per favore... non mordermi sul collo regia di Roman Polanski Gran Bretagna 1967
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per favore... non mordermi sul collo (1967)

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locandina del film PER FAVORE... NON MORDERMI SUL COLLO

Titolo Originale: THE FEARLESS VAMPIRE KILLERS

RegiaRoman Polanski

InterpretiRoman Polanski, Sharon Tate, Ferdy Mayne, Jack MacGowran, Jessie Robbins, Alfie Bass

Durata: h 1.47
NazionalitàGran Bretagna 1967
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 1967

•  Altri film di Roman Polanski

Trama del film Per favore... non mordermi sul collo

Il prof. Abronsius, vampirologo, e il suo giovane assistente Alfred si arrampicano sugli specchi per non trasformarsi in vampiri e salvare la bella Sarah nel castello del conte von Krolock, in Transilvania. Polanski si prende una vacanza e fa un film da spettatore, badando soprattutto al livello figurativo e tirando fuori il meglio del suo aguzzo umorismo ebreo-polacco

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Voto Visitatori:   7,07 / 10 (43 voti)7,07Grafico
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Voti e commenti su Per favore... non mordermi sul collo, 43 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

kafka62  @  28/02/2018 09:14:07
   6½ / 10
Rivisitare criticamente e in maniera inventiva i generi cinematografici è un'operazione che si adatta perfettamente alla personalità registica di Roman Polanski, come dimostrano le sue frequenti incursioni nell'horror ("Rosemary's baby"), nel noir ("Chinatown"), nel cinema letterario "di appendice" ("Tess") e nel thrilling ("Frantic"). "Per favore… non mordermi sul collo", da parte sua, tenta di aggiornare la sterminata filmografia "vampiresca" iniziata quasi mezzo secolo prima da Murnau e, nonostante le dichiarazioni dell'autore ("Non ho mai voluto fare una parodia ma una commedia sul tema dei vampiri"), il risultato è proprio una graziosa e divertente parodia del genere (alla "Frankenstein junior" per intenderci). Polanski si serve infatti di tutti gli elementi costitutivi della mitologia del vampiro (trecce d'aglio, crocifissi, acuminati paletti di frassino, canini che si allungano e specchi che non riflettono l'immagine) per burlarsi della loro carica orrorifica. Per far ciò, egli ribalta abilmente i topoi classici, trasformandoli in altrettante occasioni umoristiche: così il locandiere vampirizzato e divenuto a sua volta un vampiro può farsi beffe del crocifisso agitatogli davanti dalla giovane ragazza in quanto è di fede ebraica, il neo-vampiro appena giunto al castello viene scacciato dalla cripta del conte e mandato a coricarsi nella stalla, e così via. Il culmine di questo atteggiamento finemente dissacratorio lo si raggiunge in quella che è forse la sequenza migliore del film. Alfred e il professor Abronsius riescono a partecipare, sotto mentite spoglie, al ballo organizzato dal conte von Krolock, mescolandosi ai vampiri che affollano il salone, ma sono traditi dallo specchio che riflette le loro figure e non quelle degli altri convitati: si assiste qui a un originale rovesciamento della tradizionale funzione dello specchio, il quale anziché servire a smascherare i non-morti, rivela a questi ultimi la presenza dei nostri eroi.
Alla fedeltà iconografica al genere si contrappone una struttura narrativa relativamente autonoma, nell'ambito della quale Polanski cerca di dar libero sfogo alla propria vena surreale e fantastica. Purtroppo la sceneggiatura è uno dei punti deboli del film, in quanto si risolve in una serie abbastanza disordinata e confusa di gag, le quali, prese singolarmente, sono anche esilaranti, ma nell'insieme appaiono piuttosto fragili e slegate, tanto più che Polanski e Jack MacGowran come attori non valgono né i fratelli Marx né la coppia Laurel e Hardy. Il divertimento risulta quindi essenzialmente visivo, esteriore, a-problematico, ma, paradossalmente, proprio l'esilità dell'intreccio esalta l'eccelsa qualità della messa in scena: dalla fumosa locanda che accoglie i viaggiatori intirizziti al labirintico castello, di cui sono amplificati gli aspetti gotici e tenebrosi (cunicoli, scale a chiocciola, stanze dagli spessi muri di pietra), passando attraverso incontaminate distese di neve e sfondi di selvaggia bellezza, tutto contribuisce a creare un'atmosfera da favola nordica. Se i due protagonisti (il maldestro e svanito professor Abronsius, con la bianca chioma e i baffi alla Einstein, e il goffo e pavido assistente) sono delle evidenti caricature, che hanno le movenze dei disegni di animazione (e fumettistiche sono anche certe situazioni, come quando Abronsius rimane incastrato nella stretta finestra della cripta), l'ambiente e i personaggi che li circondano (quei gustosi montanari dal viso rubizzo) sembrano usciti fuori dalle illustrazioni di una fiaba infantile. Non a caso si è fatto il nome di Marc Chagall per trovare al film un riferimento pittorico adeguato.
A mezza strada tra favola e cartone animato, "Per favore… non mordermi sul collo" è un film che sembra rifuggire da ogni forma di intellettualismo. Eppure, se si guarda bene, vezzi e ossessioni da film d'autore non mancano del tutto. Se le distese innevate della Transilvania ricordano il bianco paesaggio de "I mammiferi", la scena in cui Alfred e il professore, sfidando le vertigini, cercano di penetrare nella cripta dall'esterno prefigura addirittura, con una impressionante somiglianza, un'analoga sequenza in "Frantic". Polanskiana è anche la vena di candido e giocoso erotismo che percorre il film (gli involontari doppi sensi di Sarah che mettono in imbarazzo il timido Alfred, la passione della ragazza per le abluzioni nella tinozza), tanto è vero che quello di Sharon Tate è, tra i vari personaggi, se non il più originale quello sicuramente più lontano dalla tradizione dei "Dracula". C'è infine un sottile, ambiguo, quasi inosservabile, pessimismo di fondo (il vampirismo è infatti destinato a dilagare nel mondo proprio grazie ai due ignari protagonisti), che può perfino legittimare una sorprendente lettura "politica" del film, in quanto l'atmosfera di sfatto decadentismo, di malsana decrepitezza che si respira nel castello del conte von Krolock sembra fatta apposta per suggerire un parallelo tra i bizzarri vampiri del film (deliranti, anacronistici, omosessuali) e i burocrati comunisti polacchi che appena qualche anno prima, censurando opere come "Il coltello nell'acqua" e "Ingenui e perversi", avevano indotto Polanski all'esilio.

