himizu regia di Sion Sono Giappone 2011
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locandina del film HIMIZU

Titolo Originale: HIMIZU

RegiaSion Sono

InterpretiShôta Sometani, Fumi Nikaidô, Tetsu Watanabe, Mitsuru Fukikoshi

Durata: h 2.09
NazionalitàGiappone 2011
Generedrammatico
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Trama del film Himizu

La vita familiare del giovane Sumida non procede di certo a gonfie vele. La madre ha prima sbattuto fuori di casa il padre ubriacone e dopo si è trasferita presso l'abitazione del nuovo compagno, lasciando il figlio solo e alle prese con le preoccupazioni della vita di tutti i giorni e del negozio di noleggio di barche che gestisce. Sottoposto a grande stress, Sumida deve fare i conti con la crudeltà e il mondo oscuro dei demoni della sua mente, che a poco a poco cercano di prendere il sopravvento. L'unica persona che prova a stargli vicino è la compagna di classe Keiko Chazawa alla ricerca di qualcuno da amare...

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Voto Visitatori:   8,09 / 10 (11 voti)8,09Grafico
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Voti e commenti su Himizu, 11 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Signor Wolf  @  23/01/2022 01:33:14
   7½ / 10
buon film ma avrebbe potuto essere miglore. Incomprensibile la scelta di appesantire una trama gia triste trasformandola in un forced drama e mettendo dei genitori non solo pessimi, ma archetipicamente pessimi: cio che manca a questo film sono le sfumature, quello che lo renderebbero davvero realistico e porterebbe lo spettatore ad immedesimarsi davvero. Manga e film non sono lo stesso mezzo epressivo, cio che fai un un campo non puoi automaticamente farlo nell altro e adattare paro paro il film dal manga, aggiungendoci solo gli sfollati di Fukushima (palesemente di troppo), non e stata una buona idea.

Non mancano pero ottime idee e ottime scene, peccato Sio Sono abbia completamente voluto mancare di realismo nella quantita esagerata di s***** e nelle reazioni.

KitaVerde  @  05/05/2017 07:36:17
   8½ / 10
jason13  @  05/11/2015 23:35:25
   5 / 10
Ho cominciato a intruffolarmi nella filmografia di S.Sono...questo e' il terzo lungometraggio che ho visto (ho cominciato con Strange Circus e Guilty of Romance) e sinceramente non mi ha proprio conquistato anzi l'ho trovato molto noioso e difficile da portare a termine...
Deludente.

Danae77  @  01/07/2015 22:15:33
   9 / 10
Uno dei pochi registi capaci di mandarti fuori di testa. Esplosivo, graffiante, eccentrico, terrificante, senza dimenticare che, in tutto, si nasconde un'anima spesso
umiliata e derisa, come in questo film. Un ragazzino la cui vita lo porta a rispecchiarsi nel suo nome di battesimo, perchè la sua "camicia" gliel'ha rubata un altro. Umiliato e deviato dall'insicurezza e dalla violenza a 360°, unico pasto quotidiano, fornitogli dalla sua insensata famiglia.....sempre crescente, finale molto bello.

Badu D. Lynch  @  08/09/2013 16:42:59
   8 / 10
Sobrietà filmica pietrificante. Ferite laceranti, compromessi esistenziali, futuri incerti. Scegliere. Un'opera silenziosamente vibrante. Terremoti e tsunami, soprattutto interiori.
Shion Sono è imponente, sempre.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/08/2013 14:54:31
   7½ / 10
Sempre molto critico nei confronti della società giapponese, sion Sono mostra nella bellissima sequenza iniziale un paesaggio post-apocattico che rimanda direttamente al disastro di Fukushima. Un Giappone costruito sulle macerie della seconda guerra mondiale e che lascia alle nuove generazioni altrettante macerie.
La vicenda individuale di Sumida trasfigura il dramma collettivo di una nazione malata, capace di acuire irreversibilmente la spaccatura di tra due generazioni, di genitori egoisti e meschini che riversano il loro odio per coprire il proprio fallimento sui loro stessi figli.
Sono, secondo me, auspica una completa emancipazione delle nuova generazione da quella immediatamente precedente, ormai irrimediabilmente perduta in sé stessa. L'incitamento a non mollare e a non arrendersi è un invito alla rinascita morale di un paese dove il sogno di una vita normale può diventare sublime. Veramente bravi i due giovani attori protagonisti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  09/07/2013 20:15:54
   7½ / 10
Il grandioso Sion Sono ha girato di meglio ma resta una visione indispensabile di un cineasta tutto da scoprire. I temi sono sempre gli stessi, più o meno: la disgregazione dell'istituzione familiare, la ricerca di un posto nel mondo e nella società, uno sguardo crudo e senza fronzoli sul Giappone odierno. In questo caso è il disastro di Fukushima la molla che permette al regista di dare una visione lucida, cinica e apocalittica di un mondo alla deriva in cui la speranza c'è, tra l'ottimismo di chi ci crede come per slogan e chi si sacrifica per gli altri.
Ciononostante, nonostante quindi la regia solo a tratti ridondante ma precisa e da "manga", la sceneggiatura un pò bloccata e costretta da situazioni borderline che Sono pare ormai aver scavato fin troppo a fondo nei precedenti lavori che comunque riesce a toccare per la maggiore i tasti giusti, resta una positività di fondo che emoziona sul bellissimo finale "in corsa".
Staremo a vedere l'evoluzione di un regista che racconta la società giapponese contemporanea come nessun altro e con uno stile innovativo e avvincente. Replicare Love Exposure è per me possibile, considerato che ad oggi tutto ciò che ho visto di suo è cinema di alto livello con l'errore di ripetersi troppo su stilemi e tematiche già visti e che potrebbero portarlo ad arenarsi in un vicolo cieco dal quale potrebbe non uscire più. E sarebbe un peccato perché credo che Sono abbia ancora tanto da dire e in modo unico.

