Joanni de' Medici, cavaliere della nobile arte della guerra, a soli 28 anni è capitano di un'armata pontificia nella campagna contro i Lanzichenecchi di Carlo V. Conteso dai principi per la sua grande esperienza nel mestiere delle armi è, ancora in vita, un mito irraggiungibile. Amato dalla buona sorte e ambito dalle donne, sarà tradito dall'introduzione delle armi da fuoco. La morte di un giovane è una bestemmia contro il destino; molto spesso mostra la stupidità dei comportamenti umani.
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