ipotesi di complotto (1997)

Richard Donner è stato uno di quelli che ha trasportato l'action degli anni 80 nella contemporaneità e cioè lo ha velocizzato e fibrillato. Questo processo però non ha portato con sé solo esplosioni e sparatorie ma ha anche riportato in auge un tipo di thriller con fughe per la vita, testimoni da salvare, e via discorrendo.
CONSPIRACY THEORY ha quindi tutti i pregi e i difetti del caso.
Tra i pregi c'è sicuramente questa idea hitchcockiana di thriller, arricchita da complotti e spie, che si ferma là e non scade mai nella pornografia della distruzione, diversamente da altri registi più "progressisti" e sperimentatori della stessa wave come Tony Scott.
Tra i difetti, che in maniera endogena accomunano questo genere di film, troviamo invece: delle mescolanze non perfette tra serietà e mancanza della stessa; trame per nulla credibili; un'idea di cinema "usa e getta" che non vuole raccontare niente che possa arricchire lo spirito e la mente di chi lo guarda.
Tecnicamente lo spartito è di qualità (fotografia, montaggio e montaggio sonoro fanno il loro lavoro).

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ma tutto sommato è un thriller carino, con una componente complottistica e paranoica niente male, sempre in bilico tra la follia del protagonista, interpretato da un Mel Gibson totalmente matto che crede ai peggiori complotti e un intreccio discreto che mischia spesso le carte e ribalta efficacemente la situazione, portando lo spettatore, così come un'incredula Julia Roberts a dubitare costantemente della verità, giocando tanto con le fazioni di buoni e cattivi, ma anche con la pazzia del protagonista ed un fondo di verità, generando anche, specie nella prima parte, una certa componente ironica tra le righe, che si fa un po' sberleffo di alcune teorie scoperte da questo tassista ossessionato con una casa che sembra un rifugio antiatomico e si passa il tempo libero a cercare indizi di un possibile complotto nei giornali, è l'equivalente anni 90 di mia zia Peppina che mentre fa il ragù scopre le più avanzate tecnologie di microchip che hanno messo nei vaccini.

Poi vabbè, è un film e gli si concede di far avverare tante previsioni, tirando in ballo tematiche importanti, dal condizionamento mentale dei soldati andati in guerra con conseguente psicosi e paranoie varie, al sistema fosco e oscuro delle autorità americane pieno di scheletri nell'armadio, parlando spesso di casi mediatici importanti su cui c'è sempre stata l'ombra dell'insabbiamento, da Kennedy al tentato omicidio Reagan, ma il tutto è solo un pretesto, nemmeno troppo serio, per caratterizzare sto personaggio, per farlo cacciare nei guai, dispiegando progressivamente gli indizi su quali possano essere le motivazioni e creando diverse sequenze action tutto sommato niente male, certo, se vogliamo essere pignoli, è il classico caso in cui i poteri forty non sono così tanto forty perché si fanno fregare da sto tizio qua, però va bene dai, è un livello di sospensione dell'incredulità accettabile, soprattutto considerato il tipo di film.

In ogni caso, la tensione c'è, la costante paranoia e la sensazione di essere spiati, seguiti, pure, il gioco dei sospetti in cui non si sa di chi fidarsi funziona decentemente e qualche scena action carina ce la regala, mi viene in mente la fuga del protagonista dopo essere stato legato da questi agenti che stacca il naso a morsi al capo di tutta questa operazione, un viscido Patrick Stewart ben in parte, o ancora la fuga dall'ospedale, momento action con una buona ironia di fondo, si perde un pochino nella seconda parte con la componente più emotiva in cui fa il carico di miele tra Mel Gibson e Julia Roberts, con questo amore incondizionato che fa due palle enormi che avrei voluto skippare, però il resto della sceneggiatura funziona, e nonostante una durata corposa intrattiene, è un Donner minore ma pur sempre un prodotto decente in cui il regista mostra la sua esperienza e il saperci fare bene con il genere.

Da sempre un film conosciuto anni 90 originale e particolare, con due attori di livello. E forse anche attuale vista la situazione in questo periodo.....
Buono. 7

Una variante dell'uomo solo contro le storture del sistema dove, di cose che funzionano, ce ne sono poche. La trama è infatti confusa e le svolte narrative sono risibili; questa volta Richard Donner ha toppato. E già dai primi fotogrammi una cosa ci appare chiara, purtroppo: quell'invasato di Mel Gibson romperà le scatole a tutti, anche a noi poveri spettatori.

Niente male, mi è piaciuta anche la Roberts che, normalmente, non sopporto.
Gibson bravissimo nella parte dell'imbranato eppure per niente scemo.
Storia dai risvolti talvolta ironici e a volte drammatici.
"Sono sicura che lo troverò. Lui troverebbe me."

Molto simpatiche alcune trovate molto veritiere e semplici per uscire da situazioni impossibili; non manca la prontezza e sfruttare l'occasione o crearla.
Vedasi l'auto agganciata al baracchino della frutta.
Insomma, molto gradevole.


SPOILER

Uno dei tanti film degli anni '90. Non ci si mette molto a dimenticarlo.

Detesto JuliaRoberts come attrice e come stereotipo di bellezza femminile(ma dove?!)
Per fortuna non riesce a rovinare quello che tutto sommato è un buon (parody?)thriller con MelGibson al top della forma.
Il difetto del film è che non si prende sul serio.. o forse troppo ?

Buon thriller, ottima interpretazione di Mel Gibson.
Julia Roberts a mio avviso un pò irritante, alla lunga.

