Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Tantissima la carne al fuoco in quest ultimo lavoro di Moretti: i problemi di una famiglia, la crisi del cinema di genere e la difficoltà di fare film in Italia, l'aberrazione di un modello di vita inculcato nelle nostre menti da anni di invasione mediatica. Come già rilevato da altri, è proprio la sovrabbondanza degli elementi in gioco a divenire il punto debole de Il Caimano: è tutto frammentato e reso in maniera a volte affrettata, a volte troppo insistita. Su tutto orbita l'inquietantissima figura del Caimano (che nel finale si incarna in chi meno ti aspetti... in una lunga sequenza che fa gelare il sangue), un personaggio cresciuto grazie all'odio dei suoi avversari, e che di odio e avidità si nutre. Il Caimano ci ha cambiato la mente, è stato capace di fare accettare a molti di noi comportamenti che in una società civile sono considerati esecrabili e assurdi. E nell'Italietta dominata dal Caimano, gli uomini del film non fanno una grande figura: sono deboli, perdenti, incapaci di costruire qualcosa... cosa che invece riesce alle donne del racconto (come ha ben sottolineato mare nella sua recensione). Si esce dal cinema con un grande senso di tristezza al pensiero di come siamo cambiati (in peggio).
Tornando al film in sè, mi ha delusa per il fatto di essere troppo frammentario, con lunghi momenti di stasi e altri in cui per troppo affollamento di temi si tralasciano i dettagli o si aggiunge troppo. Straordinario Silvio Orlando e perfetto il cameo finale di Moretti, con i suoi lampi d'odio.