Dopo il trattato di Parigi la città di Pola viene annessa alla Jugoslavia e quasi tutti gli italiani la abbandonano. Tra i pochi che scelgono di restare c'è Berto, cui viene promesso che sarà il padrone dell'officina presso la quale è operaio. Ma si tratta di bugie dei comunisti, perchè i macchinari vengono confiscati dallo stato e il lavoro langue. Berto si ribella e viene rinchiuso in campo di concentramento.
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