nessuna pieta' per ulzana (1972)

La violenza chiama sempre altra violenza: sembra volerci dire questo il tardo western di Aldrich e ci ricorda anche che la meschinità e l'egoismo sono aspetti dell'uomo in quanto tale e non fanno distinzioni di pelle e di razza. L'atmosfera sulfurea ed alcuni personaggi non del tutto riusciti lo appesantiscono molto e per quanto sia un lavoro degno di visione il regista, in quest'ambito, ha fatto sicuramente meglio ( "Vera Cruz" ad esempio ).

Film violento, crudo ed amaro,ben diretto dal grande Aldrich,con un bravissimo Lancaster magnificamente invecchiato.Anche il resto del cast è all'altezza.Certamente gli Apache sono crudeli ma pure i soldati non scherzano quando infieriscono sul cadavere del ragazzino indiano!

SPOILER Anche se non è un film famoso,a me è sempre piaciuto assai e quindi lo consiglio vivamente agli amanti del genere.

Nessuna pietà per gli spettatori in questo western di Aldrich che, a riprova della grandezza del regista e al di là della sua truculenza nichilista, è a dir poco magnifico. Una delle riflessioni umane più dolorose che io abbia mai visto, con un Lancaster superlativo

Aldrich aveva gia' diretto Lancaster nel film "L'ultimo Apache" dove la star Americana interpretava proprio un Apache che lotta fino alla fine per la sua liberta'...passano gli anni e quasi ironicamente Lancaster cambia completamente personaggio travestendosi da soldato alla caccia degli Apache!
A parte questa curiosita' in questo film assistiamo ad'una escaletion di violenza da parte,soprattutto,degli Indiani che vengono visti come crudelissimi assassini come nemmeno nei primi film di genere!
Una caccia all'uomo nel deserto Americano senza infamia e senza lode...

Western di buona fattura, cinico e crudo quanto basta, ben diretto ed interpretato e dotato di ambientazioni funzionali allo scopo.
Una visione godibile per tutti gli amanti del genere.

Non è uno dei titoli più citati di Aldrich ma Nessuna pietà per Ulzana colpisce soprattutto per il cupo pessimismo di un'inconciliabilità tra due popoli pronti a sbranarsi l'uno con l'altro se ne capita l'occasione. Molto crudo nella rappresentazione della violenza. Amaro e antieroico nello svolgimento e nel finale. Da riscoprire.

Ottimo western di Aldrich,crudo e realistico.Burt lancaster ottimo nella parte del vecchio scout disilluso.

Western crudo, pessimista e nichilista che si pone a metà tra la visione romantica e classica di Ford e il revisionismo filo-indiano in voga in quel periodo. Gli indiani sono tutt’altro che buoni ma non per questo bisogna condannarli, è la loro natura e per questo vanno accettati, come dimostrano anche le parole del bel personaggio protagonista: “Odiare gli indiani sarebbe come odiare il deserto perché non c’è acqua”. Purtroppo lo stile di Aldrich è più rozzo e approssimativo del solito e anche i personaggi secondari non sono granché però il film ha dalla sua un Lancaster immenso, invecchiato ma pienamente consapevole e padrone del proprio carisma, che a differenza dei suoi esordi “acrobatici” riesce a tenere lo schermo con pochi cenni del volto: un grande!