karate kid iv (1994)

Maluccio questo film dove c'è il cambio di protagonista maschile al femminile. Annoia abbastanza ed è tutto già visto. L'antagonista sembra quasi un pretesto per finire a tarallucci e vino. E la fine è anche frettolosa.

Lei molto brava, il maestro fa il maestro. Si potrebbe dire che manca qualcosa, in realtà c'è qualcosa in eccesso: l'eccessivo buonismo. e poi il cattivo: non è proprio all'altezza.

Bel sequel con una protagonista amabile. Morita e Ironside caratterizzano i rispettivi personaggi con la consueta maestria.

Il legame di affetto e di complicità tra allievo e maestro è già impostato ancora prima che i due protagonisti si incontrino, e quindi in merito si taglia corto. Lei è la nuova Karate Kid, va da se che debba andare come con Daniel San, senza bisogno di spiegazioni; in effetti il rapporto tra i due è simpatico ed affettuoso, anche se molto più spoglio e sbrigativo dell'originale (abbiamo avuto tre film per familiarizzare ed adorare i personaggi, il successo del primo episodio in particolare nasceva proprio dalla bellissima relazione tra i protagonisti), ma aldilà di questo il quarto capitolo di Karate Kid altro non è che l'ennesima riproposizione, senza amore, senza poesia, e lontano dalle competenze tecniche di Avildsen e soci, della stessa solfa, con il solo cambio di sesso della protagonista ad urlare all'originalità, forse per la nuova generazione.
Se avete visto gli altri, sapete già come va a finire questo.
Lo stesso va dato atto alla Swank di essere fin troppo brava sia come attrice che come artista marziale, decisamente meno legnosa di Macchio; i combattimenti, vi lascio immaginare, lasciano comunque il tempo che trovano.

Un filmetto, certo passabile, ma inutile, talmente piccolo che l'originale ne ignora completamente l'esistenza.

Da una parte comprendo benissimo il disappunto nei confronti di questo film, io stesso l'ho evitato per tutti questi anni pensando giustamente di non rovinarmi il ricordo di una delle saghe anni 80 più belle tra quelle dedicate al pubblico adolescenziale, quindi figurarsi se non riesco a comprendere....però....
Una cosa che mi ha lasciato attonito è stata la realizzazione che, anche se lontana chilometri dal concept delle pellicole girate da Avildsen, riesce comunque a regalare nuove battute e situazioni con il maestro Myiagi....nel senso....non avrei mai creduto di ridere per degli elementi mai visti finora concentrati su un personaggio che conosco benissimo....sinceramente non ho trovato Noryuki Pat Morita così decrepito come sostengono alcuni, anzi tutto sommato l'ho visto ancora in forma.....
Certo, non si può certo dire che se ne sentisse il bisogno, con il terzo cominciava già a strisciare le natiche a terra, però nel male pensavo peggio, almeno per quel che riguarda il maestro di Karate più famoso degli anni 80.....
Riguardo alla sceneggiatura bisogna invece essere meno tolleranti...cerca di ricalcare tutti gli elementi più caratteristici della vecchia saga, sfortunatamente inciampando spesso, anche se poi qualche situazione che si avvicina si intravede, ma purtroppo si percepisce chiaramente che il regista si arrampica sugli specchi in modo clamoroso; era una serie conclusa, non c'era alcun modo per dar nuovo vigore, forse sono addirittura riusciti a fare il meglio che potevano considerando che ormai ne si poteva ricavare solo lo scolo.....
La scelta di Hilary Swank come alternativa a Ralph Macchio può essere stata fatta per non dare troppo il senso di già visto, però non riesce molto nell'impresa, qualche scena carina tra lei e il maestro Myiagi c'è, ma troppo poche....inoltre, come ripeto, la sceneggiatura non aiutava un granchè...
Tuttavia voglio fare un attimo l'avvocato del Diavolo sostenendo che la pellicola non è poi così orrenda come vogliono far credere i voti, sopratutto se lo dobbiamo giudicare oggi, dove di pellicole peggiori ce le tirano con il badile, di cui alcune presentate addirittura come filmoni......almeno questo ci provava a regalare nuovamente le atmosfere nostalgiche di "Karate kid"...
In definitiva si tratta di un film scarsino per tanti motivi.....ma tutto sommato se si vuole restare in compagnia del grande myiagi non è proprio da buttare, fatevelo dire da uno che è cresciuto a pane, nutella e "Karate kid"......
...e poi se devo scegliere tra questo o "Twilight" ...insomma....bhè......devo proseguire?

Pessima scopiazzatura del primo film, con la sola differenza che per protagonista in questo c'è una donna. La storia è banale (anche perché scopiazzata dal primo) e tirata per le lunghe (109 minuti per una simile pattumiera? Davvero?), trainata dal solo Maestro Miyagi, interpretato da un ormai anziano e decrepito Pat Morita, che deve insegnare l'antica arte del karate ad un'imbarazzante Hilary Swank. Voleva essere l'inizio di una nuova trilogia, ma il flop di questo specie di pilot ha impedito ciò. Gioiamo insieme.

Questo è un aborto perché praticamente si cerca di far ripartire una trilogia di "Karate Kid" cambiando solamente il protagonista e mettendo la futura premio Oscar Hilary Swank..praticamente non funziona niente perché la trama è scontata e riciclata, lei poverina non ci azzeccava più di tanto in quel ruolo (anche se poi "Million Dollar Baby" disse il contrario) ed i dialoghi sono osceni.
Io direi di vedere solo i primi due film della saga e al massimo il terzo!

