la fine della signora wallace (1945)

Pellicola nera dominata in lungo e in largo dall'istrionismo ora rigido ora esuberante di Von Stroheim, al quale ben si contrappone la sensualità da femme fatale della Hughes. Grazie al loro apporto, ed a quello del sempre bravo Dan Duryea in un ruolo però più marginale, questo noir dai connotati abbastanza convenzionali raggiunge una dimensione perlomeno interessante. Anthony Mann deve la sua fama a capolavori western di un periodo successivo - specialmente grazie alla proficua collaborazione con James Stewart: qui dimostra di saperci fare anche in un genere diverso.

Ho visionato questo film, sopratutto per il fatto che il regista è il grande Anthony Mann, autore dei western tra i più belli della storia del cinema negli anni '50.

In realtà "la fine della signora Wallace" è solo uno dei tanti neri degli anni '40 a basso costo e molto lontano dai vertici del genere.
La solita solfa della Dark lady che inganna tutti, è diretta senza troppa ispirazione dal grande regista, prima dei western e quindi lontano dal suo genere.

Nel complesso comunque è passabile, anche se, la presenza di Von Strhoeim è puramente alimentare, e il film è abbastanza piatto.