sogni regia di Akira Kurosawa Giappone, USA 1990
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sogni (1990)

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locandina del film SOGNI

Titolo Originale: YUME

RegiaAkira Kurosawa

InterpretiMartin Scorsese, Mitsuko Baisho, Akira Terao

Durata: h 2.00
NazionalitàGiappone, USA 1990
Generedrammatico
Al cinema nel Giugno 1990

•  Altri film di Akira Kurosawa

Trama del film Sogni

Otto sogni del regista messi in immagini. Un bimbo curioso spia un corteo di volpi nel bosco. Sempre lo stesso bambino, più tardi, scopre che la grande festa delle bambole non potrà più avere luogo perché gli adulti hanno tagliato tutti gli alberi del pescheto. Quattro uomini faticano a ritrovare la strada durante una bufera. Un soldato in un tunnel ha la strada sbarrata da un cane. L'atomica ha trasformato gli ujomini in mutanti. Un pittore dilettante affascinato dai quadri di Van Gogh si immagina di intervistare l'artista. Infine, un vecchio in un villaggio introduce a un sereno funerale.

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Voto Visitatori:   8,12 / 10 (29 voti)8,12Grafico
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Voti e commenti su Sogni, 29 opinioni inserite

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mark0  @  03/02/2024 08:24:22
   6½ / 10
Alcuni episodi mi sono piaciuti, altri invece li ho trovati davvero noiosi e lenti.
Tra i miei preferiti ci sono Raggi di sole nella pioggia (la scena finale con l'arcobaleno è di una bellezza senza eguali), Il pescheto e Il villaggio dei mulini.
Invece quello che mi è piaciuto meno è senza dubbio Il tunnel, anche Il demone che piange non mi ha fatto impazzire ma, perlomeno, aveva un'ambientazione ben fatta.
Più che sogni, alcuni mi sono parsi incubi, in primis Fuji in rosso!
Il voto è una media dei vari episodi.
Non è un film che rivedrei.

Thorondir  @  11/02/2019 10:19:53
   8 / 10
Pellicola personale, criptica e quindi unica di un maestro che prima di far cinema faceva pura arte. Con Sogni, Kurosawa racconta il punto di vista sulla vita nelle varie fasi, dalla giovinezza, all'eta adultà, all'anzianità e più si va avanti con l'età più i sogni sembrano trasformarsi in incubi reali. Attacco diretto alla guerra, alla stupidità umana (il sogno sulle conseguenze dell'atomica) e alla distruzione dell'ambiente. Una piccola grande gemma. Non per tutti.

Filman  @  07/10/2016 22:17:26
   8½ / 10
Il senso di YUME ("Dreams") sembra derivare dalla semplice e pura sperimentazione, sempre formale nel cinema di Akira Kurosawa, ma qua spinta su dei binari ermetici ed espressionisti, che delineano il concetto onirico univocamente come spettacolo audiovisivo portato su schermo, e la prima constatazione di ciò è presentata dalla disposizione degli episodi, in sequenza come fossero cortometraggi di un film collettivo, però dello stesso regista, slegati tra loro e lasciati senza un compito narrativo singolare o comune, dove personaggi e situazioni sono così spontanee e assurde da affascinare. L'impatto emotivo, che sottolinea gli incubi e li differenzia da quei sogni semplicemente surreali, che possono essere in ogni caso più o meno angoscianti, è un'altra componente di quest'opera ricca di velleità stilistiche ma anche di brillanti e ammirevoli soluzioni registico-artistiche, sulla quale pesa il solito alto e basso interno ad ogni imperfetto film a "segmenti", ma anche una mancanza di forza totalizzante tale da formalizzare anche solo parzialmente il lato fantastico della pellicola, che si limita a parlare dell'età e della maturità, passando dal trauma della guerra fino all'impegno per una salvaguardia mondiale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/10/2015 00:35:46
   8½ / 10
I "sogni" di Kurosawa sembrano affrontare l'inconscio di una vita, l'infanzia la giovinezza la maturita' l'infanzia...sono sguardi sfuggenti o chiavi di lettura di meditazioni culturali e antichi o recenti traumi dell'umanita'. E la poesia pittorica di Van Gogh si sposa all'ancestrale, dolorosa metaforica della Morte, con i soldati che escono dal Tunnel (secondo me il sogno piu' toccante) come i fantasmi in trincea di "All'Ovesy niente di nuovo". Un film di rarissima mimesi visiva

