monkey shines - esperimento nel terrore regia di George A. Romero USA 1988
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monkey shines - esperimento nel terrore (1988)

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locandina del film MONKEY SHINES - ESPERIMENTO NEL TERRORE

Titolo Originale: MONKEY SHINES

RegiaGeorge A. Romero

InterpretiJason Beghe, John Pankow, Kate McNeil, Joyce Van Patten, Christine Forrest, Stephen Root, Stanley Tucci, Janine Turner

Durata: h 1.53
NazionalitàUSA 1988
Generehorror
Tratto dal libro "Monkey Shines" di Michael Stewart
Al cinema nel Settembre 1988

•  Altri film di George A. Romero

Trama del film Monkey shines - esperimento nel terrore

A seguito di un incidente che lo rende paraplegico, Allan è costretto su una sedia a rotelle. A ridare un senso alle sue prospettive di vita è la scimmietta Ella, regalatale da un amico e addestrata per riportargli piccoli oggetti recuperati in giro per la casa. Il legame tra Allan ed Ella si rafforza sempre più, fino ad assumere le caratteristiche di un rapporto simbiotico, e la scimmietta comincia ad obbedire non solo alle semplici necessità pratiche di Allan, ma anche ai suoi desideri più reconditi e macabri, dettati da una crescente quanto soffocata frustrazione e rabbia nei confronti del mondo che lo circonda.

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Voto Visitatori:   7,19 / 10 (35 voti)7,19Grafico
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Voti e commenti su Monkey shines - esperimento nel terrore, 35 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  01/06/2024 16:58:39
   6½ / 10
Questo di Romero non è un horror come si potrebbe pensare ma più un thriller, un thriller psicologico per la precisione, infatti a farla da padrone sono soprattutto i sentimenti del protagonista. Ed in questo la scimmietta funge da alter ego nel mettere in pratica ciò che Allan immagina solo a livello di subconscio o di immaginazione. Un'idea brillante che però è poco sostenuta dal ritmo, praticamente assente, e da un'atmosfera che un po' latita.

La locandina potrebbe far pensare ad un'ispirazione al racconto di King, la cui raccolta ("Scheletri") ha una cover molto simile al poster di "Monkey Shines". In realtà l'ispirazione è sì un libro ma di Michael Stewart e non di King; io al tempo mi ero fatto ingenuamente gabbare.

antoeboli  @  03/09/2018 02:09:41
   6 / 10
Mi aspettavo un horror più deciso e più violento e che facesse rabbrividire . Alla fine mi sono ritrovato con un prodotto dalla qualità noiosa per certi versi , e soprattutto per quello che vuole raccontare anche un pelo lungo.
Il protagonista per il suo status da antipatia ,carina invece l attrice biondina . Bella la regia e gli effetti di Savini che si fan sentire .
E' più un film che si sviluppa nel raccontare diversi temi , dal politico al sociale , fino a quello contro le sperimentazioni animali , come è nel dna di Romero .
Ammetto però di aver apprezzato altri suoi film

InvictuSteele  @  10/10/2016 12:41:31
   7½ / 10
Il maestro Romero crea un altro gioiello di suspance tratto da un grande romanzo, il ritmo non è veloce ma durate tutto il film si respira la paranoia e l'inquietudine che piano piano cresce fino a un finale mozzafiato. Grande regia e ottime interpretazioni per un thriller/horror vecchio stampo. Non ci sono grandi colpi di scena, la narrazione è piuttosto lineare, ma il tutto si seguo con gusto.

GianniArshavin  @  07/10/2014 15:19:07
   5½ / 10
Atipico thriller drammatico per Romero , qui impegnato in una delle sue escursioni lontano dal mondo degli zombie.
Datato 1988 "Monkey shines" è un titolo poco romeriano , vista la forte componente drammatica mentre è misera quella sociale/horror.
A sorpresa le cose migliori della pellicola sono proprio quelle inerenti al dramma vissuto dal protagonista , costretto su una sedia a rotelle per colpa di un grave incidente. Regista e attore sono bravi nel rappresentare la sofferenza ,la rabbia repressa e l'impotenza di chi vive una situazione simile.
Altro elemento degno di nota in "Monkey shines" è il rapporto che si instaurerà fra la scimmia e il disabile , fattore interessante su cui Romero riflette come suo solito non risparmiando qualche messaggio animalista.
Purtroppo il titolo pecca parecchio sotto il profilo tecnico , ritmico e della tensione , quasi del tutto assente anche nel finale concitato. Il film procede troppo macchinosamente verso una conclusione che , per imposizioni di produzione , di romeriano non ha nulla.
Dunque un'opera dalle interessanti idee non sfruttate al meglio.

