il cittadino si ribella regia di Enzo G. Castellari Italia 1974
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il cittadino si ribella (1974)

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locandina del film IL CITTADINO SI RIBELLA

Titolo Originale: IL CITTADINO SI RIBELLA

RegiaEnzo G. Castellari

InterpretiFranco Nero, Giancarlo Prete, Barbara Bach, Renzo Palmer

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 1974
Genereazione
Al cinema nel Settembre 1974

•  Altri film di Enzo G. Castellari

Trama del film Il cittadino si ribella

A Genova, durante una rapina in banca, tre banditi prendono in ostaggio uno dei clienti, l'ingegner Carlo Antonelli. Pestato a sangue e abbandonato in un'auto, Antonelli vuole vendicarsi ma, quando capisce che la polizia non lo aiuterà più di tanto, decide di mettersi alla ricerca dei banditi e di farsi giustizia da sé. A questo scopo ricatta un giovane balordo che poi passa dalla sua parte.

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Voto Visitatori:   7,02 / 10 (27 voti)7,02Grafico
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Voti e commenti su Il cittadino si ribella, 27 opinioni inserite

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Oskarsson88  @  24/12/2023 17:44:09
   7 / 10
Bel poliziesco con Franco Nero ribello e in grande spolvero. Tanta violenza e un finale con l'eco dei suoni molto appropriato...

alex94  @  31/03/2023 09:31:00
   8 / 10
Veramente un gran bel film di Castellari,che si inserisce tra i migliori poliziotteschi del tempo ( anche se in questo caso troviamo una contaminazione con la tematica dei giustizieri).
La storia per quanto non originale è leggermente più interessante rispetto agli standard del genere,in quanto presenta alcune riflessioni sulla convivenza tra polizia e malavita e soprattutto abbiamo un protagonista caratterizzato in modo molto più umano e credibile ( stessa cosa sfortunatamente non si può dire per i cattivi).
Bene le scene d'azione e sempre elevato il ritmo,finale d'antologia dal sapore western.
Nel cast brillano il sempre bravo Nero e Prete nel ruolo della vita.
Bella l'ambientazione genovese, intense e a tratti malinconiche le musiche dei De Angelis.
A mio avviso un vero e proprio cult movie oltre che una delle migliori prove di Castellari dietro la macchina da presa.

andrea90  @  08/12/2020 23:11:35
   8 / 10
Gran bel poliziottesco (anzi e' piu' corretto definirlo un action movie) firmato da un Castellari in gran forma con protagonista il suo attore feticcio , che fornisce una prova degna di nota.
Il titolo e' diventato l'emblema e l' icona di tutto il genere cinematografico.
Grandiosa la colonna sonora dei fratelli De Angelis (specie nei cruenti titoli di testa) e i continui rallenties nelle scene d'azione per quanto ripetitivi come dicono molti , sono di una bellezza unica, marchio di fabbrica di un grande artigiano del nostro cinema.
Indimenticabili poi gli ultimi intensi 5 minuti di resa dei conti tra Nero e i 3 farabutti.
Imperdibile per gli amanti del genere.
Tanti volti memorabili che non ci sono piu' (menzione per i 3 banditi : Massimo Vanni, Romano Puppo e il recentemente scomparso Nazzareno Zamperla).
Un pezzo della storia del nostro paese che non c'e' piu'.