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  27/09/2013 17:16:08
   8½ / 10
Commovente prova d'autore, Kurosawa non smentisce la sua grandezza. Otto sogni che sono costruiti con un ritmo invidiabile, certo lento e per questo molti troveranno la visione ostica, ma la tensione interna è precisa e rigorosa, quasi schematica ma anche irrazionale e significativa. Non c'è un dialogo fuori posto, né esagerazioni di sorta.
L'avvertimento saggio che a molti non andrà giù e sembrerà banale contro il nucleare, dimostra in pieno la sua attualità oggi dopo Fukushima.
Ogni sogni è letteralmente un dipinto e diluito su schermo come tale, alcuni sono di fattura eccezionale (quello su Van Gogh immenso).
Niente da dire, l'Imperatore non si smentisce mai. Un altro tassello di bravura invidiabile, dopo un capolavoro immenso come Ran.

CavaliereOscuro  @  08/08/2013 22:16:31
   5 / 10
Lento, lentissimo. Ottima fotografia. Sceneggiatura .... ? Indecifrabile, occorrono molta pazienza e spirito di sacrificio per interpretare le gesta di una cultura infinitamente distante dalla nostra. Leeeeentoooo.... sembra di vedere la moviola del film. Capolavoro? Bah... Infine volevo aggiungere che il film è davvero troppo lento... o l'avevo già detto?

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Ultima risposta 10/05/2014 17.28.26
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Stebre  @  01/07/2013 00:03:35
   8½ / 10
Uno degli ultimi lavori dell'Imperatore, un vero e proprio testamento, un monito che ci mostra gli errori che l'uomo ha commesso e sta commettendo sottoforma di sogni (e talvolta incubi, in cui spazio e tempo si dilatano e si annullano), che rischiano di comprometterne l'esistenza e la vita futura, ma quest'opera non è solo questo: è anche un messaggio di speranza e di redenzione, oltre che essere arte sullo schermo, dalle musiche alle immagini. Chapeau.
Ecco i voti ai singoli episodi:
Raggi di sole nella pioggia: 7
Il pescheto: 7,5
La tormenta 8
Il tunnel 7,5
Corvi 8,5
Fuji in rosso 8
Il demone che piange 8
Il villaggio dei mulini 7,5
Musiche e messa in scena completano il tutto. Magnifico

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/06/2013 09:58:35
   8 / 10
Nelle tematiche affrontate in Sogni ho visto una stretta vicinanza fra il grande vecchio del cinema giapponese Kurosawa e l'allora da noi sconosciuto Miyazaki. L'ecologia, l'autodistruttiva follia umana fonte di rimorsi profondi (il tunnel), nelle catastrofi causate in nome di un progresso che distrugge il rapporto dell'uomo con la natura. Sogni è una serie di visioni di grande del cinema mondiale capace di emozionare e suggestionare in maniera profonda.

massapucci  @  01/04/2013 02:18:21
   8½ / 10
bello, molto bello, mi è piaciuto.

Oskarsson88  @  05/10/2012 12:37:58
   8 / 10
E' molto difficile dare un voto ad un film del genere, e penso che sia la non conoscenza dei simbolismi nipponici che anche il vedere quest'opera doppiata in italiano faccia perdere qualche punto.. devo comunque dire che man mano mi ha preso sempre di più, in particolare con gli ultimi episodi sui disastri nucleari e della guerra, e bellissimo e pacifico l'ultimo episodio dei mulini. Qui Kurosawa, seppur spesso enigmatico, mi è piaciuto davvero!

clint 85  @  07/08/2012 01:15:42
   5 / 10
Sarà pure poetico, sarà pure di Kurosawa, sarà pure che a votarlo saranno stati al 90% fans del regista......per me il film resta emozione, e questo film purtroppo non mi ha proprio preso ne emozionato....anzi ho travato irritanti alcuni episodi(il primo, il secondo e sopratutto quello di Van Gogh) il resto roba scialba e inni all'antimilitarismo,alla pace nel mondo, e al rispetto per l'uomo e la natura.
Ma lo ripeto...prende pochissimo; l'unico episodio degno di nota è quello dei soldati!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  03/08/2012 10:33:50
   8½ / 10
Otto sogni, otto storie che più che racconti veri e propri sono delle esperienze visive partorite da un Kurosawa visionario come non mai.