topsecret  @  29/11/2017 14:29:49
   6 / 10
Una sorta di parodia dei film sul vampirismo messa in scena da Polanski con una discreta presenza visiva.
Purtroppo però, non sono riuscito a farmi coinvolgere del tutto poichè sia il ritmo poco fluido nella parte centrale e sia la poca propensione alla risata fragorosa non mi convincono ad andare oltre la sufficienza.
Bellissima la sfortunatissima Sharon Tate.

danyz74  @  22/01/2017 19:32:44
   10 / 10
Capolavoro! Uno dei miei film preferiti di sempre.

ferzbox  @  28/03/2015 18:18:49
   7 / 10
Vorrei precisare che ci sono cose di questo film assolutamente meravigliose.
In primis le varie location,splendidamente azzeccate(sopratutto il castello); la fotografia è incriticabile,assolutamente perfetta; le musiche sono un sacco affascinanti,grottesche e ben studiate,sopratutto in relazione ad alcune scene ed inquadrature(come sulla famosa traversata del professor Abronsius e il suo assistente Alfred sui tetti del castello ) ; i costumi sono concepiti in modo eccellente; la regia è molto raffinata,non mostra nessuna sbavatura rilevante; per concludere elogerei anche il bellissimo finale,meno scontato di quanto ci si possa aspettare e sempre ammirevole nel suo modo di essere girato....

Tuttavia non sono mai riuscito a godermi la parte drammaturgica e lo stile parodistico....e guardate che è veramente brutto quando accade con un film che si apprezza per tutto il resto....fa venire il nervoso....
Mai,proprio mai sono riuscito a divertirmi davvero; non c'è mai stata una singola scena che mi abbia fatto ridere di gusto; più volte ho pensato che lo sbaglio che commettevo stava nel voler ricercare per forza qualcosa di divertente,quando il film di Polanski è si girato come una commedia,però pare anche voler "seriamente" prendere in giro i vari clichè orrorifici sui vampiri; quindi è probabile che non si debba ridere per forza,ma soltanto apprezzare questa sorta di satira ben confezionata e orchestrata....d'altronde non è che sia diffile vederne le prese in giro che Polanski pavoneggia;il figlio del conte gay,il deforme gobbo servitore,il vestito del conte come quello più ricordato dalla gente....insomma,ci sono tutta una serie di elementi che più che portare alla risata,trascinano in modo leggero e spensierato nel mondo classico delle prime icone vampiresche; se devo vederla così allora il cerchio si chiude ed il film funziona......purtroppo però a me ha sempre annoiato terribilmente e non ci ho mai trovato nulla di emotivamente stimolante,dato che non si capisce cosa dovrebbe veramente suscitare il film....un'ibrido tecnicamente e stilisticamente ben confezionato,ma senza un'anima vera e propria(almeno secondo i miei personalissimi gusti personali).
Da una parte mi rompe non dare un voto più alto,perchè ne riconosco le potenzialità cinematografiche,ma il poco coinvolgimento che mi ha sempre trasmesso non riescono a farmi dare più di così...