Basta guardare la recitazione di Mel Gibson per fare di questo film, un ottimo film. E' un ottimo film perchè vi recita magistralmente una grandissimo attore, in una parte di un pazzoide: è Mel Gibson. Anche il suo doppiaggio è di grandissimo valore, come sempre.

Un Mel Gibson matto come un cavallo e una Julia Roberts sempre accondiscendente non bastano a salvare questa spy-story incolore e poco coinvolgente. Sceneggiatura fiacca, durata eccessiva, e momenti noiosi dominanti su quelli spettacolari; un vero peccato visto che il regista Donner, fino ad allora, se l'era sempre cavata con prodotti d'intrattenimento esaltanti e di ottima fattura (che fossero fantasy, polizieschi o commedia).
Palloso e senza mordente.

bel thriller con un sempre convincente Mel Gibson....questa volta aiutato dalle buoni performance di Julia Roberts e Patrick Stewart....si lascia guardare e l'ho rivisto tempo fa su Premium con piacere....!!! Non di certo un capolavoro ma cmq più che sufficiente....

Non esalta,ma rimane un discreto prodotto

Veramente un bel film dal Donner dei 4 Arma letale, col solito simpatico Gibson a tenere compagnia (che una volta tanto interpreta un riuscito personaggio complessato e paranoico, cosa per lui anomala); sfrutta la fantasiosa ed originale tematica delle cospirazioni, che a volte comunque sono verosimili ed attendibili.

Qua e là forzato, ingarbugliato e poco credibile (mi riferisco alla fuga di Gibson immobilizzato sulla sedia a rotelle, o alla base della sceneggiatura stessa), ma ad ogni modo scorrevolissimo (140 minuti che scorrono via veloci), ben montato e ben diretto (Donner è del resto una specialista in questo genere di film).

Buoni i personaggi di contorno (la Roberts e Stewart), riuscite le citazioni (i serial killer che han sempre 3 nomi, Bush senior che cita il New world order, ecc.); un film promosso.

Thriller abbastanza noioso.

Autocompiaciuto rompicapo spionistico con una sceneggiatura farsesca che i due divi non riescono a rendere credibile, Gibson ormai ridotto ad una macchietta isterica e Roberts perennemente attonita e/o stupita. La regia di Donner non ha novità e celebra il trionfo delle regole del blockbuster "allamericana". Un film senz'anima e senza scopo preciso, a tratti piacevole ma molto più spesso noioso e fatuo.

Gustoso thriller del grande Donner che aveva già lavorato in passato con Gibson nello stracult "Arma letale".
Sfiziosa la trama che incuriosisce fin dal principio con Mel nella perfetta parte dello psicopatico (parte che aveva già collaudata nel film nominato precedentempente).
Buoni spunti e idee, drammatico lo svolgimento e divertente in alcune scene.
Roberts sempre in vena fa da spalla al protagonista in modo attivo e fresco.
Lascio invariata la media.

Visto ieri sera su Joy...no male

Un film che sembrava essere una commedia drammatica, con Mel Gibson nei panni d un tassista schizzato che stampa opuscoli, raccoglie informazioni ed ipotizza complotti. In seguito ci viene svelata una trama più contorta che fa assumere al film i contorni di un thriller investigativo. E' un film che mi è piaciuto molto e non soltanto per la presenza della stupenda Julia Roberts, ma anche per il coinvolgimento che la pellicola infonde. Da sottolineare inoltre la buonissima prova di Mel Gibson.
Consigliato.

Bravissimo gibson, stewart fa impressione vederlo fuori da star treck,fortuna che quell immagine è stata stroncata dopo averlo visto come xavier negli x men,la roberts poteva fare meglio,nel complesso un bel film

bel thriller con un magistrale Gibson accompagnato da una Roberts un gradino sotto a lui, ma comunque valida.... il film mantiene costante la tensione e il finale e bello quanto bizzarro... bella trovata!

Bel thriller, interpretato da un Mel Gibson eccezionale (Come sempre), affiancato da due grandi attori come Julia Roberts e Patrick Stewart. La storia si dipana lentamente ed è proprio questo a creare nello spettatore il giusto stato di tensione proprio di questo genere di film.

Si un bel film, ma niente di eccezionale. Bravo Mel però alcune cose, il finale in particolare, non mi sono proprio piaciute.

in classico stile del regista si passa da scene comiche a scene drammatiche con molta facilita'!
ma il film,forse per la sua lunghezza,stanca un po e a tratti risulta noioso!
la situazioni sfiorano spesso il ridicolo...mi aspettavo di meglio!

Il film è ricco di situazioni divertenti e drammatiche, queste ultime fatte scaturire nel racconto dalla nascita di passioni standard (il taxista che si innamora della donna di ceto più elevato, etc.).

Nell'insieme il film funziona bene anche perché non si discosta minimamente da vecchi modelli del genere ampiamente collaudati.

Bene Mel Gibson che interpreta con grande credibilità la parte più importante del film: il taxista nevrotico.

Nell'imaginario popolare la figura del taxista evoca il viaggio, il dialogo che ricarica il morale in terra straniera, lo scambio breve di battute divertenti, ma anche l'eventualità che i taxisti eccessivamente disponibili possano mettersi seriamente nei guai... Come in numerosi grandi film.

Da vedere.

Un accoppiata vincente , film pieno di tensione e di colpi di scena.
per chi ama l'azione e il thriller frullato.
lo consiglio bel film.

Molto bello. Bel thriller. Ottimo Mel Gibson e Julia Roberts, anche se Mel non è tra gli attori che preferisco.