il buio si avvicina (1987)

Non mi sarei mai aspettato un film d'esordio del genere dalla Bigelow. Il tema dei vampiri non è di certo originale e trovo questo modo di affrontarlo nel cinema abbastanza sciocco, non nego però che sia un film che prende e che soprattutto per un pubblico adolescenziale può benissimo essere considerato un piccolo cult. Molto belle le atmosfere, la fotografia, peccato per una parte finale sottotono e un po' scadente rispetto al resto del film.

Inconfondibile colonna sonora dei Tangerine Dream.

E così scopro che anche la Bigelow in gioventù si è data all'horror! In verità sul genere c'è un pò di commistione con il western ma è solo una annotazione di colore: il film ricalca abbastanza fedelmente i canoni dei film vampireschi ( morsicate, sangue a fiumi, vittime senza scampo, l'alba e la luce da evitare come la peste ) declinati con un pò di romanticismo da post adolescenza. Ne esce un lavoro personale anche se imperfetto per la presenza di qualche cliché di troppo; la violenta scena nel bar vale comunque da sola la visione della pellicola anche perchè diciamocelo, il finale è senza guizzi.

Kathryn Bigelow dirige un film piuttosto semplice a tema vampiresco. Pellicola che si lascia vedere.

un film diventato col tempo un piccolo cult, ma che a me non ha mai soddisfatto appieno.
sicuramente c'è un'ottima regia, gli attori sono bravi, ma secondo me manca troppo di atmosfera, troppo lento in troppi punti e la storia non convince, dovrebbe mostrare il protagonista come un dannato, ma sembra solo sciocco fino all'inverosimile.
c'è di meglio sull'argomento,

Un horror sui vampiri che avrebbe meritato più considerazione, diventato comunque nel tempo un piccolo cult. Violento, cupo, coinvolgente, forse qualche momento un po' banale, ma comunque da vedere. Seconda prova della Bigelow da riscoprire.

Interessante horror vampiresco dai tratti sui generis, sia nell'ambientazione più simil western moderno, sia nella messa in scena glaciale a fare da contraltare all'mbientazion desertica: molto azzeccate anche le musiche dei grandiosi Tangerine Dream. Ho apprezzato più il comparto tecnico che lo svolgimento narrativo, un po' meno originale nel suo sviluppo seppur Il buio si avvicina resti comunque un unicuum delle pellicole sui vampiri.

Nell'evoluzione del genere vampiresco, NEAR DARK indica un momento di sovrapposizione con altri ambiti e di ricerca per altre aspirazioni vicine all'attualità e lontane dal gotico originale, indirizzate verso una messa a fuoco del soggetto che assorbe le potenzialità del tratto folkloristico e ne descrive temi certamente nuovi. La regia poetica di Kathryn Bigelow, fredda nell'estetica nonostante un'ambientazione desertica nel suo adottare lo scenario americano più periferico, genera un meccanismo di romanticismo per i protagonisti tramite una forma densa e appassionata, tecnicamente vissuta ed evidentemente legata al cinema d'intrattenimento, che viene portato su un livello più introspettivo e lentamente riflessivo, nonostante l'America rurale non assuma un ruolo fondamentale e la figura del vampiro come esistenza nomade riconduca ad un'impersonificazione sociale senza che questa abbia sviluppi ulteriori a quelli di uno stereotipo cinematografico.

Buon film della Bigelow, non è esente da difetti o da cadute di sceneggiatura, però mantiene il suo stile senza scadere nel trash e risultando piacevole e con un bel ritmo. Alcune trovate sono inverosimili ma in fondo parlare di verosimiglianza in un film di vampiri è un po' azzardato. Non faccio spoiler ma mi riferisco al finale da molti criticato, finisce come doveva finire, non è solo un horror ma anche una storia d'amore. Ci sta dai.