Bravo Polanski nel ruolo dell'assistente Alfred comunque....

william sczrbia  @  09/01/2015 23:48:32
   5½ / 10
Nn il mio genere

76eric  @  04/01/2015 22:48:28
   8½ / 10
Non sono mai stato un fanatico del regista polacco, ma questo grotesque che parla di vampiri è un' altra delle sue gemme. Così come tutte quelle del suo primo periodo..., si pensi ad esempio a Il coltello nell' acqua, Repulsione, Cul-de-sac, Rosemary' s baby, L' inquilino del terzo piano.....
Forse a ben vedere, è la prima parodia alla storia (romanzata) del Conte Dracula. Molto curato sotto tutti gli aspetti, della storia, della comicità, dei costumi e delle musiche. La scena del ballo poi è spet-ta-co-la-re!!
Ed è una delle poche pellicole in cui si può vedere la "sfortunata" Sharon Tate in tutto il suo splendore... Anche questo contribuisce ad aumentare il valore della bellezza della pellicola.

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Assieme ai titoli sopracitati, anche questo è uno dei titoli migliori partoriti dal genio di Roman Polanski. Film del quale ne consiglio la visione. Raffinato!! Molto raffinato!!

hghgg  @  10/11/2014 20:00:07
   7½ / 10
Si vede che anche Polanski ogni tanto ha bisogno di danzare con la commedia, cosa che per inciso gli riesce anche molto bene. Perché questo non può che essere considerato un "divertissement" di grande classe, collocato tra le oscure discese negli abissi della mente umana di "Repulsion" e "Cul-De-Sac"e l'apoteosi dell'orrore (quello più puro, più subdolo, più paralizzante) di "Rosemary's Baby".

Qui invece troviamo un film più leggero che gioca abilmente con gli stereotipi del cinema horror e dell'iconografia vampiresca e si destreggia molto abilmente tra i generi, mettendo in scena l'horror dal gusto gotico, la commedia parodistica, la commedia nera e perfino un pizzico di serietà perché uno come Roman Polanski anche in una commedia non può certo negare ai suoi spettatori un amaro, sardonico e beffardo finale (tra l'altro, se mi concedete una nota amara, certe cose sarebbe bello se accadessero sul serio a volte, magari ci sarebbero meno psicopatici sopravvissuti in giro...)

Regia e messa in scena sono di assoluta qualità, Polanski non evita di mettere in mostra il suo talento che si nota in alcune ottime scelte registiche e inquadrature, esaltate dall'ottimo lavoro della fotografia e dalla curata ed azzeccata scenografia. Tra le scene memorabili che Polanski ci regala ne ricordo una, che è anche tra le più divertenti, ossia quella del povero Albert (interpretato dallo stesso regista) che tenta una goffa fuga dal vampiro omosessuale figlio del conte e infatuato di lui; Albert scappa velocissimo per un lungo corridoio esterno circolare per ritrovarsi poi allo stesso punto di prima con il vampiro che è rimasto lì tranquillo ad aspettarlo tutto il tempo; una scenetta demenziale eppure diretta splendidamente, una delle scene più azzeccate per effetto comico e al contempo molto bella per regia e scelta delle inquadrature (la camera non segue la fuga di Alfred, lo inquadra man mano mentre prima si allontana e poi si riavvicina tornando al punto di partenza di fronte al vampiro e alla mdp, in primo piano).

Molto bella anche la scena del ballo, altra sequenza girata splendidamente, il che esalta la beffarda e intelligentissima soluzione comica adottata da Polanski in quell'occasione: Abronsius e Alfred al ballo vengono smascherati dai non-morti presenti in sala grazie al riflesso nello specchio che riportava solo l'immagine loro e di Sara, in quanto unici vivi in tutta la sala; questa volta sono i non-morti a scoprire l'identità dei loro nemici grazie al riflesso nello specchio. Divertente e brillante soluzione in conclusione di una scena tecnicamente eccellente. L'occhio e l'abilità di Polanski difficilmente deludono.

