Adattamento del classico di Dickens: l'orfanello Oliver fa amicizia, nelle strade di Londra, con un ladruncolo e da questo viene instradato a far parte della famiglia di ladri addestrati dal perfido Fagin.
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Io capisco che Polanski dopo aver realizzato un biopic drammatico e straordinario come "Il pianista" che per risapute ragioni è probabilmente il film più sentito e personale della sua carriera, abbia sentito il bisogno di dedicarsi a qualcosa di più semplice per riprendere fiato e certo una trasposizione del classico dei classici di Dickens era una soluzione perfetta; però non c'era bisogno di realizzare un prodotto tanto scialbo, palesemente annoiato e diretto per prendere tempo dopo gli sforzi creativi ed emotivi de "Il pianista" e in vista di lavori successivi certo più curati.
Insomma dal lavoro più personale del regista passiamo immediatamente al suo film più piatto e impersonale, chiaramente soltanto un film "di raccordo" un rilassamento del regista franco-polacco, e si vede, si vede eccome.
In questo film di Polanski non c'è nulla, nei titoli di testa si legge "diretto da Roman Polanski" ma poteva anche esserci scritto "diretto da Pinco Pallino" o "da Alice nel Paese delle Meraviglie" e non sarebbe cambiato nulla.
La trasposizione è abbastanza fedele alla fine, ma del confronto con il romanzo poco mi importa visto anche il mio poco gradimento verso le opere di Charles Dickens (nulla da dire sulla sua scrittura, ma il suo stile mi è indigesto e lo trovo tremendamente noioso, pur apprezzando l'ironica e sferzante critica sociale che in Dickens è tanta roba). E se trovo noioso l'autore originale pensate cosa io possa pensare di questo film. Un prodotto confezionato bene, ottima fotografia (ma di quella che non riesce a vivere di vita propria e regalare vere emozioni visive, anzi è di quelle fotografie belle e curate che non sono però di nessun vero valore aggiunto, sono solo il curato incarto della confezione) curata riproduzione delle ambientazioni e dei costumi con buon realismo e belle scenografie; ma non c'è nient'altro tolto questo, è un film in cui la noia regna sovrana per tutte le due ore, la sceneggiatura procede lentamente e senza guizzi, senza momenti e dialoghi interessanti, molle, senza mordente, con uno sviluppo narrativo monocorde e davvero poco coinvolgente e questa volta la regia di Polanski non aiuta.
Diavolo si vede che il buon Roman qui si stava davvero riposando, mai come in questo film la sua regia è stata priva di guizzi, di idee, di soluzioni registiche davvero interessanti. Secondo me ha tenuto la mdp incollata sugli attori e poi si è addormentato, boh... Tutto è piatto, noioso, scontato.
Anche gli attori sono francamente poca roba se si esclude un sontuoso Ben Kingsley che è l'unico che, soprattutto nel finale, riesce a trasmettere qualche emozione allo spettatore con la sua notevole interpretazione di Fagin; gli altri attori però non riescono a trasmettere nulla e il bambino che interpreta Oliver Twist davvero non si può vedere (nella famosa scena del "ne vorrei ancora" è molto meglio Stewie Griffin nella versione di "Family Guy" che proprio non voleva uscirmi dalla testa mentre vedevo quella sequenza :D).
Poi c'è lo stile dickensiano che come detto a me non piace: quella serie di sfìghe e soprattutto di cattiverie totalmente e talmente gratuite da rasentare e anzi superare la soglia del grottesco non riesco a capirle; sono soluzioni assolutamente volute e calcolate ma proprio non mi convincono (tutta la reazione alla doppia richiesta di zuppa di Oliver però è sinceramente esilarante, una delle poche scene che mi abbia tenuto sveglio).
Infine, una considerazione personale: Polanski ha detto di aver fatto questo film perché voleva fare qualcosa che avrebbe potuto far vedere ai suoi figli... Ora, carissimo Roman, l'ovvia intenzione è quella di traumatizzarli 'sti tuoi ragazzini no ? Lo so che è meglio questo certo che "L'inquilino del terzo piano" o appunto "Il pianista" (che in ogni caso è bene vedere fin da bambini per quanto mi riguarda) ma anche qui che vedono poi, tra sfìghe allucinanti, pianti, bambini condotti al crimine e rapiti, l'omicidio di Nancy, un tizio che scivola come un còglione e si impicca da solo e vecchi piuttosto inquietanti sai che bel film da far vedere ai propri figli...