Solo per il fatto che un vampiro possa guarire dalla sua condizione con una semplice trasfusione di sangue è abbastanza per meritarsi come voto 1, poi già che ci siamo abbiamo una giovane vampira talmente stupida che rischia di arrostirsi sotto i raggi del Sole all' alba mentre si fa scorrazzare in auto da uno appena conosciuto, per cui lo deve implorare di riportarla velocemente a casa, poi ancora abbiamo molti dialoghi scemi e atteggiamenti senza senso, tipo sparare non a chi uccide qualcuno ma a uno che se ne sta seduto al bancone e che non ha neancora commesso nulla di male (stiamo parlando del protagonista), poi alcune comparse nella scena della strage del bar (che dovrebbe essere l'apice del film), mentre vengono uccise le prime persone innocenti non hanno nessuna reazione e continuano a giocare a biliardo e a bere come se nulla fosse accaduto... letteralmente incomprensibile.

Ecco, questo film è pieno di pecche, la Bigelow qui alle prime armi confeziona questo horror vampiresco utilizzando in gran parte gli attori che il marito James Cameron usava per i ruoli di contorno dei suoi film (Terminator/ Alien)

In conclusione è un filmetto con una discreta/accettabile dose di violenza che non annoia ma che però è abbastanza sciocco... un semplice esercizio di stile di una regista in cerca di farsi le ossa sperimentando un po' nel genere horror.

Da vedere così tanto per fare.

Interessante esordio registico(da solista) di Kathryn Bigelow in un film horror alquanto insolito,se si tiene conto delle pellicole girate successivamente(la Bigelow non è certo rinomata per questo genere)......

Allora,"Il buio si avvicina" è una storia di vampiri di serie B che fa notare una certa predisposizione della nostra regista con la MDP; nonostante il film sia stato girato con un budget ristretto,si colgono delle belle inquadrature ed un ottimo montaggio,oltre ad una sceneggiatura accattivante; il tema del vampirismo è affrontato in modo carino(almeno nei primi 45 minuti) e si nota anche una certa influenza al cinema di Carpenter e Cameron(sopratutto negli effetti sonori e nella fotografia).
A mio avviso la pellicola scade da quando:

SPOILER

Comunque è un film che tutto sommato mi ha colpito; poi considerate anche che all'epoca la Bigelow era pappa e ciccia con James Cameron(non so se si erano già sposati o meno) e lo si vede dal cast; molti degli attori erano i pupilli del suo maritino...

Lance Henriksen: visto come poliziotto su Terminator....androide in Aliens....

Bill Paxton: visto su "Titanic" come l'individuo che nel presente cercava il cuore dell'oceano.....visto su "True lies" come il cogliòne che si fingeva un'agente segreto....visto su "Terminator" come uno dei teppistelli che attaccano il T800 all'inizio del film.....visto su Aliens come Hudson....

Jenette Goldstein: vista su Aliens nel ruolo della cazzuta Vasquez....vista su Terminator 2 come la madre adottiva di John Connor....vista su Titanic come la madre povera con i due bimbi....

Insomma,credo che Cameron in questo film abbia messo del suo....e si nota abbastanza....per certi aspetti è una produzione brillante; nonostante i difetti descritti nello spoiler mi ha colpito.....
Certo,la vera Kathryn Bigelow si sarebbe vista con "Point break" e "Strange days"......

Buonissimo film di vampiri girato da Kathryn Bigelow nel 1987.
La trama è piuttosto originale,sviluppata come quella di un road movie,con un buon ritmo e con un ottimo finale.
Buona la regia,la fotografia e la recitazione.
Un film abbastanza particolare ed originale, consigliato.

Gustosissimo secondo lungometraggio della Bigelow, capace di sfornare un prodotto in regola con il cinema d'azione in voga al tempo, arricchito da una colonna sonora fra le più scadenti dei Tangerine Dream (che con le soundtrack non mi han mai fatto andar giù di testa, ad essere sincero).

Un cast variegato e ben assortito, con un Henriksen in spolvero, un giovane Paxton sensuale in pelle e occhiali da sole imbevuti di sangue. L'angelica Wright e la fascinosa Goldstein sono perfette comprimarie femminili.