Ma di esempi simili ce ne sono ancora ed è inutile citarli tutti, cito invece il ritmo molto ben gestito del film che permette di non annoiare mai particolarmente nonostante non sia una di quelle commedie dove le battute esilaranti piovono ogni 5 minuti; e cito anche una galleria di personaggi riuscita ed esaltata soprattutto da 4 figure esilaranti, in primis ovviamente quella dei due goffi ed imbranatissimi cacciatori di vampiri, il professore ed il suo impacciato e pauroso assistente Alfred; dalla parte dei vampiri invece abbiamo lo sfigatissimo locandiere, una sorta di macchietta molto riuscita e divertente e ovviamente il figlio del conte, questo vampiro gay che a vederlo fa tanto Glam e sembra quasi una naturale congiunzione oltre che anticipazione tra David Bowie e Peter Murphy (cantante e leader dei Bauhaus), ma che in realtà è un'altra azzeccata figurina parodistica piuttosto divertente. Meno interessanti francamente gli altri personaggi, compresa la poco approfondita figura di Sara che risalta più che altro per la bellezza immane di Sharon Tate al suo primo (e ultimo, vàcca tròia) ruolo in un film del marito e comunque non se la cava affatto male, quello che deve fare lo fa bene; anche se è l'unico film che i due hanno potuto fare insieme, di lei SI DEVE parlare necessariamente anche commentando "Rosemary's Baby" e "MacBeth" e in tali commenti poi approfondirò, perché sembra quasi che se si scava tanto in profondità nelle radici del male e della follia, e Polanski l'ha fatto eccome, alla fine quel male e quella follia ti si ritorcono contro per davvero. Ma di questo dirò meglio altrove.

Primo ruolo d'attore per Polanski, se non erro, che si divide tra regia, sceneggiatura e interpretazione con soddisfacenti risultati, risultando perfetto nel ruolo dell'impacciato, paurosissimo e timido Alfred, nei panni del quale si cala con grande abilità. Nella versione italiana è doppiato da Lionello, nelle sue successive prove d'attore invece si doppierà da solo in italiano con risultati eccellenti, massima stima. Grandissimo regista e autore, bravo attore e sa arrangiarsi meravigliosamente anche come doppiatore, artisticamente parlando questo qui lo puoi solo adorare. Il professore invece è ben interpretato dall'attore teatrale Jack MacGowran, già interprete per Polanski nel precedente "Cul-De-Sac".

Insomma bel film, ed era già il quarto di fila per il polacco, in attesa di un capolavoro ormai prossimo. Finale assolutamente da ricordare, i vampiri e il male, dai lo metto sotto spoiler,


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Anche qui, cos'ho detto a proposito di Polanski che sguazza nel male ?

Gioiellino di film.

7 risposte al commento
Ultima risposta 11/11/2014 09.51.27
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  15/03/2014 17:13:55
   6 / 10
Commedia di Polanski sicuramente elegante e ben confezionata, con anche dei bravi attori, ma che risulta carente nella sceneggiatura. Carino il finale.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  23/12/2013 18:42:37
   6½ / 10
Raffinata commedia di Polanski, non farà sbellicare dalle risate ma è un film elegante e ben confezionato.

Testu  @  23/12/2013 01:16:43
   8 / 10
Godibile film vampirico tra il serio e il faceto, con professore stile Einstein van Helsing con la voce da merlino disney, e un ragazzotto vitaliano assistente, con la voce alla Gene Wilder. Qualche bellezza naturale, buone scenografie e qualche sorriso extra con l'ambiguo filglio del conte. Cast simpatico, il suo equilibrio è un punto di forza, ma alla terza visione penso ancora che il finale sia un'occasione mancata. Sa di ciclo "piccoli brividi" e anche se al tempo era più cinico e non banale sinceramente non è un granchè.

GianniArshavin  @  05/11/2013 11:14:23
   6 / 10
Film particolare di un Polanski ad inizio carriera. L'opera infatti per tutta la sua durata è una continua altalena fra uno humor all'inglese con tema Vampiri ed alcuni elementi gotici riportarti fedelmente sullo schermo senza intenti comici.
La pellicola quindi alterna una colonna sonora a tratti quasi inquietante a gag simpatiche che però non sempre sono indovinate. La location è davvero efficace,cosi come le interpretazioni,mentre i 40 anni che il film si porta sulle spalle si fanno sentire in molte occasioni rendendo la visione in alcuni punti pesante.
Tirando le somme questo è un film minore fra quelli di Polanski,ma merita una visione perchè rimane piacevole e qualche risata te la strappa con alcune trovate davvero divertenti.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 06/02/2017 11.43.33
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MonkeyIsland  @  04/11/2013 23:28:36
   7½ / 10
Deliziosa commedia ad opera di un giovane Polanski che si dimostra come sempre veramente bravo e versatile.
Le gag sono veramente riuscite e il professore è un vero spasso merito anche del doppiaggio di Persa (il solito doppiatore di mago Merlino).
Un gioiellino.