daniele64  @  25/04/2020 12:32:48
   5½ / 10
Uno Spaghetti Western a Genova .... Un tizio , malmenato durante una rapina , non avendo fiducia nella Polizia , si dà da fare in prima persona per trovare i responsabili .... E' ovviamente una pellicola che si inserisce nell' onda lunga del genere " poliziottesco all' italiana " , ma nel sottogenere in cui è il comune cittadino che decide di farsi giustizia da sè , sullo stile del coevo " Il giustiziere della notte " . Come in tutti i film di questo tipo , l' azione non manca ( notevoli gli inseguimenti in auto ! ) e la violenza , in tutte le sue forme , è sempre esplicita , proprio come in tanti Spaghetti Western , genere da cui provengono sia il protagonista che il regista . Il messaggio che il film trasmette è quello tipicamente qualunquistico , con una certa esaltazione della " giustizia fai da te " , anche se si cerca un po' di nobilitarlo rievocando persino la Resistenza Antifascista . Enzo G. Castellari ( uno dei tanti Girolami del nostro Cinema e certo non il peggiore ) ci sa fare con i film d' azione , grazie alla sua regia frenetica e piena di ralenti , atta ad enfatizzare la dirompente violenza di alcune scene ( i banditi sono davvero trucidissimi ! ) . Franco Nero è un buon protagonista assoluto ; al suo fianco si notano la bella Barbara Bach , un serio Renzo Palmer ed il balordo redento Giancarlo Prete . Punti a favore di questa pellicola restano per me il buon ritmo , l' ambientazione nella mia città , Genova , e la molto riuscita e coinvolgente colonna sonora dei fratelli De Angelis . Purtroppo la discutibile morale di fondo qualunquista , confermata anche dall' ultima inquadratura , non mi permette di farlo arrivare alla sufficienza tonda , per cui gli do solo 5,5 .

JOKER1926  @  24/04/2020 03:11:21
   6½ / 10
Nell'epopea del poliziesco italiano trova spazio un tipico film di questa famiglia, "Il cittadino si ribella"; dirige i fili del gioco la regia di Castellari.
Protagonista incontrastato, un volto celeberrimo del genere, come Franco Nero, nei panni di un borghese stufo di una delinquenza frenetica e cieca.
Da queste basi, quindi, nasce la struttura narrativa di questo film italiano anni settanta.

La grande nota positiva de "Il cittadino si ribella" risiede nei primi quindici minuti di proiezione, la musica e il ritmo scandiscono forse uno dei migliori inizi cinematografici del poliziesco all'italiana. Per intensità, questa prima parte, è quasi paritetica a "Cani arrabbiati" di Bava.
Tutto molto bello, le premesse sembrerebbero gridare ad un capolavoro di genere annunciato. Purtroppo non è così…

"Il cittadino si ribella", al di là di una fedeltà assoluta circa la rappresentazione poliziesca, decade in termini di storia e di sceneggiatura. L'audace trama del "vendicatore" appare essere fin troppo forzata, la sceneggiatura si accolla una responsabilità grande, nell'ora e quaranta, diventa difficile riciclare una situazione e un contesto evidentemente sopra le righe.
Vien fuori una produzione priva di un senso specifico, il tutto grava intorno al sofferente Franco Nero impelagato in una lotta a dir poco improbabile. In questa situazione quasi surreale, non mancano scene di pregevolissima fattura, attorniate da una soddisfacente fotografia e da un prodigioso lavoro musicale. Il film, però, non va oltre.

Con una storia più compatta e più credibile, "Il cittadino si ribella", poteva esser uno dei migliori film della sua casta, la regia decide di procedere mediante un piano più coraggioso, ma anche più rischioso. Risultati altalenanti.

Film consigliato, a questo punto, solo ai veri amanti del genere.

JOKER1926

DogDayAfternoon  @  21/04/2020 22:34:00
   7 / 10
Ammaliante fin dai titoli di testa sulle note dell' ottima colonna sonora che rimane veramente notevole per tutto il film e crea un accompagnamento perfetto. Andrenalina, coinvolgimento, buona azione, non c'è da rimanere delusi. Forse perde un po' verso la fine, ma ormai si sono già gustate per bene le portate precedenti.
Perfetto Franco Nero.

