Testimone dell'omicidio di un pezzo grosso della mala, dodicenne è rapito dai killer che uccidono la madre, due agenti del FBI e gli feriscono il padre.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Buon thriller di fine anni 80 con protagonisti il veterano Roy Scheider e Adam Baldwin, salito proprio in quegli anni alla ribalta grazie all'interpretazione del soldato "Animal" in "Full Metal Jacket".
"Le Strade della Paura" è un film essenziale, corto (circa 1 ora e 20 minuti), dove la trama è tutta un crescendo di suspense.
La storia vede protagonisti due sicari, il signor Cohen e il giovane Tate. Il primo è un uomo in età avanzata che segue un rigido codice criminale, il secondo invece è uno psicotico violento e irascibile. I due ricevono l'incarico di rapire Travis, un bambino di otto anni che è stato testimone di un omicidio. I due criminali riescono nell'intento, facendo irruzione in caso del bimbo, uccidendo i genitori. La coppia porta Travis con se in una macchina. Durante il viaggio per portare il bambino da chi lo vuole, iniziano però a sorgere dei dissidi tra Cohen e Tate, i quali, essendo l'uno l'opposto dell'altro, finiscono per scontrarsi. Travis, capendo che i suoi rapitori non vanno per niente d'accordo, comincerà a provocare ulteriore tensione tra i due.
Il regista Eric Red credo abbia voluto mettere in evidenza un confronto di età: da una parte infatti, troviamo l'esperienza e la compostezza del vecchio Cohen, dall'altra l'impulsività del giovane Tate. Il confronto tra giovane e vecchio, da un punto di vista antropologico, ci è sempre stato, visti i comportamenti completamente differenti dei due personaggi. Ciò il regista ha voluto rappresentarlo in maniera originale, ossia in un contesto criminale. Altra circostanza che il director analizza, è quella "dell'essere chiusi in tanti, sotto stress, in uno spazio piccolo", situazione che porta inevitabilmente allo scontro. E i nostri sono appunto in tre, chiusi costantemente nell'abitacolo di una macchina, con centinaia di chilometri da fare e nessuna fiducia reciproca.
Detto ciò, questo film è principalmente un abile prodotto da intrattenimento. E in primis c'è la striminzita durata a confermare ciò.
I due killer sono caratterizzati bene: come detto, sono esattamente l'uno l'opposto dell'altro e non riescono mai ad andare d'accordo. "Cohen" specialmente non sopporta "Tate", trattandolo sempre con estrema sufficienza. Lo stesso "Tate" è sicuramente il più interessante tra i due protagonisti, in quanto di figure come Cohen, al cinema, se ne sono viste parecchie. "Tate" invece è un matto completo, un tizio dai comportamenti imprevedibili. A volte è persino grottesco. La coppia di sicari mantiene sempre alta l'attenzione dello spettatore, in quanto si ha la sensazione che da un momento all'altro tra i due possa accadere qualcosa.
Il ritmo è scorrevole, la storia è un crescendo di suspense, i dialoghi sono impregnati di suspense. Non ci sono mai momenti di stallo, il tutto procede spedito e senza fronzoli.
Non manca della sana violenza che in queste pellicole non guasta mai. Ci sono un paio di scene abbastanza crude, girate molto bene e con dei buonissimi effetti.
Molto bella la fotografia. Il film è girato quasi interamente di notte e per questo si è optato per una fotografia scura e in perfetto stile road-movie, con colori ben distinti. Nel complesso si respira un'aria cupa e fredda. La location, ossia la strada, completa il bel lavoro dell'aspetto tecnico-visivo.
Il cast è di tutto rispetto: Roy Scheider è in ruolo che gli è congeniale, ossia il duro e cinico della situazione. Prova di gran esperienza e professionalità. Belle movenze, ottima interpretazione dei dialoghi ed espressioni sempre riuscite. Personalmente, il compianto Roy è un attore che ho sempre apprezzato molto. Adam Baldwin in questa pellicola è completamente folle e bisogna dire che la parte gli riesce benissimo. Sembra inarrestabile e alla fine diviene una vera mina vagante. Riesce perfino a far ridere a volte. Dialoghi recitati bene, espressioni da perfetto psicopatico e tanto carattere. Bravo anche il piccolo Harley Cross, in un ruolo di certo non facile per un bambino.
Bella la colonna sonora, contribuisce a mantenere la suspense alta.
