katyn regia di Andrzej Wajda Polonia 2007
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katyn (2007)

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locandina del film KATYN

Titolo Originale: KATYN

RegiaAndrzej Wajda

InterpretiAndrzej Chyra, Maja Ostaszewska, Artur Zmijewski, Danuta Stenka, Jan Englert, Pawel Malaszynski, Magdalena Cielecka, Agnieszka Glinska, Maja Komorowska, Wladyslaw Kowalski, Antoni Pawlicki, Agnieszka Kawiorska, Sergei Garmash, Krzysztof Kolberger, Wiktoria Gasiewska, Joachim Paul Assböck, Stanislawa Celinska, Alicja Dabrowska, Krzysztof Globisz, Oleg Drach, Oleg Savkin

Durata: h 1.57
NazionalitàPolonia 2007
Generedrammatico
Tratto dal libro "Post Mortem" di Andrzej Mularczyk
Al cinema nel Febbraio 2009

•  Altri film di Andrzej Wajda

Trama del film Katyn

Il 17 settembre 1939 la Polonia viene invasa. Da ovest dalle truppe di Hitler e da est dall'Armata Rossa. 18.000 ufficiali dell'esercito, 230.000 soldati e 12.000 ufficiali di polizia vengono arrestati dai russi. Tutti i graduati vengono portati in campi di concentramento e nella primavera del 1940, su espresso ordine di Stalin, 15.000 di loro vengono uccisi con un colpo alla nuca e seppelliti in fosse comuni nella foresta vicino a Katyn. I tedeschi scopriranno le fosse nell'aprile del 1943 ma i russi scaricheranno su di loro la colpa del massacro. Solo nel 1990 per la prima volta ammetteranno la responsabilita'.

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Voto Visitatori:   7,22 / 10 (30 voti)7,22Grafico
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Voti e commenti su Katyn, 30 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  22/03/2024 12:57:51
   7 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Wajda in uno dei suoi ultimi film porta l'attenzione su quello che fu il massacro di Katyn, episodio abbastanza dimenticato, almeno dagli occidentali, della seconda guerra mondiale, tornando anche ai racconti bellici che fecero la sua fortuna nelle iconiche pellicole degli anni cinquanta.

Il maestro polacco con una sceneggiatura frammentata, narra tre storie parallele collegate a questo massacro, ponendo una forte enfasi sui rapporti degli ufficiali sequestrati con quelli che siano i partner, i genitori, i figli, ancora una volta vi è questo soffermarsi del dramma privato all'interno del contesto bellico, lo fa con una regia delicata, quasi poetica in alcuni momenti e sicuramente molto empatica, cercando spesso l'emozione, cogliendo quei dettagli e quei primi piani che trasmettono il forte dramma interiore della popolazione ma allo stesso tempo quella speranza che fa andare avanti, almeno fin quando non verrà spezzata dall'amara verità.

Ma non solo, Wajda si concede anche delle divagazioni politico-sociali, torna alla critica dei regimi, qui quello comunista tirato in ballo più di quello nazionalsocialista, ma in realtà non si schiera né con uno né con l'altro, l'autore semplicemente pone l'enfasi sulla propaganda da sempre linfa vitale dei totalitarismi, come si vede in numerose scene, ma soprattutto su una vergognosa deresponsabilizzazione continua di ognuno dei regimi, con questo infinito gioco a passarsi la patata bollente senza ammettere le proprie colpe.

La sequenza finale, quella più cruda, è un vero colpo al cuore, agghiacciante e disillusa, mostra ancora una volta gli orrori della guerra e tutti i drammi che si porta dietro.

Non è un film di grande originalità, ma ha una forza empatica non indifferente ed è capace di colpire lo spettatore, Wajda firma una regia di mestiere che mostra ancora una volta tutto il suo talento.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  15/05/2020 19:11:46
   7 / 10
tre storie parallele (un generale , un soldato e marito e un vecchio professore) si intrecciano e avranno un unico drammatico finale .
la sceneggiatura fa un pò fatica all'inizio a descrivere le tre vicende di cui sopra poi si snoda bene e si capisce cosa succederà , il tutto su uno sfondo bellico solo intuibile ma molto drammatico e teso .
la vicenda di Katyn è stata una delle fasi più oscure della 2 guerra mondiale ,taciuta per 50 anni è giusto che si sappia com'e' andata .
Non sarà un capolavoro del genere ma questo film merita sicuramente rispetto .

