keoma regia di Enzo G. Castellari Italia 1976
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keoma (1976)

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locandina del film KEOMA

Titolo Originale: KEOMA

RegiaEnzo G. Castellari

InterpretiWilliam Berger, Woody Stroode, Olga Karlatos, Franco Nero

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 1976
Generewestern
Al cinema nel Febbraio 1976

•  Altri film di Enzo G. Castellari

Trama del film Keoma

Finita la guerra di Secessione, il mezzosangue Keoma, figlio di un bianco e di una pellerossa, torna a Skidoo City, suo paese natale che trova funestato dalla peste e in preda agli uomini del capitano Caldwelltra cui ci sono anche i tre suoi fratellastri: Butch, Sam e Lenny che lo odiano come lo stesso Caldwell, cui ha impedito di confinare tra gli appestati una giovane vedova incinta. Dalla sua parte ha solo il padre e George, un nero amico d'infanzia.

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Voto Visitatori:   7,29 / 10 (19 voti)7,29Grafico
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Voti e commenti su Keoma, 19 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Boromir  @  04/01/2023 17:19:47
   7½ / 10
Soprassediamo sulla reiterazione eccessiva della colonna sonora dei fratelli De Angelis, e possiamo goderci tutto d'un fiato uno dei più bei, originali e anticonvenzionali spaghetti-western girati nel post-Sergio Leone. Gli archetipi del genere vengono incapsulati in una storia di vendetta a sfondo familiare, ben strutturata per come prepara il terreno al sanguinoso regolamento di conti finale. Enzo G. Castellari dirige il film quasi come se fosse un revenge movie distopico e imbevuto di peyote: letali pestilenze dilagano mettendo in ginocchio la civiltà; il look del protagonista e le sue frequenti visioni allucinatorie di un passato drammatico derivano direttamente dal clima di controcultura anni Settanta; la presenza fisica della Morte è solo la più evidente delle allegorie religiose disseminate tra gli ambienti polverosi e le pile di cadaveri. Il polso registico sostiene visivamente l'introspezione crepuscolare, trovando in Franco Nero, qui infallibile pistolero mezzosangue indiano, il corpo martoriato ideale da sacrificare sull'altare di un West marcio e con pochi appigli di redenzione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  12/02/2022 01:36:45
   7½ / 10
Primo film che vedo di Castellari, regista a me quasi sconosciuto, l'ho conosciuto su filmscoop leggendo qualche commento di qua e di la.
Definito da molti uno degli ultimi, se non l'ultimo, grande Western all'italiana, Keoma è effettivamente un western solido, un po' particolare, su certi aspetti quasi onirico, lascia un impronta abbastanza importante creando un nuovo "mito" (l'ultimo) per il genere.
La storia è intrisa da una disperata violenza che si svolge in uno scenario da incubo, simile a quello dove dieci anni prima si muoveva il Django del film omonimo di Sergio Corbucci.
Sul piano stilistico Castellari modifica la scansione della narrazione dilatandola o restringendola alla maniera di Peckinpah ed esaspera lo scambio dei piani temporali utilizzato da Sergio Leone fino a confondere realtà con immaginazione e flashback con presente. Keoma non immagina il passato, lo rivive direttamente. Su di lui la morte non si limita a incombere, ma lo accompagna.
Le scene action non mancano e sono ottime, i rallenty su alcune situazioni calzano a pennello, bella dal punto di vista visivo anche la fotografia, soprattutto nella scena notturna dove Keoma è crocefisso.
Non male qualche dialogo di critica sociale piazzato in qua e in là nella pellicola.
La colonna sonora non è proprio indimenticabile, anzi direi quasi "atroce" XD, la voce maschile sembra quella di un ubriaco.
Franco Nero realizza un interpretazione impeccabile, nella parte di Keoma non disdice per nulla e anzi, la paragono allo stesso livello di Django. Oltre a lui spiccano tutti gli altri attori come il veterano Berger, "Mr Birra Moretti" e il buon Strode, oltre ad una bellissima Olga Karlatos.
Ultimo ruggito di ottima qualità per un genere arrivato alla fine della sua gloriosa epoca, il western all'italiana (e non solo direi) non aveva più nulla da dire ma Castellari ci lascia questo Keoma che seppur non si possa indentificare tra i capolavori verrà ricordato da chi ama il genere.

