la grande fuga (1963)

Classicone (e capolavoro) del cinema d'evasione. Diretto alla grande da Sturges, brillante (straordinaria tutta la parte dei preparativi), con un senso del ritmo esemplare e con un velo di ironia perfettamente bilanciata; "La Grande Fuga" è un film che riesce ad essere avvincente e divertente (benché il contesto bellico sia diametralmente all'opposto) che nonostante la durata scorre in maniera incredibilmente liscia.
A completare il quadro non poteva mancare il cast d'eccezione tra cui i più famosi Steve McQueen (memorabile la sua fuga in bicicletta), Donald Pleasence, Richard Attenbourugh e Charles Bronson.

Classicone dei film di evasione "The Great Escape" da ulteriore linfa ad un genere comunque già ben rodato negli anni, innegabile ad esempio l'influenza di "Stalag 17" di Wilder.

Contestualizzando al periodo può tornare alla mente il paragone con un altro grande film di evasione di soli tre anni prima, questa volta dal carcere, cioè "Le Trou" di Becker, se quest'ultimo incentrava lo stile registico sulla suspense invece Sturges volontariamente ne fa rinuncia, andando a parare su lidi più "romantici" se proprio vogliamo, o per meglio dire basati sugli ideali di libertà e autodeterminazione.

Il punto forte del film è sicuramente il mix di generi che Sturges riesce a ponderare, tra il film bellico, l'avventura, il forte humor presente soprattutto nella prima parte che da sfumature da commedia, la seconda parte che regala anche qualche sequenza puramente d'azione e ovviamente, in correlazione al bellico una forte componente drammatica. Questo travalicare continuamente i generi rende il film, di una durata comunque importante, molto scorrevole.

Poi il tutto è condito da un ottimo cast da McQueen, qui grande mattatore a diversi comprimari che comunque hanno tanto minutaggio come Attenborough, Pleasence, Bronson e Coburn

In definitiva, un gran bel colosso dell'epoca oggi giustamente ritenuto un cult. Menzione speciale anche per una bellissima colonna sonora

Un cult intramontabile nel suo genere, al quale ogni "Fuga da..." e "Fuga per..." successivo gli è debitore. Sempre un piacere rivederlo ancora oggi dopo 60 anni, ha mantenuto intatta tutta la sua brillantezza ed epicità, anche se trovo troppo lunga l'ultima parte, quella successiva all'evasione: d'altronde il cuore del film è l'evasione dal campo di prigionia, quindi tutto quello che viene dopo interessa molto meno.
Concordo su chi storce il naso sulla troppa libertà concessa ai prigionieri (addirittura assemblee con centinaia di persone senza nessun controllo da parte dei soldati tedeschi), trattasi in teoria di storia vera a questo punto non so quanto fedele.

Mitico Steve McQueen, e anche la colonna sonora, pur se vintage, fa ancora il suo bell'effetto.

Un classico del cinema bellico ( benché non si veda mai una battaglia e gran parte della pellicola sia ambientata all'interno di un campo di prigionia tedesco),in cui ogni elemento concorre alla sua riuscita spettacolare,da il ritmo sempre costante nonostante le quasi tre ore di durata,alla prova del cast (valorizzato dall'abile regia dell'esperto Sturges) che ci regala un ottima prova corale,per finire con la bella colonna sonora di Bernstein .
Un vero e proprio cult,un lavoro che ha fatto scuola.

Capolavoro assoluto dei film d'evasione a sfondo bellico (e non solo). Appena intaccato da alcune lungaggini nella parte centrale, lo spettacolo scivola via con eccitante senso del ritmo per tutte le quasi tre ore di durata: l'ultimo atto, quello dedicato alla fuga del titolo, è un miracolo di montaggio parallelo che vivacizza la tensione e la partecipazione emotiva. Lo script di James Clavell e W.R. Burnett (da un libro di Paul Brickhill, a sua volta ispirato a fatti realmente accaduti) delinea personaggi sin da subito accattivanti, alternando con maestria l'ironia al peso del dramma di guerra. Le musiche di Elmer Bernstein instillano una pimpante vitalità al tutto, ancor meglio fa la fotografia dei paesaggi tedeschi a cura di Daniel Fapp. In chiusura: a fronte di un comunque lussuoso cast (la costante di ogni film epico del periodo), esiste qualcosa di più cinematografico, iconicografico e coinvolgente di Steve McQueen in motocicletta che si diverte a far mangiare la polvere ai nazisti?