ferzbox  @  22/03/2014 14:40:31
   5½ / 10
Pellicola di George A. Romero a mio avviso non troppo convincente.
Considerando la popolarità per i suoi film sugli zombi o per altre opere come il primo "Creepshow",questo "Monkey Shines" risulta decisamente sottotono.
A non convincermi molto ci sono state alcune caratteristiche tecniche come la fotografia e la regia.
La prima è a dir poco orrenda; molto vicina a quella dei film per la TV.
La seconda idem con patate.
In pratica mi sono accorto subito che si trattava di una produzione che non avrebbe colpito con grossi espluà cinematografici...e non era un buon inizio; ma ho voluto pazientare dandogli un pò di fiducia.
La parte iniziale del film è talmente concentrata sul dramma del protagonista(atleta diventato paraplegico a causa di un incidente),che si tende a dimenticare che si sta visionando un horror(unito ai difetti sopracitati non era di certo il massimo).
Il film però era questo...una storia drammatica con elementi scientifici a fare da contorno(la scimmia ammaestrata e regalata ad Alan per aiutarlo e sostenerlo era una cavia da laboratorio a cui erano state iniettate cellule cerebrali umane).
Quindi tra dramma e sentimento,assistiamo semplicemente ad un rapporto simbiotico tra il protagonista e l'animale(con qualcosa di grottesco ogni tanto,ma niente di che...)
Si salva solo una parte finale leggermente claustrofobica e dai risvolti un pochino psicologici...

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Bhà....se non sapevo che si trattava di Romero neanche l'avrei capito...per non parlare della mediocrità degli attori.
Un filmettino senz'arte ne parte che non lascia proprio nulla.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  08/10/2013 13:54:57
   6 / 10
La prima volta che lo vidi (noleggiai) avevo 15 anni, pensavo "wow un film di Romero con una scimmia pazza che uccide la gente, sangue a budella a fiumi, devo vederlo". La copertina della VHS con un king kong che tiene un siringone in mano poi mi ispirava un casino. Ebbene la delusione fu enorme, mi aspettavo una carneficina e invece mi ritrovai davanti ad un non horror parlatissimo, senza tensione e, peggio del peggio, senza un minimo di splatter.
"Orribile, inguardabile, che schifo di film" pensai, dopodichè presi la VHS e la riportai di corsa e disgustato in videoteca. All'epoca, credetemi, ero malatissimo con Romero e la sua trilogia dei morti viventi (un paio di utenti qui ve lo potrebbero confermare con storie imbarazzanti), e il pensiero che il mio Dio avesse girato un film del genere mi faceva rabbrividire al solo pensarci.
Ma all'epoca ero giovane e stupido, e se non vedevo zombies in un film di Romero, tale film per me diventava automaticamente mèrda. Certo è che se l'avessi valutato ora solo basandomi sui ricordi dell'epoca avrei finito ingiustamente per stroncarlo di brutto. Oggi sono un pò più vecchio e sempre stupido, ma in undici anni posso almeno dire di essere maturato un pochino a livello umano e cinematografico; quindi perchè non dare una seconda chance a questo esperimento nel terrore di Romero?
Sentivo di dover rievocare il ricordo del mio primo contatto con questo film, sentivo di dover buttar giù due righe al riguardo; così tra 10 anni, quando sarò ancora più vecchio e preso da attacchi di nostalgia, potrò ritornare qui e rievocare con un sorriso idiota i miei anni da teenager dei quali ormai ho ricordi sempre più dissipati.