Sbrillo  @  27/11/2013 16:02:06
   4 / 10
ha il merito di riportare alla luce una verità storica taciuta e sconosciuta a molti, ma per il resto una lentezzza e pesantezza assoluta......un encefalogramma piatto....mezzo sussulto negli ultimi 10 minuti, ma sempre troppo pochi di fronte alle 2 ore di film.....mi dispiace andare controcorrente ma il film è stato veramente sviliuppato male....è noiosissimo in sè per sè!!!
BOCCIATO

Niko.g  @  05/11/2013 12:31:52
   7½ / 10
L'Agnus Dei di Penderecki mette il sigillo ad uno dei finali più sconvolgenti nella sua categoria.

Questa tragedia l'abbiamo conosciuta troppo tardi e molte persone nemmeno ne hanno sentito parlare.
La distribuzione cinematografica, così come le nostre scuole, non si sono mai risparmiate nell'ingrassare il filone delle condanne al nazismo e al fascismo, con riflettori direzionali accuratamente accesi e puntati. Un trattamento non riservato alla storia del Comunismo.
Questo film, opera austera e lucida dello Spielberg polacco Andrzej Wajda, da noi è stato distribuito in quattro sale, sommando quelle di Roma e Milano.

Capire cosa il Comunismo abbia realmente rappresentato, conoscere i suoi crimini, approfondirne l'ideologia al di là della riduzionistica definizione di "dittatura" (che molto semplifica e poco dice), potrebbero essere delle buone ragioni per scoprire "Katyn", che narra la deportazione e l'esecuzione di migliaia di civili e soldati polacchi da parte dell'Armata Rossa.
Tuttavia, se il Comunismo ha lasciato milioni di vittime lungo il suo aberrante percorso, ci si potrebbe chiedere quale rilevanza possa avere un crimine "minore" come questo.
In realtà, ciò che avvenne il 17 settembre del 1939 è emblematico per almeno un paio di motivi: innanzitutto per l'eccezionale momento storico (l'alleanza tra Hitler e Stalin) e in secondo luogo per l'aspetto puramente ideologico. Se Hitler puntava ad eliminare le razze (teoria razziale), Stalin eliminava le classi sociali (collettivizzazione forzata di massa). Per cui i membri della società non erano affatto considerati individui, ma rappresentanti di una classe o di una categoria sociale. Così gli ufficiali, gli ingegneri, i medici, i giuristi e gli intellettuali polacchi sterminati a Katyn, non vennero uccisi per ciò che avrebbero singolarmente potuto commettere contro il potere sovietico, ma per il solo fatto di esistere e di rappresentare un ostacolo ad un avvenire senza classi. Un metodo chirurgico per decapitare la Polonia e il suo futuro. Un crimine di guerra - come sottolinea Wajda - che non ha ucciso soltanto quelle vittime, ma ora dopo ora, giorno dopo giorno, anche le loro donne e i loro figli rimasti in attesa tra dubbi atroci, sotto il peso del silenzio e della menzogna. Perché i sovietici, come se non bastasse, addossarono la colpa dell'eccidio ai nazisti e i polacchi dovettero tacere. Per 45 anni.
Ma si sa, la Verità non può essere uccisa, né rinchiusa in una cella. Essa torna sempre prepotente a prendere possesso della Storia.
Intanto, da quella terra martoriata è già nato un uomo: si chiama Karol Jòzef Wojtyla. Al posto della falce e martello porta con sé una croce. E non ci sono muri e non ci sono pallottole che potranno fermarlo.


