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Aja è un regista che ritengo scarso, che però per un motivo o per un altro finisco sempre per vedere i suoi film, penso di averli visti più o meno tutti, uscendo quasi sempre insoddisfatto, vabbè - ricordo che però "Haute tension" e "Mirror" da ragazzino mi fecero spaventare un po', ma oggi li ritengo i classici filmetti da jumpscare spammati lì -, questo ovviamente non fa eccezione, considerata anche la produzione Netflix, l'ho trovato un film tra il banale e il palloso, con uno spunto che vorrebbe essere originale ma fondamentalmente scimmiotta altri prodotti con un concept simile, mi vengono in mente "Locke" con Tom Hardy per questa peculiarità della persona in uno spazio chiuso che sente il resto del mondo tramite telefono o mezzi simili, a "Buried" di Cortes, che non è sto gran filmone ma quantomeno era un po' migliore per come gestiva la tensione, qui invece tutto questo non accade, incredibilmente Aja non riesce a creare un minimo di pathos, di suspense, nulla, non basta la trovata del computer che ricorda costantemente alla protagonista i livelli di ossigeno residui, la regia è di una banalità incredibile, concedendosi jumpscare anche in questo caso - la comparsa di qualche topo - e puntando tutto con una serie di scoperte man mano che la trama si viene a svelare che risultano totalmente forzate e messe lì di proposito per creare quel solito effetto wow che alla fine non stupisce nessuno.
Ma forse l'elemento peggiore è questa sorta di lirismo che la pellicola pretende di creare, con i flashback o visioni che siano della protagonista riguardanti i momenti vissuti con l'uomo che ama, roba da soap opera spaccapalle, in cui ci sono i due amanti che sorridono con la musica drammatica di sottofondo, le passeggiate in spiaggia, i tramonti, case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale e tutta sta roba qua che risulta patetica.
Salverei in tutto il film solo l'interpretazione della protagonista, che tutto sommato se la cava, - la Laurent, sicuramente è stata valorizzata molto meglio in altri film, dove ha mostrato tutto il suo valore - per il resto è una sceneggiatura forzata che diventa un immenso calderone che mischia i più inflazionati temi della fantascienza - clonazione, colonizzazione dell'universo, rapporto con la tecnologia, sperimentazione, viaggi spaziali -, senza approfondirli nemmeno per sbaglio, ma semplicemente per far tirare avanti questa trama pretenziosa e fine a se stessa, poi quanto non sopporto queste idee che vengono quando manca tipo un millesimo di secondo alla fine, sono l'equivalente delle rimonte di 5 gol nei minuti di recupero nei film sul calcio, mi irritano terribilmente.
Il film non è terribile: Aja è del mestiere, è regista capace di dare la sua impronta: nell'unico spazio in cui il film è girato la regia fa il suo senza essere scolastica e senza indulgere in tecnicismi inutili. Lo spettatore non perde mai i momenti salienti e la fotografia aiuta a chiudere la bella confezione. Il problema maggiore sta nella scrittura, nella sua ricerca di drammaticità, tra visioni e sprazzi di memoria che forse servono a dare al film un tono da melò dello spazio ma che al tempo stesso finiscono per appesantire inutilmente una pellicola che decide di buttare via abbastanza presto l'elemento thrilling (di fatto non è una corsa contro il tempo per liberarsi, non si avverte mai veramente la tensione del "conto alla rovescia"). E se è vero che Aja trova momenti di buon cinema (la camera che ruota attorno al volto dell'ottima Laurent, la scena dello spazio) è altrettanto vero che alla fine il film è totalmente innocuo, finendo per essere de facto una storia d'amore impossibile (chiaro, in attesa dello sbarco) e saccheggiando un po "Moon" di Duncan Jones e un po' "The Martian" di Scott.
Tipico prodotto Netflix, non va molto oltre la serie B Mi stupisco come i tizi di Nocturno siano diventati così di larghe maniche nel lodare questi prodotti che, seppur fino ad una certa misura godibili, siano perlopiù prodotti usa e getta concepiti unicamente per rimpire gli spazi su Netflix...
La parte finale un po' ad minch1am lascia qualche strascico fastidioso, così come la staticità di molte scene che sembrano realizzate con dinamiche fiacche e dialoghi contraddittori. Ma nel complesso, il film diretto da Aja si lascia vedere, anche se non sembra convincere in maniera totale e soddisfacente. Poca anche l'originalità nel soggetto proposto ma visivamente abbastanza valido, mentre l'interpretazione della protagonista non colpisce più di tanto. Un po' noiosetto ma vedibile.