harry potter e il calice di fuoco (2005)

Se devo essere sincero Harry Potter mi sta proprio iniziando a stufare. Proviamo un attimo ad analizzare la sequenza dei film tratti dai best-seller della Rowling. Il primo era praticamente una fiaba per bambini, e che comunque presentava grandi motivi di interesse. Poi, nella "Camera dei Segreti" questa atmosfera fiabesca permaneva, ma vi fu un leggero incupimento (il serpente, la sorella di Ron che viene rapita, ecc.). Alla luce delle due nuove produzioni è ancora legittimo parlare di fiabe, ma sicuramente non sono più allegre e gioiose, bensì sono spaventose e angosciose, al punto che in questo capitolo abbiamo addirittura una morte. Ma purtroppo questi, a mio modestissimo parere, non sono gli unici lati negativi: infatti, troppe scene sono state eliminate dal libro (basti pensare che Sirius Black si "vede" per pochissimi istanti). Oltretutto mi sembra abbastanza lapalissiano che gli effetti speciali (per quanto discreti possano essere) non sono di sicuro all'altezza delle aspettative. E purtroppo si sente che le musiche non sono di John Williams. E ancora: ho sentito persone che avevano il fegato di paragonare questa tetralogia con la trilogia del Signore degli Anelli e sinceramente mi sembra un po' troppo eccessivo.
Va sottolineato che comunque ci sono anche dei lati positivi: l'interpretazione dei tre maghetti è più che discreta, senza scordarci di Micheal Gambon (Silente) e Brendan Gleeson (Moody). E, nell'errore di tenere alta la tensione, il regista non "cicca": è opinabile la scelta di fare una sorta di horror, ma non il modo in cui Newell la dirige.
Insomma, mi aspettavo qualcosa di molto migliore, anche se (almeno per ora) l'opera è ampliamente al di sopra alla sufficienza.
P.S.: il regista del quinto sarà David Yates, un direttore di film per la tv inglese, mentre per il sesto si è fatto il nome di Tim Burton.