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Ma che spettacolo questo piccolo film noir dal ritmo serrato e pieno di colpi di scena! Purtroppo negli anni non ha goduto di grandissima fortuna, ma resta una splendida testimonianza di come si possa girare un ottimo film con due spicci, quando si hanno idee e capacità.
Poliziesco ambientato dentro ad un treno singolare per la location, per la mancanza della colonna sonora e per un finale intrigante (il riflesso del gangster che minaccia la donna). Remake nel 1990: RISCHIO TOTALE.
Da "La signora scompare" ad "Assassinio sull'Orient Express" il treno e la sua ambientazione claustrofobica - ma allo stesso tempo dinamica- hanno sempre giocato un ruolo fondamentale per la buona riuscita di film ( prima ancora che di romanzi ) dalle venature gialle o thriller. Questo film di Fleischer è un poliziesco ma lo si può tranquillamente fare rientrare nella predetta categoria, proprio perchè l'unità di tempo e di spazio si rivela nuovamente la scelta giusta per mantienere avvincente una storia tutta basata sul mistero ed i doppi giochi. Viene considerato un B movie ma ce ne fossero di prodotti così ben fatti..
Piacevole sorpresa B-Movie della RKO. Breve (70 minuti scarsi) e di serie B solo per quanto riguarda i mezzi a disposizione. La storia invece è un interessante noir e vede come protagonista un poliziotto che deve scortare su un treno in un lunghissimo tragitto Chicago-Los Angeles la donna di un boss ucciso. La donna infatti deve testimoniare e soprattutto consegnare una lista di 13 nomi appartenente all'agenda del defunto marito. La preziosa lista però è come prevedibile, ambita dai soci dell'uomo, che saliranno sul treno per prenderla. Gran bel film che ha luogo interamente sul treno (che poi è ricostruito in studio) e dà un gran senso di ansia e claustrofobia non indifferente, lodevole anche l'utilizzo della camera, spesse volte a mano, che dà una fluidità alle scene ottima. Anche la storia come dicevo non è per niente scontata, come si vedrà alla fine del film per via dei molti colpi di scena (nomination per il miglior soggetto). Remake del 1990 di Peter Hyams con Gene Hackman.
Piccolo gioiello noir molto coinvolgente e dal ritmo serratissimo che, complice l'ambientazione claustrofobica del treno, riesce a trasmetterti quella sensazione di essere in trappola senza più vie d'uscita. L'ambiguità di alcuni personaggi gioca poi a favore di indovinati colpi di scena che ribaltano una situazione apparentemente più definita. Ben girato da Fleischer con molte sequenze camera a mano che rendono l'azione molto più fluida.
Interessante questo thriller di Richard Fleischer, con Ullmer uno dei re dei B-movies, ancoratissimo al noir nonostante l' anno di uscita, il '52. Si svolge quasi interamente a bordo di un treno ed è la storia del detective Brown, disilluso più dalle persone che dal proprio lavoro, che deve (doveva) trasportare con il compagno - morto accidentalmente poco prima per mano di un sicario - la moglie di un gangster ucciso dalla malavita. E' un film con parecchi colpi di scena, sullo scambio di persona perché tutti mentono e interpretano un altro ruolo, sull' inganno (la messa in scena traballante è data dal movimento manuale della macchina da presa, e non delle scenografie del treno, tra l' altro completamente ricostruito in studio), sulle apparenze delle persone e delle cose, anche quella che può risultare da una superficie riflettente, della quale il detective si servirà come controtipo da ribaltare (mamma che caz.zata) per mirare e sparare al malvivente attraverso la porta della cuccetta adiacente. Sceneggiatura nominata all' Oscar ma non eccezionale. Buone tutte le interpretazioni, c' è anche Marie Windsor, che sarà diretta da Kubrick in "Rapina a Mano Armata". Una curiosità: il film fu finito nel 1950 in 13 giorni, Howard Hughes, il produttore, se lo fece consegnare per visionarlo per poi dimenticarselo a casa per più di un anno.