into the woods regia di Rob Marshall USA 2014
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into the woods (2014)

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locandina del film INTO THE WOODS

Titolo Originale: INTO THE WOODS

RegiaRob Marshall

InterpretiMeryl Streep, Christine Baranski, Tammy Blanchard, James Corden, Also David Garrison

Durata: h 2.05
NazionalitàUSA 2014
Generefantasy
Al cinema nell'Aprile 2015

•  Altri film di Rob Marshall

Trama del film Into the woods

Il film, basato sull'omonimo musical di Broadway, narra la storia di un fornaio e di sua moglie alle prese con un incantesimo che impedisce loro di avere figli. Il sortilegio è opera di una strega malvagia.

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Voto Visitatori:   5,83 / 10 (23 voti)5,83Grafico
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Voti e commenti su Into the woods, 23 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DarkRareMirko  @  11/06/2023 00:27:36
   6½ / 10
Varie famose favole amalgamate abbastanza bene, qualche dialogo che colpisce, cast più che buono (ma per lo più è tutto sulle spallone del mostro di bravura Streep), target per lo più destinato ad un pubblico giovane.

Di contro canzoni non memorabili, ripetitività, location del bosco che è anche un limite.

Nella media dei prodotti simili, lievita e si nobilita grazie al già citato cast (oltre la strega, Pine, Depp, che si vede pochissimo, la Blunt ecc.).

Ma Marshall ha fatto di meglio.

yeah1980  @  04/07/2017 11:40:29
   7 / 10
Non mi è dispaiciuto, malgrado lo scarso consenso.

SKULLL  @  23/09/2016 07:45:36
   3½ / 10
Una noia mortale. Parte quasi bene ma poi si sprofonda. Da dimenticare.

topsecret  @  26/06/2016 15:44:41
   5 / 10
L' 80% di questo film è composto da canzonette brutte e prive di armonia, il restante 20% è un mix di favole rivisitate in maniera poco convincente e soprattutto poco coinvolgente.
Cappuccetto Rosso ha una voragine nello stomaco, Rapunzel ha una ricrescita super rapida, Cenerentola è una fuggiasca seriale, il principe azzurro un buffone fedifrago e alla moglie del fornaio non dispiace il filone degli altri, meglio se regale. Alla luce di tutto questo è facile intuire di essere alla presenza di un musical scialbo e senza verve, noioso e ridondante in cui si salvano solo gli effetti grafici e i costumi.
Decisamente lontano dalla mia idea di prodotto ludico.

Liz_801  @  14/04/2016 14:05:55
   5 / 10
Io amo i fantasy e amo i musical ma questo è proprio un pasticcio tremendo...
La prima mezz'ora già chiude del tutto la storia e tutto ciò che viene dopo è confuso stupido e senza senso, suppongo volesse essere un modo per interrogarsi sul cosa avviene dopo "il per sempre felici e contenti" ma messo così come è stato fatto non funziona e il messaggio se arriva è solo sforzandosi molto nell'interpretazione... se si ha la forza di seguirlo per di più, visto che nell'ultima ora e passa le cose avanzano con lentezza terribile e i personaggi sembrano cambiare personalità e idee ogni tre minuti senza mai alcuna spiegazione del perché, togliendo ogni logica possibile al tutto.
Poi che diamine, è un musical quindi almeno un paio di belle canzoni dovrebbero esserci no? E invece nemmeno una... sono una più brutta e noiosa dell'altra, è come se i personaggi parlassero con un sottofondo musicale a caso e totalmente privo di ritmo, se le ho odiate io immagino l'orrore che può aver provato un non amante dei musical a vedere queste nenie infinite.
Bocciatissimo insomma, 5 solo perché ho apprezzato molto le interpretazioni di alcuni degli attori che hanno fatto davvero dei miracoli considerato la piattezza della sceneggiatura delle canzoni e dei loro stessi personaggi.

sabel  @  14/04/2016 11:29:06
   9 / 10
Visto al cinema e rivisto a casa è una fantasiosa commedia-fantasy canticchiata!!! I protagonisti non cantano delle vere e proprie canzoni ma intonano dialoghi e li canticchiano al posto di parlare. Simpatico l'intreccio fiabesco che non è scontatissimo e alcune scene credo che non me le sarei aspettate

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Bello, bello, bello!!!!!! Lo rivedrò ancora :-) :-)

krystian  @  10/04/2016 16:29:41
   7 / 10
Diciamo che me lo aspettavo molto peggio ma, allo stesso momento, molto meglio (il potenziale era astronomico).
È un film piacevolissimo ma che non è riuscito a coinvolgermi ed emozionarmi.
Le canzoni sono tutte identiche ed omogenee senza un minimo di sussulto, epicità, guizzo od orecchiabilità (del tipo Les Misérables che, anche a distanza di mesi, i motivetti ti rimangono in mente).
La trama è carina e con un bel mix di fiabe ma per nulla approfondita e poco ispirata.

