mica scema la ragazza! regia di Francois Truffaut Francia 1972
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mica scema la ragazza! (1972)

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locandina del film MICA SCEMA LA RAGAZZA!

Titolo Originale: UNE BELLE FILLE COMME MOI

RegiaFrancois Truffaut

InterpretiBernadette Lafont, André Dussolier, Claude Brasseur

Durata: h 1.38
NazionalitàFrancia 1972
Generecommedia
Al cinema nell'Aprile 1972

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Trama del film Mica scema la ragazza!

Criminologo dalle belle speranze professionali, ma non certamente sveglissimo nel trattare con le donne, ha un nuovo "oggetto" di studio: una raffinata assassina. Naturalmente, alle prese con una "femme fatale" di tali proporzioni, qualunque uomo cederebbe alle lusinghe della passione. Il criminologo non fa eccezione, si innamora dell'assassina e ignora un particolare non propriamente secondario: lui è la prossima vittima dell'amata...

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Voto Visitatori:   7,50 / 10 (7 voti)7,50Grafico
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Voti e commenti su Mica scema la ragazza!, 7 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  27/01/2012 13:08:43
   7½ / 10
Splendida commedia-nera firmata da Truffaut ancora alle prese con i "misteri" del carattere femminile!
La protagonista è una scatenata Lafont nei panni di una femme' fatale che fara' girare la testa a tutti gli uomini che incontrera' sul suo cammino.
Un film davvero divertente!

Goldust  @  06/07/2011 09:38:10
   5½ / 10
Film minore di Truffaut, dal ritmo indiavolato ma sconclusionato come non mai. Si sorride in qualche frangente ma il divertimento è solo superficiale e l'inverosimiglianza impera, soprattutto nell'improbabile finale. Perdibile.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  04/06/2011 20:16:59
   7½ / 10
Truffaut è geniale anche in film che si possono considerare "minori" come questo.
Il regista è un maestro di ironia, un'arte con cui alleggerisce la potenza devastatrice di un film la cui trama e il cui contenuto è proprio bestiale.
La tensione erotica infatta è ferinamente molto presente nel film.
I personaggi sono gustosissimi, ma ugualmente grotteschi.
Forse l'unico personaggio che viene risparmiato dal cinismo naturalistico di Truffaut è la graziosa dattilografa, a cui peraltro dedica una delle ultime immagini. Ho l'impressione che nella mente del regista vivano queste due opposte (ma è davvero così? come spiegare allora lo sguardo che la bionda getta alla ormai affermata Camille quando esce dal colloquio con il povero Stanislao?) figure femminili, la femme fatale e la donna angelo. Entrambe seguono schemi classici di rappresentazione, sia fisica che morale, ma Truffaut le legge in maniera personale: entrambe infatti registrano una sconfitta, che definirei "iconografica", la femme esce dal nero ammanto della sua ferinità sofisticata, ed è ridotta a volgare sgallettata, l'angelo invece è un personaggio abulico e introverso, disposto a tutto per l'uomo di cui è innamorata, e per questo ignorata. Un personaggio che insomma subisce la sorte che dovrebbe in verità sortire.
Meno bello di altri, ma comunque un film da vedere.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  09/01/2009 17:13:50
   8 / 10
« Une belle fille comme moi » (lett. « Una bella figliola come me”), orrendamente titolato in italiano come “Mica scema la ragazza”, è –a mio avviso- da considerare tutt’altro che un film minore o “sarcasticamente gratuito” (vedi Il Morandini). François Truffaut offre la sua misogina prospettiva sulla donna, qui ritratta come una figura opportunista, beffarda, laida (come dimostra il suo linguaggio arbitrariamente scurrile), amorale, spietata e crudele; ma soprattutto “letale” nella sua irresistibile carica erotica da “femme fatale”. Ella, a partire dalla sua infanzia fino all’età adulta, non farà che mietere vittime, facendo cadere nella sua rete svariate tipologie di uomini così esternamente diversi fra loro, ma interiormente accomunati dall’istinto animalesco di possedere la donna. Sotto quest’ultimo aspetto, Truffaut controbilancia la misoginia di cui è imbevuta l’immagine femminile esemplata dal personaggio di Camille, facendo orbitare attorno ad essa una sequela di figure maschili negative, pronte ad abdicare a qualsiasi responsabilità, pur di conquistare l’oggetto della loro concupiscenza: la donna, ridotta a mero strumento atto ad appagare le loro bestiali pulsioni. Passano così in rassegna: il padre di Camille, che sfoga su di lei le sue ire tirando sonanti calci sul suo sedere; il marito, costantemente dedito ad ubriacarsi e a maltrattarla; l’”artista” che non si fa scrupoli nell’illuderla sulla possibilità che possa calcare le scene insieme con lui; l’avvocato, che la turlupina spillandole di volta in volta denaro; il disinfestatore, la cui esterna immagine di benefattore nasconde intenzioni tutt’altro che altruistiche; e infine il criminologo Stanislao Prévine. Quest’ultimo incarna il personaggio maschile più emblematicamente significativo, in quanto riassume in sé i due aspetti più stridenti della più “nobile” civiltà: da un lato l’istruzione e la cultura, e dall’altro le più basse tensioni, qui rappresentate da un ottenebrante e “mortifero” Eros. Stanislao pagherà lo scotto della rinuncia alla “ragione” con la privazione della libertà, così come manifesta l’ultima tragica e beffarda sequenza che, passando attraverso un campo medio dallo stesso Stanislao (ripreso nel cortile della prigione) all’immagine della sua segretaria sul balcone di un appartamento intenta solitaria a battere a macchina, sembra dileggiare soggetti vittime dei propri sentimenti.
La misoginia s’incontra, dunque, con la misantropia per dare foggia ad un’umanità che non ha più niente di umano, perché animata soltanto da inclinazioni e istinti triviali, a cagione dei quali ogni individuo è esclusivamente teso a sfruttare il prossimo.
Il tono surreale e grottesco della narrazione può apparire delle volte forzato, ma il sarcasmo di cui è permeato è in perfetta linea con l’impianto tragicomico della storia.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/01/2009 10.40.08
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benzo24  @  17/10/2008 18:25:26
   6½ / 10
film minore di truffaut, comunque brillante. da evitare la versione doppiata in italiano.

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/06/2011 20.07.46
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addicted  @  26/09/2007 18:11:09
   9½ / 10
Una commedia rocambolesca veramente brillante!!!
Le peripezie di una donna che arriva dove vuole eliminando un uomo dopo l'altro.
Spietato e graffiante.
Truffaut era unico: nessuno sarà mai come lui.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  17/02/2007 13:50:11
   8 / 10
Con i toni della commedia Truffaut affronta il tema dominante di tutti i suoi film, la devastazione dell'incontro tra un uomo e una donna 'fatale'.

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