Spotify  @  25/12/2018 23:10:23
   6½ / 10
Noir nostrano anni 70, periodo nel quale, di film come questo, nel nostro paese, ne venivano realizzati a secchiate.
E' una buona pellicola, non proprio tra le migliori del suo genere, ma è un'opera che secondo me va vista, soprattutto per via del fortissimo messaggio di protesta che Castellari trasmette.
La trama è ambientata a Genova e vede protagonista Carlo, un ingegnere. Un giorno, Carlo si reca alla posta per un pagamento, ma proprio in quel momento, un trio di rapinatori irrompe nel luogo, terrorizzando tutti. Carlo cerca di opporsi ai malviventi, i quali però, di tutta risposta, lo picchiano e lo portano via con loro in una macchina. A questo punto, c'è un lungo inseguimento tra la polizia, allertata, e i criminali. I banditi, giunti nei pressi del porto, abbandonano Carlo nella macchina, e fuggono su un'altra autovettura. L'ingegnere, stordito e sanguinante, viene ritrovato dalle forze dell'ordine e portato via. Carlo prega alla polizia di riacciuffare i rapinatori, ma non ottiene le risposte che sperava di sentire. A questo punto, completamente accecato dalla sete di vendetta, Carlo agirà per conto proprio, col solo scopo di ritrovare i malviventi e fargliela pagare.
Castellari, attraverso questo suo lavoro, fa una durissima critica all'intero sistema delle forze dell'ordine, colpevoli di intervenire solo quando c'è un reato di grave entità. Si analizza, anche se in maniera vaga, la possibile connivenza tra criminalità e polizia.
La condanna del regista è diretta, senza mezzi termini. I cittadini non si fidano più delle autorità e così sono pronti a farsi giustizia da soli.
Ora, l'intera trama, potrebbe sembrare un po' esagerata, in quanto Carlo, vuole a tutti i costi ritrovare i rapinatori, i quali, dopotutto, l'hanno anche lasciato andare. Ma infatti, la storia è volutamente forzata (non a caso, sia Tommy che Barbara, intimano più volte a Carlo di lasciar perdere), perché, è proprio attraverso la cocciutaggine di Carlo che il director esplicita il proprio messaggio.
La caratterizzazione dei personaggi è buona. Carlo è un uomo determinato e di carattere. La sua perseveranza nella "missione" che porta avanti, è ammirevole.
Tommy è un tipo simpatico, non violento, ruba per aprirsi un autofficina. Castellari lo delinea bene, anche perché grazie a questa figura, il film, in certi frangenti, assume un aria più leggera.
Il ritmo, generalmente, è scorrevole. Tuttavia, terminata la visione, i 100 minuti si sentono. Il problema di ciò, risiede principalmente nella sceneggiatura e lo spiegherò dopo. Comunque, la pellicola non è affatto noiosa.
Castellari si conferma un valido regista dietro la macchina da presa. A testimoniarlo, un paio di inseguimenti, come quello iniziale, da brividi. Non mancano neanche scene di suspense, girate benissimo, con la mano ferma.
Il finale è prevedibile, però conclude in maniera degna la pellicola.
La fotografia è molto spenta, a sottolineare l'atmosfera cupa. Idem per la scenografia, definita da spazi tetri e angusti.
Il cast è buono. Bella prova di Franco Nero, attore richiestissimo all'epoca per questi film. Carattere e realismo sono gli ingredienti principali che l'attore romagnolo utilizza e il risultato è ottimo. Buone le espressioni e gran interpretazione dei dialoghi.
Bravo anche Giancarlo Prete, riesce ad essere sia il simpatico che il saggio della situazione. Una performance di tutto rispetto.
Funzionale la colonna sonora.
Uno dei maggiori problemi, invece, è il montaggio, davvero pessimo. Le immagini spesso sono tagliate e lo sviluppo delle azioni, in non pochi frangenti, si capisce male.
Poi c'era, appunto, la sceneggiatura che, secondo me, penalizzava la dinamica della pellicola. Ci sono troppe situazioni che si ripetono, più e più volte. Non pare che gli sceneggiatori avessero una valanga di idee. Poi anche il finale, riserva una circostanza alquanto bizzarra


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Per il resto, i dialoghi funzionano, l'impianto narrativo anche, i personaggi sono interessanti.