SOLE ATTRAVERSO LA PIOGGIA
Un bambino assiste al matrimonio dei demoni-volpe contro il volere della madre. Episodio pieno di tradizione giapponese con anche una leggerissima sfumatura horror (vedi l'apparizione delle volpi). Carino però il finale troncato in questo modo non mi è piaciuto.
Voto: 7

IL PESCHETO
Secondo me è il sogno più bello. Gli spiriti degli alberi fanno rivivere, anche se per poco, la bellezza di un pescheto in fiore. Come il precedente episodio anche questo è molto folkloristico, molto bello, molto poetico. Chi ama la cultura orientale impazzirà per questo epoisodio.
Voto: 9

LA TORMENTA
Altro sogno molto folkloristico. Degli alpinisti dispersi in una tormenta se la dovranno vedere con Yuki, donna delle nevi e personaggio simbolo delle leggende giapponesi. Episodio molto lento nel suo svolgimento ma altrettanto bello e poetico, l'apparizione della donna delle nevi sembra quasi tratta da un'opera lirica. Maestoso!
Voto: 8,5

IL TUNNEL
Un reduce di guerra incontra i suoi compagni di armi ormai morti ma ancora in attesa di ordini. Il più cupo e tetro tra i sogni di Kurosawa è una chiara denuncia contro la guerra. Funziona ma non è niente di straordinario.
Voto: 7

CORVI
Un vero e proprio inno all'arte. Un uomo sta ammirando dei quadri di Van Gogh quando si ritrova all'interno di essi in un viaggio dai mille colori. Veramente stupendo!
Voto: 8,5

FUJIIAMA IN ROSSO
L'eruzione del Fuji scatena una catastrofe nucleare. Chiaramente è un episodio dalle tematiche fortemente ambientaliste, cerca di smuovere gli animi con sequenze molto forti ma a me onestamente non ha trasmesso nulla. Però l'immagine dell'eruzione del Fuiiama è straordinariamente suggestiva.
Voto: 6

IL DEMONE CHE PIANGE
In uno scenario post-apocalittico le persone si stanno trasformando in oni che si divorano tra loro. Belle le scenografie ma onestamente questo penultimo episodio è decisamente noioso ed è sicuramente il sogno meno suggestivo.
Voto: 5

IL VILLAGGIO DEI MULINI
Un vero e proprio atto d'amore verso la vita! In un villagio fuori dal tempo, dove non c'è nemmeno la corrente elettrica, un vecchio saggio espone il suo punto di vista sulla vita con un monologo stpendo che è anch'esso un chiaro messaggio ambientalista molto più riuscito di quello recepito in "Fujiiama in Rosso". Un sogno molto armonioso e variopinto, degna conclusione di questo film magico.
Voto: 8


Una "fredda" media darebbe un voto di poco inferiore al 7,5 ma non si può fare un calcolo così grossolano. Nello sport il valore di una squadra non è semplicemente la somma dei singoli valori ma dipende dall'armonia esistente tra essi, stessa cosa vale per questo film dove ogni episodio preso singolarmente è una visione più o meno bella ma nell'insieme costituiscono un'opera magnifica e visionaria, un vero e proprio inno alla vita.

speXia  @  18/07/2012 14:22:35
   9½ / 10
RAGGI DI SOLE NELLA PIOGGIA: episodio incredibilmente folkloristico, un po' inquietante e con un atmosfera di mistero, ma proprio per questo veramente stupendo. Tutta la sequenza con il matrimonio delle kitsune, poi, è davvero meravigliosa. E chi, come me, adora la cultura, la mitologia, e le leggende giapponesi sicuramente amerà alla follia questo e tutti gli episodi con richiami al folklore locale.
Voto: 9½.

