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Non sono d'accordo con i giudizi negativi. Ritengo che il film in questione, girato molto bene a metà tra un documentario e un filmino amatoriale, sia molto interessante sia come opera biografica, sia per il modo crudo quanto grottesco in cui mostra allo spettatore il mondo e i retroscena dell'alettante industria pornografica. Ecco, Estevez cattura perfettamente tutti i dettagli di quel mondo (fatto di gustosissimi pregi e squallidissimi difetti), e al tempo stesso, riesce a delineare molto bene il rapporto di amore, complicità, rabbia ed invidia tra che si instaura tra i due fratelli. E lo fa senza annoiare mai lo spettatore. Buone la regia, la sceneggiatura e la colonna sonora non-stop, molto bravo Emilio Estevez, e sorpresa sorpresa, ancora più bravo il fratellino Charlie Sheen (che offre senza dubbio la sua miglior prova da attore drammatico, sicuramente perchè all'altezza, ma anche perchè spinto dal fatto che la vita di Artie Mitchell rispecchia praticamente la sua vita passata e presente fatta di eccessi di droga, alcool e pornostar). A parte la pelata palesemente finta e ridicola dei due protagonisti (che sin da bambino ho sempre amato e seguito con interesse, assieme al padre Martin), nel suo piccolo tutto funziona perfettamente. Non smetterò mai di ripeterlo: Emilio Estevez è decisamente un regista serio e valido che andrebbe riscoperto al più presto (purtroppo in pochi hanno visto il suo capolavoro, "Conflitti di Famiglia"). Ora attendo impazientemente l'ultima sua fatica, "The Way". Nel frattempo, auguro a Charlie tutto il bene del mondo, spero davvero che si rimetta in sesto. Anche perchè conoscendo i fatti attuali, vederlo in questo film oggi è più una pugnalata che un divertimento.