Il lato tecnico è decisamente meglio, i costumi, il trucco e il parrucco sono ottimi, mentre le scenografie, seppur magnifiche, le ho trovate eccessivamente scure, "nebbiose" e poco fiabesche (il titolo corretto del film doveva essere "Into The Dark & Foggy Woods").

Una nota di merito, e mezzo voto in più, va assegnato all'incriticabile Meryl Streep che riesce sempre ad eccellere e stupire, qualunque ruolo le venga assegnato!

Un film che consiglio Solo ed Esclusivamente agli Amanti Incondizionati dei musical.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  09/04/2016 18:15:06
   6 / 10
Mix di fiabe tutto cantato. Troppo lungo, si fatica a guadagnare la fine nonostante non sia brutto. Passabile.

shark15  @  09/12/2015 15:07:14
   3 / 10
film noioso che per fortuna non ho visto al cinema a me i musical non mi piacciono come braccio di ferro (1980) è da evitare insomma la maggior parte degli attori continuava a cantare quindi non ho resistito e ho spento dopo 16 minuti il pc

Trixter  @  15/10/2015 09:43:22
   5 / 10
Into the Woods ovvero la madre di tutte le fiabe: un minestrone che ondeggia tra Cappuccetto rosso, Cenerentola, Rapunzel ma che, in realtà, non fa apprezzare nessuna delle favole richiamate.
Molto bella l'ambientazione darkeggiante e tenebrosa, così come apprezzabile la figura e la connessa interpretazione della strega Meryl Streep. Ma Into the Woods è un musical e, ahimè, a mio parere è proprio lì che fallisce: brutte le musiche, sembrano tutte uguali, per giunta cantate neppure troppo bene.
Alla fine della visione, non mi è rimasta impressa nessuna melodia. Peccato, inoltre, che dopo una prima parte comunque carina la storia viri sul dramma, sull'angosciosa presenza di un terribile quanto impalpabile gigante che allunga il brodo annacquando scene e dialoghi fino ad una noia conclamata.

gio2189  @  17/09/2015 23:49:51
   5 / 10
Meryl Streep e le musiche orecchiabili fanno dimenticare l'ennesima poca originalità della Disney.

Dopo l'ora però quando il film sembra finito e che tutto debba andare per il meglio sfocia in una noia incredibile allungando la trama a dismisura con molte scene a cui si poteva semplicemente fare a meno.

La storia di Cenerentola quasi completamente rivisitata non mi è piaciuta per niente come anche la storia di Rapunzel che all'inizio sembra essere una storia principale è che invece una storia di sfondo senza tanto motivo.

Rollo Tommasi  @  17/09/2015 23:32:55
   7 / 10
Non sfiora certo la perfezione questo semi-polpettone musicato, ma la Disney imprime sempre ai suoi film un allure di incanto, l'inconfondibile traccia magnetica del talento e della magia (da qui, il voto 7).
Ed allora può capitare che da una storia interessante ma caotica, un'anti-fiaba della perdizione, ambigua ed allusiva (il lupo-pedofilo, la bambina che gradisce il tocco del male senza comprenderlo, il bosco che rivela gli anfratti oscuri dell'animo umano), possa germinare un'opera di buon livello, che intrattiene e regala qualche risata.
Into the Wood, tuttavia, non convince completamente per svariate ragioni (voto 7 e non più di 7).
Per il taglio dark del pennello che non graffia perchè palpita in una storia fondamentalmente infantile, per le canzoni parlate che si annodano in una virtuosa retorica tutt'altro che musicale, che finisce per disperdere il mostruoso potenziale delle tre voci femminili (la suadente Emily Blunt, la fuoriclasse Meryl Streep e la soave impennata di ottave Anna Kendrick), e per una seconda parte estemporanea ed anarchica quasi affidata all'improvvisazione degli artisti.
Un film che non lascia indifferenti: niente di nuovo dentro il bosco delle fiabe, ma si esce diversi dopo averlo attraversato.

eruyomè  @  05/05/2015 20:39:52
   6½ / 10
Difficile da giudicare, film strano, quasi ambiguo.
L'inizio è intrigante e piacevole (e una sorpresa, mi aspettavo molto di peggio!), si assesta come uno spettacolo abbastanza godibile fino a metà film, quando tutto pare dirigersi verso il "..e vissero tutti felici e contenti", ma non lo fa, anzi: prende una piega decisamente anomala, amplificando la sensazione di maturità e metafora adulta che già si era intuita da certi dettagli, anche crudi, precedenti.