IL PESCHETO: qui il film raggiunge vette di bellezza inimmaginabili, eguagliate solamente dall'ultimo episodio e da quello di Van Gogh. Se nel primo episodio la scena del matrimonio volpino era bellissima, ne Il Pescheto la sequenza della danza degli spiriti-albero è da orgasmo visivo. E che dolce che è il finale...
Voto: 10.

LA TORMENTA: anche qua richiami alle leggende giapponesi, ovvero a quella della Yuki-onna, yokai di una persona morta congelata tra le nevi delle montagne, che uccide gli incauti viandanti con il suo alito congelante o con i suoi altri poteri sovrannaturali. Quest'episodio, tuttavia, non mi ha detto niente di particolare. In ogni caso, molto bella l'ambientazione.
Voto: 7½.

IL TUNNEL: molto macabro, e anche piuttosto malinconico visto che tratta il tema della guerra e dei morti che essa produce. Tra tutti gli episodi, forse è quello che ha l'atmosfera più simile a quella di un sogno (insieme a Raggi Di Sole Nella Pioggia): l'episodio è bello, ma anche inquietante, assurdo, sovrannaturale, ed è tra tutti il più tenebroso. Ricorda quei sogni che ognuno di noi ha fatto almeno una volta, quei sogni che ci inquietano, e al nostro risveglio ci lasciano un po' perplessi. La storia non ha un vero e proprio inizio e neanche una vera e propria fine, come se chi l'avesse sognato (Kurosawa) non ricordasse bene tutti i dettagli, e l'ambientazione (galleria buia, montagne scure) è piena di ombre e tenebre da cui non sappiamo cosa potrebbe uscire. E proprio per tutti questi motivi, Il Tunnel è un episodio paurosamente affascinante.
Voto: 9.

CORVI: visionario e...artistico. Tutta l'ultima parte, con il ragazzo che corre nei quadri, è di una bellezza mozzafiato. Colori e location meravigliose.
Voto: 9.

FUJI IN ROSSO: questo episodio e quello seguente mi hanno detto poco-niente, poi ci sono delle esagerazioni pazzesche (l'eruzione del fujiyama, le nubi tossiche colorate). Tutto sommato, essendo un sogno, può anche starci. La forza dell'episodio è piuttosto il messaggio ambientalista trasmesso in maniera diretta, cruda e triste (la madre, con i bimbi piccoli, che si dispera).
Voto: 7½.

IL DEMONE CHE PIANGE: noiosetto quest'episodio, merita più che altro per le scenografie stupende che sembrano leggermente rifarsi a Nausicaa Della Valle Del Vento. Anche qui c'è un messaggio ambientalista, curiosamente unito alla mitologia giapponese (la figura degli Oni, ovvero i demoni). Questi sogni sembrano richiamare gli attacchi atomici che si abbatterono sul Giappone nella metà degli anni 40. Akira Kurosawa aveva, a quell'epoca, 25 anni, quindi rimase sicuramente parecchio influenzato dall'avvenimento.
Voto: 7½.

IL VILLAGGIO DEI MULINI: colorato, sereno, idilliaco, una vera gioia per gli occhi. I messaggi che manda sono belli e molto importanti, specialmente quello sulla vita. Il corteo funebre è una scena stupenda e l'atmosfera che si respira nel villaggio è paradisiaca, quasi sovrannaturale (dove si trova un posto così bello?). Un vero e proprio sogno, di quelli che, quando ti svegli, ti lasciano un senso di pace e armonia.
Voto: 9½.

La media finale rasenta il nove, ma voglio premiare il film con un mezzo voto in più, per la visionareità, l'atmosfera fiabesca e soprattutto, una delle cose che nel cinema apprezzo di più (ma accade con pochi film): la capacità di fare sognare.