Sicuramente è una pellicola per chi si accontenta, ma ha un'indubbia ricchezza tematica (non poco per l'epoca, specialmente poi se viste con uno sguardo femminile, uno sguardo femminile su un materiale maschile... che cosa splendida) e un fascino visivo già eccelso, che sarà uno dei cavalli di battaglia della Bigelow. Un'opera in grado di soddisfare ampie fasce di pubblico.

Disturbante in più punti, esplicito e incisivo, conta anche per l'alto tasso di dramma che infuoca le sottovicende dei personaggi, anche minori.
Alcune scene memorabili e impeccabilmente orchestrate come la strage al pub (ormai emblema della pellicola), lo scontro urente ed abbagliante nel finale e la lotta sul camion con Severen rendono l'opus secondo della grande regista un ideale anticamera prima dei botti, un assaggio già esaustivo e stimolante per proseguire e approfondire la conoscenza di un grande talento.

Una rilettura del tema vampiresco che implica tra le altre cose anche una spiccata dose di romanticismo.
Purtroppo per la Bigelow il suo film presenta grosse lacune di sceneggiatura, mancando di spiegare eventi e mutamenti che non rendono giustizia ad una storia che inizialmente pareva promettere bene.
C'è violenza, c'è amore ma manca di quel quid che renda il tutto ben amalgamato e coinvolgente, anche se la storia non annoia, da meritare più di una sufficienza stiracchiata.

Primo film della Bigelow che vedo che coincide anche col suo debutto dietro la macchina da presa. Il film si presenta come una rivisitazione del tema Vampiri, trasuda anni 80 da tutti i pori e scorre via veloce senza mai annoiare.
La pellicola tocca anche temi interessanti come:l'integrazione dell'elemento estraneo in un gruppo chiuso,l'amore fra creature agli antipodi e la dipendenza dal sangue usata come metafora per descrivere le varie assuefazioni dell'uomo.
Purtroppo questi temi vengono buttati sullo schermo alla rinfusa senza essere approfonditi,tranne un po il primo,e alla fine il tutto rimane solamente accennato anche per via di pesanti buchi di sceneggiatura.
Nonostante questi difetti quello che più non ho sopportato del film,e questa premetto è una valutazione puramente soggettiva,è stato il climax Trash che mi porta i vampiri a diventare pistoleri tipo far west e sbandati stile "Nomads";la cosa poteva anche essere interessante ma nelle scene di lotta,tipo il Pub o quella contro la Polizia,l'alone Trash è salito troppo per i miei gusti.
In definitiva un film che merita una visione senza però particolari aspettative.

Voto non oltre la sufficienza per il primo lungometraggio in solitaria della Bigelow.
Poco horror e tanta azione.

SPOILER

Horror "on the road" a base di vampiri...grandi ambientazioni, grande fotografia e grandi atmosfere per una atipica storia d'amore!
Questa pellicola, che segna praticamente l'esordio di Kathryn Bigelow, è un precursore degli scialbi "Twilight" e di "Vampires" di Carpenter....ottimi attori e ottima regia conditi da una perfetta colonna sonora...atipico horror da riscoprire

Visto per caso in streaming, la trama mi aveva spinto a guardarlo..

Sara' banale è un po' grezzo pero' merita, piu' che sufficiente ma non riesco a darli di piu'..

il succo del film in questo caso vuol denunciare la caduta dalla luce coinvolgendo fattori sociali quali cattive compagnia dipendenza da droghe e scelte che possano mutare le nostre vite...concludendo che la vera salvezza e la vera luce e il nostro redimerci lo possiamo sempre trovare tra le persone che ci amano veramente...

ricordate il bambino vampiro ? è quello del film "classe 1999"

Cult. Un gangster a tinte dark, più che un horror vero e proprio.
Una Oklahoma malfamata e sporca, una band di vampiri inseguita dalla polizia e il protagonista vampirizzato che deve imparare a uccidere. Abbastanza coinvolgente, ma è un po' monotono a volte.
Ben girato e recitato. Il finale non l'ho capito.

