Quinta trasposizione del romanzo di Gaston Leroux, girata a Budapest e ambientata a Londra, con l'accento messo sugli aspetti più orripilanti della vicenda in linea con la scelta di Englund: il suo "fantasma" ha fatto un patto col diavolo.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Un fantasma dell'opera che riprende tutto il lato gore –qui con gli interessi- del romanzo, in fondo Erik è un assassino e i misfatti nelle ore rosa di mazenderan ne sono una prova; Robert Englung è perfetto per questo ruolo, plasma un personaggio intrigante e con stile. Diverse sono le divergenze con l'originale: le vicende sono collocate a Londra e non a Parigi(mi pare non sia il primo film sul fantasma ad essere ambientato nella capitale inglese); qui Erik ha stretto un patto con il diavolo che in cambio del genio musicale lo ha sfigurato precludendogli l'amore. Grazie a questo accordo pare che il protagonista sia immortale, difatti dalla Londra dell'ottocento ce lo ritroviamo nella New York fine anni 80! Un fantasma dell'opera che si muove nel tempo e nello spazio e non è relegato esclusivamente ai sotterranei del teatro. Ho trovato interessante l'idea di aggiungere una caratteristica del Faust alla trama dell'opera di Leroux. Sono state inserite diverse chicche come la rosa e la moneta nel palco numero cinque, il laccio del penjab(Erik è un maestro nell'uso di quest'arma letale) e la scena al cimitero dove "l'angelo della musica" suona il violino mentre Christine visita la tomba di suo padre per trovare conforto . Ottime le scene splatter
Joseph Buquet scuoiato, la Carlotta decapitata, Richard/Raoul bruciato eccetera
e il make-up del fantasma dell'opera mentre traffica con la pelle per coprire le sue mostruosità. Scenografie a tratti surreali e spettrali. Finale di classe, non è così facile sbarazzarsi delle note del Don Giovanni trionfante!