Kurosawa sembra, in questo film, dipingere il ritratto di una vita intera (che lui sia il protagonista o no non si sa con certezza, chiunque può immedesimarsi):
il primo sogno rappresenta il bimbo ancora piccolo, intimorito e allo stesso tempo incuriosito dai misteri della natura. Il secondo rappresenta il bambino più cresciuto, che non si spaventa più facilmente, impara ad amare la natura e conosce il suo primo amore. Il terzo sogno è abbastanza difficile da collocare, potrebbe rappresentare un adolescenza travagliata, con mille insidie e persone false o pericolose (la yuki-onna, che incanta i viandanti ma li uccide). Il quarto sembra simboleggiare un età più matura, in cui si riflette su tematiche come l'assurdità e la crudeltà della guerra. Nel quinto episodio, che si trova tra due episodi tristi e sembra quasi una fuga dalla realtà con l'immaginazione, il protagonista potrebbe essere proprio un giovane Kurosawa, che ammira l'arte e si trova in particolare sintonia con Van Gogh (entrambi amavano la natura e la sua bellezza). Il sesto e il settimo potrebbero essere incubi di persone vissute all'epoca dei disastri atomici, oppure sono semplicemente presagi di come diventerà la Terra se non si fa qualcosa. Il protagonista è triste e spaventato: invecchiando, andando avanti con gli anni, il mondo sta cambiando insieme a lui. L'ultimo episodio, contrapposto a quelli precedenti per colori e presenza di natura rigogliosa, è un lieto fine, il termine della vita del protagonista, e un possibile mutamento in meglio della Terra: se tutti seguissero il modello di vita degli abitanti del villaggio, il nostro pianeta sarebbe salvo e potremmo viverci in perfetta sintonia.

Personalmente ho trovato questo film incredibilmente profondo e poetico.
Guardarlo è obbligatorio, per riflettere.

Fratuck89  @  23/11/2011 11:19:15
   10 / 10
un film che mi è piaciuto particolarmente, che si discosta dagli altri film di Kurosawa, non c'è ne trama ne protagonista essendo la rappresentazione visiva di 8 sogni, ognuno di questi trasmette sensazioni diverse e lancia dei messaggi chiari, personalmente mi è piaciuta soprattuto la parte del discorso con il vecchio nel villaggio e del funerale festoso. Da vedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  23/08/2011 21:02:24
   7 / 10
I sogni di Akira Kurosawa vanno dritti al cuore. Immagino che li aveva sognati veramente e decise di trasporli in questo film. Sono sogni molto belli, alcuni un po’ pesanti a dire il vero, comunque hanno delle scenografie che sono un paradiso per gli occhi, hanno uno stampo molto ambientalista e l’ultimo induce lo spettatore a vivere una vita serena. Molto moralista ma anche molto pacifista.
Ottima idea quella di omaggiare Van Gogh, mio pittore preferito.
Un buon film onirico, peccato per la “non-fine” del primo episodio.