Non mi pare sia però del tutto riuscito, a un certo punto parte anche la noia, e la confusione è tanta. Insomma, ci prova ma non ci riesce.

Promosso per le intenzioni, e comunque non è un totale disastro, ha i suoi momenti. Inoltre non è la solita minestra riscaldata/remake/reboot ecc ecc. Almeno ci si prova a far altro, bene.

ilgiusto  @  21/04/2015 10:10:18
   4½ / 10
Tremendo.
Non ci sono altri aggettivi.
Capiamoci, la colpa è solo in minima parte della Disney, perchè dal film si intuisce che è il musical in partenza ad avere grossi limiti nel venire trasposto al cinema. Perchè una situazione come quella del gigante può essere realizzata con trovate emozionanti a teatro, ma al cinema non sorprende. E l'atmosfera generale è troppo ridotta e claustrofobica per il grande schermo. Inoltre, e questa è la pecca più grave, un grande musical è indissolubilmente legato a melodie memorabili, quelle che ti entrano nel cuore subito e per sempre, e questo, purtroppo, ne è del tutto privo.
Insomma, l'operazione di trasposizione cinematografica è molto ardua già in partenza. Marshall fa quello che può, lascia spazio agli attori, inventa il meno possibile, e lascia scorrere canzoni (tremende pure nei dialoghi) così come sono. E così persino l'umorismo di fondo (tipico dei musical moderni) risulta ridicolo e inappropriato (La seconda parte del film è talmente ridicola che sembra scritta durante una seduta degli alcolisti anonimi...).
Insomma, Into the Woods è un film che fa pena, e fa pena perchè il musical da cui è tratto è di una mediocrità imbarazzante.
Non fatevi incantare dall'idea affascinante della fusione di favole classiche, perchè quella è appunto l'unica cosa interessante di Into the Woods. Tutto lo sviluppo successivo è penoso. Non basta certo Meryl Streep per risollevare una sagra della mediocrità come questa.

simonssj  @  19/04/2015 09:58:56
   6 / 10
musical noiosetto (la colonna sonora non aiuta, ad accezione di un paio di pezzi tra cui l'iniziale "I wish" decisamente carina), dalla sceneggiatura tremendamente forzata che costringe i protagonisti di queste 4-5 storie ad incontrarsi ripetutamente all'interno di questo terribile bosco, evidentemente delle dimensioni di un giardino, come se si incontrassero per caso.
Evidentemente il film soffre tremendamente il fatto di essere tratto da un musical, per cui le leggi del teatro e della scenografia teatrale sono tutto un altro mondo rispetto a quelle del cinema.
Detto questo il risultato è comunque godibile, e l'inversione a U del film nella seconda parte mi ha lasciato piacevolamente sorpreso; 6 di stima, per l'impegno e perché questa trasposizione è stata un'operazione molto più complicata di ciò che sembra

Liak  @  18/04/2015 14:18:03
   5½ / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  12/04/2015 12:08:50
   5 / 10
Musical che mescola alcune favole dei fratelli Grimm, da Cenerentola (La peggior versione di sempre), a cappuccetto rosso, da Jack e il fagiolo magico a Raperonzolo.
A parte la canzone di apertura ho trovato il resto delle musiche piuttosto blande e poco orecchiabili. Quello che viene fuori da questo film è solo una grande confusione. Il montaggio si alterna di continuo, senza fortuna, tra le varie fiabe.
Fa da legame la strega meryl Streep, che è anche il motivo per cui molti vanno a vedere questa pellicola.
Forse sarebbe stato meglio finire con il "Vissero felici e contenti" invece di prolungare a dismisura il brodo rendendo cosi' pesante la visione.

adrmb  @  12/04/2015 00:39:28
   7½ / 10
Mi è piaciuto questo adattamento musical delle più famose fiabe Grimm, con incontri-scontri e ribaltamenti fiabeschi, il tutto ambientato in un luogo dark e cupo come il bosco, teatro di eventi "accidentali" che possono avere grandi ripercussioni sul destino dei protagonisti.
Decisamente originale, e amaro e poetico al punto giusto.