Una delle più belle varianti sul tema dei vampiri, nomadi a caccia di sangue per sopravvivere che vivono da perfetti emarginati dalla società comune, ma estremamente coesi come gruppo. C'è molto cinema futuro della Bigelow, Point Break in primo luogo, in cui l'individuo solitario si addentra all'interno delle dinamiche di un gruppo a sè stante, ammirandone l'unità pur non condividendo il modus vivendi e operandi del gruppo.
Molto bella la messa in scena della Bigelow, i volti che si infiammano alla luce del sole sono immagini che rimangono impresse e ottima la sceneggiatura di Eric Red che mette da parte l'iconografia classica del vampiro, per creare qualcosa di originale come dimostreranno molte pellicole a venire. Suggestiva anche la colonna sonora dei Tangerine Dream.

Bello, intenso e perchè no anche un pò commovente. La storia non è da strapparsi i capelli ma regge bene, l'ambientazione "casareccia" è perfetta.
I due protagonisti se la cavano alla grande, il resto non è male. Lance Henriksen è bravissimo nel suo ruolo. Pochi difetti del resto per questo film godibile davvero sotto tutti i punti di vista. Unica pecca secondo me è la regia, in alcuni frangenti si nota troppa superficialità.....Ma da vedere assolutamente.

Janette Golstein, Lance Henriksen e Bill Paxton in un film di vampiri? Sembra un sogno erotico di ogni fan di Aliens! E in parte lo è, sicuramente in certe atmosfere ben riuscite, meno nei dialoghi e in certe grossolane abbozzature. Il vampiro bambino non funziona proprio (nonostante l'illustre ispirazione, Claudia, la bambina vampira di Intervista col Vampiro) mentre sia Paxton che Enriksen danno il meglio di sè. Pessimo lo stupido finale e, probabilmente, non all'altezza i 2 protagonisti. Eppure resta divertente e, per un esordio, mi sento di consigliarlo.

Sanguinosa, notturna e polverosa variazione sul tema del vampirismo e "seguaci", in questo caso una famiglia di drogati emarginati e sputati in mezzo al deserto senza nessuno scopo se non quello di sopravvivere giorno dopo giorno.
Un horror western originale e diretto dalla brava Bigelow con classe e stile (anche se con un leggero calo di ritmo nella parte centrale e qualche dialogo di troppo sparso qua e là), teso quanto basta, splendidamente fotografato da Adam Greenberg (l'atmosfera ricreata, tra crepuscoli e chiari di luna, è di un maledettismo affascinante), splatteroso a sufficienza (il massacro che il gruppo compie nel bar lascia davvero a bocca aperta), ricco di trovate geniali grazie all'ottima sceneggiatura dell'ex promessa Eric Red (come il bisogno costante dei due protagonisti belli e dannati di "far l'amore" succhiandosi il sangue a vicenda, o il fatto che la famiglia di giorno si muova in un camper ricoperto di stagnola), e recitato da un gruppo di attori semplicemente perfetti nelle loro parti da sanguisughe (Bill Paxton e Lance Henriksen fantastici). Le eccellenti e azzeccatissime musiche dei Tangerine Dream, parte integrante della pellicola, fanno tutto il resto.
Piccolo cult da recuperare.

Veramente bello questo esordio della Bigelow,regista molto molto interessante.
Un film che seppur con qualche buco di sceneggiatura riesce ad avvincere totalmente lo spettatore,grazie alla splendida atmosfera tipica dei b-movie anni '80,agli attori tutti in parte e alla fondamentale colonna sonora dei Tangerine Dream.
Un gioiellino tutto da riscoprire.

B-movie d'esordio per la Bigelow non in grado di regalare particolari emozioni. alcune banalità di sceneggiatura,trama già vista e rivista, i clichè sui vampiri invece vengono leggermente modificati,ma di certo la cosa non colpisce più di tanto e l'entusiasmo viene lo stesso a mancare.tuttavia ci sono note positive,come ad esempio un certo degrado da "country-horror",atmosfere sporche e malsane e una scena nel bar in cui i nostri vampiri compiranno una vera e propria carneficina,ma aldilà di questo rimane ben poco.la sufficienza comunque la merita.