Innanzitutto, va detto, non è un film horror; si tratta generalmente di un film drammatico che nell'ultimo atto diventa un thriller psicologico. Perciò chi cerca brividi o paura resterà parecchio deluso. Il nome di Savini nei credits iniziali è un abbaglio, di sangue ce n'è pochissimo e non è nemmeno degno di nota, almeno se si pensa a chi ci ha messo la firma.
Gli attori sono bravi (Pankow su tutti) ma con il protagonista, bravo anche lui, nonostante la disgrazia che gli rovina la vita è veramente difficile entrare in empatia da quanto è antipatico; ad ogni modo la vera star del film, come hanno già detto in molti, è la graziosissima scimmietta Boo, innegabilmente una spanna sopra gli altri grazie alla sua bellezza, bravura ed espressività (e il fatto che all'inizio venga dichiarato che nessuna scimmia è stata maltrattata o ferita rassicura lo spettatore fin da subito).
Le musiche di David Shire sono decenti e niente di più, mentre la regia di Romero lenta e quasi televisiva.
Comunque, ciò che colpisce di più è il netto contrasto tra la prima ora e la seconda: nella prima infatti, dove assistiamo al dramma del protagonista ed alla sua comprensibile incapacità di accettare la situazione fino all'arrivo della scimmia che gli ridà la forza di vivere, il film è emozionante e coinvolgente, e ti crea delle attese via via sempre più crescenti; nella seconda invece, la parte "thriller" dove appunto da Romero (e Savini) ci si aspettano scintille, il film diventa tedioso e prolisso, non riesce a creare una suspense adeguata, e si perde definitivamente in uno scontro finale fiacco e senza un briciolo di pathos. Per farla breve, Romero spara le cartucce migliori nel dramma e rimane senza colpi per la parte thriller. Incredibile.
L'epilogo buonista, impensabile per un film Romeriano, non fa altro che peggiorare la situazione.

In definitiva, "Monkey Shines" è un esperimento partito da buone premesse che però non sono state sviluppate adeguatamente (almeno in parte).
L'ulteriore conferma personale che il grande Romero non si è mai fatto valere abbastanza al di fuori della trilogia dei morti viventi, che sono tre fottùti capolavori del cinema; salvo "Martin", l'episodio di "Due Occhi Diabolici", parte di "Knightriders" e parte de "La Metà Oscura", tutti gli altri film sono o troppo terribili o troppo "inferiori".

"Monkey Shines" non è un film malvagio, anzi, però lo stesso riesco ad arrivare al 6 solo per stima verso Romero; meglio del 1 che volevo mettere all'inizio no?

BlueBlaster  @  10/08/2013 03:50:37
   7 / 10
Un thriller/horror come si deve che racchiude dentro un ottimo livello tecnico ed una sceneggiatura di alti livelli che tratta vari temi e tocca vari generi...c'è il dramma del protagonista che si ritrova da atleta a paraplegico, la critica alla sperimentazione scientifica sugli animali, la morbosità/tenerezza nel rapporto tra la scimmietta ed Allan, dell'horror nella telepatia e ovviamente nei risvolti sanguinosi da slasher atipico.
Ottimi gli attori con grandissimi meriti alla prova della scimmietta Ella che è sicuramente il miglior "attore" della pellicola, con i suoi sguardi dice più di cento parole e traspira davvero un senso di intelligenza.
La mano di Romero, elegante e precisa, eleva la qualità del film che ha davvero sequenze tese ed atmosfere da puro horror (aiutate dallo score sonoro), il film ha molta oscurità e una fotografia pessimista che fa apparire il film anche più vecchio di quel che è.
Interessantissima tutta l'involuzione psicologica del protagonista che scarica le frustrazioni di una vita che va a rotoli nella rabbia più pura che lo porta a regredire allo stadio animalesco e quindi alla pari, se non peggiore, della compagnia pelosa diventando indirettamente un assassino incontrollabile.
Film intelligente e ben riuscito con una sceneggiatura ben fatta, piuttosto profondo nelle tematiche e con momenti inquietanti...Romero dimostra che ci sa fare non solo con gli zombie e dispiace che non abbia sfornato più horror nella sua gloriosa carriera!

Jolly Roger  @  01/04/2013 17:25:18
   8 / 10
quelli della mia generazione (io sono del '76) non possono certamente essersi dimenticati di un film horror bello come questo, nonostante sia un po' caduto nel dimenticatoio!

