l'elemento del crimine regia di Lars von Trier Danimarca 1984
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l'elemento del crimine (1984)

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locandina del film L'ELEMENTO DEL CRIMINE

Titolo Originale: THE ELEMENT OF CRIME

RegiaLars von Trier

InterpretiMichael Elphick, Esmond Knight, Me Me Lei

Durata: h 1.35
NazionalitàDanimarca 1984
Generenoir
Al cinema nel Novembre 1984

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Trama del film L'elemento del crimine

Il detective Fisher, reduce da un viaggio in un Europa crepuscolare, dominata da disordine, caos e morte si confessa ad uno psicoanalista del Cairo. Fisher, tornato in Egitto traumatizzato dall'Europa dove ha condotto un'indagine su una serie di omicidi, si confida con il suo psicoterapeuta e gli racconta del suo incontro con Osborne, il suo vecchio professore, autore del libro "L'elemento del crimine" dove si teorizzava che un poliziotto debba identificarsi con il criminale per svelare il mistero della sua condotta.

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Voto Visitatori:   6,16 / 10 (22 voti)6,16Grafico
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Voti e commenti su L'elemento del crimine, 22 opinioni inserite

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76mm  @  08/08/2024 09:12:00
   6½ / 10
Già a partire dall'esordio LVT mette in chiaro che il suo non sarà un Cinema che strizza l'occhio allo spettatore (ma ai critici sì però, con i continui ammiccamenti a Welles e Tarkovskij, parac*lo di un Lars).
Il noir e l'hard boiled sono solo un pretesto per mettere in scena una seduta ipnotica dai risvolti psicanalitici, che procede seguendo un flusso squisitamente onirico a suon di suggestioni visive e libere associazioni di idee, a scapito di qualsiasi plausibilità e coerenza.
C'è uno sfoggio di tecnica fine a sé stesso che può affascinare o infastidire, a seconda delle propensioni personali.
Troppe svolte illogiche ed elementi indecifrabili per i miei gusti, ma anche un'ambizione e un'arroganza (intesa in questo caso in senso non negativo) difficilissime da riscontrare in un'opera prima, per un Autore che nel bene e nel male il suo nome nella storia della Settima Arte lo ha scritto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  08/01/2024 19:22:38
   6 / 10
Ritengo "L'Elemento del Crimine" uno film di Lars von Trier più insoddisfacenti (seppur sufficiente) tra quelli da me visionati. Perché se l'atmosfera è curata e suggestiva (degna di un hard-boiled), tutto il resto è fatto così-così, a partire da una narrazione tutt'altro che fluida o comprensibile nel suo significato ultimo.
Si perdona Trier perché dopotutto questo è il suo primo lungometraggio, però stiamo parlando di un film che consiglierei solo a chi vuole farsi un quadro completo del regista danese e della sua filmografia.

7219415  @  03/05/2015 20:23:52
   6 / 10
Difficile da valutare....l'atmosfera è incredibile...peccato ci siano cose senza senso...

Oskarsson88  @  03/05/2015 15:32:34
   6 / 10
Cupo fino all'inverosimile, per l'atmosfera e l'idea è un 10, però la visione rimane un po' macchinosa e non rende allo spettatore quanto promette. Insomma, un film per pochi eletti probabilmente. Comunque sempre rispetto per il grande Lars.

Noir Jazz  @  25/12/2014 16:56:40
   8 / 10
Film concettuale, ironico, più letterario che cinematografico. Contiene già molti degli ingredienti principali del cinema di questo grande regista. Un bellissimo noir moderno. Per fortuna che gente come Trier ci ha difesi dalla piaga di Hollywood.

poliziottobuono  @  17/12/2014 16:17:36
   4 / 10
o noleggiato il film ma non so forse è il mio lettore che non funziona bene pero c'è il film si vede tutto giallo non capisco perchè. ho provato a bilanciare i colori delle impostazioni del mio televisore full hd ma niente si vede sempre giallo. la storia non è chiara non si capisce di che parla , cioè uno che uccide i bambini perchè vendono i biglietti del lotto poi piove sempre e la gente non ha nemmeno un ombrello mi sembra poco credibile come storia. mi ha fatto anche arrabbiare il poliziotto disegnato come un cattivo nazista non capisco che c'ha contro i ragazzi dell'arma che rischiano la vita per quattro soldi a difendere la gente come lui. cioè le pecore nere ci sono da tutte le parti non dobbiamo generalizare. tutti possiamo sbagliare. e anche gli animali morti annegati e la gente che si butta con la corda boh, sarà uno di quei artisti pazzi che fanno ste cose comprensibili per pochi. spero che gli animali siano finti almeno e non gli ha uccisi per fare queste scene
comunque guardo altri film di questo regista magari sono io che non capisco e lui è un genio comunque questo film non mi è piaciuto per niente tranne la bella ragazza cinese

