

mauro84  @  01/01/2014 22:53:39
   7 / 10
Finalmente son riuscito ad godermi sto film, qualcosa di eccezzionale sotto il profilo di trama. I'intero film è vero che si divide in 2 grandi parti, la prima dove stò attrice mette in mostra quanto bella è, senza problemi, disivoltura giovanile, voglia di crescere, voglia di diventar donna.. e poi la seconda parte si cela il dramma che la fà diventar donna a tutti gli effetti dentro!! bello!!

Bella ed originale la gestione delle scene in 4 parti con 4 canzoni diverse.

che dire al cast, sebbene minore, non famoso onore alla bella e brava e giovane Marine Vacth che sto film si issa tra le belle di Francia!

complimenti al regista per il lavoro svolto, quello che ha voluto trasmettere lo ha fatto in modo rapido, veloce ed unico.

barone_rosso  @  22/12/2013 22:03:29
   7 / 10
Durante la prima metà del film credevo di essere di fronte al solito film pseudo-erotico da 4 soldi (la fattura francese non lasciava molte speranze) del tipo vedo-non-vedo (e soprattutto non-vedo) e vuoto come una zucca. Nella seconda metà invece ha saputo rivalutarsi e ha introdotto anche qualche contenuto degno di nota.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/12/2013 17:21:02
   6 / 10
Bellezza algida ed affascinante, eppure un oggetto misterioso dall'inizio alla fine, Isabelle/Lea, nel quale molti personaggi di contorno e del suo entourage familiare si rapportano. Una protagonista assoluta e pressochè onnipresente ma con una barriera insormontabile da scavalcare. Questo eccessivo distacco, anche emotivo verso il suo personaggio non mi ha fatto apprezzare granchè questo film di Ozon, ben curato ma in fondo misterioso e irrisolto come la sua protagonista.

benzo24  @  16/12/2013 12:53:19
   7 / 10
Film molto interessante ed affascinante. Lei bellissima!!!

Delfina  @  14/11/2013 10:44:42
   7 / 10
Interessante, ma non del tutto convicente, questo nuovo film di Ozon, che sembra presentarsi come un controcanto, un'altra traiettoria esistenziale femminile rispetto alla via tracciata nella "Vita di Adele" di Kechiche. Anche qui la protagonista è una adolescente diciasettenne, alle prese con il sesso e la mancanza di piacere fisico nel rapporto sessuale con il maschio medio francese. Il punto di partenza è lo stesso, solo che qui la protagonista decide per una una via estremizzante: se non provo piacere con un uomo, tanto vale approfondire il discorso della potenzzialità sessuale sul versante del potere economico, della contrattazione.

Il corpo oggetto femminile, giovane e bello, proprio per il suo prezzo, diventa una fonte di fredda realizzazione stravagante, fuori dalla soffoconate normalità e ipocrisia della famiglia medio-alto borghese alla quale la protagonista appartiene.

Tuttavia, manca una profondità di senso e una vera pienezza in questa operazione di Ozon, non capiamo forse davvero bene quello che agita la protagonista, algida, e vagamente mascolina, rispetto alla dolce femminilità di Adele.

Sceneggiatura discreta ma non esaltante, fotografia valida ma non incisiva, è un Ozon originale ma non dei migliori a mio parere.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/11/2013 10.19.57
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/11/2013 23:47:41
   8 / 10
Sono sempre stato un ammiratore di Ozon, ma come tutti i suoi adepti ho accettato anche i suoi alti e bassi, i suoi cedimenti, le sue transizioni... ma posso dire comodamente che "Giovane e bella" è uno dei suoi film migliori. Marine Vacht
è una diciassettenne bellissima e stranamente razionale, si coglie il profondo disagio di uno spleen adolescenziale che non è esattamente quello che tutti gli adulti credono di conoscere (e sarebbe magari più rassicurante, comodo, perfino comprensibile). La vicenda del "cliente" anziano, in particolare, mi ha commosso e turbato. Ozon conosce a meraviglia i meccanismi che muovono il desiderio o anche solo una strana consapevolezza di (pericolosa) libertà, ma sa anche come deridere e condannare un mondo di uomini che, dai tempi di Bella di giorno di Bunuel, non è cambiato troppo. Credo poi che il film illustri perfettamente questo nucleo familiare borghese e finto-progressista dove la comprensione non è un atto dovuto, e divorzio, adulterio, figli inquieti - vedi anche l'allusione al fratello
"diverso" ricalca proprio queste anomalie. L'epilogo finale poi è di una bellezza da lasciare attoniti e confusi. Non si sa quanto abbia il sapore di un ritorno o di una perdita preventivata

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/03/2014 15.28.45
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