Allan, a causa di un incidente, resterà completamente paralizzato. In seguito riceverà in regalo una simpatica scimmietta, Ella, addestrata appositamente per svolgere piccole mansioni al fine aiutare le persone paraplegiche. Il problema è che tra i due si creerà un rapporto molto profondo. La scimmietta entrerà in simbiosi con Allan e ne percepirà le emozioni più profonde, inclusa la grande frustrazione e l'odio che egli, a volte, prova verso gli altri, a causa della sua infermità...

Bellissima storia, bellissima atmosfera, ottime recitazioni, ritmo lento ma carico di tensione come nei migliori horror di quegli anni.
DA RISCOPRIRE !!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  05/10/2010 14:58:54
   7 / 10
Rispetto ad altri suoi precedenti lavori Romero lascia da parte la componente più horror per intrecciare una vicenda associabile al genere thriller, pur non procedendo nel senso classico del termine. Lo scopo è quello di portare a galla la parte più brutale dell'animo umano, in cui pensiero e azione vengono manovrate da livore e rabbia repressa.
E ne ha da vendere Allan, da prestante e atletico ragazzone a paralitico in sedia rotelle per le lesioni riportate in seguito ad un incidente. In balia di una madre assillante e abbandonato dalla fidanzata sprofonda nella depressione totale. A questo punto entra in scena Ella, scimmietta tuttofare geneticamente modificata (ad insaputa di Allan), donatagli dall'amico ricercatore, una sorta di strampalato mad doctor. La scimmietta, sottoposta ad iniezioni di un particolare siero di derivazione umana, entra in completa simbiosi con il suo padrone arrivando a captarne i pensieri più reconditi.
Ella diventa così il braccio armato del protagonista, una pericolosa appendice senza freni, disinibita da ogni freno morale e pronta a trasformare in violenta realtà gli attacchi collerici cui è soggetto il suo sventurato amico. La contrapposizione tra il senso d'impotenza di Allan e la frenetica attività dell'animale sono splendidamente evidenziate dal lavoro del regista, molto abile anche nel definire i caratteri dei personaggi.
Un Romero in buona forma e meno politico del solito, comunque messaggero animalista per un film riuscito ma a mio avviso non poi così irrinunciabile. Gli zombie erano altra cosa.