Conclusione: un noir italiano che sa il fatto suo. Non è un film eccezionale ma gode di una buona recitazione degli attori e qualche sequenza di forte impatto. Non è un'opera indimenticabile ma un'occhiata la vale.

Italo Disco  @  02/08/2018 16:08:53
   9½ / 10
Splendido esempio di poliziesco all'italiana: grintoso, violento, scorrevole, un Franco Nero carismatico, una regia fluida, un sacco di facce giuste, musiche magnifiche, un argomento attuale ancora oggi... La messinscena di una società impazzita viene mostrata con una brutalità ragguardevole e la schizofrenia metropolitana è ambigua e quasi priva di sentimenti. Non mi stanco mai di vederlo. Particine per il regista e per un giovane Neri Parenti. Il dvd NoShame era integrale e si vedeva bene ma aveva alcuni salti audio, o sottotitolati in inglese oppure mancanti proprio come i 10 secondi nella scena con la prostituta; la versione trasmessa da Mediaset anni fa aveva le parti audio in italiano intatte ma era un po' troppo tagliuzzata. 41° posto in classifica nella stagione 1974/75.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  01/04/2014 23:13:09
   7 / 10
Discreto film di Castellari, che pare un pò fissato col tema della vendetta... il film è praticamente una versione "soft" de "Il grande racket". Si tratta di due film diversi ma che sono comunque abbastanza simili, anche (come ho già detto) per le tematiche trattate e la struttura narrativa. Ottimo Franco Nero, film decisamente mai noioso, anzi, trascinante anche per via delle numerose scene d'azione che Castellari e pochi altri sapevano all'epoca girare con maestria. E questo è proprio un marchio di fabbrica di tutto il cinema dello stesso Castellari: l'enorme quantità di scene d'azione ben costruite e inserite in sceneggiatura. Di Di Leo ho per ora visto solo il suo film più famoso ("Milano Calibro 9"), ma se vogliamo operare un confronto fra Castellari e Di Leo, possiamo sicuramente dire che oggettivamente Di Leo è meglio, ma Castellari è più bravo ad intrattenere e a tenere incollati.

Jack_Burton  @  10/05/2013 16:22:43
   7½ / 10
Veramente una bella sorpresa questo film di castellari.
Un onesto cittadino, dopo essere stato derubato, preso in ostaggio e picchiato, non sentendosi più protetto dalle forze dell'ordine decide di organizzare un piano per vendicarsi.
Trama semplice che castellari riesce a mettere su pellicola in modo pregevole sfornando un poliziesco sfizioso e mai noioso.
Consigliato...specie per gli estimatori del mitico regista romano e dei poliziotteschi in genere.

peppe87  @  24/03/2013 01:55:21
   7 / 10
basta il nome di franco nero per elevare la pellicola, poi con castellari alla regia il pacchetto è completo. gran film

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/02/2013 00:06:11
   7 / 10
Passando sopra la debolezza dell'incipit, a mio parere non abbastanza convincente per la scelta così radicale del protagonista, il film di Castellari propone, come anche per il precedente La polizia incrimina la legge assolve, delle figure sovrapponibili (cittadino/criminale) e in qualche caso con una certa ambiguità di fondo (il commissario di Renzo Palmer). Bellissimo tutto il finale del capannone, un ambiente sconfinato per una sparatoria piena di echi e suoni distorti veramente molto suggestiva.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  06/09/2012 08:48:22
   7 / 10
Gli anni 70, i violentissimi anni di piombo, non risparmiarono nessuna città italiana. Qui ci troviamo a Genova. Film dalle tematiche discutibili, ma bisognerebbe contestualizzarlo nell'epoca in cui fu girato, così vicina ma allo stesso tempo sembrare appartenere ad un altro universo.

vieste84  @  30/08/2012 18:46:32
   6 / 10
Nulla di eccezzionale questo poliziesco di castellari, dopo un inizio folgorante non mantiene le aspettative, la ricerca di Nero verso chi lo ha malmenato è un po esagerata.