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gemellino86  @  08/04/2015 19:45:33
   4½ / 10
Un misto di fiabe mal riuscito e troppo cantato anche per un musical. Le canzoni sono tutte uguali e annoiano non poco. Brava Meryl Streep ma non basta. Emily Blunt un po' sprecata a mio parere. La Disney stavolta ha toppato alla grande.

Wilding  @  06/04/2015 20:49:42
   3 / 10
Veramente brutto!! Musiche di una noia infinita, interpreti pessimi (si salva la Streep) ma sfiorano il ridicolo un'inespressiva "capuccetto rosso" e un ridicolissimo "principe-don giovanni". Trama quasi nulla in un minestrone di favole. Alla larga!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/04/2015 20.59.36
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ferzbox  @  06/04/2015 16:15:02
   8 / 10
Non prediligo affatto queste operazioni in live concepite ultimamente dalla Disney; ho sempre rimpianto i classici cartoon di un tempo,sentendo nostalgia per le rivisitazioni in stile Disney delle favole e dei racconti più popolari scritti dall'uomo nel corso della storia; vedere favole come "Biancaneve","Pinocchio" o "La spada nella roccia" percependo il retrogusto del mondo di Topolino & company mi ha sempre affascinato,sin dagli ultimi lavori come "Il Re leone"(ispirato alla storia di Kimba il leone bianco,per chi non lo sapesse) o "Tarzan".
Ultimamente con "Rapunzel" ci fu un tentativo di riprovarci,ma con risultati piuttosto scarsi,dato che sembrava che si fosse perso comunque qualcosa; mi sembrò di sentire che quel cartone era condizionato da altri concept più moderni; c'era qualcosa di diverso dalle solite atmosfere Disneyane; non lo reputai un buon segno,anzi la cosa mi preoccupò parecchio; era sinonimo di netto cambiamento e linee di pensiero; non si era passato il testimone.....bruttissimo segno....
Difatti la Disney non ci mise molto a mostrare il cambiamento; si notò subito che c'era da parte sua l'intenzione di cambiare rotta,virando verso i nuovi concept realizzati da Pixar e Dreamworks e trasformando la Disney in una casa di produzione che sfruttava il potere acquisito negli anni per fare da sostenitrice a case di produzione più recenti ma importantissime nell'attuale presente.
Bhè,non male come idea; in effetti la combinazione offriva diverse potenzialità e un'incredibile quantità di guadagno; i lavori usciti successivamente si dimostrarono ottimi nell'approccio con il pubblico; su questo nulla da dire....
...ma qualcosa si era perso e la gente non se ne rendeva conto......
Poi la Disney cominciò a comprare altre cose totalmente slegate al suo universo(come la Marvel ad esempio),innescando un meccanismo palese di trasformazione completa; business,business,business......produzioni cinematografiche più numerose e aumento spropositato degli incassi al botteghino(io do qualcosa a te,tu dai qualcosa a me; la Marvel,ad esempio,aspettava un finanziatore così potente da 30 anni.....guardate quanti cazzò di film stanno producendo...).
Ok,da qui ci fu l'idea successiva,quella che avrebbe aumentato ancora di più il loro potere finanziario: creare delle riproposte in live dei cartoni animati più famosi realizzati dalla disney(quella vera tra l'altro) nel corso della sua esistenza.
Così ecco un altro concept che avrebbe aperto innumerevoli nuove porte(basti pensare al fenomeno attuale dei divi di Hollywood....)...
Nacquero "Maleficent","Cenerentola" e "Il grande e potente Oz".
Ecco,su quest'ultimo notai una cosa; forse di positivo c'era il fatto che cercassero di realizzare qualcosa che uscisse dall'ordinario; la favola del mago di Oz non era mai stata prodotta a cartoni animati,quindi si intravedeva il tentativo di presentare delle novità(non paragonabile a quello che era la Disney prima,però già più accettabile rispetto al resto; almeno così qualcosa che uscisse dai loro sacchi c'era....)
.....ma qualcosa non c'è più......sono una rottura di cogliòni lo so,ma è così....qualcosa non c'è più,mi dispiace.....quei cartoni animati che solo la Disney poteva fare,quella magia tipica,quelle musiche,quei disegni e quel moralismo è sparito.....
Ora,probabilmente sono stato un pò prolisso,ma ci tengo sempre a ribadire cosa penso della Disney ora....non è che la disprezzi,anche perchè alla fin fine regalano sempre dei buoni prodotti di intrattenimento,ma certo il prezzo è stato troppo alto per me; avrei fatto la stessa cosa probabilmente,ma non avrei mai sacrificato le autentiche atmosfere Disney.....quelle dei classici cartoni....
Tuttavia non mi è dispiaciuto affatto questo "Into the woods"; esattamente come "Il mago di Oz" ha cercato di creare qualcosa di originale.
Non si tratta propriamente di un Musical; la maggior parte del tempo gli attori stanno sempre a cantare,però è qualcosa di più simile ai classici cartoni di un tempo,dove il canto dei personaggi era più parte della scenografia e della sceneggiatura; come quando si vedeva ""Biancaneve"...c'era una storia intervallata da momenti dove i personaggi si relazionavano cantando(non è proprio un musical quindi...pensate a "The Rocky horror picture show" o "Jesus Christ Superstar",non sono assolutamente così....li si canta e punto,non c'è altro; "in to the woods" invece è un cartone animato citazionista che raccoglie la maggior parte delle icone fiabesche per racchiuderle in una sceneggiatura in live che ricordasse le atmosfere di un tempo.
Devo dire che mi ha colpito parecchio il lavoro degli attori,molto bravi nel rendere quel carisma dei personaggi in cartoon,così come la fotografia,molto patinata ma affascinante allo stesso tempo; ottime inquadrature poi,sia della foresta(alcune sono meravigliose) che di alcune situazioni; ottimi effetti speciali,creati per rendere sempre lo spirito dei cartoon(guardate ad esempio l'entrata in scena della strega....tra l'altro bravissima Meryl Streep).
Insomma il lavoro non è affatto male,finalmente ho visto qualcosa che avesse un senso emotivo ed artistico,oltre che commerciale...
Unico difetto(almeno per me) l'ecessiva durata; forse 2 ore sono state un pò troppe,facendo sentire che il film si dilungava oltre il dovuto....però è una pellicola che mi ha fatto respirare un pizzico di ossigeno e che voglio premiare; qualcosa di più accattivante finalmente.....
....almeno ogni tanto.....