Cast: 7,5
Sceneggiatura: 6,5
Montaggio: 8
Regia: 8

Trixter  @  11/10/2013 17:57:13
   7 / 10
Luci ed ombre per questo film transitato tempo fa nelle sale cinematografiche senza colpo ferire. La trama non mi è parsa sviluppata a dovere: la sceneggiatura è confusionaria nella parte centrale, poco attenta ai dialoghi e superficiale nella caratterizzazione dei personaggi (tanto che, di alcuni, non sono riuscito a comprendere la funzione nell'economia della narrazione).
Ma Katyn si riscatta sotto il profilo tecnico: regia, fotografia, colonna sonora, montaggio... tutto molto bello. Gli ultimi 15/20 minuti, poi, sono assolutamente magnifici, toccanti, emozionanti: da 'storia del cinema'.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  04/02/2013 19:23:24
   7 / 10
Cronaca di una tragedia (troppo?) dimenticata. Tecnicamente il film è ineccepibile con un'ottima fotografia, mentre bisogna ammettere che guardarlo non è una passeggiata: la sceneggiatura vuole evitare il sensazionalismo e il dramma è accentuato, il tono pessimista come pochi, la vicenda pecca quando vuole essere (giustamente) corale ma crea forse più confusione che altro nella monotonia di tanto dolore. Ma d'altronde è anche giusto cosi...
Wajda imprime un'atmosfera asfissiante, quasi una pornografia della tragedia per il modo sfacciato e greve con cui viene spiattellata su schermo. Aiutano in tal senso le musiche eccezionalmente composte dal grandissimo Penderecki , per una volta tanto prestato al cinema (dopo Kubrick).

sagara89  @  12/01/2013 19:37:29
   7½ / 10
Un ottimo frammento di storia

paolo80  @  01/09/2010 19:47:15
   7 / 10
Buona pellicola su uno dei crimini più barbari e disumani della storia.
La trama è molto interessante, e lo stile della narrazione, che unisce in modo armonioso le vicende intrecciate dei vari personaggi, consente di avere una visione sempre varia, una panoramica fra i diversi punti di vista, che tiene sempre desta l'attenzione e non annoia.
I personaggi sono caratterizzati solamente in modo superficiale, ma ciò non intacca il valore della pellicola perchè, voluta o no, questa scelta fa sì che in primo piano ci sia la vicenda narrata.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  13/04/2010 20:32:30
   7½ / 10
Sconvolgente opera ultima di Wajda, una vibrante cronaca condotta con altero pudore di un pezzo di storia volutamente taciuta per troppo tempo.
Attraverso una costruzione drammaturgica complessa ma di grande impatto, che culminerà in uno dei finali più belli e strazianti della storia del genere, si ripercorrono le tappe fondamentali di un vortice guerrafondaio che porteranno ad una strage inumana, costruita con cinismo, crudeltà e vergognosi rimpalli fra superpotenze, tanto imbarazzanti da provocare un forte disorientamento nei confronti di tematiche storico-belliche illogiche e impossibili per qualunque essere umano che riesca a dichiararsi tale.
Al di là dell'importanza storicistica, il film del regista polacco, soprattutto nella contorta parte centrale, soffre di un certo didascalismo, pienamente giustificato dalla volontà di rendere chiaro e immediato il concetto di un massacro feroce che in tempi di democrazia non ha più diritto a stare chiuso nel buio dell'ignoranza. E lo stile registico è di una potenza straordinaria nel sottolineare le fasi di gelo sensoriale e quelle di poetico calore affettivo.
Ostracizzato e snobbato con il più totale disprezzo verso il pubblico, è in realtà un film che va assolutamente visto.

AMERICANFREE  @  29/12/2009 21:08:13
   6 / 10
questo film raggiunge la sufficienza solo per il finale! inizia bene il film ma più passano i minuti e più ci si sente confusi!! la storia è bella ma è stata sviluppata male secondo il mio modesto parere!

Febrisio  @  27/12/2009 17:14:31
   7 / 10
Bel film. Fatto bene da un lato più tecnico, seppur molto semplice. La regia è ottima, come lo è altrettanto l'idea di rendere più vivo questo vergognoso ricordo. Do un'unica nota dolente alla sceneggiatura che non è delle più semplici da seguire. Se ti perdi un attimo, si fa fatica a riprendere in mano personaggi/storia. Consiglierei a tutti di guardarselo almeno una volta perchè merita.

paride_86  @  20/12/2009 03:48:22
   8 / 10
Un film amaro per una storia vera e nascosta tra le pagnine della storia.
Da vedere.

vale1984  @  18/12/2009 23:31:53
   7 / 10
Buon film storico dove si racconta una delle stragi avvenute durante la guerra, macchiata di intrighi politici e sotterfugi...un pò lento ma la trama lo richiede...ben fatto e ben raccontato.