La sceneggiatura si sorregge quasi tutta sui dialoghi. E bisogna dire che questi sono scritti bene: cinici, spesso cattivi e sempre colmi di tensione. Per il resto, l'impianto narrativo è molto snello e non presenta grossi buchi di trama, anche se magari, la trama, in alcune cose poteva essere approfondita un po' di più. Ben delineati i personaggi.
Si poteva sapere magari chi voleva il bimbo e qualcosa in più sull'omicidio che il piccolo aveva visto.
I difetti maggiori, sono che in fin dei conti la pellicola è un po' leggerina. Ok l'intrattenimento, la bravura degli attori ecc... ma a fine visione è come se non si restasse sazi. Insomma, poteva essere aggiunta qualche situazione in più, qualcosa che rendesse il film più "pieno".
Il finale è ben girato, vero, però c'è da dire che, da un certo punto in poi, si capisce come il film andrà a concludersi. E di questo ne risente anche la tensione, che, come ho detto più volte, c'è ed è costante, però, negli ultimi 25-20 minuti, va un po' scemando in quanto l'epilogo diviene fin troppo intuibile. Peccato.
C'è poi qualche sequenza un po' assurda, tipo la sequenza che vede protagonisti i due criminali e i poliziotti. Piuttosto inverosimile come sequenza.
Conclusione: un thriller secco e diretto. Interpretato da due ottimi attori e ben girato, "Le Strade della Paura" è un buon prodotto, basato interamente sulla tensione. Si poteva fare di meglio, certo, ma questa pellicola è una chicca che vale la pena di riscoprire.
Action-Thriller on the road, corto (80 minuti secchi) ed essenziale, con i due killer protagonisti agli antipodi come carattere. Godibile, teso ed efficace, ma non originalissimo e personalmente non ci ho visto la genialità di cui alcuni parlano.
Atmosfere e fotografia da spy story anni 70.Il film e' incentrato sui due personaggio che rapiscono il bambino tanto che il titolo originale e' "Coehn e Tate" che sono appunto loro due.Uno e' un signore che rispetta gli ordini,fa le cose in maniera sempre perfetta e ha un codice di comportamento,seppur da delinquente,l'altro sembra Arnold Schwarzenegger in Terminator con il fucile a pompa e il chiodo di pelle addosso.Questo e' appunto uno psicopatico senza regole che vorrebbe uccifdere il bambinol'altro e' appunto uno che esegue gli ordini e segue il codice e vuole portare il bambino a chi gli ha ordinato di portarglielo.E' normale che i due entrino in contrasto , a tratti il film soprattutto in alcune scene dove viene messa in evidenza la pazzia di Cohen e' anche "comico" perche' il contrasto tra le due fiolosfie dei due personaggi crea situazioni grottesche.Come quando Cohen....
....si gira dal bambino con un tirapungi in mano,e gli dice "vedi?Con questo ti do' un pugno che ti rompo la cartilagine del naso e te la spingo fin dentro al cervello" ora la scena non e' da ridere ma il fatto che non si limirti a dirgli che gli spacca il naso,ma che gli rompe la cartilagine come se fosse laureato in anatomia , beh....
a mae fa ridere,come ci sono altre scene con "Terminator" sche "sbrocca male" che sono surreali,alla fine non si sa cosa volevano i mafiosi di Houston dal bambino,ma cis sta perche' appunto il film era incentrato sui due killer e quindi non mi e' dispiaciuto
Thriller ad alta tensione dove suspence e adrenalina sono una costante; qualche scena non è curatissima e alcuni risvolti sono discutibili ma un ritmo elevato e un altissimo intrattenimento rendono i difetti superflui. Anche la durata ristretta gioca a suo favore, nessuna scena inutile o momenti di stanca. Scheider e Baldwin formano un' ottima coppia, a cui aggiungerei anche il ragazzino Harley Cross che se la cava egregiamente in un ruolo non certo facile per la sua età. Nell'ambientazione e nelle atmosfere ricorda molto "The Hitcher". Una garanzia le musiche di Bill Conti.
Ottimo film ricco di tensione, in cui la posta in gioco subisce improvvisi rialzi a favore del ritmo, sostenutissimo. Personaggi ben caratterizzati e soprattutto con i due attori principali ispirati al meglio. Non facile girare un film in questo modo, principalmente ristretto nello spazio claustrofobico dell'automobile. Sicuramente per Eric Red, di questo sono convinto, vedere Cani arrabbiati di Bava è servito a qualcosa.
veramente un buon triller. Mi è piaciuta l'interpretazione di Scheider ma anche la regia è piuttosto robusta e il film coinvolge a dovere. E' un film che merita di essere visto sicuramente.