Oskarsson88  @  21/10/2013 13:12:37
   6½ / 10
Molto particolare. sembra svolgersi in un ambiente fiabesco e infatti la fotografia è forse la parte migliore. Il lato comico è realmente molto flebile e infatti non si ride; pare quasi uno humour inglese, ma non è neanche quello. Le scene che dovrebbero far ridere possono forse far ridere il pubblico dei più piccoli. La colonna sonora ha dei bei momenti, la storia è lineare e purtroppo però non ci sono dei picchi che elevano il film a qualcosa di più. Resta in tutto e per tutto un'opera particolare, ma che non graffia.

pinhead88  @  20/08/2013 13:07:21
   8 / 10
Simpatica parodia horror polanskiana che punta quasi tutto sulle caratterizzazioni e l'atmosfera piuttosto che su gag memorabili e un ritmo saltellante.
L'umorismo ebraico per quanto riguarda battute e gags è quasi assente, tuttavia rimane piacevolissimo da guardare, anche per la presenza dell'allora splendida Sharon Tate.
Bisogna dire peró che Frankenstein Junior è su un altro pianeta.

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Ultima risposta 20/08/2013 17.05.27
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krueger419  @  29/03/2013 10:03:51
   8 / 10
L'ho visto in seconda serata su IRIS.
Mi è piaciuto tantissimo, pensavo fosse una delle solite rivisitazioni in chiave comica dei film sui vampiri (fracchia contro dracula, dracula morto e contento) invece sono rimasto piacevolmente sorpreso, ha un buon ritmo, la trama anche se semplice, coinvolge abbastanza e gli attori svolgono il loro ruolo Magistralmente.
Do 8, di più non posso dare: il finale l'ho trovato troppo semplice.
Ad ogni modo, ottimo film! Polansky non delude Mai!

Manticora  @  22/02/2013 23:20:35
   7 / 10
Secondo film di Polanski in cui il regista intrepreta l'assistente del professore Abronsius, il regista dispiega un repertorio comico sorprendente in un classico film di vampiri che fà il verso al conte dracula. C'è anche la bella Sharon Tate, che non sfigura per niente, comunque la storia è divertente, ambientata in location tetre e riuscite. Colonna sonora veramente evocativa, inoltre il finale è una sorpresa notevole, in definitiva un film da vedere.
La scena del ballo nel castello è demenziale, soprattutto quando si trovano davanti agli specchi!

BlueBlaster  @  08/11/2012 02:14:44
   7 / 10
Che dire...si vede eccome che è degli anni 60 ma è una degna commedia "horror" di un giovane Roman Polanski!
Dinamica, abbastanza divertente e con una discreta dose erotica...le commedie sui vampiri mi sono sempre piaciute e questa è una delle prime e più famose!
Belle scenografie e atmosfera...consiglio di vederlo sotto Natale magari se nevica!

BrundleFly  @  06/09/2012 11:24:14
   6 / 10
Un filmettino che reputo un po' da "4 soldi" che cerca di prendersi gioco dei film sul genere vampiresco. Lo sviluppo è piuttosto lento e le scene divertenti son poche o quasi nulle, l'unica un po' carina è forse quella del ballo.
Curato dal punto di vista delle ambientazioni, dei costumi e delle musiche, ma di certo non un capolavoro.

Goldust  @  04/06/2012 09:42:10
   6½ / 10
Parodia del genere vampiresco piuttosto riuscita, simpatica nella sua voluta goffaggine ed incantevole nella sua fotografia. E' talmente lieve che si sorride spesso, ma è un divertimento superficiale, le risate vere e proprie stanno di casa da altre parti. Bellissima la scena del ballo degli zombi, mentre il finale poteva essere migliore.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/01/2012 23:42:58
   7 / 10
Amabile farsa dei film sui vampiri che Polanski inietta di felice ironia ebraica. Molte trovate comiche sono affidate anche alla tecnica di ripresa velocizzata ed alla recitazione irresistibile degli attori. Tuttavia il film appare oggi datato ed un tantino noioso. Squisita comunque la parte finale della fuga dei nostri eroi dal castello con la splendida Sharon Tate vampirizzata: goderne la bellezza ed il tenero candore e poi pensare alla sua atroce fine è una sensazione che stringe al cuore.
Un divertissement d'autore, piacevolissimo ma con qualche ruga.