Filman  @  16/12/2014 16:41:23
   6½ / 10
Ad aprire il visionario sipario di Lars Von Trier è THE ELEMENT OF CRIME, prima opera cinematografica che lascia defluire il post-modernismo visivo e narrativo dell'autore danese sulle tracce di un mondo distopico lontano e raccontato senza alcuna geometria descrittiva, filtrato da una predominante lercia colorazione che accompagna senza interruzioni tutto il film in una narrazione che sacrifica la chiarezza o l'elaborazione al fine di esaltare lo spettro caratteriale, ancora tecnicamente acerbo.
Proiettandosi come un accattivante ma sterile esercizio di stile, il film introduce il meccanismo di deiezione del proprio ego da parte del regista, che utilizza per la prima volta la tecnica del racconto psicoanalitico per parlare di una presunta caduta dell'uomo in un baratro ormai degradato e degradante, dimostrando, senza alcuna vera convinzione o fermezza, una radicale violenza interiore, dettata da una imperfezione intrinseca dell'essenza umana.

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  10/06/2014 17:06:42
   6½ / 10
Molto ambizioso l'esordio di Lars, regia sfrontata, nessuna inquadratura scontata, la storia è meramente un pretesto per inscenare il suo formalismo puntiglioso e gratuito, una detective story chandleriana col suo Marlowe postmodernista, con la sua femme fatale e per non essere banale, un risvolto metafisico. Ciò che seduce è la regia, una solenne devozione a Dreyer, all'estetica del cinema avanguardistico europeo, il decennio successivo la venerazione per il suddetto regista si spingerà anche sul retaggio delle tematiche.
L'opera si apprezza a piccoli segmenti, si può frazionare in scene, alcune talmente evocative da essere quasi fuori luogo, altre volte si perde in circonlocuzioni narrative in cui sfoggia un'abilità registica che nessuno gli contesta, ma che nell'economia della trama serve a poco.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  23/12/2011 01:31:46
   7 / 10
Che noia, Lars. Ho letto un po' di articoli su questo strano e affascinante film, su quest'opera prima di uno dei registi che considero più interessanti al momento, e ovviamente in questo esordio è stato visto di tutto. Una riflessione sul Cinema? Sul Cinema di von Trier? Sull'uomo? Sul noir? Cos'è l'Elemento? Tanto Tarkovskij in questa nuova estetica danese. Ed è l'estetica, l'ambientazione, la fotografia il punto di forza di questo film, di certo non la sceneggiatura (come di frequente, punto debole del Cinema di Lars). Probabilmente questa immedesimazione stanislavskijana nell'omicida è un'immedesimazione che si chiede allo spettatore. Entrare nella mente allucinata di questo Maestro assoluto del Cinema non è semplice. E questo film sta lì a dimostrarlo, come la scritta nera dell'Inferno dantesco, all'inizio del cammino all'interno di una delle filmografie più speciali della Cinematografia, a eterno monito doloroso (per qualsiasi cinefilo che si rispetti): "non sarà facile".

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paride_86  @  22/08/2011 23:40:10
   7½ / 10
Bellissimo esordio di Lars Von Trier.
Un film originale e visionario, claustrofobico e intenso, che racconta la strategia investigativa di un vecchio detective, il quale teorizza l'identificazione psicologica dell'investigatore con l'investigato, al fine di poterne anticipare le mosse.
Vale la pena di vederlo soprattutto per la forma estetizzante, oscura e delirante.

Laisa  @  23/04/2011 03:49:20
   8 / 10
claustrofobico e inquietante

Dosto  @  18/08/2010 01:16:19
   6½ / 10
L'ho trovato un pò noioso, punta più sulla relaizzazione tecnica che su altro ma per essere un esordio è un buon prodotto comunque.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  24/05/2010 18:34:03
   7 / 10
Non me la sento di dare meno di 7 a questo esordio di Von Trier,ma neanche di più e spiego perché.
Se da un lato è il film della trilogia europea più interessante e intrigante stilisticamente (forse il più bello nel senso stilistico rimane Europa) è anche quello più comprensibile sotto molti aspetti.
Epidemic l'ho odiato profondamente e lo odio ancora oggi anche se non gli darei ,se potessi, quel voto esageratamente basso.
Europa è bello da vedere ma anche incredibilmente pesante,per quanto sia comunque riuscito.
Ma c'è da dire che L'elemento del crimine è un esordio coraggioso e visionario,estremista nella scelta registica di girare con una trama per buona parte della storia pesante e difficile da seguire,con un giallo predominante e delle inquadrature che deliziano e straniano.
è un noir quantomeno interessante all'inizio ma che buona parte degli spettatori fanno fatica a seguire perché Von Trier sembra dire tutto e il contrario di tutto in maniera estremamente anticonvenzionale: la sua è una ricerca che parte al Cairo e si sposta nella mente (letteralmente) di un Europa bagnata e piena di nero e giallo,opprimente e inquietante.
La ricerca del detective Fisher è una ricerca di sè stesso,probabilmente una pura invenzione onirica dato il finale.
Sta di fatto che l'elemento del crimine che dà il titolo al film si compie in maniera totale in ogni caso, alla fine si supera un limite di non ritorno.

