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La sensazione che provai lasciando la sala cinematografica, dopo aver visto matrix reloaded, fu di semifrustrazione, dato che, com'era prevedibile che fosse, mi sembrò un mezzo per risollevare, in qualche modo, alcune delle tematiche già affrontate in maniera eccelsa nel primo vero grande matrix. Col passare del tempo cercai di estrapolare (rivedendo il film per ben 2 volte), dagli assurdi e prolissi dialoghi "metafilosoficoinformatici", un significato più profondo, per colmare quella fasti***sa sensazione di semifrustrazione che non accennava a scomparire. Poi, ripensando alle parole dell'oracolo, capii che non è possibile vedere oltre le scelte che non ci sono chiare, quindi decisi di non giudicare il film per quello che volevo che fosse ma per quello che era: un immenso crogiulo di effetti speciali (belli per carità), affiancati da una trama infittita all'inverosimile di personaggi inutili o con un peso troppo irrisorio (i gemelli per esempio) per dare il giusto spessore alle tematiche che il film cercò di affrontare. Alle fine considerai il reloaded come un insieme di episodi come si suol dire "incollati con lo sputo" e da un messaggio mescolato e rimescolato ancora ed ancora. Gli unici spunti degni di nota furono quei piccoli colpi di scena che alleviarono quel senso di vuoto ridandomi la speranza di una conclusione capolavoro. Oggi (21/11/2003) a due settimana dal colpo di grazia, grondante sangue per le ferite subite, mi sembra di vivere un incubo. Vedere sul grande schermo in dolby digital, la caduta di un mito è stato come rivivere da bambini il trauma della scoperta della non esistenza di Babbonatale. Se dovessi giudicare il Revolution direi senz'ombra di dubbio che si tratta di un prodotto mediocre; già nella intro (il buon tempo si vede dal mattino) si intuisce che c'è qualcosa che non va, per una buona oretta il film è lento e la scenggiatura non proprio degna di reggere il confronto persino con il Revolution. Gli spunti ideologici sono pregevoli ma lo sviluppo dei contenuti non all'altezza, i messaggi appaiono quindi forzati e superficiali. I personaggi cruciali hanno perso molto del loro carisma (Morpheus è l'ombra di se stesso) mentre i due protagonisti hanno un peso troppo marginale per essere considerati tali, addirittura la morte di Trinity non suscita alcuna emozione tant'è che finisce presto nell'oblio soffocata dalle vicende che si susseguono senza soluzione di continuità. La lotta fra il bene e il male (neo vs smith) sembra la parodia di Dragon Boal e la conclusione che ne consegue appare come un frase appiccicata ad un tema che non si sa come finire. Credo che lasciando invariata la storia finanche la conclusione ma, con un "pizzico" di impegno in più, i fratellini avrebbero potuto sfornare un altro capolavoro... Pazienza!!
Se devo essere sincero all'inizio ero scettico sull'efficacia di un sequel per un capolovaro come Matrix, ma, da buon cinefilo ho riposto nei fratelli Wachovsky molte aspettative che sono state purtruppo disattese. Spero vivissimamente che abbiano il buon gusto di non produrre un Matrix Restart dato che la fine del Revolution mi insospettisce alquanto.