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Mai titolo è stato più azzeccato per descrivere una pellicola. L'italo-canadese Narizzano firma un lavoro a metà strada tra il poliziottesco ed il Road movie,nulla di male in questo se non fosse che il film è veramente troppo insulso e scombinato,presenta la dose di violenza tipica del noir che mal si amalgama con il tono scanzonato della vicenda,facendo risultare il tutto fastidioso ed irritante. Tensione pari a zero,regia mediocre che dilata eccessivamente i tempi e cast ( di tutto rispetto) che regala una prova sottotono ( Franco Nero, svogliato come in poche altre pellicole). Fallimentare su tutta la linea, finito, giustamente,nel dimenticatoio.
Rocambolesco al punto tale che non riesce neppure a conciliare il sonno, un thriller fatto di continui inseguimenti ma anche di una bella dose di ironia. Purtroppo non c'è mai la minima credibilità e tutto è reso con la piattezza tipica del periodo. Curioso il fatto che il bambino rapito provi quasi ammirazione per il suo rapitore, un gigolò cafone e pratico interpretato con autoironia da Franco Nero. Spesso censurato l'inizio in cui Nero pianta in asso una lamentosa cliente.