piscine: incontri a beverly hills (1997)

Strambo a dir poco, se dovessimo premiare l'originalità questo film sarebbe da 10, dai personaggi alla trama è tutto fuori dagli schemi. Cast importante, d'altronde per interpretare dei personaggi così particolari devi avere degli attori che sanno fare bene il loro lavoro; il più divertente è sicuramente Rober Downey Jr, bravo anche il suo doppiatore che lo rende ancora più strampalato.

A me è piaciuto fin là, i personaggi e le situazioni stravaganti tendono ad annoiarmi in fretta, però è un film che può sicuramente piacere e ha tutti i crismi per essere considerato un piccolo cult degli anni '90.

Titolo italiano veramente terribile.

Commedia particolare ed assurda al limite del grottesco in certi momenti...tutti i personaggi sono caricaturali ed atipici.
Questo film vanta un cast straordinario:
Alyssa Milano - Giovane e sempliciotta stacanovista dai sani principi
Patrick Dempsey - Romantico e simpatico malato di SLA
Robert Downey Jr. - Eccentrico regista nichilista, drogato e schizzato
Malcolm McDowell - Anziano padre tossico rintronato in fase di redenzione
Cathy Moriarty - Madre vanitosa e scommettitrice, buona MILF
Sean Penn - una specie di "angelo" ritardato
Tutti molto bravi e con ruoli adatti al loro stereotipo, bravissimo Dempsey nella parte del malato che riesce a far provare empatia...Robert Downey Jr non ha avuto bisogno di impegnarsi molto visto che all'epoca era davvero bruciato tra droga ed alcol!

Il regista è il appunto il padre di quest'ultimo ossia Robert Downey Sr. e che io sappia ha girato o prodotto tutti film strani come questo...non che sia un grande regista ma perlomeno è fuori dagli schemi!
La sceneggiatura è un collage di nonsense legati da un trait d'union abbastanza semplice e superficialmente banale...colpiscono però i tanti argomenti impegnati presenti in questa storia come la malattia degenerativa, la dipendenza dalla droga, la superficialità sociale ecc...
Sinceramente non mi ha fatto più di tanto ridere anche se devo ammettere che qualche scena simpatica ci sta...più volte mi son chiesto "Ma che diavolo di film sto vedendo?"
Però un gran bel finale mi ha convinto a non catalogarlo come c.agata...sono stati trasmessi dei buoni valori ed pure un poco toccante.
Non dico di guardarlo ma un pensierino potete farcelo con la consapevolezza che questo non è un film mainstream.

Due settimane fa, proprio mentre facevo l'ultimo giro notturno di zapping prima di andarmene a nanna, mi sono imbattuto in questo film su Raiuno. All'inizio non ci do molto peso, ma poi riconosco di spalle il mitico Robert Downey jr. strafatto che fa discorsi che non stanno nè in cielo nè in terra, e già questo mi intriga; la scena dopo vedo Cathy Moriarty che sale su un furgoncino guidato da Alyssa Milano, e qui l'interesse impenna; subito dopo un'altra scena su un'autobotte guidata da Malcolm Mcdowell e Sean Penn, e qui ho detto: niente sonno, devo assolutamente guardarlo. Che dire, ora non so quanto dell'inizio mi fossi perso (credo i primi dieci minuti), quello che posso affermare con certezza, è che raramente mi era capitato di vedere un film strambo come questo (così come non credo di aver mai sentito dei dialoghi così assurdi). La storia si incentra praticamente su una giornata di lavoro di Hugo (Alyssa Milano, bravissima), che per professione pulisce piscine a Beverly Hills. Insieme alla madre giocatrice d'azzardo che l'accompagna (Moriarty) e del povero paraplegico Floyd (un Patrick Dempsey formidabile) farà la conoscenza, ad ogni sosta, di clienti strampalati e mezzi matti. Come dicevo, la sceneggiatura è un delirio totale, una commedia lunatica e squilibrata con finale strappalacrime, e i personaggi, sono esagerati e quasi tutti da camicia di forza. Ma grazie a questi elementi, il film risulta affascinante, fresco, originale, e senza ombra di dubbio, divertente (ma non divertente da ridere, divertente da guardare). Bravi gli attori, chiaramente rallegrati e tutti a loro agio nei proprio ruoli da scemi perdenti. Una pellicola insolita, picchiata, e insensata come non mai, ma proprio per questo, maledettamente coinvolgente. Se capita, da vedere.