Non mi ha preso. Non lo consiglio.

Seconda Guerra Mondiale. Un gruppo di americani segregati in un campo di prigionia nazista decide di organizzare una fuga di massa, la più ambiziosa mai messa a punto nella storia: oltre duecento prigionieri. Nonostante la cura dei dettagli nella pianificazione e lo sforzo collettivo, non tutto andrà come previsto...
Uno dei capisaldi del genere bellico e d'evasione, "La grande fuga" si rivela un classico film kolossal tipico dell'epoca, caratterizzato da una durata spropositata, un impressionante dispiego di mezzi e una sfilza di grandi nomi nel cast lunga come un treno. A conti fatti, comunque, il voto finale è più uno di rispetto che di apprezzamento personale, visto che nonostante tutto il film non rientra fra le mie preferenze.
Non che ci sia qualcosa di oggettivamente brutto o fatto male, anzi: la regia di Sturges, mestierante per lo più molto affidabile, è solidissima e il cast offre prestazioni di grande livello. Su tutti troneggia il trio McQueen-Bronson-Pleasance: il primo tratteggia quello che sarà il suo solito tipo di personaggio, il duro dal buon cuore, mentre agli altri due spettano forse le figure più interessanti e sfaccettate, grazie soprattutto ai loro difetti che vengono messi in mostra nel corso della vicenda, che si tratti di claustrofobia o di un'avanzante cecità. La lunga fila di comprimari, per quanto competente, si limita giusto a far da spalla, e a lungo andare alcuni finiscono per confondersi un po' tra di loro.
Per il resto, l'ostacolo più grande al godimento della pellicola è la durata, che risulta spesso spropositata e danneggia il ritmo, soprattutto nella prima parte. Molto tempo viene riservato alla preparazione del piano, forse troppo, e la vicenda in generale fatica a ingranare. Soltanto una volta che il piano viene messo in atto le cose si fanno davvero interessanti, e da quel momento in poi la tensione e il ritmo salgono per non mollare più la presa.
In questo aiutano il clima di tragedia imminente che avvolge la pellicola dall'inizio alla fine,


SPOILER

e una serie di brevi, ma elettrizzanti scene d'azione, il che è tutto dire se si considera che il tasso di spettacolarità, supportato dal formato panoramico, non è poi così elevato. Le scene da antologia non mancano, soprattutto le famigerate prestazioni in motocicletta di Steve McQueen. Ma nonostante tutto venga portato a termine con pulita, efficiente professionalità, vi è come la sensazione che manchi qualcosina, quella scintilla in più per catturare lo spettatore e tenerlo incollato allo schermo senza un attimo di tregua. Forse un minimo di approfondimento in più dei personaggi, o magari una durata un po' più ridotta e un ritmo più spedito avrebbero aiutato.
In ogni caso, "La grande fuga" rimane solido intrattenimento, con quelle due o tre scene capaci di regalare sufficiente soddisfazione.

Un grande capolavoro degli anni '60, con un cast eccezionale.
Ottimo ritmo e ho notato una sceneggiatura moderna per l'epoca, che alterna momenti più divertenti ad altri più drammatici.
Menzione speciale per la colonna sonora, diventata ormai celebre.

La colonna sonora da sola vale il film (me la sono messa come sveglia)...
Gran cast al servizio di una storia intrigante al punto giusto anche se per certi versi più che assurda...io non credo siano mai esistiti campi di prigionia che lasciassero ai prigionieri così tanto spazio per parlare tra loro o "divertirsi".
Un poco lungo devo dire ma non mi sono annoiato (vedendolo comunque in due round) grazie alla varietà dei personaggi e ai tanti momenti divertenti.

Questo film ha tutto , compreso una trama geniale e avvincente film per tutti non solo per pseudo intenditori

Poche storie questo film è mitico, come mitiche sono le prodezze in motocicletta di Steve McQueen, i tentativi di fuga dei prigionieri, la trascinante colonna sonora di Bernstein. E' una pellicola ormai diventata sinonimo di libertà e se ancora oggi risulta fresca e godibile, a più di cinquant'anni dalla sua uscita e nonostante la sua durata monstre, il merito va ascritto anche al buon Sturges che la dirige con consumato mestiere - e ci scommetto non a digiuno della lezione di Wilder e del suo splendido Stalag 17 - prediligendo i toni da commedia rispetto a quelli drammatici ( comunque ben presenti nella vicenda ) senza dimenticarsi di suspense ed azione.
L'ultima ora si vive in apnea, nonostante qualche forzatura di troppo. Grande cinema.

