Diviso in quattro capitoli (“La bellezza”, “L'arte”, “L'azione”, “L'armonia della pena e della spada”), comincia nel giorno del suicidio dello scrittore giapponese Yukio Mishima (1925-70) al culmine della sua fama letteraria; con una serie di ritorni all'indietro rievoca le tappe della sua vita, intersecandola con i raffinati compendi di tre romanzi, quelli che, secondo il regista e suo fratello Leonard sceneggiatore, si prestano meglio a visualizzare i problemi psicologici, le ossessioni erotiche, il narcisismo, la schizofrenia, l'ideologia dello scrittore: Il padiglione d'oro (1956), La casa di Kyoko (1959) e Cavalli fuggiti (1969).
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