Estonia  @  10/12/2009 16:05:15
   8 / 10
Ricostruzione meticolosa di un eccidio consumatosi nel silenzio e nella mistificazione dei fatti, con rimpalli di responsabilità e falsificazioni di documenti da parte delle autorità sovietiche. Racconto appassionato anche se frammentato in una molteplicità di vissuti personali, che però danno adeguatamente il senso della coralità nel dolore e nel sentimento di frustrazione di un popolo intero. Tutta la parte finale girata con equilibrato distacco esprime in modo esemplare le modalità dell’orrore con cui si è svolta la sequenza della strage. Orrore insostenibile allo sguardo, come insostenibile può diventare l’esistenza di chi è rimasto, e soprattutto di chi per convenienza ha rinnegato la verità.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  24/11/2009 14:57:03
   7½ / 10
Un regista ultra ottantenne decide di mettere in luce nei dettagli uno dei numerosi eccidi dell'ultima guerra mondiale, probabilmente quello storicamente meno conosciuto. Lo fa in modo sobrio, senza calcare la mano sul giudizio e lascia il segno.
Film da vedere senza lasciarsi condizionare dalle solite becere polemiche che ne hanno accompagnato l'uscita nelle sale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  17/10/2009 08:33:49
   8 / 10
Per fortuna questo film è stato candidato agli oscar come miglior film straniero perche altrimenti sarebbe andato perso come capita a molti film Europei d'autore mal distribuiti e che passano ingiustamente inosservati!
Questo "Katyn" mi ha aiutato a conoscere in meniera piu' dettagliata un avvenimento storico che mi era solo stato accennato dai libri di storia...perche in quella guerra sono morti milioni di soldati ma ognuno di loro aveva dei cari che lo aspettavano a casa,ognuno di loro aveva una vita!
E Wajda ci racconta queste vite in maniera molto personale visto che parla di fatti che l'hanno toccato interiormente...suo Padre mori li',a Katyn...e forse questo sara' il suo film di commiato...chissa'...
Film di guerra dove raramente si sentono sparare dei colpi d'arma da fuoco ma i pochi che sentiamo sono davvero toccanti!
Originale

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/09/2009 13:31:06
   7½ / 10
Andrzej Wajda racconta con una regia sobria e attenta l'eccidio di Katyn. Un massacro di ufficiali polacchi dimenticato dai libri di storia. Un episodio di violenza tremendo. Sofferenza, paura e freddezza sono incorniciati da una splendida fotografia e da una perfetta ricostruzione storica.
Le scene finali credo rimarranno impresse nella mermoria a molti e non possono lasciare indifferenti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  30/08/2009 20:35:08
   8 / 10
Come capìta praticamente ogni anno, i migliori film della stagione sono quelli che non ha visto praticamente... nessuno.
Distribuito poco e male con scarso rispetto degli spettatori, "Katyn" è una splendida rievocazione storica, capace di mettere in secondo piano l'idealismo democratico del regista (quello di tutti i soldi che si è fatto Walesa per combattere il comunismo per es.) e il sensazionalismo demagogico che pure emerge qua e là, tipico delle scelte stilistiche del regista.
Che resta comunque un immenso comunicatore ("Le armi non si depongono di fronte al nemico, ma di fronte a se stessi") e mi ha letteralmente travolto con l'illogica e oscura trama di morte della guerra, col brutale annientamento dell'umanità, con tutto quello che ingenuamente crediamo di poter rimuovere o conoscere per la prima volta.