Bell'horror con vampiri veramente affascinanti e al di là dei soliti clichè. Veramente niente male, molto d'atmosfera e con ottima azione.

Buon esordio quello della Bigelow che firma un "western-horror" con alcune trovate niente male. Si poteva fare di più, questo è poco ma sicuro, ma per essere il suo primo film va più che bene così.

Buon intrattenimento questo b movie purissimo anni 80,una sorta di storia d'amore e integrazione vampiresca caratterizzata da musiche di quegli anni molto accattivanti e personaggi assurdi..si perde forse un pochino nell'ultimo quarto d'ora scivolando via in modo un pò scontato, ma non intacca assolutamente la visione e la godibilità di questa pellicola..una piacevole sorpresa..

Da grande ammiratore della Bigelow dovrei promuovere senza riserve questo film,ed invece a mio avviso è un lavoro guardabile ma nulla più.Oserei dire che dopo “Near dark” non avrei mai pronosticato una carriera piena di successi alla regista californiana,la quale fortunatamente ha avuto modo di smentirmi categoricamente.
Questo è un film acerbo,molto superficiale nella costruzione dei personaggi,con dialoghi banali e spesso inutili .Anche gli attori lasciano a desiderare,si salva giusto Lance Henriksen che aiutato dal volto truce riesce ad infondere un buono spessore al suo personaggio.Gli altri protagonisti sono invece appena abbozzati,come del resto lo script,molto confusionario e poco verosimile in più punti.Nonostante tutto qualcosa di buono si intravede,la Bigelow comincia a manifestare una certa personalità in sede di regia unita ad un’ adeguata predisposizione allo sfruttamento degli ambienti naturali.Interessante anche proporre una figura molto lontana dall’iconografia classica del vampiro ed inserirla in un contesto per nulla gotico,ossia quello dell’assolato Texas rurale,come farà in seguito anche Carpenter con il suo “Vampires”.
L’utilizzo di tempi dilatati e la commistione horror/melò sono lodevoli intuizioni alle quali però non fa eco un canovaccio eletrizzante.L’autrice alterna scene incisive ad altre,cruciali,completamente prive di pathos e piuttosto goffe,quella del pub ad esempio è incredibilmente piatta.Ma il colpo di grazia arriva con il finale,veramente brutto e stucchevole.
Tutto sommato sufficiente,ma troppo discontinuo.

un piccolo cult sul vampirismo poco horror con annessa storia d'amore quasiimpossibile e conversazioni romantiche al chiaro di luna (anche perchè di giorno non si puo), niente di eccezionale si lascia seguire senza annoiare per un buon tre quarti del film poi però il finale mi ha irritato non poco

Mi è piaciuto, l'ho visto molto volentieri, nonostante la breve durata la regista Kathryn Bigelow, qui al suo esordio, riesce a calare le tenebre sin dall'inizio, per merito anche di una colonna sonora azzeccata e degli attori tutti molto convincenti. Lo consiglio, è un film conosciuto solo tra gli appassionati del genere che lo ritengono un "cult" del genere, invece meriterebbe di essere riscoperto.

John.

Il film d'esordio della Bigelow è semplicemente disastroso.
Il buio si avvicina è un western-horror (?) veramente scadente sia dal punto di vista della trama, che presenta notevoli buchi e improvvisazioni narrative quanto mai grottesche, sia dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi, che appaiono eccessivamente forzati e incapaci di agire.

Una regia fastidiosamente televisiva fa proseguire la pellicola in maniera quasi comica, fino all'orribile finale con incredibile e penoso lieto fine..

Suggestive le musiche dei Tangerine Dream, ma non basta.

Per fortuna di li a poco, la Bigelow avrebbe sfornato l'ottimo Point Break, e il capolavoro assoluto Strange Days, altrimenti questo filmetto sarebbe divenuta una piccola perla del trash b-movie ottantiano.

