non ti muovere (2003)

Inizia e non sai bene cosa.
Io lo definisco a metà tra il romanico e il barocco.
Si può essere un po' di uno e un po' dell'altro senza perdere la propria identità, anzi rimanendo entrambi?
Si si può.
Scene a tinte forti, il pathos ti rapisce così come si è impadronito del protagonista, magistralmente interpretato da un Castellitto che non si smentisce mai in fatto a bravura. Quel volto mimico eppure serio, strafottente e rigido. Tutto in questo film spazia tra lo yin e lo yang, te li rimescola, dov'è il nero prima c'era il bianco e viceversa. E tu? E tu rimani vittima della storia, di una storia che ti rapisce l'anima...se ancora ce l'hai.
Ti rapisce i sensi se ancora sei in grado di provare qualcosa.
Ti cattura il cuore se sei ancora in grado di amare.
Ti seduce i ricordi se hai ricordi ancora vivi in te.
Ti accende di passione....se non ti sei spento senza accorgertene.
Si...in un rimbalzo tra il sacro ed il profano, fa la passione fedigrafa e il dovere familiare, non puoi non lasciarti trasportare dalla passione assieme ai protagonisti, solo un corpo spento potrebbe non desiderare per un attimo un rapporto così totale, una penetrazione dei sensi oltre che dei corpi.
Sono così partecipi, così bravi nel loro ruolo, che riesci a provare le loro stesse sensazioni seduto su quella anonima poltrona...
Bellissimo. Una storia degna del premio che ha vinto. Struggente, profonda e accorata.
Penelope Cruz che che se ne dica degli attori americani, e del cinema d'oltre oceano è stata magnifica, una regina sullo schermo, interpretando un ruolo non facile, imparando la nostra lingua e recitando senza essere doppiata. Perfetta e seducente nonostante le ore di trucco per imbruttirla...ma soprattutto tenera.
Non puoi non amarla, non ti puoi affezionare a lei....fino alla fine.
Un film che vedrò molte altre volte....perchè le emozioni non sono mai abbastanza.

(ovviamente è la mia opinione su questo film)

Lucia