Minacciati nei loro privilegi di nobili della Serenissima dal Doge Condiano, i signori di Venezia ordiscono una congiura per liberarsi del Doge e di suo figlio Rolando. Questi è accusato di congiurare contro la Repubblica e di aver ucciso il nobile Davila. Rolando, che era in procinto di sposare Leonora Dandolo, viene condannato dopo un sommario processo e rinchiuso nei Piombi, insieme a suo padre, reo d'essere insorto in difesa del figlio.
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