paride_86  @  16/09/2010 03:00:05
   5½ / 10
Thriller sulla simbiosi uomo-animale, con annessa polemica animalista contro gli esperimenti.
L'idea è buona e molte trovate sono davvero notevoli; purtroppo si respira costantemente un'atmosfera da B-movie...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  09/08/2010 14:04:40
   7 / 10
Bel thriller di Romero, ottima suspense e soggetto interessante.
Dopo gli zombi ecco le scimiette! Fantastica Ella e incredibile il rapporto simbiotico col protagonista. Molto curati i dettagli. Bell'analisi della parte oscura dell'anima umana.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  22/05/2010 17:00:48
   7½ / 10
Cult minore nella filmografia di Romero. Se non fosse per una sceneggiatura un po pasticciata e per il finale tirato decisamente via, sarebbe un vero capolavoro del terrore. Tuttavia il meccanismo spettacolare regge bene, il legame affettivo tra uomo e animale molto affascinante e la costruzione della suspense è di altissimo livello. Tutto in una confezione curata in modo maniacale, che per un horror non è cosa comune.
Accattivante, molto bello.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  11/05/2010 11:04:45
   7½ / 10
Buon thriller per Romero, che con gli zombi già satolli si dedica ad altro e lo fa bene. Inutile dire che tifavo per la bestiaccia (quella pelosa... pelosa dappertutto intendo.... vabbè, la scimmia)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/08/2009 13:06:01
   8½ / 10
Bellissimo thriller a riprova che Romero non sforna capolavori solo con gli zombies. E' un'analisi sulla parte nera dell'animo umano, quello d'odio e del rancore del protagonista verso chi lo ha tradito. Eccezionale la descrizione del rapporto simbiotico con la scimmietta ed eccezionale la scimmietta stessa. Ottima la regia di Romero abile nel gestire una tensione sempre più crescente, molto belle le soggettive della scimmietta.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  29/04/2009 18:23:52
   7½ / 10
Dopo le critiche di carattere sociale e la lettura delle dinamiche psicologiche legate alla paura, che percorrono la trilogia degli “zombie” (destinata a divenire in seguito una quadrilogia), George A. Romero, con “Monkey shines”, passa a una disamina antropologica incentrata, da un lato, sulla ferinità insita nell’uomo, dall’altro sulle differenziali che distinguono quest’ultimo dalla bestia. L’uomo è come un animale? No: è peggio. In lui l’apparato istintuale si unisce alla ragione che se, per un verso, lo innalza a essere superiore, per un altro lo rende incommensurabilmente cinico e spietato, poiché lo dota della capacità di mentire, di essere subdolo e, di conseguenza, più malvagio di qualsiasi bestia. Il film si gioca fondamentalmente su questo raffronto: il rapporto simbiotico tra il protagonista e la scimmietta è funzionale alla rappresentazione dei punti di contatto tra le due specie: sull’una si riflettono le pulsioni dell’altra. Ma quando si tratta di utilizzare l’ingegno (malefico), è sempre l’uomo ad avere la meglio. E non serviranno i tentativi dello scienziato di inculcare nell’animale l’intelligenza umana: la natura annulla le presunte conquiste della scienza, travolgendole con l’impeto irrefrenabile degli istinti. Collateralmente viene rappresentato (attraverso il sentimento puro e disinteressato di una donna) il tema dell’amore, che controbilancia la potenziale nequizia del soggetto, riscattandolo (almeno parzialmente) dalla sua natura ferina.
Finale a parte, e fatta salva qualche ingenuità, si tratta comunque di un film riuscito (anche se gli effetti orrorifici degli “zombie” rimangono di un livello superiore), che peraltro fa leva su un’idea di fondo più che valida.

Invia una mail all'autore del commento giovanni79  @  07/04/2009 16:23:31
   6½ / 10
Discreto trhiller-horror del mitico Romero, siamo ben lontani dai fasti di “Zombi”, ma il film riamane godibile dall’inizio alla fine. Miglior interprete del film: la scimmia.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  10/02/2009 19:44:20
   7 / 10
Bel film, che ho preferito nella prima parte. Anche io concordo con l'Oscar per la scimmietta!

marfsime  @  10/02/2009 15:00:31
   8 / 10
Un grande horror targato Romero che si discosta dai soliti canoni del genere..splatter praticamente inesistente..violenza limitata..ma c'è quell'alone di tensione che serpeggia per gran parte del film che ne fa inevitabilmente lievitare il voto. Molto interessante anche il rapporto che si crea tra la scimmietta e il protagonista..prima morboso ed affettuoso..poi di odio profondo. Complimenti a Romero che ha dimostrato ancora una volta di essere un grande regista.

simone p  @  25/01/2009 11:46:52
   7½ / 10
Film lento ma molto coinvolgente.
La prima parte è meglio della seconda anche se c'è meno tensione.
Bravi gli attori e scimmietta da oscar.

gasy  @  24/12/2008 19:07:44
   8½ / 10
Il capolavoro non zombie di Romero. è uno degl' horror più commoventi che io abbia mai visto. La scimmietta è da oscar.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  28/11/2008 16:49:21
   7 / 10
forse il film non zombie piu bello di Romero

DarkRareMirko  @  02/11/2008 18:20:39
   6½ / 10
Vado un pò controcorrente, visto che non mi è mai particolarmente piaciuto questo prodotto del seppur grande Romero.

Sembra, a mio modesto modo di vedere, di trovarsi difatti quasi di fronte ad una produzione televisiva.
Non da tutti comunque tirar fuori un film medio da un semplice concetto come quello dell'immobilità, un pò come ha fatto il grande Hitchcock con il suo ottimo Finestra sul cortile (ci son riferimenti anche ad un suo altro capolavoro, ossia Gli uccelli, tra l'altro).

Bravi gli attori, regia e sceneggiatura (come già detto del resto) soltanto discrete, finale disastroso e poco indicato.