Larry Filmaiolo  @  03/09/2011 11:13:11
   9 / 10
io lo vedo come un piacevolissimo e spensierato miscuglio di parodia, umorismo ebraico e grottesco. Bellissime le immagini e le atmosfere ricreate, veramente incantevoli. Inoltre la bellezza e la tenerezza di Sharon Tate arrivano dritto al cuore. Perfetti e divertentissimi MacGowran e Polanski, Ferdy Mayne fa elengantemente il verso al grande Cristopher Lee.
Una fiaba splendida, oltre che per gli occhi, anche per le orecchie (ottime musiche)!

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wallace'89  @  30/07/2011 19:32:42
   6 / 10
Una sciocchezzuola firmata Polanski sul mito di Dracula. Per alcuni un pregio, ma il film evitando la dissacrazione tout court e la pura parodia per puntare invece a una riproposizione fedele, tutto sommato rispettosa, degli stilemi e i luoghi comuni del genere, appare incerto e trattenuto. Il risultato è curioso, ma non troppo convincente.
Ad ogni modo una curiosità anomala da soddisfare per i cinefili e cultori del regista. La sufficienza se la merita per la padronanza dello spazio scenico con cui è realizzato, per i toni caldi della fotografia, per un buffonesco e Keatoniano Jack McGowan, ma più di tutto per la bellissima Sharon Tate.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  08/01/2011 20:47:41
   7½ / 10
Divertente parodia di Polanski dei film sui vampiri. L'ironia non mira a mettere in ridicolo il genere in sé ma solo alcuni aspetti dei film tradizionali, divenuti con il tempo degli stereotipi. Fatto sta che la suspence, lo spavento, l'emotività, la sorpresa dei film di paura non vengono rovesciati, annullati ma semplicemente riformulati in maniera diversa, più ironica, più terra-terra. Siamo in piena era "nouvelle vague" e anche questo film segue lo spirito dei vari dissacratori/riformulatori come Godard con il suo fondamentale "A bout de souffle". Lo scopo è lo stesso: togliere tutta quell'aria seriosa, perbenista e polverosa dai film e farne un'espressione sciolta e spontanea della vita normale e quotidiana umana, con le sue banalità, i suoi vizi e il suo andamento non proprio didascalico.
Infatti i due protagonisti sono ritratti come persone imperfette, svampite ma fino ad un certo punto. Non vengono completamente ridicolizzati o resi come pure macchiette, riescono a volte a cavarsela, ogni tanto hanno dei lampi di genio (anche se l'ironia e la sbadataggine umana li rende subito imperfetti). Conservano molta umanità e normalità, il che ce li fa sentire d'istinto molto vicini a noi.
Anche tutto l'ambiente circostante è reso ironico, familiare, terra-terra. Si prendono in giro anche i vampiri (uno è addirittura gay) ma anche qui nonostante la bruttezza e il ridicolo, conservano comunque la loro funzione di provocatori di disagio, paura e terrore.
Insomma tutto il film è un delizioso equilibrio fra ironia, dissacrazione e paura, terrore. Quest'ultimi sentimenti sono provocati dalla cosa che mi è piaciuta di più del film: la colonna sonora. Bisogna dire che Kameda ha qui composto un piccolo capolavoro di inquietudine.
Anche il finale è volutamente negatore e rovesciatore di consuetudini consolidate. Invece dell'happy ending e del "vissero tutti felici e contenti", s'insinua una soluzione negativa e disillusoria. La stessa che verrà ripresa da Herzog nel suo rifacimento di Nosferatu.
Polanski, un po' come Bergman, ha fatto bene ogni tanto a mettere i piedi sulla banale e prosaica terra del puro divertimento. Serve per misurare e inquadrare meglio ciò che è universale. Comunque questo tipo di film sono dei semplici divertissements e tali restano. Non c'è da dar loro troppo importanza. Polanski come Bergman ha dato il meglio di sé nei film "seri".

bebabi34  @  28/09/2010 09:22:49
   4½ / 10
Noiosissimo. Humor anglosassone abbinato ad un ritmo non incalzante; non colpisce. Alcune gag circensi strappano un sorriso, ma non è travolgente come altri del genere. Saranno gli anni, sarà lo stile, ma non mi è piaciuto molto. Se fosse stato un cartone, forse sarebbe stato adatto ai ragazzi, richiama molto il fumetto.