DankoCardi  @  26/02/2020 00:08:06
   9 / 10
Più che ad una pellicola l'impressione è quella di trovarci di fronte ad una vera e propria opera d'arte. Il maestro Castellari qui da il meglio di se e riesce a trasformare una sceneggiatura valida ma che onestamente non brilla molto per originalità piuttosto che articolazione della trama, in un vero e proprio capolavoro. E ci riesce grazie ad una regia studiata alla perfezione con ralenty coinvolgenti, sagaci e dinamici giochi di regia e movimenti di macchina che quasi ci fanno entrare nel piccolo paese teatro della vicenda. Sembra che nel film, dalla scenografia, ai costumi alle intense musiche degli immancabili Oliver Onions, non ci sia una virgola fuori posto per non parlare della fotografia che rende ogni scena un quadro. La storia poi viene anche condita con un pizzico di fantastico e nel finale tutta la drammaticità che pervade la sceneggiatura esplode in un tripudio che rende "Keoma" un prodotto quasi avulso dai normali spaghetti western è lo erge a miglior esempio del genere. Come non rimanere impressionati dalla sequenza dello scontro che ha come colonna sonora...solo i lamenti della partoriente. Geniale! Aggiungiamoci anche la glacialità di Franco Nero ed Olga Karlatos qui forse nella sua prova migliore...e dopo aver letto questo mio commento tenete in considerazione che il western è un genere che non mi ha mai appassionato un gran chè. Un film che ha insegnato molte cose a Quentin Tarantino!

daniele64  @  26/03/2019 09:12:58
   6½ / 10
Il pistolero mezzosangue Keoma ( Franco Nero ) , dopo la guerra , torna al paesello e lo trova sotto al giogo del solito signorotto che lo tiranneggia e lo ha addirittura isolato dal resto del mondo con la scusa di un' epidemia di peste ! Come se ciò non bastasse , il destino metterà sulla sua strada anche i suoi tre fratellastri , che già lo angariavano da bambino ... E' un film basato su di un soggetto di George Eastman , con curiosi espedienti allegorici , da tragedia , quali l' aspetto quasi messianico di Keoma ( che viene persino simil-crocifisso ! ) e la presenza costante della Morte ( la vecchia con il carretto ) che dialoga spesso con il protagonista . Opera molto ambiziosa , ma non perfettamente riuscita , questo ultimo western di Enzo G. Castellari , da molti considerato il colpo di coda finale del genere nel nostro paese ( siamo ormai nel 1976 ! ) . Anche se le locations sembrano al risparmio , dato che sono tra le belle montagne abruzzesi , il budget doveva essere discreto , visto il cast ricco di nomi di rilievo . Franco Nero amministra la sua personale giustizia , dimenando l' abnorme capigliatura , Olga Karlatos esibisce il suo splendido sguardo sofferente , Donald O' Brien è il solito avido cattivone , Orso Maria Guerrini è un riccioluto e malevolo fratellastro , Woody Strode è il consueto erculeo amico in cerca di riscatto e William Berger è un eccellente padre amorevole pronto al sacrificio . La colonna sonora dei fratelli De Angelis è molto accattivante , specialmente il brano omonimo che imperversa per tutto il film . Castellari è sempre stato molto orgoglioso di questa sua pellicola e si vede che ci ha messo il cuore nel realizzarla , con le consuete belle trovate registiche e le originali , eleganti inquadrature , anche se poteva risparmiarsi qualche ralenti di troppo Alcune scene restano nella memoria per come sono ben girate , come quella del reincontro con il padre , della sua morte ed il duello finale con sottofondo sonoro del parto . La sufficienza , quindi , ci sta tutta ; diciamo che è da 6,5 ...

Tango71  @  09/11/2017 14:33:16
   4 / 10
Ricordi quando avevi 12 anni e pensavi che sarebbe un'idea fichissima avere un film in cui Gesù uccide violentemente le persone con un fucile a doppia canna? Keoma è quel film.

