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Stanchissimo capitolo di una saga che oramai non ha più nulla da dire e che oramai non fa altro che raschiare il fondo di un barile già eccessivamente raschiato. La storia è veramente tirata per i capelli ed altro non appare se non un pretesto per rimettere in scena la solita sarabanda di dimensioni parallele,demoni,personaggi antipatici e jump-scare di routine. Alquanto inutile con un Wilson dall' espressione perennemente confusa ( e come darli torto) che almeno registicamente ci prova a realizzare un film decente,tentativi annullati da una sceneggiatura inconsistente. Tralasciabilissimo.
Patrick Wilson debutta alla regia con il quinto capitolo della saga di "Insidious" cercando di ridargli vitalità dopo i due spin-off. La famiglia dei Lambert è di nuovo protagonista dopo che sono trascorsi nove anni dall'ultima visita nell' "Altrove". Niente di nuovo nella sceneggiatura con spiegoni già visti precedentemente. Il difficile rapporto tra padre e figlio e le reminiscenze di "Dalton" che va al college e ricorda suoi "viaggi astrali" sono poco interessanti come i soliti jumpscares stavolta limitati a poche scene. Stilisticamente ben diretto e confezionato e l'unica sequenza che rimane impressa è quella della risonanza magnetica. Chiusura della saga che poteva essere meglio sviluppata.
Davvero brutto questo Insidious, secondo me. Brutta la storia, sceneggiata male, non mette paura. Scarse le apparizioni dei "mostri". I personaggi vecchi o nuovi non sono incisivi e non convince neanche tutta la drammatica situazione familiare. Pietose le lezioni accademiche con quella professoressa, brutta anche l'ambientazione. Inutile la parte di Lin Shaye, e lo dico a malincuore. Insomma, non è salvabile nulla.
Scontato, ripetitivo, noioso, e soprattutto non fa' paura nemmeno per sbaglio, in generale più le saghe vanno avanti, e più il prodotto peggiora, spero sia l'ultimo capitolo
Film che potrebbe chiudere la saga (ma non si sa mai). Sembra più un'operazione nostalgia che un horror, soprattutto il finale, a tratti troppo melenso per un horror.
Per il resto reparto tecnico e repertorio Blumhouse Productions in grande quantità.
Insidious non è una saga che mi ha entusiasmato più di tanto. Qualitativamente intorno alla sufficenza ma nulla di più. Red Door riprende un franchising già avviato e commercialmente molto redditizio, tuttavia di inventiva non se parla. A livello di cornice tratta del rapporto padre/figlio fatto incompresnioni reciproche che si trasmette a livello generazionale, determinato da eventi che hanno origine dalla sfera dell'aldilà. Non è diretto male dall'esordiente Wilson, ma si basa sul pilota automatico di tante pellicole Blumhouse, cioè jumpscare un tanto al chilo e tutta una serie di situazioni già viste e riviste. Il franchise aveva già dato tutto tuttavia se gli incassi reggono, ci potremmo trovare in futuro un nuovo capitolo che spero non ci sia.
Arrivati al quinto capito, è assolutamente palese che la serie non ha più nulla da dire, quindi rimette in scena qualcosa di già visto nei quattro film precedenti, cercando di far ruotare tutto attorno al rapporto padre-figlio, per dare un tocco di novità, ma di certo non basta. Non basta qualche jumpscare qua e là per dare corpo a una pellicola senz'anima, il cui impatto visivo non compensa la pochezza della sceneggiatura.
Si risalta di palo in frasca e si ritorna a parlare della damiglia Lambert, mettendo (si spera) la parola fine sulle loro vicissitudini nell'altrove. Quinto (e ultimo?) capitolo della saga che vede il debutto di Wilson nel doppio ruolo di regista e interprete. Storia con poca sostanza, a tratti banale, scandita da un ritmo cadenzato ma dotata di un'atmosfera povera di idee e un po' carente in termini di pathos, a parte uno o due jumpscares piazzati ad hoc. Non ci si annoia ma di certo, per quanto mi riguarda, rappresenta un passo indietro rispetto al precedente capitolo.
La presenza di Wilson non basta a far raggiungere la sufficienza a questo ennesimo capitolo della saga privo di una trama originale, piacevole e coinvolgente. Il tutto risulta approssimativo, banale e noioso.
La prima parte prometteva qualcosa di interessante, poi alla fine si è rivelato l'ennesimo buco nell'acqua. Da grande amante dei primi 2 capitoli (di James Wan) speravo che il ritorno di Patrick Wilson risollevasse la saga, invece è stata una grande occasione persa. Trama insulsa e ripetitiva. Peccato.