mistero a crooked house (2017)

Un anziano magnate di origine greca viene avvelenato nella sua villa di campagna e sul caso viene ad indagare un giovane e spiantato investigatore privato .... Se è vero che i gialli di Agatha Christie non sono mai passati di moda , è anche vero che negli ultimi anni abbiamo assistito ad un rifiorire di produzioni cine-televisive ispirate all' opera dell' autrice britannica . Qui ci troviamo di fronte ad una pellicola inglese affidata alla regia del poco noto francese Gilles Paquet-Brenner , di cui avevo già poco apprezzato il precedente " Dark places " . Naturalmente ci sono un po' tutti i canonici ingredienti del genere : la sontuosa tenuta di campagna , i familiari della vittima tutti serpenti ed indiziabili , un sagace detective ed un colpevole meno sospettabile possibile . La messa in scena e la ricostruzione d' epoca ( siamo negli Anni '50 ) sono pressocchè impeccabili , però la vicenda procede in maniera molto compassata e senza sussulti , quasi soporifera , sino ad un finale in cui c' è forse l' unica scossa di tutto il film . Peccato pure per lo spreco di un bel cast molto corale , ricco di nomi apprezzati , anche se a volte relegati in ruoli secondari . Il protagonista sarebbe purtroppo il personaggio interpretato da Max Irons , imbambolato ed incolore , che ne deve ancora percorrere davvero tanta di strada prima di avvicinarsi agli standard recitativi di papà Jeremy . Si sente infatti la mancanza di un investigatore carismatico come un Poirot o una Miss Marple ! A rubare la scena ci pensa naturalmente Glenn Close , zitellona acida ma protettiva , affiancata da altri efficaci interpreti quali Terence Stamp , Gillian Anderson , Julian Sands e Christina Hendricks . Sembra che la Christie amasse molto questo suo romanzo , che però non era mai stato finora trasposto su celluloide , probabilmente per il finale parecchio spiazzante e ben poco accattivante . Per di più , nel film l' indagine sfiora la noia e l' epilogo appare tronco ed un po' buttato lì , risultando poco gratificante per lo spettatore . In conclusione , la definirei una pellicola piatta e poco briosa , quasi sonnecchiosa e priva di tensione . Niente sufficienza , quindi , solo un 5 ...

Un discreto giallo alla vecchia maniera con ambientazioni tipicamente british e cluedo-style rovinato da un finale non proprio all'altezza e che dà un senso di incompletezza alla pellicola. Peccato...in fondo non era male : l'ambientazione è affascinante e anche se nessuno degli attori brilla particolamente,la prova corale è avvincente e non annoia. davvero un peccato.. il finale in un giallo è praticamente tutto, per questoper me è bocciato totalemente!!

SPOILER

Da un lavoro di Agatha Christie era lecito aspettarsi una trasposizione migliore, ed invece il film è deficitario su praticamente tutti i versanti, a partire dal ritmo per arrivare ad un'ambientazione elegante e senz'anima. Atmosfera zero, attori poco più; solo finale e pre-finale si lasciano guardare, ma bisogna arrivarci.

una grande delusione questo film tratto da un racconto di Agatha Christie, non conoscevo il racconto ma direi che è uno dei meno riusciti dell autrice soprattutto per il finale, per quanto riguardo il film invece, bella l ambientazione ma attori mediocri, il giovane investigatore con poco carisma, in più ritmo lento che a tratti può far venire sonno, in sostanza non mi sento di consigliare la visione di questo film..

Ho idea che i racconti di Agatha Christie comincino a essere un pò fuori tempo nella società moderna . Sembrano molto simili fra loro e non appassionano come un moderno giallo tipo "che Dio ci perdoni " o "contratempo" tanto per citare gli ultimi due che ho visto .
Anche gli attori mi sembrano statue di cera e animi di ghiaccio inespressivo .
Noioso

Come rendere piatto, noioso e banale uno dei capolavori di Agata Christie. Regia inesistente e attori che recitano in modo dilettantesco .bocciato su tutti i fronti

Un film veramente evitabile, buoni attori sprecati per trama e personaggi abbastanza esagerati sotto molti punti di vista. Non tutti i romanzi di Agata Christie sono invecchiati bene, ad esempio questo.

ho visionato questo film per la curiosita ai vari paragoni in rete verso -cluedo-
ma non ho trovato un riscontro positivo o un paragone degno di sorta
lento e malfatto sotto molti aspetti
sopratutto nella cosa principale -lo spessore di molti dei personaggi-
degna di nota al contrario Glenn Close che ho trovato eccellente
ma tutto il resto del film non regge
sopratutto la falsariga che volutamente porta lo spettatore a riflettere
seguendo la strottura obbligata del film per poi cercare di spiazzare o stupire
con un mezzo colpo di scena forzato e drammatico

un buon -cluedo film- direttamente tratto dal gioco
anche se per nulla drammatico
e a molti può sembrare troppo ironico è -signori, il delitto è servito-

Davvero un peccato perché la storia secondo me (anche se non ho letto il libro ovviamente) non era niente male e ne poteva venir fuori un gran bel giallo ed invece è un film oltremodo lento e compassato.
Ottimi il cast e le scenografie ma il regista non riesce a dare il ritmo ed anzi si perde in molti dialoghi e tempi morti.
Per fortuna il finale riserva dei colpi di scena niente male altrimenti avrei dato anche meno.

Film francamente un pò deludente. L'alone di mistero, tipico delle rappresentazioni che scaturiscono dalla penna della Christie, è non pervenuto. L'ambientazione british è più che godibile, ma è forse l'unica cosa degna di nota. I personaggi appaiono francamente un pò troppo sopra le righe, quasi da rendere poco credibile l'intero contesto. Il giovane investigatore, pur svolgendo dignitosamente il ruolo, non è così carismatico, facendo tranquillamente rimpiangere la vecchietta miss Marple.
Consigliato? non al cinema. Potrebbe essere una piacevole visione casalinga pomeridiana. Ad ogni modo, una qualsiasi puntata della serie tv di Hercule Poirot è sicuramente più intrigante.

Mal girato, non crea nessuna suspense, nessuna tensione... investigatore col carisma di una zucchina... mah veramente da prendere e cestinare... il finale è da prendere il primo volo per Londra e percuotere chi l'ha scritto