SPOILER

Classicone corale del cinema bellico con ritmi sempre alti che non annoia mai.
Steve McQueen in moto ormai è un' icona!

Un grande classico che dura quasi tre ore e non annoia mai; mi è piaciuto parecchio.
Il cast all stars poteva tramutarsi facilmente in una trappola invece sono tutti inseriti perfettamente. Grandissimi McQueen e Bronson ma anche gli altri, tra elegantoni e macchiette, non sono da meno.
Infine, i ritmi cadenzati da quella specie di marcetta regalano una nota di leggerezza e simpatia ad ogni cosa.

Dicesi ispirato da una storia vera ma non so fino a che punto il film rispecchi i fatti reali.
Un po lunghetto si sorregge sulle grandi interpretazioni di un cast di prim ordine dei quali primeggia Steve Mcqueen

Classico degli anni 60 con il duro dell' epoca McQuenn, in questo kolossal bellico sfoggia tutta la sua abilità con la moto senza controfigure (è stato anche un pilota automobilistico)

Bravi anche gli altri attori a partire da Donald Pleasence nei panni dell' ufficiale che perde la vista e James Garner noto ai più per la serie Agenzia Rockford.

Volendo fare un' appunto al film si può dire che i carcerieri tedeschi sembrano più delle macchiette e in molti casi sembra di assistere a dei ragazzini che giocano a guardie e ladri, ma erano altri tempi, oggi a 50 anni di distanza siamo abituati a scene più realistiche dove la violenza viene mostrata brutalmente tale e quale come è, tutto sommato è un buon film che diverte e ha il merito di non annoiare eccessivamente lo spettatore e non è poco visto la sua notevole durata, vista la sua fama... almeno per una volta la visione la merita.

grande classico da non perdere. Cast eccezionale.

superclassico col grande steve, imperdibile

Che dire...un classico intramontabile.
Film così purtoppo non se ne fanno più...

Una delle evasioni più famose e spettacolari della storia del cinema. Monumentali Mcqueen, Bronson e Pleasance, e buono anche il resto del cast (che viene comunque messo un pò in ombra dalle prove e dal carisma del trio sopracitato).
Forse non erano necessarie tre ore per raccontare la storia (leggermente tirata per le lunghe), ma è anche vero che tale durata, tutto tranne che pesante, non influisce minimamente sull'attenzione e il coinvolgimento dello spettatore. Pregio decisamente non da poco, specie se si pensa all'età del film.
E poi, come dimenticare lo storico tema principale di Elmer Bernstein; ti entra in testa come un disco rotto al punto da portarti a fischiettarlo in continuazione senza che neanche te ne accorgi.
In definitiva, "La Grande Fuga" rimane un incalzante blockbuster che, malgrado gli anni passati, fa ancora piacere riguardare di tanto in tanto.


"Fuga per la Vittoria", cult di John Huston realizzato 18 anni dopo, gli è parecchio debitore; anche se si concentra più sulla partita di calcio che sul piano di fuga vero e proprio.

Film stratosferico, con un cast strepitoso. Dove spicca a parer mio James Garner, ma anche gli altri attori sono stati bravissimi.
Alcune scene presenti nel fim sono da cineteca come ad esempio la fuga in moto di McQueen.
Senza ombra di dubbio un cult, che nonostante la sua lunga durata non mi ha annoiato nemmeno un secondo. STRACONSIGLIATO.

Un classico con scene memorabili e sequenze da antologia. Merito di una regia magistrale e degli attori in grandissima forma. La durata non stanca anzi appassiona sempre più con il passare dei minuti. Da cineteca.