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Si risolleva verso la fine con un po di azione. Troppe forzature nella trama ma il prodotto finale ha sicuramente il suo fascino anche se purtroppo il tutto è già visto, dato che tratta la solita difficoltà da parte della polizia di tenere a bada la delinquelza incalzante di quegli anni. Personalmente lo preferisco al più sopravvalutato "il grande racket" dello stesso Castellari

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  01/04/2012 14:17:31
   7½ / 10
Finalmente un poliziotesco di alto livello dopo le prove opache di Castellari in Il grande racket e La polizia incrimina, la legge assolve...Sceneggiatura davvero convincente ottima regia (ma da questo punto di vista Castellari è effettivamente un maestro). Consigliato

Leonardo76  @  20/10/2011 20:33:51
   7 / 10
Lasciando perdere la dubbia filosofia del film (la polizia è impotente\incapace quindi bisogna far da sè) ci si diverte con questo buon film d'azione un po' diverso (il protagonista non è un super uomo) dai poliziotteschi Merliniani. Scena finale da cineteca.

dagon  @  23/11/2010 19:52:18
   6 / 10
qualche momento davvero riuscito accanto ad altri molto approssimativi. Tema del cittadino/giustiziere con venature di polizziottesco. Inventivo uso del sonoro nella scena finale dell'hangar. Nel complesso mi è parsa un occasione mancata

1 risposta al commento
Ultima risposta 23/11/2010 20.21.42
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  10/03/2009 12:36:11
   5 / 10
Un altro grandissimo poliziottesco made in Italy. Sicuramente visto da Tarantino, e magari probabilmente anche visto da Scorsese che si fidava della scuola italiana, basta vedere il risultato del regista newyorkese in un film come "Taxi Driver" anch' esso dal punto di vista interno di una classica storia del giustiziere solitario, per fare un minimo di confronto con "Il Cittadino si ribella". La critica al sistema corrotto viene portata a galla solo superficialmente e non ho notato grandi doti nè registiche, nè d' interpretazione degli attori, Franco Nero compreso, che sarà anche stato un bell' uomo và. Mediocre.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  01/02/2009 17:37:07
   8 / 10
Si, probabilmente il film non sarà originale, forse è anche un pò banale soprattutto per quanto riguarda l'idea principale. Ma il film del grande Castellari è adrenalinico e ricco di momenti esaltanti, tipici del regista e dei film italiani di genere. Non sarà il migliore tra i tanti titoli del periodo, ma Franco Nero è perfetto, la regia è ottima (splendidi i ralenty) e ci sono un sacco di sequenze e dialoghi memorabili. L'incipit è tra i migliori di sempre, gli inseguimenti sono perfetti e il finale è stupendo.
Spettacolare la colonna sonora e come il regista la utilizza. Un film che si lascia seguire alla grande.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  05/01/2009 16:18:09
   7 / 10
Da un soggetto tutt’altro che originale un film godibile,soprattutto per chi ama il genere,incentrato ancora una volta sulla figura del giustiziere.
L’efficace Franco Nero è infatti il mite cittadino del titolo,che derubato e malmenato per l’ennesima volta decide di farsi giustizia personalmente,preso atto anche dell’inadeguatezza delle autorità competenti.
Normale che da una trama simile si possa trarre un messaggio ambiguo e pericoloso,anche se in questo caso esplicitato in maniera meno rozza e diretta rispetto al solito,cercando di giustificare le gesta del protagonista grazie ad un maggiore approfondimento psicologico mediante riferimenti al suo passato,ad una creazione del vendicatore graduale e tutto sommato credibile,senza disdegnare riferimenti plausibili al periodo sociale/politico.
Davvero buona la regia del veterano Castellari,eccellente soprattutto nell’utilizzo dei ralenty,il suo lavoro è inoltre facilitato da una narrazione scorrevole ed impreziosito da una valorizzazione interessante di alcuni scorci di Genova,città stranamente poco utilizzata in questi prodotti,ma decisamente adatta allo scopo.Degne di menzione la colonna sonora e l’interpretazione di Giancarlo Prete,notevole il finale,ideato in maniera pregevole con lo scontro tra il protagonista e i malviventi,tutti provenienti da zone diverse d’Italia,come a voler sottolineare la diffusione senza quartiere della criminalità e la conseguente urgenza di prendere provvedimenti.