1 risposta al commento
Ultima risposta 16/05/2020 23.30.57
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Dick  @  28/08/2016 22:37:28
   8 / 10
Assieme a "I quattro dell'apocalisse" di Fulci, il film di Castellari tentò di rinnovare un genere ormai al tramonto come il western italico.
Tra momenti da spaghetti e altri di classicità il film mischia contenuti sociali e razziali con la classica storia del cavaliere solitario che stavolta ha a che fare anche con il proprio passato. Intenso e coinvolgente, si avvale anche di una bella colonna sonora.

alex94  @  21/06/2016 11:50:39
   7 / 10
Un western atipico diretto da Enzo G. Castellari ed interpretato dal mitico Franco Nero nel 1976.
Un film che si lascia ricordare più per le ottime trovate registiche (splendide alcune inquadrature,mentre potevano essere tranquillamente evitati i numerosi ralenty) e per l'aspetto tecnico in generale che per la storia che purtroppo risulta alquanto confusa (a tratti personalmente ho trovato alcuni dialoghi un po troppo ridicoli,e i vari flashback dopo poco cominciano a stufare),nonostante anche in questo caso non manchino elementi interessante,mi riferisco in particolare alla pestilenza che flagella il villaggio,alla sparatoria contro il capitano sudista ed i suoi uomini e al ottimo finale dove il nostro protagonista affronta i suoi tre spietati fratellastri.
Interessante anche il personaggio di Keoma (splendidamente interpretato da Franco Nero)sia per il suo look alquanto atipico sia per la sua caratterizzazione,un eroe triste,malinconico e solitario....
Di buon livello anche la colonna sonora meno orecchiabile e semplice da assimilare di quelle di gran parte delle pellicole western ma ugualmente d'altissimo livello.
Probabilmente l'ultimo grande spaghetti western,da vedere.

Niko.g  @  31/07/2014 11:06:07
   7½ / 10
Western originale e ambizioso, che ricorre addirittura alla simbologia cristologica.
La regia di Castellari è protagonista assoluta, insieme alle splendide ballate della colonna sonora.
Anche in presenza di un ralenti il più delle volte inutile, perché non enfatizza alcunché e non assume alcun ruolo mitizzante, molte sequenze lasciano il segno per lo spessore stilistico. Si respira aria di grande cinema e si resta coinvolti a pieno regime da un finale surreale di grande impatto.
L'aspect ratio 2.35 : 1 esalta gli spettacolari campi lunghissimi sulla piana di Campo Imperatore.
Da vedere.

cort  @  03/01/2014 02:15:35
   8 / 10
un western che ha tutte le qualita dei migliori con l'aggiunta di tratti registici molto interessanti. consigliato!!!

Jack_Burton  @  07/05/2013 17:32:06
   6 / 10
Anche se è considerato dallo stessa regista il suo miglior lavoro, a me non è piaciuto più di tanto, preferisco e non poco quel maledetto treno blindato e il grande racket.
L'interpretazione di Franco Nero è ottima ed anche la regia non è da meno (con alcune scelte registiche super), quello che non mi ha convinto è semplicemente la storia che viene raccontata...non mi ha coinvolto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/02/2013 19:49:02
   8 / 10
Keoma è forse l'ultimo grande western italiano, molto particolare come ambientazione che si compone, oltre agli stilemi del genere, di quell'elemento in più della pestilenza che conferisce alla pellicola di Castellari una visione post apocalittica, un nuovo medioevo dove Keoma rappresenta un personaggio vicino al messianico. E' la rappresentazione di una società fortemente degradata dal punto di vista sociale e morale, dominata dal dispotismo e dalla legge del più forte, in cui Keoma simboleggia l'esatto opposto. Uno dei migliori film di Castellari.

andrea90  @  19/03/2012 22:27:47
   8½ / 10
Il western italiano portato a livelli di maturita' artistica ed espressiva mai piu' eguagliati. Un Django invecchiato e malinconico (Il legame tra queste due opere e' fortissimo) che dovra' arrendersi di fronte all' ineluttabilita' del destino e che alla fine rimarra' solo col suo rimorso e i suoi rimpianti. Come Antonius Block e' sempre affiancato dalla morte che da tempo lo segue e con la quale deve confrontarsi ogni volta che sopprime una vita umana. E' l' ultimo western italiano degno di questo nome basato su un soggetto di Luigi Montefiori ( forse il suo piu' grande contributo nel mondo del cinema ) e sorretto interamente da un Franco Nero in stato di grazia ( e mai piu' cosi' convincente in seguito ) in cui Castellari usa tutte le sue migliori qualita' figurative e costruisce l' ultimo indimenticabile antieroe del western all' italiana. Bellissime le musiche dei fratelli De Angelis e da brivido l' uccisione del padre di Keoma una delle sequenze piu' forti e drammatiche raccontate dal nostro cinema cosi' come la sparatoria finale il cui rumore e' coperto dalle grida di un bambino in procinto di venire alla luce , che getta un velo oscuro sul destino dell' uomo. Cupo e angosciante.

