Nel tentativo di lasciarsi alle spalle le loro vite tormentate, due fratelli gemelli (Jordan) ritornano nella loro città natale per ricominciare da capo, ma si ritrovano nel mezzo di un evento terrificante.
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Premetto che non amo Ryan Cogler, un regista che ha fatto della tamarragine e delle iperboli testosteroniche il suo marchio di fabbrica, basta vedere black panther e creed. Qui invece si cimenta con il folk horror in costume e al netto di tamarragine e testosterone i due elementi vengono tenuti sotto controllo. Ottima la ricostruzione dello spirito dell'epoca, nel Mississipi più oscuro e misero, Michael B. Jordan che come attore non è certo Denzel Washington riesce a fare suo il doppio ruolo dei gemelli trasformandoli in due mezze macchiette che però non si assomigliano. Poi quando arrivano
il vampiro irlandese e la coppia di bianchi del clan che ha appena vampirizzato
la situazione di complica, ovviamente l'intreccio è quello da From dusk till dawn alla cosa o distretto 13 . Cogler però riesce a caratterizzare tutti i personaggi rinchiusi nella segheria, senza trasformarli in stereotipi o macchiette. c'è Delta Slim, il vecchio musicista alcolizzato, Sam il giovane nero cugino degli Smoke e musicista in erba, la ragazza bianca una Hailee Steifeld in parte, la ex moglie di uno dei gemelli, la donna cinese che gestisce l'emporio insomma un bel corollario di esseri umani. Buoni effetti speciali e sopratttutto sangue a go go che in un folk horror non guasta mai. Mi ha soddisfatto, anche il finale forse un pò sbrigativo ma funzionale. Ottima colonna sonora blues, e sta andando discretamente bene il che non era scontato per un folk horror da 90 milioni di dollari.