"La grande fuga" è uno di quei film che si rivedono sempre con piacere: perché è una di quelle pellicole spettacolari che riescono ad intrattenere lo spettatore con intelligenza. Soprattutto regge benissimo la lunga durata - quasi tre ore - grazie a un'ottima sceneggiatura, di James Clavell e W. R. Burnett, che orchestra con precisione una storia ricca di personaggi; ad una regia senza fronzoli, sicura e precisa, di John Sturges, un regista che non è mai stato un genio ma che comunque era un solido professionista che sapeva il fatto suo (il suo film migliore è "Giorno maledetto", con un grande Spencer Tracy); e a un cast talmente ricco di nomi famosi che da solo basterebbe a rendere vedibile anche il film più brutto di sempre: James Garner, Richard Attenborough, James Coburn, Charles Bronson, Donald Pleasence e, ovviamente, il grande Steve McQueen che interpreta il personaggio più bello della storia, ovvero l'irriducibile Virgil Hilts, uno spericolato motociclista che passa il tempo in cui è rinchiuso nel campo di prigionia a entrare e a uscire dalla cella di isolamento a causa dei suoi ripetuti tentativi di fuga, tutti regolarmente falliti. A proposito di fughe impossibili: mitica la scena in cui McQueen tenta di scappare dai tedeschi saltando una staccionata con la moto. Insomma, per tutti questi motivi "La grande fuga" è un classico che non ci si stanca mai di rivedere. Belle, infine, le musiche di Elmer Bernstein.

Grande film bellico, diretto dal maestro del genere John Sturges.
La sceneggiautra è stupenda, classica, con situazioni e dialoghi rimasti nella storia; la regia di Sturges è straordinaria e lineare, con brillanti sequenze d'antologia come il tentativo di fuga di Bronson e Coburn, vestiti da operai russi, oppure quella con McQueen che spiega chiaramente all'ufficiale tedesco il perchè del suo tentativo di tagliare la recinzione: "Come spiegavo all'amico prima, cercavo di tagliare il reticolato perchè me ne voglio andare".
Musiche di Bernstein uniche.

nonostante non abbia un ritmo infernale, le quasi tre ore di proiezione non lasciano spazio alla noia.
un cast eccellente che non delude.
classico sempreverde.

Quella musichetta...ogni volta che parlo di questo film penso alla musichetta su cui un grande McQueen tenta di evadere per l'ennesima volta, invano...
Trama coinvolgente e ritmo mai blando rendono questo titolo uno dei film di "guerra" più belli di sempre.
Da vedere assolutamente.

Un film che si fa guardare senza annoiare minimamente per 2:45 ore ha già guadagnato diversi punti, poi mi piace molto come riesce ad alternare drammatico e ironico, anche questo fa sì che il film non annoi. Poi la recitazione è di altri tempi, grande Steve McQueen. Il film è da vedere

Gran bel film.

Un giorno, in circorstanze assolutamente casuali, durante un discorso era saltato fuori questo film. Incuriosito dal nome, che mi pareva di aver già sentito, mi sono informato e ho poi deciso di vederlo. Saggia scelta, poichè è davvero un'ottimo lavoro. Nonostante la lunghezza considerevole della pellicola, la storia scorre senza problemi nella sua semplicità, e l'intrattenimento per lo spettatore è veramente ai massimi livelli. Perde un po' nella seconda parte, tuttavia l'essere ispirato a una storia vera lo rende lo stesso interessante.
Cast d'eccellenza, con nomi che hanno fatto la storia del cinema; non sfigura nessuno, nemmeno chi interpreta ruoli secondari.
Imperdibile, soprattutto se volete farvi una certa cultura.

Gran bel filmone,d'avventura pii che di guerra,diretto dallo specialista John Sturges.Quasi tre ore di intrattenimento puro,senza un attimo di tregua nonostante la poca originalità della trama.Azzeccatissimi i personaggi di Pleasance,Bronson e Attenborough.

E' un classico, non c'è che dire. La storia è avvincente e ti prende da subito. Un cast strepitoso, su cui troneggiano McQueen e Attenborough.
Forse, le uniche pecche sono l'eccessiva lunghezza e l'assurdità di alcune situazioni.
Da vedere!

Film più di azione che di guerra, ma molto bello. Attori straordinari, in primis Charles Bronson, perfetto per il ruolo grazie all'esperienza di minatore maturata. Sempre emozionante, non c'è un secondo di noia e le scene sono girate molto bene. Peccato che gli evasori che riescono a salvarsi sono veramente pochi...

SPOILER

Si ispira ad un episodio della seconda guerra mondiale realmente accaduto e giustamente è entrato nell’immaginario collettivo grazie ad alcune bellissime sequenze oltre che per lo spirito libero che lo anima. È uno di quei film che fanno la gioia degli amanti del cinema più giocoso: semplice e ingegnoso allo stesso tempo, ricco di trovate, con grandi attori con grandi facce, musiche trascinanti, dialoghi efficaci, tutto in un racconto senza il minimo calo di tensione. Un classico senza tempo.

E' un grande classico che scorre liscio come l'olio per tutta la sua lunga durata senza che la noia faccia capolino. Un cast grandioso e scene da che rimangono impresse nella memoria. Si rivede sempre con piacere.