Non tra le migliori opere di Romero, ma vale comunque una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  04/06/2008 14:16:28
   8½ / 10
Eccezionale horror firmato George A. Romero, che vanta un'ottima regia (davvero angoscianti le riprese in soggettiva) e un buon soggetto. La sceneggiatura non è affatto nulla di eccezionale (con particolare riferimento ai dialoghi), ma è sufficiente l'abilità di Romero a fare di "Monkey Shines" una pellicola più che pregevole.
Un po' come ne "Gli uccelli" di Hitch, il regista riesce a trasfigurare animali apparentemente innoqui in assassini dalla personalità controversa.
A dir poco agghiacciante il rapporto simbiotico Allan-Ella; finale insulso e non voluto dal regista.

lupin 3  @  08/05/2008 01:31:05
   7 / 10
Sicuramente un film valido...
Fantastico il rapporto simbiotico tra lui e la scimmia, molto romantico!

HGWells  @  06/04/2008 15:28:14
   8 / 10
Magnifico film, lascia inevitabilmente il segno nello spettatore. Romero abbandona splatter e zombi e passa a una commovente e terrificante storia d'amore. Bellissimo. Ottimi attori, e molto brava anche Boo, la scimietta.

Cliff72  @  11/03/2008 10:12:46
   8½ / 10
Grande horror anni '80!
Film molto interessante ed originale, storia avvincente girata sapientamente da un maestro del brivido come Romero, buon approfondimento psicologico dei personaggi, ottima colonna sonora.
Tappa obbligatoria per gli amanti del buon cinema horror!

mainoz  @  22/01/2008 09:48:49
   8 / 10
Film di notevole fattura, molto coinvolgente e diretto da un regista dotato di classe infinita...ottima colonna sonora che trasmette al film un ritmo veramente incalzante..bravo l'attore protagonista

"se fossi invece un animale che segue solo il proprio istinto, l'istinto animale che alberga in tutti noi e che si manifesta con le sue leggi, le leggi della giungla"

JuriBest  @  06/08/2007 01:03:26
   7½ / 10
Buon film di Romero che però con gli zombi c sa fare molto meglio!
Bella la trama e buona la tensione che si crea (Anche se solo da metà film)!
Nonostante l'abbia apprezzato non lo ritengo un film degno di nota!
Lo consiglio se siete fan di Romero o comunqe se apprezzate un horror un pò alternativo!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  10/03/2007 18:23:44
   7 / 10
non lo definirei proprio un horror perche la tensione latita per gran parte del film...diciamo che ha la pecca di "partire" un po in ritardo ecco...per il resto un bel film!

risikoo  @  27/08/2006 19:41:27
   8½ / 10
Grande film di Romero, tensione ed angoscia che si toccano con mano, situazione terribile in cui viene catapultato il protagonista (che ricordavo più che altro per qualche comparsata nella "Signora in giallo" ;-)). Davvero un gran bel film horror, angosciante e psicologico.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  08/08/2006 17:26:26
   8½ / 10
romero abbandona gli zombi per firmare un altro bellissimo horror.
il protagonista del film si ritrova paralizzato,e l'unica cosa che allieta le sue giornate è ella,la scimmietta che il suo amico scienziato gli regala perchè lo aiuti in molte faccende quotidiane.ma il loro legame supera il semplice affetto o la naturale fedeltà per fondersi in qualcosa di malato e oscuro...uno dei migliori horror anni '80.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  23/03/2006 09:41:18
   7½ / 10
Come horror non è male. Il rapporto simbiotico tra lui e la scimmia è piuttosto interessante. La scimmietta incarna la parte oscura del protagonista.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  02/12/2005 00:30:08
   9 / 10
Per dispetto a Paul (ma non siamo d'accordo mai carissimo?) un bel 9. Un grande grande film, a parte che Romero ha girato quasi sempre capolavori.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  25/09/2004 16:28:27
   5 / 10
George A. Romero ha firmato opere ben migliori di questa. Finale banale e non voluto dal regista.

3 risposte al commento
Ultima risposta 29/04/2009 18.25.18
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lupocattivooooo  @  23/09/2004 19:03:52
   5 / 10
..... n'somma ....

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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