deadkennedys  @  13/02/2013 20:19:28
   7½ / 10
Ogni volta che guardo un nuovo film di Sion Sono mi convinco che il massimo del'abiezione umana sia stata raggiunta, che non si possa scendere più in basso. Puntualmente vengo smentito dal film successivo; quì più che mai.
Così come Spike Lee volle essere il primo a filmare, ne "La 25a Ora", la cicatrice ancora fresca di Ground Zero allo stesso modo Sion Sono filma spietatamente la devastazione portata in Giappone dal tremendo terremoto\tsunami di due anni fa.
In entrambi i casi c'è un duplice intento : una dichiarazione d'amore alla propria terra ma soprattutto, indugiando con la telecamera fra le macerie, l'indagare la devastazione interiore di un popolo.
In Sion Sono l'inumanità e la miseria non si palesano tramite la semplice violenza fisica (abbastanza marginale in verità) ma attraverso l'indifferenza totale verso sè stessi e gli altri, la disintegrazione familiare più assoluta, il rigetto verso qualsiasi rapporto umano, un disprezzo tale (su tutto l'agghiacciante dialogo tra padre e figlio) da non sembrare di questo mondo. Parallelamente, anche ciò che resta delle zone colpite dallo tsunami e dei dintorni di Fukushima non sembra di questo mondo.
E' l'annichilimento più totale; la presa di coscienza e l'impotenza di fronte ad un dolore incomparabile non posson lasciar ancora spazio ad ulteriore indifferenza. Il prezzo della consapevolezza è la follia.
Eppure in un quadro dalle così fosche tinte può esserci un barlume di salvezza ed una flebile fiammella di umanità, d'amore, assurge a qualcosa di simile al miracolo : talmente nobile e disinteressato da causare diffidenza e timore.
Come il sacrificio dell'anziano a cui ormai non resta più nulla se non la speranza in Sumida, nel futuro, in una nuova generazione.
Il grido di rabbia finale lascia spiazzati : "Sumida! Non arrenderti! Sumida! Non arrenderti! Non arrenderti!"
Il giovane quattordicenne è il Giappone devastato di Sion Sono.
Vorrei poter dare qualcosa in più a questa pregevole pellicola, non perchè il degrado e l'abiezione siano titoli di merito, ma per gli intenti del regista. Purtroppo alcuni momenti mi hanno convinto meno di altri e, nonostante la bravura del giovane Shota Sometani, la trama non si evolve in maniera fluida e spesso si impantana, un po come il giovane protagonista nella fanghiglia del lago in riva a cui sopravvive. Il regista sopperisce con qualche furba trovata e colpi di scena, forse non originalissimi, ma ben ponderati

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Tornano tutti gli attori protagonisti di Cold Fish in ruoli più o meno secondari.
Non il migliore di Sono, ritengo superiori Love Exposure ed il già citato Cold Fish, ma sicuramente una validissima pellicola che merita per lo meno una visione.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/02/2013 20.31.03
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benzo24  @  17/01/2013 12:33:51
   10 / 10
Assolutamente straordinario. Una vera opera d'arte. Sion Sono è il miglior regista del mondo.

Tom24  @  31/08/2012 16:34:03
   8½ / 10
HIMIZU e SION SONO sono la conferma che il cinema giapponese (e mondiale) è vivo e vegeto. Ci sono ancora registi in grado di regalarci grandi pellicole prive di cliché, ormai comuni nel cinema europeo. Grazie, di cuore. E GANBARE NIHON!

Ciaby  @  19/08/2012 17:37:54
   10 / 10
‎"Himizu" è un film enorme, come non se ne vedono da tempo. Soffre e marcisce dentro, è spietato nel tratteggiare l'umanità, lancia letame addosso ai deboli e agli forti, marcisce con il dramma di Fukushima, lotta per la sopravvivenza ma è incline al suicidio. è carnale, ma allo stesso tempo spirituale. è poetico, ma allo stesso tempo terribilmente cupo e straniante. Affonda nel fango e riemerge nella cenere. Ha una speranza, ma quella speranza risiede alla fine, alla morte. è straordinario. Fine.

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