A proposito dell'omicidio di Nancy, è la prima volta che vedo Polanski girare una sequenza del genere in maniera tanto pudica e moscia (ah già, stava pensando ai bambini, perché nessuno pensa ai bambini ?), sono rimasto traumatizzato da questa cosa, un'altra prova di quanto sia impersonale qui la sua regia e di quanto si faccia quasi fatica a riconoscerlo.
Il voto non è eccessivamente severo soltanto per Kingsley e il suo Fagin e per la confezione indubbiamente curata e ben fatta, ma siamo di fronte ad uno dei film meno riusciti di Polanski, certamente il più impersonale, probabilmente il più commerciale, realizzato un po' per rifiatare dopo "Il pianista" un po' per prender fondi e poi dedicarsi a progetti più sentiti; e infatti "Oliver Twist" è un passo falso perdonabile visto che i tre film successivi saranno tutti ottimi lavori e per di più uno meglio dell'altro ("Ghost Writer" "Carnage" e "Venere in pelliccia" ovviamente, tutti realizzati nell'arco di 3-4 anni- 2010-2013- con rinnovata voglia e prolificità).
Un film che si dimentica subito per dare spazio a ben altre gemme della carriera di Roman Polanski.
Ammetto di non aver mai letto il libro di Dickens vista la mia allergia a questo tipo di storie , ma siccome a dirigere l'ennesimo adattamento del succitato romanzo abbiamo il mostro sacro Polanski ho deciso di dare una chance all'orfano più famoso della storia. Purtroppo il mio scetticismo è stato confermato ed infatti "Oliver Twist" è un film che non mi ha coinvolto quasi per niente , brillante e notevole per quanto riguarda l'aspetto tecnico ma poco incisivo sotto quello narrativo. Polanski dirige questo film sia per le evidenti assonanze con la sua storia personale sia per fare un "regalo" ai figli ma del suo cinema abbiamo ben poco, l'opera è fin troppo bidimensionale e "hollywoodiana" , cosa molto atipica per il regista polacco. Anche nei suoi lavori più lineari e convenzionali (tipo "Frantic") il cineasta ci infilava sempre il guizzo geniale che lo ricordava e che andava ad arricchire il titolo , mentre in "Oliver Twist" di tutto questo non ne abbiamo traccia. La vicenda scorre via molto lentamente e in modo abbastanza piatto , il protagonista non aiuta nell'immedesimazione e solo il bravo Kingsley riesce (ad esempio sul finale) a comunicare qualcosa. A livello di scenografie,costumi,ricostruzione storica e fotografia siamo all'estremo in positivo , ma tutta la confezione estetica non basta se il contenuto è modesto. Per me , al di la dei gusti personali , "Oliver Twist" non è un prodotto all'altezza del regista in questione.
Se devo essere sincero ho preferito di gran lunga quello prodotto dalla Disney, che ha una svolgimento sicuramente più "semplice", ma più avvincente. In questo Oliver Twist le atmosfere e la regia sono migliori, ma il personaggio del bambino è martoriato dall'inizio alla fine, e anche i personaggi non mi sono piaciuti molto, al contrario di quello della disney, dove c'è un ottimo Elijah Wood, tra gli altri. Questo di polanski manca un pò di mordente e a volte risulta piatto. Molto bello invece il finale
film che riesce bene nella prima parte ma che si rovina del tutto nella seconda...il protagonista non doveva essere oliver twist?e allora(e fateci caso) perche nell'ultima mezz'ora lo si vede piu che altro sdraiato e non lo si sente mai parlare?cosa fa lui per salvarsi?manca la sceneggiatura o il libro di dickens aveva le pagini in bianco?...penso la prima! ancora una volta polansky mi delude
Opera mediocre e stucchevole. La regia è inesistente: non enfatizza a dovere i momenti salienti e sbaglia completamente la scena finale. Ma l'ha diretto davvero Polanski questo film?? Sembra fatto da un qualunque regista americano debuttante. Splendida la fotografia fiabesca, ma forse anche quella a volte eccessivamente gialla e mal filtrata registicamente all'interno della scena.