Un buon thriller di strada con diversi momenti crudi. La prova di Scheider vale il film. Il finale tragico è la carta vincente. Buoni i duetti dei protagonisti.
Teso e avvincente action-thriller on the road caratterizzato meravigliosamente da due canaglie da manuale interpretate da Scheider e Baldwin. Un po' rozzo e datato, sicuramente di genere, ma la spirale di disperazione che si respira per 90 minuti e che sopratutto apre e finalizza il film è di grande impatto.
Ennesimo grande poliziesco road movie anni '80 che ha fatto scuola. Geniale nella sua semplicità, nei tempi, nella capacità di trasmettere tensione e nello splendido uso che si fa delle musiche e degli ambienti. Scritto e diretto da Eric Red autore della sceneggiatura di alcuni cult come "The Hitcher" e "Il buio si avvicina", il film è molto violento a tratti, divertente in altri e ricco di tensione per tutta la durata. Roy Scheider e Adam Baldwin sono indimenticabili, due personaggi da antologia e ovviamente parte del merito va all'ottima sceneggiatura di Red che li descrive perfettamente, oltre alla bravura degli attori. Buona la fotografia, per un film praticamente girato tutto di notte, che vanta un grande finale e un incipit spiazzante.
E' proprio vero che film di questo tipo non esistono più.
Uno di quei film che,una volta visti,non si cancellano facilmente dalla memoria Scritto in maniera sublime e diretto alla grande dal bravissimo esordiente Red, poi persosi per strada,e'un notevolissimo Thriller quasi teatrale,visto che, dopo un inizio pieno di sangue in una casa immersa nella campagna,prosegue poi per il resto in una macchina,con tre personaggi al centro della vicenda. Tutte interpretazioni perfette, menzione speciale per Schneider: memorabile. Bellissimo cult.
Niente male questo thriller on the road. La vicenda si svolge tutta in una notte e la coppia Sheider-Baldwin è convincente e molto adatta. Ci sono scene piuttosto violente ed altre cariche di tensione. Mi è piaciuto abbastanza anche il finale.
Complimenti al regista, ho visto questo film su Sky e non pensavo mi avrebbe coinvolto così. Si ride pure, quando i due cattivi spesse volte "dissentano". Consigliato, divertente e coinvolgente.
Magnifico thriller ambientato tutto in una notte all'interno di una macchina e con soli tre protagonisti, Red è bravissimo nel gestire le scene di tensione con pochissimo (l'incipit su tutte) e soprattutto a descrivere le personalità dei due assassini, che porteranno inevitabilmente a un bagno di sangue. Non c'è trama, ci sono solo una lunga notte, una scia di cadaveri e una corsa verso il baratro. Magari ce ne fossero ancora di sceneggiature così.
Buon esordio di Eric Red,sceneggiatore perfettamente a suo agio in questo genere di road movie:incipit al cardiopalma,ritmo serrato,tensione altissima(impossibile non citare la sublime sequenza del blocco sull'autostrada),con una coppia di attori da urlo(perfetto Adam Baldwin,indimenticabile Roy Scheider).Peccato che l'isopportabile bambino rovini gran parte dei duetti tra i due protagonisti,con un paio di forzature nella sceneggiatura fin troppo evidenti...cmq magnifico e imprevedbile il finale. Prima di vedere questa pellicola,obbligatorio rimediare Cani Arrabbiati di Bava(secondo me di un altro pianeta).
altra sceneggiatura on the road ed altro film memorabile per red. è un thriller notturno, avvincente e serratissimo nonostante sia per la gran parte ambientato nell'abitacolo di un veicolo. ma quello che lo rende superiore sono le interpretazioni dei due killer, scheider e adam baldwin, che donano vita propria alle personalità dei malviventi e misurano i propri metodi opposti in un crescendo di tensione e violenti scontri. una gemma, da recuperare.
Originalissimo poliziesco degli anni '80, uno dei migliori del decennio. "Le strade della paura" è un poliziesco road movie, che procede in un crescendo di tensione e violenza, ed è diretto da uno specialista del genere, Eric Red, che già era stato autore della sceneggiatura di "Il buio si avvicina" di Kathrin Bigelow, e poi anche di "The Hitcher - la lunga strada della paura" di Robert harmon. Perfetto Roy Sheyder nella parte del killer che deve fare i conti con un Adam Baldwin fuori di testa, oltre che con il bambino.
Il finale poi è veramente splendido, assolutamente imprevedibile e violento. Di end così oggi ne c'è + traccia.