Splendido western\horror della grande regista Bigelow.
Atmosfere cupissime, aria da film di serie b. L'uscita nelle sale di Twilight mi ha fatto venire in mente questo cult movie anni ottanta.
Cameron-Bigelow all'epoca ci sapevano fare eccome. Peccato che il finale non sia all'altezza di tutto il resto, senno era un mezzo punto in più.

La Bigelow esordì nel lontano 1987 con questo road movie con protagonisti i vampiri. Scritto dallo sceneggiatore di "The Hitcher", il film è un b-movie dai toni carpenteriani e tipici degli anni ottanta.
Sceneggiatura non sempre ottima, ha qualche buco soprattutto nel finale abbastanza ridicolo.

La grande regista comunque dirige benissimo e ci regala delle sequenze molto riuscite.
L'atmosfera che si respira è eccellente, condita dalle ottime musiche dei Tangerine Dream, bravi gli attori in particolare i vampiri fuori di testa Bill Paxton e Lance Henriksen.

SPOILER

Non mi ha convinto questo semi-horror sui vampiri che di vampiresco non hanno poi molto. Prima di tutto la storia l'ho trovata un pò povera, non mi aspettavo chissacchè, però non progredisce molto e a tratti non sembra reggere in piedi.

SPOILER
I personaggi sono inconsistenti, non si capisce la loro 'natura', se siano buoni o cattivi. Ho pensato che magari la regista volesse renderli 'umani', ma anche in questo caso rimangono a tratti incomprensibili. Poi come ho già detto il finale, bhe mi ha lasciato molto perplesso. Tutto alla fine è incentrato sulla storia d'amore e gli altri aspetti sono solo accennati, come se fossero il contorno. Né carne né pesce.

Film che conferma il talento della Bigelow come regista d'azione (anche se i suoi capolavori verranno in seguito), ma soprattutto di Eric Red, grandissimo sceneggiatore di road movie, che in quegli anni firmò il trittico The hitcher-Il buio si avvicina-Le strade della paura. Non è esente però da lati negativi, come il fatto di essere molto discontinuo e di avere, soprattutto nel finale, qualche buco di sceneggiatura. Alcune scene non convincono tanto. Bella l'idea di rappresentare i vampiri come dei rockers e il vampirismo come una tossicodipendenza che provoca forti dolori come quelli dell'astinenza da droga. Grandi gli attori e la fotografia, bellissima la Wright.
Un tantino sopravvalutato, ma comunque un buon film atipico di genere.

Mi ha convinto solo in parte..certamente un buon mix di vari generi (horror-road movie-western)..tuttavia il fim in alcuni punti stenta a decollare e la sensazione che rimane è che forse si poteva fare qualcosa di più..soprattutto per il finale.

Voto:6,5

Ottima variazione sul tema della Bigelow,per un'esordio divenuto nel corso degli anni una sorta di cult movie...come nel precedente Last boys(diretto da Schumacher),il film punta su un'iconografia finalmente diversa:niente piu'vampiri eleganti e romantici,ma solo un branco di nomadi succhia sangue costretti a girovagare per l'eternita'.
Ottimi gli effetti speciali (vedi soprattutto le sequenze in cui i vampiri bruciano alla luce del sole),perfette le atmosfere notturne (pervase da un retrogusto tipico degli anni 80) e davvero degno di nota il cast (su tutti l'immenso Lance Henriksen seguito a ruota da un giovanissimo Bill Paxton)...peccato per un finale decisamente non all'altezza,ma per il resto direi un film da recuperare assolutamente.

Un bellissimo film vampiresco, girato con la sensibilità della donna.


"Ascolta, la senti?........ la notte è assordante.........."

Film cupo che parla del fascino del male ed è anche un pò una critica del modello famigliare americano dove non manca neanche un risvolto romantico bello e non dolciastro e neanche troppo calcato.

SPOILER

Nella prima parte si respira un aria pesantissima, il tema è interessante, ma forse non è gestito nel migliore dei modi. Si spera in un miglioramento, ma la vicenda procede con affanno, vorrebbe prendere il volo, ma fatica a sollevarsi. Quello che rimane alla fine è il sapore di una minestra un po' insipida, un po' scialba, un film che si può guardare, ma di cui si può fare anche a meno.