Light-Alex  @  05/04/2015 23:25:47
   8 / 10
Un musical molto poco musicale, nel senso che le canzoni sono molto parlate, hanno tante parole, tante frasi, tanti significati, ma non sono molto orecchiabili, o a parer mio, non sono riproponibili in un contesto fuori dal musical.
Ma non è una cosa necessariamente negativa, più una riflessione preliminare.
E' un film in cui la disney riesce dopo anni a proporre qualcosa che non sia il solito idilliaco "vissero felici e contenti" ma finalmente ci propone la vita nella sua interezza, nelle sue complessità, nelle sue mille sfaccettature.
Perché è questo Into the woods, un musical sulla vita.
Proprio come le favole da cui trae linfa originaria, spiegano ai bambini i vari aspetti del mondo che li attende da grandi, così Into the woods riprende queste fiabe e ne fa una più grande per ricordarci a noi grandi che la vita è come una lunga passeggiata nel bosco.
Sai chi sei quando parti, ma non sai più chi sei quando arrivi. Puoi incontrare tante cose, scoprire molto su di te, tanto altro perderlo. Puoi trarre insegnamento da ciò chi ti succede, puoi incontrare qualcuno che cambia la tua strada. Ma l'importante alla fine è ricordarsi di non restare soli e di trasmettere ciò che si è imparato a chi viene dopo.

La vita è complessa da narrare, così il film può apparire anche molto dispersivo e inconcludente. C'è una canzone sul rapporto genitoriale, una sulle tentazioni, una sul bene e sul male, una sulla paura di vivere… quando nel calderone si buttano troppe troppe cose c'è sempre il rischio di non riuscire poi a spiegarne bene nemmeno una. Ma del resto la vita è così, non è semplice da spiegare, per cui il film preferisce giocarsela sulle suggestioni dettate sulle canzoni, su cosa di quel dato argomento riesce a trasmetterci la canzone. In alcuni frangenti riesce di più, in altri di meno.
Tuttavia un musical decisamente non convenzionale, profondo, ma anche eclettico e gradevole al livello di puro intrattenimento.

romrom  @  04/04/2015 21:15:13
   6½ / 10
Non sono amante dei musical, ma tutto sommato temevo peggio, anche se è tirato troppo per le lunghe . Sempre molto carina la Blunt

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