incubodimorte  @  27/03/2011 19:44:15
   8 / 10
Esteticamente non c'è niente da dire. L'unico episodio che non mi ha proprio convinto è " La tempesta". I primi due un po' criptici, ma affascinanti. Da "Il tunnel" in poi il film si fa sempre più bello e significativo, fino al messaggio finale che dà un senso al tutto.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  09/07/2010 13:22:34
   8½ / 10
Più che di sogni si tratta di fantasie, visioni, storie fantastiche fatte rigorosamente ad occhi aperti, anzi ad occhi spalancati. Tutto lo splendore visivo che può esprimere il cinema è condensato in due ore di grande bellezza ed emozione. Non è però assolutamente un esercizio estetico fine a se stesso. E' semplicemente la dimostrazione di quanto è bella la natura, che meraviglia abbiamo davanti. Questo per rendere ancora più doloroso e cocente il messaggio molto impegnato del film. Sogni infatti è una delle più intense e chiare denuncie del disastro ecologico imminente che siano mai state portate su schermo. E' comunque anche il film più intensamente poetico che Kurosawa abbia mai girato, un piccolo capolavoro lirico (vedi l'episodio di Van Gogh).
Kurosawa non si è mai tirato indietro di fronte alle responsabilità di un impegno civile e umano. Da vecchio ottantenne che sta per andarsene da questo mondo, ha voluto in qualche maniera avvertire le generazioni future dell'estremo pericolo che stiamo correndo. Intanto l'abitudine culturale attuale di voler a tutti i costi svegliare e spiare gli istinti più nascosti e reconditi dell'animo umano, dedicarci curiosità anche morbosa, non può che portare alla perdita delle proprie conquiste civili e razionali e al pericolo dell'autodistruzione (questo è il significato del primo episodio del bambino che spia il matrimonio delle volpi). Deleterio è anche il fatto che l'uomo guardi alla natura come ad un semplice prodotto economico e non come ad un essere portatore di armonia e gioia di vivere (l'episodio del giardino dei peschi).
Segue poi uno delle più profonde e stupende rappresentazioni dei danni psicologici e umani che ha la guerra e dello strascico emotivo devastante (dolore, rimorso) che ha sui sopravvissuti. E' l'episodio meraviglioso del tunnel (quello che mi è rimasto più impresso).
Il film entra poi nel vivo della denuncia del rischio dell'autodistruzione. La possibilità c'è eccome: con la perdita di controllo sull'energia nucleare ad esempio (una prospettiva non tanto peregrina). Kurosawa qui ci regala uno dei pochi suoi omaggi al cinema catastrofico di tradizione giapponese, ma anche delle rappresentazioni brevi e sintetiche di straordinaria drammaticità e forza.
A questo punto arriva con l'episodio del "demone che piange" una delle rappresentazioni più puntute e critiche della cultura distruttiva, demoniaca che tanto fascino e diffusione aveva nei giovani dell'epoca (1990) e anche adesso. Il mondo dei demoni non è altro che un abisso di cannibalismo, solitudine, assenza di natura e colore, dolore dolore dolore intensissimo da sopportare senza sperare di lenirlo. Questa è la cultura umana del dopo "distruzione", cioè del presente.
La distruzione è quella del mondo vecchio, del vecchio modo di vivere pre-consumistico. Kurosawa è stato testimone. Ha visto come si viveva una volta e vede come si vive adesso (anni 80-90) e il giudizio è inappellabile. La vita in armonia completa con la natura, in umiltà e frugalità, era quella che confaceva di più all'uomo: un'esistenza semplice, modesta, armonica che fa il suo corso senza tante pretese. E' l'utopico episodio conclusivo dei Mulini.
Tra l'altro questo è l'episodio in cui Kurosawa mette in bocca ad un vecchio la sua testimonianza di persona che ha vissuto, un'indiretta risposta alla cultura della morte, della distruzione, del suicidio che tanta presa aveva ed ha anche adesso:
"Giovanotto, non dia retta a chi dice che la vita non vale la pena di essere vissuta. La vita è un'avventura meravigliosa, anzi eccitante".

Romi  @  28/05/2010 13:34:46
   9½ / 10
Film splendido, pura poesia. Il sogno finale, in particolare, è straordinario, lascia incantati per il suo significato profondo

jmarra  @  24/11/2009 10:01:06
   8 / 10
un film che qualunque regista vorrebbe fare.due ore di assoluta liberta nel raccontare cio che si vuole con un finanziamento americano....kurosawa non ha deluso e la sua poetica in questo esercizio ha raggiunto il massimo

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  03/02/2009 01:40:39
   9 / 10
Colorato, fantastico, poetico, allucinante e metafisico.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  02/02/2008 23:35:12
   8 / 10
Uno stile che brilla visivamente grazie all'associazione simultanea tra luce e colori. Questi ultimi appaiono legati a significanti e miti presenti nello stato di pensiero autobiografico dell'autore.
Il regista giapponese crea uno sfondo scenico d'insieme simile a un suggestivo mandala colorato, un disegno che ci trasporta subito negli emozionanti meandri della cultura orientale

addicted  @  14/09/2007 15:42:41
   10 / 10
Kurosawa è un monumento al cinema. Ha realizzato pellicole immortali.
Secondo me "Sogni" è il suo film più bello.
Poetico, visionario, fiabesco, terribile, minaccioso, filosofico. Un viaggio meraviglioso alla ricerca di un rapporto armonioso tra uomo e natura. Un incontro tra oriente e occidente. Film globale che ci chiama ad una assunzione di responsabilità. Caleidoscopio di colori, emozioni, paure e speranze.
Il vecchio maestro ammonisce e insegna, commuove e indica la via di una felicità possibile. Secondo me al Cinema e all'Arte non si può chiedere di più.
Questo film è nella mia top ten personale.
Voto: 100 e lode!!!!

cinemamania  @  16/08/2007 18:05:50
   8 / 10
Veramente un film molto particolare. Bellissimo film.