Sestri Potente  @  24/09/2008 11:11:01
   7½ / 10
Un gran bel thriller ambientato a Genova. Come in "Italia a mano armata", fa piacere guardare un film girato nella propria città, anche perché ci si riconosce nelle vie e nelle varie location. Facendo un analisi del film, concordo con il messaggio qua sotto: Castellari non fa solo un film d'azione, ma punta il dito contro l'immobilismo della giustizia, troppo spesso disarmante. Insomma, le possibilità per prendere gran parte dei criminali ci sono, ma purtroppo non vengono sfruttate. Bravissimo Franco Nero, una specie di Charles Bronson che prima di sparare fa funzionare il cervello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  08/09/2008 23:11:43
   8 / 10
20 anni prima di john woo, il vero pioniere dell'uso eclettico del ralenti è stato castellari, qui come in molte altre sue opere.
pellicola uscita lo stesso anno del ben più famoso death wish, i punti in comune sono diversi (anche qui ad esempio il giustiziere è un ingegnere, come paul kersey nel film di winner), ma l'atto di accusa di castellari verso l'immobilismo della giustizia è ben più diretto e meno romanzato.
diverse le scene da urlo, su tutte il finale nel garage ma soprattutto il gioco del gatto col topo fra la mustang e franco nero nel cortile dove era tenuto prigioniero.
la colonna sonora non è particolarmente azzeccata, ma il suo uso distorto, con stacchi fatti con l'accetta, e l'uso di un'eco cupo per alcuni dialoghi la rendono peculiare e difficilmente dimenticabile.
nero, attore feticcio del regista, in un'altra prova vigorosa e degna della sua fama.

Invia una mail all'autore del commento BIONDO  @  29/08/2007 16:53:54
   7½ / 10
LE MUSICHE SONO STUPENDE..IL FILM è SCORREVOLE..NON UN CAPOLAVORO DEL GENERE MA PIACEVOLE..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  01/08/2007 20:30:04
   5 / 10
Classico poliziesco all'italiana, demenziale nella premessa, ma comunque meglio di altri.
Se si riesce a passare sulla storia patetica e assurda del cittadino comune che, non aiutato dalla polizia incapace e corrotta , se ne va in giro alla ricerca dei criminali per farsi giustizia da solo, il film di Castellari è anche accettabile.
Bello l'epilogo e l'inseguimento iniziale.

private_joker  @  02/07/2007 11:09:48
   7½ / 10
Un film non eccelso ma sopra la media del genere. Da ricordare la sequenza finale nell'hangar, davvero bella.

larcio  @  08/01/2007 20:07:54
   6½ / 10
insomma...bravino franco nero, e discrete l' idea, tuttavia la regia è quello ke è percio la perllicola, data anke l' età, ne risente

BobRobertson  @  07/09/2006 20:40:49
   7½ / 10
uno dei titoli più famosi diretti da enzo castellari.
una storia avvincente di un uomo che non vuole arrendersi dinanzi ai soprusi del sistema decidendo di farsi giustizia da se... ma lui non è un personaggio dedito all'azione, è soltanto un semplice ingegnere.
un film bellissimo, ke sotto sotto ci manda un messaggio molto profondo...
ne consiglio davvero la visione, anke ai meno appassionati del genere.

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