Una storia vissuta su fronti sociali opposti, senza distinzione di ideologia o di potere territoriale.
Un film che racconta magistralmente anche la perdita d'identità, la ferita aperta, lo smarrimento culturale e geografico del dopoguerra, e in questo senso soprattutto la seconda parte è notevole.
Senza esagerazioni, ci sono immagini che entrano di diritto nel miglior cinema europeo di questi anni, come la vicenda del docente universitario che esce di casa vestito a festa per non tornare mai più, la sopraffazione ideologica nei confronti di una vedova e, soprattutto, i 15 minuti finali prima del metaforico buio (la dissolvenza mentale?): saranno didascalici ma lasciano letteralmente il cuore nel fango e il loro impatto con noi (spettatori) sono indelebili.
Assolutamente da non perdere

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/08/2009 20.58.55
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/08/2009 22:47:04
   7½ / 10
Nella sua tragicità, la prima scena sul ponte rende esattamente l'idea della situazione polacca in quel tragico periodo: stretta nella morsa e senza via d'uscita tra i due maggiori totalitarismi del secolo appena passato, impegnati da una parte a smantellare e distruggere l'esercito polacco (i sovietici) e dall'altra eliminare l'intellighenzia del paese (i tedeschi).
Wajda dirige un film su una verità occultata e falsificata per decenni, evidenziando lo stato di angoscia sempre più crescente verso quegli ufficiali destinati alla morte e l'inutile attesa dei familiari. Un film che ha molti pregi come la fotgrafia e lo stile molto sobrio del regista, ma che, come già evidenziato da altri utenti, difetta su qualche personaggio trattato in maniera didascalica oppure messo frettolosamente da parte. Ottimi gli ultimi minuti del film, senza il benchè minimo compiacimento, ma che risalta l'orribile e fredda logica del massacro.

LoSpaccone  @  31/07/2009 21:11:56
   7 / 10
Al di là delle sue qualità il film ha il merito principale di riportare alla memoria una delle tante tragedie nascoste (volutamente?) dagli eventi più clamorosi e conosciuti della seconda guerra mondiale. Non siamo certo di fronte ad un'opera priva di difetti, il racconto infatti è un pò troppo didascalico e distaccato però allo stesso tempo è preciso ed equilibrato nel dare il giusto peso sia alle vicende personali dei protagonisti che al semplice resoconto storico, la ricostruzione ambientale è buona e gli ultimi tragici minuti sono una bella pagina di cinema: questo è secondo me più che sufficiente per fare di "Katyn" un film assolutamente da vedere.

sandrone65  @  24/06/2009 23:26:40
   8 / 10
Un film come questo si premia anche per le intenzioni oltre che per la qualità intrinseca del film. Uno spaccato della Polonia stretta nella morsa nazi-sovietica, nei due terribili anni della durata del patto Molotov-Ribbentrop. La brutalità e la ferocia dei due sanguinari regimi che, dal punto di vista dei polacchi, quasi si confondono e diventano un tutt'uno, una sola terrificante oppressione. Questo aspetto è reso magistralmente nel film, e tanto basta per apprezzarlo. Gli ufficiali polacchi macellati nelle fosse di Katyn sono la Polonia stessa che muore, decapitata..
Fotografia straordinaria.

Raffa§  @  11/06/2009 00:25:42
   10 / 10
Questo film è artisticamente nella media!!
Il mio voto è per ribadire come questa pellicola sia uscita in Italia solo quest'anno, sia stata nelle sale una settimana e poi cancellata dalla programmazione!!
A qualcuno probabilmente stava scomodo!!
Si fa un gran parlare dei grandi crimini commessi dai nazzisti, che io stesso considero ignobili e giusti da ricordare, ma intorno a ciò che è stato ed è commesso dal comunismo si crea sempre un incredibile mutismo!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/12/2009 04.57.25
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nextam  @  08/06/2009 21:10:38
   7½ / 10
E' un film che io consiglio di vedere perche' fa rivivere realisticamente un dramma forse lasciato un po' troppo ai margini dalla storia.
Una delle tante pagine disonorevoli del secolo scorso vista dalla parte di chi ha subìto. Il regista, attraverso i suoi personaggi, riesce a trasmettere con molta bravura tutta l'angoscia delle vittime, incredule fino all'ultimo dinanzi ad un cosi' vile eccidio. Tanto vile, appunto, da non essere concepito.