"Cioè uno che con l'attrezzo ci scava i tunnel, come Charles Bronson ne La grande fuga".
E' entrato ufficialmente nell'immaginario collettivo come film mascolino, eroico, inneggiante alla forza dell'uomo, alla libertà di cui egli deve godere e al valore del sacrificio.
Raggruppati tutti gli attori più in voga nei film di azione o di guerra (McQueen, Coburn, Bronson), con l'aggiunta del tenerissimo cieco Donald Pleasence e dell'ottimo Attenborough che sarà il candido vecchio creatore di Jurassic Park.
Una forma di intrattenimento pulita ed efficiente, capace di tenere desti e attenti anche in piena notte.
Storico l'inseguimento in moto a Steve McQueen.

Premettendo che 165 minuti sono scivolati via tranquillamente, quindi qualcosa di buono questo regista deve avere, "La Grande Fuga" è un tentativo di imitare Billy Wilder - al di là del film d' avventura quale è - e parecchi sono i debiti con "Stalag 17". Il film l' ho trovato troppo fanfarone, e la contrapposizione del dramma ai momenti ironici (che non mi hanno proprio mai divertito né fatto sorridere), ha fatto sì che si tratteggiassero dei disegni dei personaggi a volte improbabile (la miopia che diventa improvvisamente un problema serio, la claustrofobia di Bronson dovuta ad un trauma infantile etc), e anche qui c'è la presenza di una fastidiosa retorica di fondo. Parte del cast è preso dai magnifici sette e colonna sonora di Bernstein dello stesso film, tanto che questo, inizialmente, sembra presentato come un film western.

Davvero un film bellissimo questo ''La grande fuga''. Un cult. Ironico, avvincente, appassionante, trascinante, un grande Steve McQueen e una grande prova anche di Garner.
E' una pellicola che sdrammatizza molto la vicenda, il finale è una delle cose più geniali che io abbia avuto modo di vedere. La durata può risultare lunga ma certamente non annoia e non risulta pesante.
La colonna sonara è ormai nella storia, come la motocicletta che ruberà la scena a tutto e a tutti verso l'epilogo.
Una grande storia portata sul grande schermo.

Storia realmente accaduta e magistralmrnte raccontata. vi fara stare in tensione fino a spossarvi. pravate a vederlo tenendo un fazzoletto di carta in mano. alla fine del film vi accorgerete di averlo fatto a pezzettini dalla sottile e logorante tensione.

voglio una vita come steve mc queen!!
uno dei primi film di guerra che vidi da piccolo e non poteva non rimanermi in testa quando l'ho rivisto.
cè tutto ,azione,comicità e drammaticità...un film cosi non puo prendersi meno di 9

vabbè sulla fuga è stato penso uno dei primi, se non il primo.. ora secondo me c'è di meglio: fuga da alcatraz, fuga di mezzanotte e le ali della libertà gli sono di qualche spanna superiori! forse incide l'anno di produzione, nel 63 non era assolutamente facile fare un film incalzante, con un buon ritmo, anche se dopo i preparativi (a mio avviso un pò troppo lunghi per la fuga) l'ora seguente non deude!

Avventura, dinamismo, fantasia e realismo conditi perfettamente insieme. Il tunnel, ambiente principale della storia, è favolosamente ricostruito e le scene lì girate sono estremamente realistiche. La fuga di McQueen, quella in aereo di Garner e quella sui tetti di Atternbrough sono fra le più belle dei film d'avventura a sfondo bellico. Ai punti fra un cast stellare e diretto con stile da Sturges vince James Coburn.

Un cast eccezzionale!!!! Un superlativo Steve McQueen!!!! Ho apprezzato molto questo film...........Anche la storia è molto coinvolgente

bellissimo con un cast di prima grandezza...

quasi tre ore di film passano che è una meraviglia!la storia prende sul serio lo spettatore...coinvolgente fino all'ultimo!
un film che ha anche un "terzo tempo" e ci fa vedere le sorti degli evasi dopo aver compiuto questo gesto!
rivedibile la figura dell'ufficiale tedesco...un po ridicolizzata e comica,sicuramente non severa!
ottimo film...protagonisti simpaticissimi!

Gran bel film, drammatico e ironico nello stesso tempo, soprattutto grazie al personaggio di McQueen che veniva accompagnato sempre dalla divertente e famosissima musichetta. Dura parecchio, ma scorre che è un piacere, nonostante la pubblicità di La7 (non eccessiva a dir la verità). Bronson mi è piaciuto moltissimo così come un certo Attenborough che io non conoscevo.