LR9000  @  15/08/2010 13:54:41
   7 / 10
Carinissima parodia dei classici dell'orrore firmato Roman Polanski (qui anche attore!).
Non scade nel demenziale a differenza di un film di Mel Brooks ma contiene comunque momenti esileranti.Da vedere!

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dobel  @  07/08/2010 10:57:01
   9 / 10
Ci sono le grandi opere, ci sono le opere minori, quelle fallimentari... poi ci sono le opere nascoste: quelle che non sono grandi perché non abbagliano con la propria luce; non sono minori perché sono in sé perfette e non lasciano adito a critiche tali da poterle ritenere poco riuscite; tantomeno sono fallimentari in quanto ricche di spunti magnifici.
Questo film è un'opera nascosta: perfetto, intelligente, divertente, ironico, graffiante, realizzato magnificamente. Non abbaglia, ma lascia sulle labbra un sorriso sarcastico; lo humor nero di un ebreo polacco che ricorda le storie di vampiri della propria giovinezza (come fossero uscite da certe pagine di Martin Buber) riesce a diventare intrattenimento delicatissimo e sottilissimo grazie a trovate geniali e ad interpreti favolosi. Il male che si vuole combattere spesso lo si porta appresso senza saperlo e lo si propaga a causa della stessa intenzione di distruggerlo aiutando così il mondo intero. E' stato notato come l'ultima corsa sulla slitta del Prof. Abronsius ignaro di portare con sé i due giovani vampiri, ricordi (grazie anche ai connotati fisici di MacGowran) la corsa di Albert Einstein verso le scoperte che porteranno al mondo la bomba atomica. E' l'ultimo insinuante messaggio di un giovane Polanski che ha vissuto sulla propria pelle la strada degenerata che hanno percorso certe scoperte scientifiche.
E' stato anche diverse volte notato come possano esserci più linee di congiunzione fra l'opera di Polanski e quella di Hitchcock: se questo è vero (e credo che in gran parte lo sia), questo film è 'La congiura degli innocenti' del maestro polacco.

goodwolf  @  24/02/2010 11:28:44
   4 / 10
Troppo naif per i miei gusti. A polanski non metto mai voti intermedi. O i suoi film mi coinvolgono molto o non riesco a seguirli. Senza vie di mezzo. Questo lo reputo sconclusionato, perlomeno per il mio gusto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  22/11/2009 12:31:10
   7 / 10
Buona commedia sul tema vampiresco,forse è stato fatto di meglio successivamente ma Polanski ha dato il via. Splendide le ambientazioni e Sharon Tate. Il regista che viene conosciuto di solito per i suoi thriller inquietanti dà vita ad un film leggero anche se ho preferito la comicità di Cul de sac,in quel caso una comicità che verte verso il dramma.

McLovin  @  05/07/2009 09:08:11
   6 / 10
Un Roman Polanski degli esordi che si fa beffe dell'iconografia legata all'horror vampiresco con annessi Dracula e Transilvania. Un film grottesco, imperfetto, popolato da personaggi improbabili e ridicoli. Un polanski minore, ma non per questo da ignorare: da valutare nel quadro generale della filmografia di uno dei più importanti registi di sempre.

edmond90  @  26/06/2009 11:11:27
   9 / 10
Bellissima parodia dei film di genere vampiresco da parte del geniale Polanski.Gag azzeccatissime e mai banali e protagonisti perfetti nella loro idiozia.

Jumpy  @  01/11/2008 12:38:45
   7½ / 10
Visto tantissimo tempo in seconda serata, lo rircordo ancora adesso ;)
Una parodia raffinata e particolare, umorismo sottile, bravissimi gli attori, un film dimenticato da molti ma da recuperare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  15/09/2008 11:11:21
   7 / 10
Roman Polanski basa il suo operato su di una trama leggera e gradevole attraverso la quale illustra le peripezie di due studiosi giunti in Transilvania per indagare sul terrificante fenomeno dei vampiri.Coniugando cinema horror e commedia il regista realizza un prodotto che intrattiene senza particolari sbavature.Le gag meglio riuscite vedono protagonisti proprio il folle e svampito Professor Abronsius,ovvero un eccellente Jack MacGowran e il suo pavido e romantico assistente Alfred,interpretato dallo stesso Polanski.
Il prodotto funziona pur non essendo a mio avviso annoverabile tra i capolavori del celebre autore,allora trentatreennne e probabilmente desideroso di misurasi con i generi più disparati,arrivando ad omaggiare anche le classiche comiche del cinema muto con improvvise e divertenti accelerazioni della pellicola.
Deliziosa la presenza di Sharon Tate,a dir poco splendida e in quel periodo compagna di Polanski,tre anni prima dell’orrendo assassinio di cui fu vittima.
Molto curate le scenografie a cominciare dagli esterni,ma molto suggestiva e curata nei minimi particolari appare soprattutto la location del castello.
Tra le scene memorabili quella del balletto,quella dell'infatuazione del vampiro gay per Alfred ed il finale decisamente beffardo ed inatteso.
Umorismo elegante e sapido,quasi da cartone animato per quella che è a tutti gli effetti una simpatica parodia del genere vampiresco.