Invia una mail all'autore del commento Clint Eastwood  @  01/06/2009 23:26:41
   7 / 10
Buon film sul massacro di più di 20'000 soldati polacchi detto Il Massacro di Katyn, poco conosciuto alle masse. Il film racconta 4 storie diverse ma allo stesso tempo collegate tra di loro. Niente di che perchè è assente un certo interesse alla storia, tutto è già visto e rivisto, vari spunti dai grandi lavori come Schindler's List ed Il Pianista, di per se come ho detto non brilla per originalità o innovazione. Ciò che mi colpi di più è il finale crudele, senza pietà e claustrofobico.

Da vedere ... ? Forse, se non hai altro in programma ;) . (la pagina di wikipedia è sufficiente per informarsi della tragedia)

Filippo82  @  23/04/2009 18:05:58
   7½ / 10
Ottima ricostruzione storica, un po' meno buona la sceneggiatura che nella parte centrale zoppica un po'.
Molto positiva la fotografia e la narrazione della vicenda dell'eccidio.

Il più grande merito di questo film è senza dubbio quello di portare alla luce un fatto che in pochi purtroppo conoscono solo perchè fu compiuto da quella parte che, a torto, si sentiva portatrice di giustizia e libertà.

Parsifal  @  23/04/2009 01:02:39
   6 / 10
Un ottimo documento se non documentario che fatica trasformarsi in film poiche' come gia' detto da altri la trama e' spezzettata e la caratterizzazione dei personaggi e' involuta .Comuque la parte diciamo la direzione tecnica fotografia e regia rimane molto interessante.

forzalube  @  11/04/2009 01:10:29
   6½ / 10
Indubbiamente il film ha il merito di riportare alla luce [alla luce si fa per dire visto che in Italia mi pare l'abbiamo visto in pochi e stasera in sala eravamo in 3 me compreso] un episodio quanto meno poco conosciuto [io per esempio non ne avevo mai sentito parlare] e si avvale di un'ottima fotografia dagli opprimenti toni grigi e di un'altrettanto valida colonna sonora.
Altro punto di forza del film è il finale di sicuro impatto.
Quel che invece secondo me non funziona è il suo spezzettamento nei vari anni e l'accumulo di personaggi (per altro nemmeno quelli principali vengono adeguatamente caratterizzati) di cui poi si perdono presto le tracce o che appaiono e scompaiono nel giro di pochi minuti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Alla fin fine mi sarei aspettato qualcosa in più.

Amilcare  @  26/03/2009 09:11:27
   7 / 10
Film senza dubbio un po pesante ma la ricostruzione è attendibile e interessante. Mette in luce un avvenimento spesso sconosciuto ai più...a mio modo di vedere film che merita di essere visto almeno una volta.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  19/02/2009 09:05:57
   7½ / 10
Inquadrate in un campo lunghissimo, ad una distanza tale da astrarne le specificità, le guerre possono sembrare tutte simili tra loro, materiale inerte consegnato agli annali.
Ma avvicinando molto lentamente la camera della storia ogni conflitto, per quanto lontano nel tempo, si rivela essere un corpo vivo e pulsante, ricoperto da mille ferite mai completamente cicatrizzate che il solo ricordo fa sanguinare. Mille episodi più o meno noti, misconosciuti, dimenticati, grandi e piccole storie intessute di drammi e vite spezzate, sopravvissuti, dolore e speranze.
Katyn è tutto questo.
Wajda, con grande partecipazione ma allo stesso tempo in modo sobrio e registicamente efficace, ricostruisce, nella Polonia stretta tra l'aquila tedesca e il giogo russo, un eccidio dimenticato, vittima della memoria mancata e di un vergognoso rinfacciarsi di responsabilità che spogliò anche dell'ultima dignità le lapidi dei caduti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/02/2009 09.58.52
Visualizza / Rispondi al commento
giumig  @  16/02/2009 23:24:00
   6½ / 10
Un mattone, non c'è dubbio. Rimane una congezione asciutta e una regia davvero stupenda, ma il modo in cui si è racontata la storia e soprattutto l'aver voluto mettere troppa carne al fuoco ha reso il film troppo pesante e confusionale, sorpattutto nella fase centrale.

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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