Film di guerra strepitoso e che cast !

finalmente ho visto un fil sulla seconda guerra mondiale che nn ha quel senso di drammaticita assoluta, al contrario si ha quasi un avventura essendo vera la storia
un film particolareggiato in tutti i dettagli con un cast eccezionale sopra di tutti steve mcqueen, e james garner
fantastico da vedere assolutamente per chi ama un genere avventuriero

Questo film ha accompagnato i miei passi sin dall''adolescenza, quando inconsciamente esso rappresentava per me l''evasione da una realtà angusta e grigia. Così m''appassionavo ad ogni dettaglio, dal tenero umorismo dei suoi protagonisti, fino alla ovattata commozione per l''emarginazione improvvisa che subiva Blythe, prontamente aiutato dal caro Hendley.
Un inno alla libertà che si delinea in quella fantastica e sfortunata corsa di un bravissimo e sornione Steve McQueen e sulle note di una colonna sonora che definire memorabile è poco.
Mitico.

SPOILER

sono rimasto un po deluso da questo film , tutti lo davano come uno dei migliori film di guerra, ma io l ho trovato piu un film di avventura visto l ironia.
per me è un film commerciale visto anche le numerose star che ci sono.
carino ma niente di piu, uno dei film piu sopravvalutati come del resto il regista

Un classico che merita veramente questo appellativo!
Storia di guerra e vita con una sottile vena satirica. Davvero un gran bel film!

Uno dei tanti film di guerra che facevano una volta, ben realizzato, però con in più una sottile vena umoristica. Un classico indimenticabile, consigliato a tutti.

incredibile....la prima volta che l'ho visto sono rimasto a bocca aperta....la seconda anche....Steve mostruoso,ma anche gli altri prigionieri (Coburn su tutti a mio parere) superbe interpretazioni...Fantastico....fantastico...

Eccezionale film, un capolavoro del genere guerra, senza per forza far vedere la guerra combattuta.

Mio padre dice sempre che vado in bici come James Coburn...:-)

Cosa chiedere ormai a un classico della storia del cinema come "la grande evasione" (cfr. a seconda dell'umore dei traduttori, "fuga" o "evasione" sono sinonimi)?
E' ancora oggi un film appassionante, divertente, brioso, affidato a un'ottimo Steve McQueen simbolo di un'insondabile diritto di libertà collettiva.
Un film forse un po' sopravvalutato nel contesto "tecnico" (magnifico invece come trionfo epico del Desiderio), con un cast "importante", da cui si segnala un Bronson asmatico e fisicamente provato che non si dimentica facilmente

LO HO RIVISTO PER L'ENNESIMA VOLTA E NON MI ANNOIA MAI.
LA SCENA PIù BELLA: LA FUGA FINALE IN MOTO...
PERCHè FILM COSì NON NE FANNO PIù??

Divertente...dopo questo film passo interi pomeriggi a tirare la pallina contro il muro...

capolavoro!!
un cast stellare dove spicca un grande Steve McQueen!!
regia ottima con scene cult come quella della palla da baseball lanciata verso il muro della cella di isolamento!
gran bel film di guerra dove tutto sembra arrivare al lieto fine...mah....

Uno dei pochi film che, se ti appassiona, non la smette mai di stufarti.
Cast eccezionale, un James Coburn che, quando è in fuga recita meravigliosamente anche solo con la gestualità.
Steve McQueen (motocicletta a parte) impressiona in vari punti per le sue espressioni facciali da "sbruffoncello" e manigoldo; sempre sicuro di sè.
D. Pleasence (Il Falsario) ottimo e calato a perfezione nella parte come del resto J. Garner (il borseggiatore).
Ottimo cast, ottima regia, suspence, a chi piacciono i film "war based" è fortemente consigliato.

splendido.....grande steve e la sua pallina!

Un film mitico, leggendario nel suo genere, senza alcun cedimento per tutte le sue 3 ore.
C'è poi un cast ALL STARS eccezzionale, (come nel precedente di Sturges, "I magnifici sette") che lo rende praticamente inimitalibe.

Sostanzialmente è un gioello di film , senza troppe pretese, e con un'ultima sequenza da antologia: chi non si ricorda del grande McQueen in fuga sulla motocicletta????

Il migliore del suo genere