Beefheart  @  06/07/2007 11:11:57
   5 / 10
Che dire? Un fantasy in otto episodi, strutturato su simbolismo, leggenda e tradizione nipponica, attraverso le cui visioni oniriche, il regista esprime tutto il suo disappunto verso l'incontestabile idiozia umana. Presi singolarmente spiccano gli episodi 4, 6 e 7, vale a dire "Il tunnel", "Fujiama in rosso" ed "Il demone che piange", perchè più diretti, evocativi e consistenti; mentre i rimanenti rimangono un po noiosi, ripetitivi e pretenziosi. Leggermente fuori dal coro l'episodio 5, "I corvi", dove la guest-star Martin Scorsese interpreta un Vincent Van Gogh abbastanza credibile che, in un'impennata sperimentale del regista, si lascia avvicinare, da un ammiratore sconosciuto che, osservando le sue opere esposte in un museo, riesce metafisicamente ad entrarvi e prenderne parte sino ad incontrarlo e parlargli. Ferma restando la piena condivisibilità dei contenuti, è un film che nel complesso, può anche lasciare indifferenti tale e tanto è il manierismo deformante ed artificioso che ne inficia la bontà. Buona fotografia e chilometri di stoffe folkloristiche non bastano a giustificare un simile trip. Perdibile.

AKIRA KUROSAWA  @  08/05/2007 17:53:14
   8½ / 10
il film di kurosawa che mi ha affascinato di piu di tutti. anch io come il maestro mi sono sempre domandato che cosa voglio dire a me stesso con i sogni che faccio. le atmosfere sono stupende e sembra prorpio di essere in un sogno. bella anche la musica. grande martin scorsese nel ruolo di van gogh.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  20/02/2007 09:22:31
   7½ / 10
otto sogni del maestro, discontinui per intensità drammaturgica ma sempre un piacere per gli occhi, il cuore e la mente

Godzilla  @  05/01/2006 21:21:36
   10 / 10
Cinema con la C maiuscola!!! Solo l'imperatore poteva permettersi un film come questo... poesia delle immagini, mi dispiace che qualcuno non l'ha apprezzato a dovere

Crimson  @  12/12/2005 09:41:49
   7½ / 10
Film sperimentale di Kurosawa, ormai a fine carriera.
A livello figurativo, bellissimo. Ci sono immagini fantastiche, molto coinvolgenti.
Riguardo i contenuti, ho trovato un pò troppo folkloristici per i miei gusti i primi due sogni.
La parte centrale invece è la più riuscita: "il tunnel" è il mio sogno preferito: un comandante di battaglione alle prese coi propri sensi di colpa impersonati dai suoi soldati morti in battaglia che lui vede realmente all'interno di un tunnel da cui può uscire solo dopo aver dialogato con la propria coscienza.
"La tormenta" mi ha ricordato molto un episodio accaduto in "Dersu Uzala".
"I corvi" è un altro sogno bellissimo: i quadri di Van Gogh sono talmente belli che chi li vede può entrarvi dentro nel vero senso della parola.
"Fujiama in rosso" è il più corto ma di grande impatto, descrive una situazione ai limiti, e anche qui entra in ballo la coscienza, in questo caso di uno dei responsabili di una centrale nucleare.
"Il demone che piange" è quello che mi è piaciuto di meno.
L'ultimo "il villaggio dei mulini" è uno dei più belli: le parole del vecchio colpiscono in pieno.
In definitiva, un film da vedere specie se siete amanti di Kurosawa, anche se per chiunque c'è una certa atmosfera surreale e spesso un pò goliardica da affrontare e in cui specie all'inizio è difficile entrare.

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Ultima risposta 31/12/2005 10.34.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Antoniusblock  @  20/10/2005 11:07:38
   10 / 10
Essendo l'unico film del maestro Kurosawa che io abbia visto ad oggi, e non potendolo paragonare , ritengo che questa pellicola va assolutamente vista.
L' armonia del movimento ,i colori, tutto è splendido.
L'episodio dedicato a Van Gogh, poi , è un qualcosa di indesrcivibile, non si possono descrivere le emozioni che suscita con le sole parole.
Un inchino al maestro giapponese.

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Ultima risposta 06/01/2006 10.50.15
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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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