dagon  @  30/05/2011 23:31:14
   6½ / 10
B-western all'italiana del buon Castellari, piuttosto particolare. Accanto a qualche scrausata e ad una sceneggiatura non impeccabile ma con dei passaggi spesso bruschi, ci sono un grossa ricerca stilistica, una raffinatezza nelle inquadrature e nel montaggio alla Peckinpah incosuete in un film del genere. Echi di tragedia e tratteggio di alcune psicologie più approfondito del solito.

dobel  @  08/02/2011 19:58:13
   7½ / 10
Uno dei tanti canti del cigno del western all'italiana, Keoma si fa apprezzare per una regia di grande dignità e raffinatezza. Il ralenty alla Peckinpah, i flash back tipici degli anni '70 in un montaggio mai banale anche se spesso compiaciuto, un ottimo Franco Nero... Tutto questo contribuisce a creare un'opera dall'atmosfera particolarissima fra il mistico, l'allegorico e l'eccessivamente violento. Alcune scene sono da antologia e le musiche epiche; l'unica cosa che (forse) appesantisce un po' e' la pretenziosità della sceneggiatura. Comunque siamo di fronte ad un film di qualità, mai banale e spesso veramente espressivo. Da vedere!

Gruppo REDAZIONE maremare  @  26/07/2010 13:12:10
   7 / 10
spaghetti western di una certa qualità

Invia una mail all'autore del commento wega  @  26/07/2010 12:36:00
   8 / 10
Ho visto pochissimi spaghetti-western e "Keoma", tra quelli di serie B, è tra i migliori in assoluto per quanto mi riguarda. Nel cinema di genere l' anti-eroe solitario è stato sfruttato a iosa, ma la regia di Castellari è di una raffinatezza incredibile, con un sapiente uso dei flashback e del montaggio ai relenti; inoltre anche in questo film si denota l' influenza del regista italiano avuta su Tarantino. Travolgente colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  13/09/2007 23:55:16
   7 / 10
interessante wester onirico, rispetta tutti i luoghi comuni del genere ma allo stesso tempo sa creare un''aura particolare, come in un solido fumettone. Franco Nero con spolverino, barbone e pistole a due canne è particolarissimo, Castellari ama i rallenti ma conosce il mestiere. Le cose più interessanti sono la morte che segue sempre Keoma e le scenografie, e altre idee diverse che differenziano il film da altri western

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  30/08/2007 17:01:42
   8 / 10
western muscolare di castellari, interpretato da uno dei suoi attori fetticcio franco nero. le botte non mancano, ma a onor del vero la pellicola si rende interessante anche per caratterizzazioni di tutto rispetto e, come al solito, una regia finissima e un comparto tecnico di tutto rispetto, che distinguono castellari dai molti artigiani del periodo.
co-sceneggiatore luigi montefiori (alias george eastman), il cattivissimo cannibale di antropophagous nonchè 'dotato' attore di porno holocaust e le notti erotiche dei morti viventi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 30/08/2007 17.02.30
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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  21/02/2007 16:56:56
   7 / 10
Vidi questo film da ragazzo al cinema e ricordo che mi piacque molto, anche per la bella colonna sonora.
L'ho rivisto qualche giorno fa e devo dire che non mi ha deluso come a volte mi succede quando rivedo alcuni film a distanza di 30 anni che mi appaiono estremamente datati ed un pò ridicoli quando all'ora mi erano piaciuti.
Keoma è un western all'italiana, ma con una bella trama, con dei flahback apprezzabili, e gli attori all'altezza del ruolo.
Certo non siamo di fronte a "C'era una volta il west" o "Per un pugno di dollari", ma a chi piace il genere western non può che apprezzarlo.

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