jesus christ vampire hunter (2001)

B Movie canadese a bassissimo budget diventato in breve tempo, grazie al p2p e al passaparola, un vero e proprio cult… Jesus Christ Vampire Hunter racconta la lotta tra il bene e il male portata avanti da Gesù Cristo contro un gruppo di vampiri che possono girare anche alla luce del sole sfruttando una particolarità della pelle delle lesbiche…
Detta così potreste pensare che il film sia caratterizzato da una sceneggiatura delirante ed in effetti è così e la pellicola scivola via tra arti marziali, mosse di wrestling, balletti, citazioni, trashate e sangue riuscendo a divertire e convincere (anche se non sempre ad avvincere)…
Onestamente però si poteva fare molto di più, il film poteva essere (e me lo aspettavo) molto più trash, più blasfemo e con molte più trovate geniali che in realtà fanno capolino solo di tanto in tanto, anche se va ammesso che alcune trovate sono notevoli e di fatto rendono il film più che meritevole della sua bella visione… E tra dialoghi assurdi, momenti unici (al pezzo “Il corpo di Cristo” stavo letteralmente morendo dalle risate), trovate geniali (gli atei o l’intera scena nella taverna) e un momento SuperCult (il discorso tra Gesù e Dio sotto forma di gelato all’amarena che poi è l’apice del film) i cultori di un certo tipo di cinema saranno sicuramente soddisfatti…
Ma visto l’idea di partenza sulla quale si lavorava, lo sceneggiatore avrebbe potuto osare di più e per inciso la scelta di cambiare (praticamente da subito) il look di Gesù non aiuta in questo senso…
Budget praticamente inesistente, regia amatoriale (e purtroppo si vede), attori amatoriali (a qualcuno scappa pure da ridere), perfetto Caracas, discreto lo splatter sia come presenza che come fattura, altalenante la colonna sonora che a tratti convince a tratti decisamente meno…
Alla fine della fiera Jesus Christ Vampire Hunter nel suo piccolo riesce addirittura a far riflettere e forse andrebbe visto soprattutto da bigotti e uomini di chiesa…
Nel complesso un buon trashone adatto ad ogni appassionato del genere, rimane però la sensazione di un “capolavoro” mancato…