Do 5 solo perchè il film tutto sommato si lascia seguire e non annoia come certi polpettoni e poi questa mattina non ho voglia di essere troppo impietoso, ma bisogna anche dire che è una vera ciofeca, a parte la simpatia per Myiagi qui al limite del rincogli-onimento e questa volta alle prese con una ragazza per il resto non c'è più nulla di interessante ed è tutto raffazzonato alla buona.

Ridicolo il finale, una pantomina da recita scolastica con l' intervento di un Myiagi ultra ridicolo e in grado a malapena di muoversi.


Solo per chi ha nostalgia della saga, altrimenti è meglio evitare.

Da cancellare questa pellicola davvero brutta.

Dopo il tempo passato e ben tre film, non si può più fare un Karate Kid senza Daniel-San (e ovviamente nemmeno senza Myiagi), oltretutto la ragazza nonostante i suoi problemi è più talentuosa e preparata e ha maggiore autosufficienza nella seconda metà. Si vedono pochi martial movie con ragazze, ma il sapore è quello contaminato di una via di mezzo tra la trilogia classica e altri film del genere.

Va bene Pat Morita, ma non dovevano campare su un prodotto cult.

L'unica cosa buona, a parte l'avvenenza della Swank, è la figura di Sensei Myagi, che purtroppo però è sprecatissimo! (e dire che ho sempre amato KARATE KID)

Povero Miyagi!

Su questo meglio non sprecare parole. Il regista si è impegnato a dare il peggio di sè e si vede. Più che spazzatura direi discarica.

Ma dai non cadiamo nel ridicolo, perchè continuare ad ostinarsi così??

Carina l'idea di Myiagi che ora allena una ragazza, ma la Swank non è neanche adatta al ruolo, forse ancora troppo inesperta.

Inutile.

Potevano evitarselo.
Meglio farsi una passeggiata, sì, anche se sta piovendo.

Ennesimo sequel del noto filmetto.
Sfiora il ridicolo

Quarto inutilissimo episodio.La Swank,che pure ho apprezzato moltissimo in altri film,francamente è insopportabile

Miyagi ti hanno ridicolizzato non capisco come tu abbia potuto partecipare a una merd@ta simile, sei caduto in basso ma ti stimo e ti do un voto d'incoraggiamento

Film peggiori ce ne sono a migliaia in giro. Fatto sta, comunque, che questo quarto capitolo nn convince nessuno e cade nel ridicolo. E poi la ragazzina che batte un ragazzo che è il doppio di lei? Mah...

Meglio un calcio nelle palle...

Da salvare assolutamente...uhm...vabe'.
Monoespressiva (!) anche la giovane e inesperta Swank, che, con quell'aria sconsolata da bulletta alternativa forse pure frigida, non va bene neanche per una sega.

Ancora peggio del terzo, si salvano solo gli attori e qualche trovata simpatica.
Un sequel girato a scopo puramente commerciale.
Da evitare!

Se non fosse per la bellezza della protegonista questo film non avrebbe ragione di esistere. Totalmente insipido e sciatto che non si capisce il motivo per cui è stato girato. Qualche sorriso lo strappano i monaci, ma che pena vedere Myiagi ballare il valzer.

Questo film è una vergogna totale, niente di più.

Mi aspettavo meglio, ma mi aspettavo in ogni caso qualcosa di carente, ma non così tanto rispetto agli altri 3 capolavori.

Molto deludente questo quarto film che ha poco a che vedere con i tre precedenti. E' come se qui Daniel venisse sostituito da Julie; così prende il suo posto. Si salva solo l'interpretazione di Pat Morita.

Per carità...

Si poteva anche non fare. Buffo guardando questo film sapere che la protagonista già ha vinto due premi Oscar.

Vabbè, ammetto di aver visto solo la mezz'ora finale (forse il mio voto è eccessivo quindi), però è stato tutto veramente triste-a parte la Swank-..
Una parodia di uno dei film della mia infanzia..

Inutile film, trama banale e nulla da ricordare, se non una Swank agli esordi (creo, personalmente quando vidi il film non la conoscevo).

sarebbe stato giusto fermarsi con i primi 3 film, questo quarto capitolo ha poco senso, così a 5 anni di distanza dal terzo...

La serie ormai stanca, le situazioni e la poetica zen dei primi episodi si ripete svogliatamente...
Tuttavia non si può negare il piacere nel vedere ancora una volta il mitico Pat Morita regalare insegnamenti di karatè, questa volta ad una giovane e promettente Hilary Swank.

E' ugale al primo solo che c'è Hilary Swank al posto di Ralph Macchio, carina qualche idea ma non basta.

Ultima pellicola della serie dal seguito poco fortunato.
La storia, questa volta, vede una nuova interprete femminile, anch’essa alla ricerca di un mentore che possa accompagnarla nella personale crescita nel mondo degli adulti attraverso il karate ..il racconto è semplice e lineare, fatto di due momenti fondamentali (l’ambientazione nella scuola, e poi quella nel monastero buddista).
Nel racconto si rilevano molte forzature ed eccessivi richiami alla prima pellicola della serie..simpatici i personaggi che interpretano i monaci, ma per il resto (come ad es. il personaggio dell’insegnante-colonnello della scuola o dell’antagonista, risultano assolutamente negativi ed inutili) non si rilevano buone idee.
Buona l’interpretazione di una giovanissima e già atletica Hilary Swank (da vedere in “Million Dollar Baby), come sempre sufficiente quella del maestro Nariyuki “Pat” Morita ..sufficiente anche la regia di Christopher Cain.
Film appena guardabile, ma lontano da quelli che lo hanno preceduto..

schifo assoluto.