Sinceramente non si sentiva affatto il bisogno dell'ennesima trasposizione sul grande schermo del classico Dickensiano,il fatto pero' che fosse Polanski ad assumersi l'onere e l'onore incuriosiva. Purtroppo la missione fallisce,il film che il regista ha dichiaratamente realizzato per i propri figli, appare proprio come un prodotto decisamente troppo lineare e distaccato,anche se ogni tanto la malignita' del regista prende il sopravvento come a ricordare ai giovani che il mondo è un luogo dove si aggirano molti lupi pericolosi...Polanski pero' non fa emergere il suo genio ma si limita al compitino,che potra' essere anche gradevole ma che non è affatto sufficiente se parliamo di un filmaker del suo calibro. Il film è appesantito da una trama nota e priva di particolari spunti,inoltre non è aiutato da una regia eccessivamente anonima...certo una nota di merito va conferita alle scenografie e alla cupa fotografia,oltre che al Fagin interpretato dall'ottimo Ben Kingsley. Decisamente poco credibile ed inespressivo il giovane Barney Clark nei panni di Oliver. In definitiva un film freddo e tedioso,che si salva(parzialmente)nel finale.
Ke nooiiaa!!! Uno dei film +noiosi ke ho vsto nella mia vita. Era brutto xkè nn succedeva niente di bello e a quel bambino succedevano solo disgrazie, mi faceva pena poverino! E poi qst film è lento, ma lento… E poi la ragazza ke mi stava +simpatica viene uccisa dal suo papà… ke cafone ke era… meno male ke fa una brutta fine, gli sta bene… povero Roman Polanski, doveva seguire il suo genere quali Rosemary’s baby, La nona porta o L’inquilino del terzo piano…
Non riesco a capire come mai tanti voti così alti ma rispetto il giudizio di ognuno....secondo me un film troppo lento e che racconta quasi fedelmente il libro eccezion fatta per l'inizio che non spiega come Oliver Twist sia diventato orfano e da che famiglia provenga( era figlio di una famiglia nobile) e alla fine non spiega che lui diventerà un grande scrittore...in pratica è l'autobiografia di Charles Dickens
..è un film che ho quasi del tutto resettato 5 minuti dopo l'uscita dal cinema.ben confezionato è una buona storia per grandi e piccoli,che poteva anche non essre raccontata!!un pò alla pinocchio(che io non amo tra l'altro..forse per via del bombardamento psicologico subito da bambino),ma efficacie solo nell'interpretazione straordinariamente personale del bambino e di un kingsley veramente da oscar..loro varrebbero il biglietto,si..ma non basta.sembrava di essere finiti sullo stesso set di jack lo squartatore...una londra piena di clichè,dai personaggi secondari alle scenografie,dalla nebbia ai topi che sbucano ovunque...e poi tutto finto..patinato persino nel sudicio..boh!forse polanski si è tenuto troppo fedele al romanzo e ha finito per rinunciare a descrivere un dramma vero..quello dell'abbandono,dei maltrattamenti,della solitudine,della infanzia negata,dei ricatti e della impossibilità di reagire..trattato tutto in modo irreale,distante come se Oliver si facesse scivolare addosso tutto..tanto siamo su un set e i lividi e le ferite sono solo trucchi scenici...strano anche perchè il grande Roman ha vissuto sulla propria pelle tutto questo!!la confezione poi sembra americana,poi leggo che il film è coprodotto in europa epenso proprio che l'industria americana del cinema fa proseliti e si rischia di perdere quel che di buono preserva la cinematografia nostrana.. forse... ma tutto questo è il mio PERSONALISSIMO parere e non pretendo venga condiviso..(non ho manie di grandezza come molti nel nostro filmscoop che elargiscono sentenze e giudizi da grandi critici ed esteti del cinema!!!!) w il cinema