Visionario come l'ultimo Antichrist in più scene,con una forza visiva simile ma senza l'esperienza del Von Trier che considero migliore (da Le onde del destino in poi),è un esordio che a mio modo di vedere va premiato per il coraggio e l'innovazione a prescindere, al di là delle indubbie qualità del film (che ci sono).
Certo che Von Trier è un folle,letteralmente,e come Fisher probabilmente lo è sempre stato...

gere89  @  21/11/2009 17:28:56
   4 / 10
Lento lento ed ancora lento...
La trama del film è decisamente accattivante se fosse stato realizzato in un altro modo, però a causa della lentezza e "dell'euforia" dei dialoghi il risultato non è dei migliori (ma nemmeno dei peggiori)...
A mio parere, il color seppia è decisamente azzeccato proprio perchè gli dà un tocco di film antico. Anche le atmosfere mi sono piaciute proprio perchè conferiscono al film una visione da anni '40 (anche se non si capisce bene nè il periodo nè tanto meno il luogo "soprannaturale", sebbene si parli di Europa, nel quale è ambientato il film).

L'inizio comunque non mi ha deluso, peccato per il finale, del quale non ho capito molto!!

5 risposte al commento
Ultima risposta 22/11/2009 15.24.46
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  01/11/2009 11:04:05
   6 / 10
Il primo sperimentale e giovanilistico LVT

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  28/07/2009 13:03:59
   6 / 10
Purtrtoppo neanche Lars Von Trier ha fatto solo capolavori, da quando ha iniziato a piacermi veramente ho cominciato a dargli votini. La trama è così così, si arriva con un po’ di fatica al finale perché non è che attiri poi molto. Invece la regia è particolare, un film parecchio visionario e dalle tonalità giallognole, l’atmosfera rende tutto sudicio. Probabilmente da capire fino in fondo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/06/2009 23:56:16
   6½ / 10
E' un noir particolare che si snoda nei suoi punti fondamentali sulle regole del genere, ma è denso di un'atmosfera opprimente e vissuto in uno stato di costante apnea determinato dall'ipnosi indotta del protagonista. Ottima la ricostruzione d'ambiente, che da un senso di marcio dell'ambiente e di tutta la vicenda raccontata. Il film mi è sembrato tuttavia prigioniero di un formalismo eccessivo che rende in alcuni momenti molto pesante la visione.

BrundleFly  @  08/05/2009 18:39:50
   2½ / 10
Rivisto da pochi giorni. Fino a qualche anno fa era il film più brutto che avessi mai visto, ora non è al primo posto ma si colloca lì vicino E' stato l'unico film che mi è capitato di vedere al cinema con la gente che si alzava a metà della proiezione. La storia poteva essere interessante se realizzata in modo diverso, ma la noia dilaga e il seppiato dopo un po' fa venire i nervi.
Brutto brutto brutto.

dipa_89  @  22/04/2009 01:27:37
   8 / 10
Una trama interessante per il primo film di Lars Von Trier, realizzato in modo particolare, sia per la scelta degli ambienti (c'è quasi sempre l'acqua) che delle inquadrature, e anche per la scelta di girare tutte le scene di notte.
Non è uno dei suoi film migliori ma rimane un film interessante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/04/2009 11.25.59
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Ciaby  @  24/12/2008 12:58:38
   4½ / 10
confuso. mi aspettavo di meglio da von trier

aiemmdv  @  06/01/2006 17:40:32
   8 / 10
Il film fa parte di una triologia di cui fanno parte anche epidemic ed europa.Noir ben fatto con ambientazioni notturne oniriche macabre che portano tristezza e inquetudine nello spettatore .In occasione di tale film il regista scrive un manifesto dove sono evidenti i suoi :Von Trier non vuole piu"film benevoli dai messaggi umanistici" ma cerca "fascino e sensazione infantili e puri come ogni vera arte".Va contro il cinema "asessuato"(senza mordente) causato da registi vittime di facili moralismi.
La pellicola è lontano dai capolavori costruiti dal regista danese(Le Onde Del Destino, Dogville...)ma è sicuramente interessante per chi come me ,lo ama x la sua capacita' di essere sempre fuori dagli schemi del cinema tradizionale

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  05/01/2006 15:37:13
   4½ / 10
L'esordio di Von trier è un film che riprende le atmosfere alla Blade Runner e quelle rarefatte di Stalker.
Si tratta di un Noir, tutto con sto colorito arancione, e assolutamente inutile.
Non non ha proprio nulla da dire. E la noia regna sovrana.

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