4 risposte al commento
Ultima risposta 16/09/2008 15.03.29
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/03/2008 19:20:27
   8 / 10
Divertente parodia sui vampiri fatta con buon gusto da Polanski e con due protagonisti (Polanski compreso) eccezionali nel loro essere completamente imbranati. Bellissima e brava Sharon Tate.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  06/03/2008 15:20:14
   6 / 10
Sostanzialmente ho visto una commedia fiacca e noiosa, non fa ridere e tanto meno paura. Non è il genere che si addice a Polanskotto, anche se si vede l’impegno. Del resto non mancano i pregi: i costumi e le scenografie sono eccellenti, la colonna sonora è gradevole e posso dire che comunque questo film è invecchiato bene! Infatti sembra un film degli anni ’90 eppure ha più di quarant’anni!
Bellissima Sharon Tate.
Questi pregi mi convincono a dargli la sufficienza, un po’ tirata comunque.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  31/10/2007 13:37:46
   8 / 10
Divertente parodia dei film di vampiri, con atmosfere e situazioni molto simpatiche. Bellissima S. Tate, e spassosi gli imbranati Abronsius ed Alfred. Veramente un ottimo ed inconsueto Polanski.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  30/12/2006 22:57:54
   8 / 10
Il film è assolutamente impagabile, una delle migliori parodie di sempre, e merita una media piu' alta... straordinaria l'atmosfera lugubre e ottima prova della bellissima Tate... indimenticabile il "ballo" dei vampiri gay, un vero esempio di Camp d'autore

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  27/11/2006 23:18:53
   7 / 10
Ottima commedia per originalità di stile e invenzioni linguistiche.
Polanski in un momento di grazia anche familiare (Sharon Tate è sua moglie e verrà in seguito uccisa da una setta satanica) traspone nel film il suo amore per la vita e il cinema, la sua allegria durerà poco perchél'assassinio di sua moglie lo farà precipitare di nuovo nella tristezza e sofferenza più atroci, proprio come quando era bambino ebreo in Polonia e ha visto la madre sparire per sempre nei campi di sterminio nazista...Perché le atrocità vissute da bambino si ripetono?

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  24/11/2006 13:44:04
   7 / 10
Polanski grottesco e comico. Originale e per nulla scontata parodia di Dracula.
I protagonisti sono perfetti e molto divertenti, in primis il professor Ambronsius, una specie di Geppetto goffo ed imbranato esperto in "vampirologia", seguito dal fedele e giovane fifone Alfred che si avventurano alla ricerca del famigerato castello della Transilvania.
Molto piacevole la parte iniziale, sicuramente superiore la parte ambientata nel castello. La voce narrante che svela il finale è un colpo geniale di Polanski.

Dick  @  26/07/2006 01:02:07
   8 / 10
Divertente parodia su Dracula meno caciarona di altre, ma più intelligente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  28/01/2006 09:15:45
   4 / 10
che delusione questo film...mi ero fidato della media che ha e del regista pero mi hanno sorpreso e deluso entrambi...lui non è un granche come attore...non si capisce che genere è...dovrebbe far ridere e io non ho mai riso...vorrebbe far paura ma non ci sono elementi per farlo...allora a che serve?ci sono alcune scene girate proprio da principiante soprattutto quella velocizzate che sono alquanto ridicole...peccato

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Ultima risposta 31/10/2007 16.48.53
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  08/01/2006 00:25:18
   5½ / 10
Il film non decolla mai, dovrebbe far ridere, invece annoia. Comicità un po forzata, un buco nell'acqua per Polansky

2 risposte al commento
Ultima risposta 30/12/2006 22.59.05
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benzo24  @  19/06/2005 20:16:11
   9 / 10
Questo film possiede un fascino irresistibile, non solo è perfetto in tutte le sue parti, ma è anche originale e devoto, a tratti quasi solenne nella sua comicità.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  11/12/2004 00:45:11
   9 / 10
Polanski in versione tragicomica.
Vera chicca.

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