NOn mi ha convinto questo film sui vampiri...ce ne sono di + belli!

mah a me non ha entusiasmato propio per niente nonostante sono una vera fan dei film sui vampiri

storia di vampiri piuttosto anticonvenzionale, romantica e ben recitata, con un bill paxton su livelli di tamarraggine al limite della macchietta. per me non è quel capolavoro e cult di cui ho sentito decantare le lodi a destra e a manca, rimanendo comunque un'ottima pellicola.

Sicuramente un buon film sui vampiri; soprattutto mi piace l'incontro tra generi diversi: western, horror, road-movie, proprio perchè è un incontro armonico. Le atmosfere cupe e l'ambientazione suggestiva coinvolgono lo spettatore e lo fanno appassionare alla storia di Caleb e della misteriosa Mea. Consigliabile per gli appassionati del genere.

Quasi un capolavoro.
Uno dei migliori film sui vampiri e non...
Grandissima la regia della Bigelow e una sana atmosfera anni '80 che pervade tutta la pellicola.
Film non per tutti, ma per intenditori.

Non mi ha convinto molto: sceneggiatura e regia un pò debolucci. Bella l'idea, però ad esempio "Vampires" di Carpenter è tutta un'altra musica.

Gran bell'esordio per la regista ex moglie di James Cameron. "Il buio si avvicina" è un horror girato bene, con una buona sceneggiatura e dei discreti attori. A tal proposito una menzione particolare per il sempre bravo Lance Henriksen, il mitico Bishop di "Alien". Alcune scene decisamente sopra le righe (l'incursione nel locale notturno e la sparatoria con la polizia, cos' come la resa dei conti finale) e soprattutto un protagonista controverso, sempre al limite tra "le due vite". Questo particolare introspettivo è di sicuro interesse. Forse uno dei segreti dei film più riusciti della regista è proprio la capacità di descrivere con incisività le personalità particolari dei protagonisti.
Indubbiamente è un film che ha in parte ispirato "Vampires" di Carpenter (e più o meno metto i due film sullo stesso piano).

SPOILER

Da anni attendevo il momento giusto per vedermi questo film, la notte scorsa Studio Universal l'ha passato e ho colto l'attimo. Me ne avevano parlato talmente bene che mi aspettavo quasi di meglio..... tuttavia mi è piaciuto molto.... in effetti c'è tanto Carpenter ma è cmq precedente al suo Vampires e questo è un gran merito.... ottimo cast, ottima ambientazione e poi incredibilmente la parola "vampiro" non viene mai pronunciata in tutto il film, almeno nell'ed. italiana, great!! appellativo da cult-movie certamente legittimo.

Buona variante sui vampiri, degnamente diretto da una grande regista.
Benedico Logan per avermi mandato una copia registrata in tv, altrimenti non l'avrei mai visto.Grazie!

Discreto film, interessante come trama un po incerta la regia, suficiente sequel della produzione americana del genere horror.

il filmetto in questione, è il miglior film mai realizzato sull'argomento vampiri.
davvero interessante.

La Bigelow, aiutata dal marito di allora, si cimenta nella sua opera prima, dirigendo un B movie veramente interessante, dagli echi carpenteriani.
Cult.

Cult movie anni '80, diretto da una regista, kathrin Bigelow, che farà strada, sconosciuto all'epoca, ma diventato un cult col passare degli anni.
Scritto da Eric Red, regista di "le strade della paura" e autore della sceneggiatura di "The Hitcher- la lunga strada della paura", è un bell'horror vampiresco che mischia sapientemente road movie horror e western.

Facce da serie B, ottimi caratteristi (Lance haricksen, Bill Paxton), musiche tipiche degli anni '80, dei Tangerine Dream.
Parecchi anni prima di "Vampires" di John carpenter, un verio gioiello dell'horror. Peccato che è un film abbastanza raro, speriamo che qualcuno se ne ricordi presto per una bella edizione in dvd anche in Italia.